"THE END"

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domenica 29 settembre 2013

Dossier: Il nuovo ordine mondiale ebraico smascherato

jom-1di Zander C. Fuerza

Il ruolo dell’ebraismo talmudico nell’epoca moderna è quello di un monarca assoluto di una nazione. Gli ebrei hanno preso il pieno controllo dell’intero pianeta, come era previsto negli antichi testi religiosi Ebraici.
Hanno conquistato il mondo dominando la finanza mondiale, le banche, monopolizzando i MEZZI DI INFORMAZIONE degli Stati uniti, del Regno unito, della Francia, del Canada e delle altre potenze occidentali.
Hanno influenzato la società tramite il loro vastissimo network di LOBBIES sovversive, hanno preso il controllo dei tribunali e delle professioni legali, senza dimenticare la loro infausta presenza ai livelli più alti dei governi delle nazioni più potenti.

Come spiegò l’ex premier Malese, il Dr Mahathir Mohamed: “Gli ebrei governano questo pianeta per delega, facendo in modo che gli altri lottino e muoiano al posto loro. Ora han conquistato il controllo delle nazioni più importanti… Questa piccolissima comunità ha ora potere su tutto il mondo”.

Il Dr. Mahathir diceva il vero e la veridicità delle sue parole è evidente; tutto ciò che ognuno deve fare è guardarsi intorno ed osservare il potere che hanno gli ebrei.
Il leader ebreo SIONISTA Ze’ev Jabotinski (fondatore del gruppo ebraico Irgun Zevai Leumi) dichiarò con orgoglio: “Vi è un solo potere che è davvero importante: il potere di fare pressioni politiche. Noi ebrei siamo il popolo più potente del mondo perché abbiamo questo potere e sappiamo come esercitarlo.  
(Jewish Daily Bulletin, July 27, 1935) “.
Il fatto che i terribili crimini di questa pericolosissima organizzazione come il bombardamento del King David Hotel o il massacro di Deir Yassin non siano neanche citati nei libri di storia occidentali o addirittura censurati nei corsi avanzati di storia, dimostra la veridicità della frase auto-celebrativa di Jabotinski.

L’esistenza del potere ebraico è dimostrata soprattutto dal fatto che le critiche verso il cristianesimo, l’islam o altre religioni o gruppi etnici sono permesse nelle nostre società, mentre le critiche agli ebrei ed al giudaismo sono considerate tabù.
Sono considerate come socialmente e politicamente pericolose. C’è da dire, che se vuoi sapere chi detiene veramente il potere, dovresti cominciare a chiederti chi è che non puoi criticare.


È abbastanza interessante notare come chi parla del nuovo ordine mondiale cercando di deviare l’attenzione dai veri responsabili, come Alex Jones, Jim Marrs, Alan Watt, Mark Dice e altri come David Icke, Beppe Grillo ecc., non vengono zittiti od oppressi, al contrario, vengono sponsorizzati dalla stampa ebraica.

Questi presunti critici del NUOVO ORDINE MONDIALE E DEGLI ILLUMINATI che usano spesso termini vaghi come “elites, globalisti, l’establishment, la lobby militare/industriale” e che citano in modo confusionario un sacco di entità diversissime fra loro, come causa del NWO (qualunque cosa, satanisti, occultisti, massoni, gesuiti, nazisti, fascisti, templari, Re e Regine britanniche, rettiliani, alieni ecc), sono liberi di diffondere le loro teorie e le loro idee alla radio, alla TV, su internet e nei libri, senza alcuna censura.

I loro shows alla radio non vengono cancellati, i loro libri non vengono tolti dagli scaffali, anzi vengono pubblicati tranquillamente, i loro video non sono censurati o tolti dai siti internet di condivisione, i loro siti web e i loro blog, non vengono cancellati, non vengono multati o messi in prigione per “incitazione all’odio”. Al contrario, possiamo vedere questi pupazzi “kosher” ben in evidenza nelle reti televisive della propaganda ebraica, come History Channel; li vediamo nei talk show, come il talk show The View.

Chi critica il potere ebraico, il sionismo e la rete giudaica, non può nemmeno sognare di acquisire un tale livello di notorietà.
Vi siete mai chiesti il perché? Il comunismo è ebraico, la massoneria è ebraica, i comunisti ed i massoni, non sono niente di più che lo strumento del potere ebraico internazionale.

I massoni sono spesso nominati da queste persone ma quello che viene deliberatamente omesso dalle loro parole, è che i massoni sono subordinati agli ebrei, come ammesso dai massoni stessi nei loro libri.
A pagina 249 di “Duncan’s Ritual and Monitor”, c’è scritto che la massoneria è asservita al giudaismo e che non è niente più che un destinatario che si impegna, in generale per il bene della massoneria, ma più in particolare per il bene della nazione ebraica come accade nella Royal Arch.

È innegabile anche il fatto che la stessa massoneria si basa sui riti ebraici, sul misticismo “ebraico” e la Cabala (Le vere origini della cabala ebraica). Questo fatto viene anche omesso da questi ingannatori.
                                                                 

 I PROTOCOLLI DEI SAVI ANZIANI DI SION fan capire chiaramente l’intenzione di usare dei “bianchi asserviti” (Shabbas goyim) come capri espiatori.

“La massoneria serve come uno schermo per noi e per i nostri obiettivi, ma la strategia delle nostre forze deve rimanere un mistero sconosciuto per tutte le altre persone” da: (I protocolli dei savi anziani di Sion, protocollo 4)

Quelli di noi che nominano gli ebrei come coloro che muovono i fili dietro il New World Order, che noi chiamiamo Jew World Order, vengono censurati, minacciati, arrestati, imprigionati e in certi casi persino uccisi.

Non vi è una “lega di difesa gesuita su internet”, che guarda in giro per il web cercando di censurare da Youtube i video che criticano l’ordine gesuita ed il Vaticano: vi è però una “Jewish Internet Defense Force”, una gang di intriganti giudei che implacabilmente si guarda in giro per il web allo scopo di sabotare blog e siti web in cui vengono criticati gli ebrei, Israele o il sionismo.

Questa gang è responsabile per la rimozione di migliaia di video e della chiusura e il bloccaggio di migliaia di canali ed utenti di Youtube, come anche di altri siti di condivisione video.

Il Vaticano non ha un esercito stipendiato di trolls da internet che vagano per i siti internet famosi come Youtube, Facebook e Twitter postando commenti in cui esaltano il Vaticano ed etichettano tutti i critici del vaticano come “Estremisti anti-cattolici”.

Il governo israeliano invece, insieme alla sua vasta rete di lobby sioniste come il World Jewish Congress, l’Anti-Defamation League e il B’nai B’rith, ha sul suo libro paga migliaia di ebrei fanatici, chiamati “Hasbara”, che vagano per il web diffondendo propaganda pro-ebraica ed attaccando chiunque critichi qualunque cosa abbia a che fare con Israele, gli ebrei o il sionismo, etichettandolo come “antisemita e nazifascista”.

Non sono i gesuiti o i cattolici che istruiscono i loro alunni su come manipolare Wikipedia per favorire la propria causa e le proprie ambizioni, ma sono gli ebrei sionisti a farlo. Questo non vi dice niente?

Solo quelli che tentano di evitare la censura ricorrerebbero a questo comportamento perverso che diffonde le falsità fin dal gradino più basso.

Date un occhio a tutte le personalità la cui carriera è stata rovinata in questi anni semplicemente perché hanno espresso un’opinione o esposto un fatto che gli ebrei non vogliono che il pubblico sappia.

Per esempio, Hellen Thomas, un veterano con 50 anni di esperienza del corpo dei giornalisti della casa bianca, ricevette di recente pressioni per dimettersi dopo che fu registrata in un video mentre diceva che gli ebrei israeliani avrebbero dovuto lasciar la Palestina. Subito dopo che il video venne fuori, Il giudaismo organizzato andò su tutte le furie e cominciò la caccia alle streghe; fece in modo che nascesse una barriera d’odio contro Hellen Thomas a causa delle sue affermazioni; arrivarono persino a chiamare le scuole ed i gruppi di giornalismo per fargli togliere ogni riconoscimento da lei ottenuti negli anni precedenti.

Riflettendo sul suo declino Thomas disse ad un intervistatore: “Non puoi criticare Israele e sopravvivere in questa nazione”. In un altro discorso Thomas disse: “Noi siamo circondati da persone che fanno propaganda contro gli arabi. Non vi è altra spiegazione per questo. Il congresso, la casa bianca, Hollywood e Wall Street sono di proprietà dei sionisti. Non vi è altra spiegazione secondo me. Loro mettono i loro soldi ovunque siano.. E noi siamo spinti in una direzione sbagliata in ogni caso.

Ci fu anche un caso che coinvolse Rick Sanchez, un conduttore dei notiziari della CNN con un proprio show chiamato, “Rick’s list”. Sanchez fu immediatamente licenziato dal proprio posto di lavoro alla CNN dopo che disse che i mass media Americani erano controllati dagli ebrei in un’intervista radio.
(“Rick Sanchez: Jon Stewart A .Bigot,’ Jews Run CNN & All Media.” The Huffington Post. 10/1/2010).

Al non ebreo Rick Sanchez non è permesso di affermare fatti ovvi sul controllo dei media da parte degli ebrei; invece un giornalista ebreo del LA Times, Joel Stein, può scrivere liberamente, senza alcuna ripercussione, un articolo intitolato “Quanto è ebraico Hollywood?” in cui si vanta arrogantemente del controllo ebraico di Hollywood, dei notiziari, del governo e della finanza, affermando:
“Gli ebrei controllano completamente Hollywood. Io, fiero ebreo, voglio che in America conoscano il nostro talento. Sì, controlliamo Hollywood. Non mi interessa se gli americani pensano che controlliamo i mezzi di comunicazione, sia per quanto riguarda le notizie che l’intrattenimento, Hollywood, Wall Strett ed il Governo. Mi interessa solo che continuiamo a controllare tutto ciò”.
Lo scrittore e giornalista conservatore Joe Sobran, fu un colonnista di lunga data del National Review prima di venire licenziato per “antisemitismo”. Egli spiegò apertamente la natura del potere ebraico.
Sobran pensava che se volevi entrare nella politica che conta in America, dovevi sapere tutto a riguardo ma allo stesso tempo non dirlo a nessuno apertamente, per paura degli ebrei. “Parlare della politica Americana senza nominare gli ebrei, è come parlare dell’NBA senza nominare i Chicago Bulls.
Ora che sono così potenti, che non ci si azzardi a dire tutto il male che fanno. Hanno successo e quindi hanno abbastanza potere; il loro potere è l’unico ad essere immune da ogni tipo di critica anche quando è davvero molto visibile. Essi stessi si comportano come se il loro successo fosse un segreto; vanno in panico e ricorrono alle accuse non appena una qualunque questione è sollevata verso di loro. Il controllo ebraico della maggior parte dei media, nell’epoca mediatica, rende la costrizione all’omertà sia paradossale che paralizzante.
Per poter andare avanti nella propria vita pubblica è necessario che tu sappia tutto di questo ma che non lo dica mai a nessuno. Un’etichetta ipocrita ci costringe a fingere che gli ebrei siano delle vittime senza alcun potere; se non rispetterai il loro vittimismo, essi ti distruggeranno. È una prova fondamentale non solo di malvagità, ma di un fiero etnocentrismo, una sorta di super-identitarismo razziale”.

In un articolo stampato il 27 Maggio 1996 sul NY Times Ari Shavit, un colonnista israeliano rifletteva sull’omicidio da parte degli israeliani di più di 100 civili libanesi il mese precedente: “Li abbiamo uccisi con una sorta di ingenua arroganza. Credevamo con assoluta certezza che ora, con la Casa Bianca, il Senato e i media Americani nelle nostre mani, le vite degli altri non contassero quanto le nostre.” (Comunque viene insegnato loro dalla loro cosiddetta “religione”, che la vita di un ebreo ha un immenso valore, mentre i non ebrei sono delle bestie).

Questo israeliano confermò ciò che molti americani sanno già da decenni, ovvero che la lobby ebraica/israeliana controlla la casa bianca, il congresso ed il senato come burattini, non certo i gesuiti, gli occultisti o i satanisti né tanto meno i rettiliani.

Pat Buchanan, famoso cronista politico ed ex candidato alla presidenza, dichiarò una volta:
“Capitol Hill è un territorio occupato da Israele”.

L’ex membro del Congresso Paul Findley documentò la veridicità della frase di Buchanan in un libro chiamato: “Abbiano il coraggio di dirlo: Che la nostra gente e le nostre istituzioni lottino contro la lobby israeliana”. A pagina 161 di questo libro egli cita l’ammiraglio Thomas Moorer, ex capo dello stato maggiore congiunto degli USA, il quale affermò, dopo alcune pesanti minacce da parte della lobby ebraica agli Stati Uniti:
“Non ho mai visto un presidente, chiunque esso fosse, restare in piedi davanti a loro (gli ebrei). Questo mi sbalordisce. Riescono sempre ad ottenere ciò che vogliono. Gli Ebrei sanno cosa sta succedendo in ogni momento. Sono arrivato al punto in cui non abbiamo più niente da dire. Se gli americani capissero l’influenza che queste persone hanno sul nostro governo, essi prenderebbero le armi in pugno. I nostri cittadini non hanno alcuna idea di cosa sta succedendo”.
Tom Dalyell, membro del parlamento inglese, diede voce a questi sentimenti quando affermò:
“un gruppo giudaico ha preso il controllo del governo degli USA e si è alleato con i fondamentalisti cristiani”.

L’ex membro del congresso Cynthia McKinney condannò apertamente le lobbies pro-israeliane negli USA (AIPAC, ADL, AJC, ZOA, etc), per averle rovinato la sua carriera politica. Tutto questo perché al congresso McKinney si rifiutò di firmare un documento pro-israele prendendo una posizione pro-palestina. Per questo McKinney disse che è stata dichiarata una guerra contro di lei dalla lobby ebraica, che l’avrebbe poi cacciata fuori dal congresso finanziando e supportando i suoi oppositori politici. Nel 2009 disse ad un intervistatore che “più del 99% del congresso lavora per gli interessi pro-ebraici e pro-israeliani”.

L’ex membro del congresso Jim Trafficant fu anche lui preso di mira e distrutto politicamente dalla lobby ebraica per non essere un pupazzo filo-israeliano e per aver fatto venire fuori la falsità delle accuse al cosiddetto “criminale di guerra nazista” John Demjanjuk, che gli ebrei tentarono di metter in croce per dei “crimini di guerra” che mai avvennero (vedi: Collins, Michael Piper Target Trafficant. American Free Press, 2005).

Dopo esser stato 7 anni in prigione con una falsa accusa di corruzione, egli non ebbe alcun timore ad affermare in un’intervista in TV le seguenti parole: “Israele tiene per la gola il governo americano. Gli ebrei controllano i membri della casa bianca e del senato. Ci hanno trascinato in guerre nelle quali non abbiamo nessun interesse. I nostri figli stanno tornando indietro nelle bare. La nostra nazione è finita in bancarotta a causa di queste guerre. E se apri la bocca per lamentarti vieni bersagliato. E se non ti riescono a screditare ti mettono in prigione… Controllando la nostra politica estera e influenzando anche la nostra politica interna.

Wolfowitz, il sottosegretario alla difesa, manipolò Bush per farlo entrare in guerra contro l’Iraq. Sicuramente hanno fatto anche pressione per cercare di fare lo stesso anche per attaccare l’Iran. Stiamo conducendo per conto di Israele una politica espansionista e tutti hanno paura di dirlo. Essi controllano gran parte dei media, gran parte del commercio nella nostra nazione e soprattutto hanno un grandissimo potere su tutto il congresso. Il congresso è loro.”

Il professore dell’università di Chicago, John Mersheimer e lo studente di Harvard Stephen Walt sentirono l’ira pericolosa della Lobby ebraica. Una campagna diffamatoria iniziò contro di loro dopo che pubblicarono uno studio in cui veniva spiegata la pericolosa influenza dei gruppi lobbyisti israeliani, soprattutto l’AIPAC (American Israel Public Affair Committee), intitolato “La lobby ebraica e la politica estera degli USA.

Il reporter di Fox News Carl Cameron confermò la capacità della lobby giudaico-israeliana di far tacere ed estirpare chiunque non fosse loro gradito. Nella sua censurata serie in quattro parti riguardante lo spionaggio israeliano contro gli USA, Cameron disse “Gli investigatori della DEA, dell’INS e dell’FBI hanno tutti fatto sapere a Fox News che condannare o anche solo riferire qualcosa riguardo allo spionaggio israeliano vuol dire, buttare via la propria carriera”.

La conferenza dei presidenti delle principali organizzazioni ebraiche americane vanta nel suo consiglio i membri di 51 fra i più potenti gruppi d’odio sionisti d’America, i quali influenzano tremendamente la vita politica in America.

Un autore ebreo, J.J. Goldberg, nel suo libro “Il potere ebraico: L’establishment giudaico in America”(pag 38-39) fa notare che ci sono circa 300 organizzazioni ebraiche negli USA con un budget congiunto stimato di circa 6 miliardi di dollari, una somma maggiore del prodotto interno lordo di metà delle nazioni appartenenti alle nazioni unite (fatto citato anche nel capitolo 7 di Cultura della critica, di Kevin MacDonald).

E questo senza prender nemmeno in considerazione l’influenza dei singoli ebrei ricchi e dei dollari ebraici nei finanziamenti delle campagne elettorali sia del partito democratico che del partito repubblicano – (vedere The New Babylon: Quelli che governano il mondo, di Collins e Michael Piper, American Free Press, 2009).
Henry L. Feingold scrisse nel suo libro “Potere ebraico in America: mito e realtà” le seguenti affermazioni: “circa il 60% dei fondi raccolti dal partito democratico ed una percentuale significativa dei fondi raccolti dal partito repubblicano per le campagne elettorali arrivano da fonti ebraiche”.

Gli ebrei sono abbastanza schietti quando parlano del loro tentativo di controllo della politica USA allo scopo di averne benefici. Il New Yorker riportò che ad una conferenza l’ebreo suprematista Haim Saban (Un ebreo-americano multimiliardario e pezzo grosso dei media), descrisse alcuni modi grazie ai quali gli ebrei possono essere influenti nella politica Americana: “fare donazioni ai partiti politici, formare gruppi di esperti e controllare i mass media”.

Verificate tutto questo guardando la macchina da guerra ebraica sui mass media e su Hollywood, insieme allo strangolamento ebraico sulla finanza mondiale;
capirete che vi è una totale dominazione razziale ebraica in America, una società virtualmente schiavistica che ricorda l’Unione Sovietica.

Il fenomeno degli ebrei che bersagliano i loro oppositori politici non è limitato agli USA, è anche abbastanza evidente in Canada, in Europa, in Australia e bene o male in ogni nazione in cui gli ebrei vivono. Il vorace Congresso ebraico Canadese aveva un candidato del Partito Liberale chiamata Leslie Hughes; esso fu rimosso dal suo partito per aver scritto nel 2003 un articolo che affermava che Israele era a conoscenza dell’11 settembre (non solo era a conoscenza ma pianificò l’11 settembre).

Molti patrioti canadesi come Ernst Zündel, Paul Fromm, Terry Tremaine, Arthur Topham, Marc Lemire e altri furono perseguitati dalla tirannia canadese, su ordine delle lobbies ebraiche come la CJC il B’nai B’rith, Simon Wiesenthal Center etc, semplicemente per aver scritto su internet criticando gli ebrei, i sionisti ed Israele.

Nel 2009 un attivista anti-Sionista Australiano di nome Brendon O’Connel, fu arrestato e accusato dalla legge “orwelliana” australiana di “denigrazione razziale” dopo una lite che ebbe con due ebrei sionisti, i quali lo fotografarono insieme ad altri attivisti pro-palestina in un raduno non autorizzato.

Per aver chiamato le due spie sioniste “razzisti e maniaci omicidi”, e per aver descritto il giudaismo come “una religione razzista ed omicida” (frase totalmente coerente con i fatti reali). Il patriota O’Connel, che era nel giusto, fu condannato ad una condanna di 3 anni di carcere! Se il vaticano o i gesuiti, invece degli ebrei/israeliani, fossero stati oggetto della critica di O’Connel, pensate che ora sarebbe in prigione? Certamente no.
Douglas Reed, autorevole corrispondente del London Times all’epoca della seconda guerra mondiale, era un autore molto rispettato, nonché scrittore e giornalista con tantissimi fans. Ora è una sorta di appestato, disprezzato dalla stampa e non considerato nemmeno da chi pubblicò i suoi libri. Perché tutto questo? Perché cominciò a scrivere riguardo la questione ebraica, il sionismo e il piano ebraico a lungo termine per imporre un governo mondiale e schiavizzare l’umanità. (Vedere “Le Controversie di Zion”)

Alexander Solzhenitsyn era conosciuto un tempo come il più famoso dissidente russo, un sopravvissuto ai gulag che scrisse alcuni libri riguardo a questa terribile esperienza vissuta personalmente, come anche da molti dei suoi connazionali all’epoca dell’inferno comunista nella Russia sovietica. (vedi: “L’arcipelago Gulag, I e II).

Nessuno parlò più di lui e egli scomparve dalla storia (ora morto). Questo accadde perché disse la verità riguardo al ruolo fondamentale che gli ebrei ebbero nella rivoluzione bolscevica e nel regime sovietico (vedere: 200 anni insieme). Così gli ebrei, che controllano i media, lo cancellarono dalla storia e Alexander Solzhenitsyn sparì più velocemente delle persone che a Stalin non andavano bene.

Un altro forte indicatore della minacciosa morsa ebraica sull’occidente è l’estrema repressione stile stalinista che viene attuata nei confronti dei revisionisti “olocaustici”.

I gruppi di suprematisti ebraici, soprattutto gruppi come il World Jewish Congress, hanno fondato lobbies promuovendo una ben organizzata campagna di censura nei confronti di dozzine di governi europei al fine di criminalizzare la ricerca revisionista “olocaustica”.

In tutto il mondo gli studiosi del revisionismo “olocaustico” ed anche la gente comune che si interessa di un qualche aspetto che possa mettere in dubbio il dogma olocaustico, vengono perseguitati, diffamati, calunniati, multati pesantemente, incarcerati, aggrediti fisicamente, terrorizzati e in alcuni casi anche assassinati.

Coraggiosi studiosi revisionisti come Arthur Butz, Mark Weber, Germar Rudolf, Robert Faurisson, Ernst Zündel, Fredrick Toben, Juergen Graf, Carlo Mattogno, David Cole, Ditlieb Felderer, Carlos Porter e molti altri hanno avuto moltissime difficoltà a causa del loro ottimo lavoro di ricerca che ridimensiona il mito dell’olocausto.

Tenendo conto di queste semplici osservazioni, possiamo assolutamente affermare che l’ebraismo Internazionale è al vertice di una piramide del potere che influenza e controlla il mondo.

Ogni altra cosa serve loro soltanto come una distrazione ed una cortina di fumo per coprire questa realtà innegabile.

Il nuovo ordine mondiale ebraico smascherato
di Zander C. Fuerza – Parte 2


Imperium Judaica — Bolscevismo e sionismo come strumenti del complotto ebraico

Il sionismo e il comunismo sono due facce della cospirazione sionista mondiale.

L’internazionale ebraica governa il mondo da tempo, e al giorno d’oggi in modo totale.

Questi fatti vengono rivelati anche semplicemente osservando le azioni e le affermazioni fatte dai leader del sionismo e del comunismo internazionale, i veicoli principali per la sovversione del mondo.

Con l’avvento del comunismo nel 19esimo secolo abbiamo visto il mondo cadere in un caos brutale di cataclismi e crolli finanziari. In realtà il fine del comunismo internazionale non fu mai quello di liberare i lavoratori dalla oppressione capitalista, ma piuttosto di schiavizzarli e soggiogarli a un piccolo gruppo elitario auto dichiarato e auto perpetrato, che regnava con un pugno di ferro.

Fin dalla sua nascita il comunismo e il socialismo sono stati un tentativo ebraico di usurpare le nazioni gentili non ancora sotto il loro controllo, saccheggiare le ricchezze, schiavizzare e sterminare il meglio tra di loro!

Le origini ebraiche talmudiche del comunismo non potrebbero essere più evidenti.

L’ebreo Karl Marx, discendente da una lunga serie di rabbini talmudici, è generalmente considerato come il progenitore principale dell’ideologia del comunismo. Meno noto, tuttavia, era il vero profeta del comunismo, il suprematista razziale ebraico, talmudista, razzista e sionista, Moses Hess, anche chiamato da Marx, il rabbino rosso.

Hess fu guida e maestro di Karl Marx e convertì sia lui che Friedrich Engels al comunismo.

Questi due viscidi serpenti – Marx ed Engels, – autori di “opere” come Il Manifesto del Partito Comunista o il, “Das Kapital”, sono un esempio vivente di quanto siano malate e distorte, le menti di questi mascalzoni sanguinari che sognano di un’unica dittatura mondiale comunista.

Nel 1920, Winston Churchill — che poi divenne un alleato e strumento del giudaismo internazionale, — avvertì in modo minaccioso e allarmante il mondo, del fatto che il movimento “giudaico-bolscevico” rappresentasse un enorme pericolo.

Un articolo dell’”llustrated Sunday Herald”, dell’otto febbraio 1920, a pagina cinque, pubblicò le opinioni personali di Churchill a riguardo:
“Questo movimento negli ambienti ebraici non è una novità. Dai giorni di Spartaco e Weishaupt, a quelli di Karl Marx fino a Trotsky (Russia), Bela Kun (Ungheria), Rosa Luxemburg (Germania) ed Emma Goldman (Stati Uniti), questa cospirazione mondiale per il rovesciamento e la distruzione della civiltà, da sostituire con una società basata sul blocco dello sviluppo e il degrado, sulla malevolenza, l’invidia e un’uguaglianza impossibile, è in costante crescita.”
Lo stesso movimento ha anche svolto, come una scrittrice contemporanea, la signora Webster, ha abilmente dimostrato, una parte decisamente riconoscibile nella tragedia della Rivoluzione Francese.

Sono stati il motore propulsore dietro a ogni movimento sovversivo durante il XIX secolo, e ora, finalmente questa banda di ”straordinarie personalità” del mondo underground delle grandi città d’Europa e d’America, hanno afferrato il popolo russo per i capelli e sono diventati praticamente i padroni indiscussi di questo enorme impero.

Non c’è bisogno di esagerare quando si parla del ruolo che ha avuto l’internazionale ebraica, una gang composta da ebrei perlopiù “atei”, nella creazione del bolscevismo e l’attuale rivoluzione russa. È un ruolo primario che supera ogni paragone. Con la notevole eccezione di Lenin, la maggior parte delle più importanti figure politiche, sono di origine ebraica. Inoltre, la principale ispirazione e forza motrice proviene da leader ebraici.

Molti camerati e patrioti si sono fatti ingannare da queste affermazioni di Churchill, fatte nell’articolo sionismo contro bolscevismo (“Zionism versus Bolshevism: A Struggle for the Soul of the Jewish People”), e sono stati spinti a credere che le dichiarazioni di Churchil nell’articolo in questione, fossero delle coraggiose dichiarazioni contro il sionismo, – beh, si sbagliano.

In effetti, negli ultimi paragrafi Churchill sostiene con fermezza il sionismo e incoraggia gli ebrei a supportare il sionismo piuttosto che il bolscevismo:
“Il sionismo è già divenuto un fattore nella “convulsione politica” in Russia, come valida alternativa e “avversario” in competizione con il bolscevismo e il sistema comunista mondiale.”
Niente può confermare questi fatti più dell’attacco furioso di Trotsky verso i sionisti in generale e in particolar modo verso il Dr. Weissmann. Analizzando a fondo il suo profilo psicologico non vi sono più dubbi sul fatto che i suoi piani di un governo comunista mondiale sotto dominio ebraico, entrano in conflitto con queste nuove idee, che convogliano i desideri e i pensieri degli ebrei a livello globale, verso un obbiettivo più facile da raggiungere. La lotta che inizia tra i sionisti e gli ebrei bolscevichi è una lotta per l’anima del popolo ebraico.

Churchill fu, per sua stessa ammissione, un sionista radicale, che da ipocrita fece accordi con Stalin e il regime criminale e assassino sovietico comunista. L’avversione che Churchill provava verso il bolscevismo scomparve rapidamente come anche le sue restrizioni riguardo all’ebraismo internazionale, non appena potè portare avanti le sue ambizioni personali.

Anche l’articolo da lui scritto “Il sionismo contro il bolscevismo”, era in malafede, nel senso che offrì al mondo una scelta, il sionismo o il bolscevismo, un falso dilemma in quanto entrambe le opzioni producono esattamente lo stesso risultato: un governo mondiale sotto dominazione ebraica, come preannunciato nel vecchio testamento ebraico.

Churchill consapevolmente evitò d’informare i suoi lettori, che per gli ebrei, queste ideologie, sono come due facce della stessa medaglia.
Entrambe partono dallo stesso punto e si dirigono verso il medesimo obbiettivo finale: Un Nuovo Ordine Mondiale sotto dominio ebraico!
Gli apparenti conflitti tra gli ebrei sono più sulle tattiche da adottare, non sugli obbiettivi finali. Il sionismo e il comunismo sono come due tentacoli dello stesso mostro talmudico – “tagliato e modellato dalla stessa stoffa ebraica”!

Il più famoso critico dell’ebraismo, Adolf Hitler, spiegò in modo eloquente queste tattiche adottate dagli ebrei nel suo libro, il Il “Mein Kampf” (la mia battaglia).

La dominazione ebraica dello stato sembra avere raggiunto il suo culmine, tanto è vero che non solo l’ebreo inizia a mostrare le sue vere origini e il suo vero volto, ma ammette senza farsi nessuno scrupolo ne problema, le sue vere intenzioni. Una parte del popolo ebraico si dichiara apertamente un popolo straniero, ma ancora, mentono.

Infatti, mentre i sionisti cercano di fare credere al resto del mondo che l’identità nazionale degli ebrei trovì la sua soddisfazione nella creazione di uno Stato ebraico, gli ebrei, ancora una volta sono riusciti ad ingannare i gentili (termine dispregiativo per chiamare tutti i non ebrei).

L’idea di creare uno stato ebraico in Palestina per viverci, non li ha neanche sfiorati, tutto quello che vogliono è un organismo centrale, una base centrale da dove portare avanti i loro piani di dominio e sovversione mondiale. Uno stato sovrano ebraico in cui l’intervento di altri stati sia impossibile: un paradiso per canaglie e condannati e un’università per truffatori e criminali.

Le dottrine maliziose e crudeli di Karl Marx e di Hess, sono state adottate accuratamente dagli ebrei di tutto il mondo, che hanno visto in esse la possibilità di distruggere i gentili una volta per tutte.

Un ebreo di nome Baruch Levy, in una lettera a Karl Marx, ha dichiarato che il comunismo era – dopo tutto – solo un modo per trasferire tutta la ricchezza del mondo in mano agli ebrei, e così realizzare la visione messianica descritta nel Talmud:
“Il popolo ebraico nel suo insieme, sarà il Messia. Il dominio mondiale verrà anche ottenuto tramite la dissoluzione di tutte le altre razze, con l’abolizione delle frontiere, l’annientamento della monarchia, e con l’istituzione di una repubblica mondiale, in cui gli ebrei possano ovunque esercitare il privilegio della cittadinanza. In questo nuovo ordine mondiale i figli di Israele rimpiazzeranno tutti i leader senza incontrare opposizione. I governi dei diversi popoli che formeranno la repubblica mondiale, cadranno senza difficoltà nelle mani degli ebrei. Sarà quindi possibile per i dirigenti ebrei di abolire la proprietà privata e di sfruttare in tutto il mondo, le risorse degli stati. Così la promessa e la profezia del Talmud, in cui si dice che quando il tempo messianico sarà giunto, gli ebrei possederanno tutti i beni e le ricchezze del mondo nelle loro mani, si avvererà.” (Baruch Levy, Lettera a Karl Marx, La Revue de Paris , p. 54, 1 ° giugno 1928)
L’autore ebreo Bernard Lazare conferma che Karl Marx era davvero un talmudista: “Aveva quella mente lucida e talmudica che non vacillava di fronte alle piccole difficoltà. Era un talmudista dedicato alla sociologia che applicava il suo “talento” e sapere analitico e interpretativo, alla critica della teoria economica. È stato ispirato da quel antico materialismo ebraico, che pur respingendo, perché troppo distante e dubbioso, la speranza di un paradiso dopo la morte, non smise mai di sognare quel “paradiso” realizzato sulla terra.

Ma Karl Marx non era semplicemente una persona logica, era anche un ribelle, un agitatore, un polemista e queste caratteristiche, come il suo sarcasmo e il suo spirito critico, come anche Heine, le ha ereditate dai suoi avi (Lazare, Bernard. “Antisemitism, Its History and Causes”, p. 129).

L’Encyclopaedia Judaica scrive: “Nelle sue lettere a Leopold Zunz vi sono spesso riferimenti alla rivoluzione europea del 1848, come all’avvento del messia. Pure gli ebrei non praticanti, tendono ad investire e ad aderire a movimenti per la liberazione secolare, e lo fanno con ispirazione messianica“.

Il rabbino suprematista ebraico, Harry Waton, ha confessato che non solo il comunismo è di origini ebraiche, ma che è semplicemente un meccanismo per il dominio del mondo da parte degli ebrei e la sottomissione di tutti i non-ebrei – un adempimento della visione megalomane messianica della Torah e del Talmud.

Nel suo libro del 1939, “Un programma per gli ebrei e una risposta a tutti gli antisemiti: Un programma per l’umanità”, il rabbino scrisse:
“Non è un caso che il marxismo sia un prodotto ebraico, e non è un caso che gli ebrei adottarono e diffusero prontamente questa ideologia, il tutto era in perfetto accordo con il progresso del giudaismo e gli ebrei. Gli ebrei dovrebbero rendersi conto che Dio non dimora in cielo, ma egli dimora in ognuno di noi proprio qui sulla terra. Non dobbiamo più guardare in alto a Dio, come se fosse sopra di noi o al di fuori di noi, ma dobbiamo vederlo proprio dentro di noi, “(p. 148).“Dal momento che gli ebrei sono il popolo più colto e più superiore della terra, gli ebrei hanno il diritto di subordinare a se stessi il resto del genere umano e di essere i padroni del mondo. Ora, in effetti, questo è il destino storico degli ebrei.” (p. 99)“L’ebraismo è comunismo, internazionalismo, la fratellanza universale degli uomini, l’emancipazione della classe operaia e della società umana. È con queste armi “spirituali” che gli ebrei conquisteranno il mondo e governeranno sul genere umano. “(p. 100)
Non vi sembra strano che un presunto anti-capitalista come Karl Marx, non disse mai una parola o criticò i Rothschild, la dinastia dei banchieri ebraici, la famiglia più ricca di finanzieri capitalisti del mondo e profittatori delle guerre come anche sfruttatori della classe operaia?

Tutto ciò non appare più così sconcertante quando si capisce che Karl Marx stava lavorando per i Rothschild sin dall’inizio. (Vedi: Red Symphony).

Mikael Bakunin, il famoso pensatore anarchico-sindacalista e rivale di Karl Marx, attaccò il potere ebraico affermando che la rivoluzione mondiale era un piano ebraico per il dominio mondiale, smascherando cosi Karl Marx e la sua fasulla ideologia di liberazione (il marxismo).

Bakunin affermò che il marxismo era un prodotto dei Rothschild, un piano con cui l’oligarchia finanziaria ebraica mirava a saccheggiare e impossessarsi di tutti i beni in mano alle nazioni gentili.

Bakunin affermò anche che l’ebreo Karl Marx si era attorniato a Londra e in Francia, ma soprattutto in Germania, di una moltitudine di ebrei più o meno intelligenti e molto intriganti, che speculavano sul fatto che gli ebrei fossero presenti ovunque: agenti di commercio, banchieri, scrittori, politici, corrispondenti per i giornali di tutti i colori, con un piede in banca, l’altro nel movimento socialista e che controllava totalmente la stampa tedesca, – avendo preso possesso di tutti i giornali – penso che sia facile immaginare che tipo di letteratura nauseante producano.

Ora, il popolo ebraico, che costituisce una setta unita dedita al profitto, un popolo di sanguisughe, un singolo parassita ingordo, strettamente e intimamente uniti non solo oltre ai confini nazionali e quindi in tutte le nazioni, ma in tutti i movimenti e partiti politici – questi individui supportano da un parte Marx e allo stesso tempo i Rothschild.

Sono certo che Rothschild da parte sua valorizza notevolmente i meriti di Marx, e che Marx da parte sua, sente un attrazione istintiva e prova un grande rispetto per Rothschild.

Questo può sembrare strano.
Che cosa ci può essere in comune tra il comunismo e le grandi banche? Oh! Il comunismo di Marx mira all’accentramento del potere nello stato, e, se ciò si verificasse, dovrà inevitabilmente esserci una banca centrale statale. Una volta che una tale banca viene creata, non sarà difficile per la nazione ebraica parassita, che specula sul lavoro delle persone, trovare un modo per prenderne il controllo… ” (Michael Bakunin, polémique Contres les Juifs, 1869)

Benjamin Disrael, primo ministro inglese dal 1874 al 1880, di origine ebraiche, cercò ripetutamente di avvertire sulle macchinazioni da parte dei suoi “connazionali” del pericolo che essi rappresentassero. Nel romanzo di Conigsby, Disraeli, un personaggio afferma ciò:
“Ho intervistato al mio arrivo a San Pietroburgo il ministro delle finanza, Count Canerin; vidi il figlio di un ebreo lituano… Ho avuto un’udienza al mio arrivo a Madrid con il ministro spagnolo, e vidi un mio simile, il figlio di un cristiano convertito, un ebreo di Aragona. In conseguenza di ciò che accadde a Madrid, mi sono recato direttamente a consultare il presidente del consiglio francese, e incontrai il figlio di un ebreo francese. Siamo andati in Prussia… e il conte Arnim entrò nel gabinetto, si trattava di un ebreo prussiano. Quindi, vedete, mio caro Coningsby, che il mondo è governato da personaggi molto diversi da ciò che è dato a immaginare, personaggi che governano da dietro le quinte.”
Poi, quattro anni dopo che gli ebrei fecero scoppiare le epidemie nel 1848, Disraeli tornò a parlare dell’argomento nel suo libro “Lord George Bentinck”, affermando:
“Si può risalire all’influenza ebraica in ogni principio distruttivo in Europa. L’insurrezione si rivolge contro la tradizione e l’aristocrazia, contro la religione e la proprietà… L’uguaglianza naturale degli uomini e l’abrogazione della proprietà vengono proclamati dalle società segrete che formano governi provvisori capitanati da uomini di razza ebraica e che si trovano a capo di ogni società segreta.”
Chaim Weizmann, uno dei più preminenti e influenti sionisti del 20° secolo, che architettò la dichiarazione di Balfour e fu anche il primo presidente di Israele, disse:

“Una protezione divina che Dio ha istituito per proteggere la vita ebraica, consiste nel fatto che gli ebrei si sono sparsi per tutto il mondo”

(EBRAICA GUARDIAN, 8 ottobre, 1920).

Ora confrontate questo con l’ultima frase del protocollo numero 11 dei savi anziani di Sion:

“Per grazia di Dio il suo Popolo prediletto fu sparpagliato, ma questa dispersione, che sembrò al mondo la nostra debolezza, dimostrò di essere la nostra forza, che ci ha ora condotto al limitare della Sovranità Universale. Ci rimane da costruire ancora poco su queste fondamenta, per raggiungere la nostra meta.”

La notevole somiglianza tra le parole di Weizmann e il passaggio dei protocolli, dimostra che gli anziani savi di Sion esistono eccome, e che Weizmann era uno di loro.

Questa mano nascosta del potere ebraico fu identificata e esposta in modo sottile da Walter Rathenau (1867-1922), un industriale tedesco dalle origini ebraiche, scrittore e statista che fu anche ministro degli esteri della Germania durante la repubblica di Weimar. Scrivendo sul “Wiener Freie Presse” nel 24 dicembre 1912, affermò:
“Una cerchia ristretta di trecento uomini che si conoscono tra di loro, governano e controllano il destino del continente europeo, e si sono auto eletti a diventare la nuova classe dirigente europea.”

Questi fatti sono stati confermati da Jean Izoulet, un professore ebreo del collegio di Francia e membro della loggia massonica ebraica, – l’alleanza israelita universale -. Scrivendo nel suo libro pubblicato nel 1926, “Parigi Capitale delle religioni”:
“Io di certo non voglio abbandonare il loro magistero temporale dei trecento banchieri che, al momento, dominano il mondo.”
Al congresso sionista tenutosi a Basilea nel 1898, il Dr. Mandelstam, professore presso l’università di Kiev, proclamò:
“Gli ebrei respingono energicamente l’idea di venire assimilati in altre nazioni, e che questi sono fermamente attaccati alla loro speranza storica, e cioè di creare un impero mondiale ebraico.” (Chamberlain, Houston Stewart. “Fondamenti del secolo XIX”, p. 335)
L’ebreo talmudico David Wolffsohn, il successore di Theordore Herzl come leader mondiale del sionismo e presidente dell’organizzazione sionista mondiale (OSM), fu il presidente e organizzatore del congresso sionista a l’Aia nel 1907, congresso in cui tenne il discorso di apertura e di chiusura. Il New York Times pubblicò parte del discorso di chiusura di Wolffsohn, in cui motivò e incitò gli ebrei per una più forte unità, e in cui disse anche che l’ebraismo conquisterà il mondo!

Nel 1922 in una conferenza sionista a Carlsbad, in California, il leader sionista Nahum Sokolow, si vantò del fatto che la società delle nazioni (predecessore delle Nazioni Unite) fosse un costrutto e uno strumento ebraico, e che Gerusalemme un giorno sarebbe diventata la capitale del mondo, esattamente come pianificato:
“La società delle nazioni è una idea ebraica, e Gerusalemme un giorno diventerà la capitale della pace del mondo. Noi ebrei di tutto il mondo faremo in modo di portare avanti le guerre e i piani della società delle nazioni facendone una nostra causa, e non ci daremo pace finché non otterremo la vittoria finale.”
Theodore Newman Kaufman fu un ebreo americano che pubblicò un libro in cui incitava al genocidio del popolo tedesco e la distruzione della nazione tedesca, tramite una campagna di sterilizzazione di massa, la soluzione finale (vedi: Kaufman, Theodore N. Germany Must Perish! Newark, NJ: Argyle Press, 1941).

Nello stesso anno pubblicò anche il libro, “This devilish Jew”, in cui descrive le sue intenzioni e i suoi piani di annientamento del popolo tedesco, come anche dei sui piani di domino mondiale:

“Credo che gli ebrei abbiano una missione nella vita. Devono fare in modo che le nazioni del mondo si riuniscono in una sola e vasta confederazione. L’”Union Now” è l’inizio di tutto ciò. A poco a poco il mondo si svilupperà in un paradiso. Avremo la pace perpetua e gli ebrei faranno il possibile per realizzare tutto ciò, perché ne saranno i primari beneficiari.

L’invito di Kaufman per l’”Union Now” era stranamente simile a una proclamazione fatta da Adolph Crémieux, un importante avvocato e statista francese dalle origini ebraiche che fondò la loggia massonica ebraica “l’Alleanza Israelita Universale di Parigi”, nel 1860. In una riunione dell’alleanza, Crémieux fece una dichiarazione in stile – Protocolli dei savi anziani di Sion:
“L’Alleanza non si limita al nostro culto ma esprime il suo appello a tutti i culti e vuole penetrare in tutti i gruppi religiosi, come è penetrato in tutte le nazioni.Cerchiamo con coraggio di realizzare l’unione di tutti i culti sotto un’unica bandiera di “unione e progresso”; questo è il motto dell’umanità.”
Crémieux e il suo ordine segreto ebraico sono stati accusati di essere i cospiratori principali nella formulazione dei protocolli dei savi anziani di Sion, in un saggio illuminante intitolato “The Protocols of the Ruffle Crested Kikes of Zion”.
Nel 1940, Arthur Greenwood, – Il vice presidente del partito dei laburisti britannico e membro del gabinetto di guerra britannico – fece una dichiarazione sull’ebraismo internazionale in cui disse che dopo la sconfitta delle potenze dell’asse della seconda guerra mondiale, avrebbe fatto tutto il possibile per contribuire a realizzare la formazione di un “Nuovo Ordine Mondiale” guidato e dominato dagli ebrei.

Lo strisciante tirapiedi sionista proclamò:

“Quando avremo raggiunto la vittoria, come certamente avverrà, le nazioni avranno la possibilità di istituire un nuovo ordine mondiale… In un tale mondo, siamo fiduciosi che la coscienza dell’umanità civilizzata richiederà che i torti subiti dal popolo ebraico in così tante parti del mondo, verranno colmati.”

Aggiunse ancora che nella ricostruzione della società civile dopo la guerra, vi sarà una vera opportunità per gli ebrei di tutto il mondo, per dare un distinto contributo nella ricostruzione (Vedi fac-simile del presente articolo del New York Times).

Nel 1946 il governo degli Stati Uniti fece a Stalin una proposta di instaurare un governo mondiale, la proposta fu scritta dagli ebrei globalisti Bernard Baruch e David Lilienthal.

Baruch fu un potente finanziere ebreo di Wall Street, e fu anche un influente consigliere di ben cinque presidenti americani. Nella prima guerra mondiale fu consigliere capo di Woodrow Wilson, per la difesa nazionale e fu anche nominato presidente del consiglio industriale di guerra (1918-1919), portando così la macchina da guerra americana sotto il controllo dei finanzieri ebrei.

Baruch, assieme a parte dei suoi connazionali, contribuì nel creare le disposizioni economiche per creare il trattato di Versailles del 1919, trattato che ridusse la Germania in pezzi dopo la prima guerra mondiale.

Nel suo scritto all’agenzia mondiale dell’energia atomica del 14 di giugno del 1946, Baruch fece la seguente affermazione, tipica di un mondialista e sionista come lui:

“Dietro l’oscuro presagio della nuova era atomica c’è una speranza e un possibile piano, che se messo in atto con fede, potrà portarci alla salvezza … Non dobbiamo ingannare noi stessi: dobbiamo instaurare uno stato di pace nel mondo o la distruzione del mondo sarà inevitabile.

La pace non potrà essere a lungo conservata dal “peso di metallo” o da una corsa agli armamenti. La pace può essere assicurata solo con la comprensione e accordi fortificati da sanzioni. Dobbiamo abbracciare la cooperazione internazionale o sarà la disintegrazione globale”.

Baruch predisse anche la “guerra fredda” tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Nel 1948,
durante un discorso alla commissione speciale del senato, il programma investigativo nazionale delle difesa, disse:

“Anche se la guerra a colpi d’artiglieria è finita, ora siamo nel bel mezzo di una guerra fredda che si sta sempre più riscaldando.”

Il rabbino sionista Stephen S. Wise, previde nei particolari l’ascesa di Woodrow Wilson alla presidenza, e nella sua autobiografia, “Anni difficili” (p. 161), si vantò del fatto che un potere occulto immensamente influente, di cui era stato intimamente a conoscenza, scelse Wilson come una pedina importante del proprio gioco politico, ancora prima che il presidente della Princeton University fosse entrato in politica.

Wise avrebbe continuato ad essere uno dei principali consiglieri di Woodrow Wilson, ruolo che fu determinante nel convincere Wilson a sostenere la dichiarazione di Balfour.

Wilson, fu naturalmente solo una pedina dei savi di Sion che aiutò a portare avanti l’agenda dei sionisti, facendo passare due leggi importanti, ispirate al manifesto del partito comunista -

Comma # 2: “Una pesante progressiva o graduata imposta sul reddito”.

e… Comma # 5: la creazione di una banca centrale con monopolio esclusivo. Forse si trattò di un impeto di ribellione contro i suoi padroni, fatto sta, che Woodrow Wilson fece la seguente osservazione inquietante riguardo alle forze occulte che governo gli USA, da dietro le quinte:

“… Siamo diventati uno dei peggiori governi del mondo, uno dei governi più completamente controllati e dominati, del mondo civile – non è più un governo di libera opinione, non più un governo per convinzione e il voto della maggioranza, ma un governo che lavora per portare avanti gli interessi di gruppi di potere” (Woodrow Wilson New Freedom:. una chiamata per l’emancipazione delle energie di un popolo. IndyPublish, 2007, pag 201).


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