"THE END"

"THE END"
http://www.romafaschifo.com

sabato 9 luglio 2011

Cos'è l'essere umano in fondo ?

I bipedi sono esseri intelligenti? Io non voglio chiamarli esseri umani, a volte siamo peggio delle bestie, nemmeno le bestie fanno queste cose.
http://fintatolleranza.blogspot.com/2011/06/non-fare-agli-altri-quello-che-non.html, visto questo mi è passata la voglia di mangiare carne! Perché non le mostrano in prima serata certe immagini?

Voi fareste questo lavoro, ve lo chiedo sinceramente, lo fareste?

Amore, l’amore infinito, ecco cos’è l’uomo: Balle viene da dire. Invece Io sono del parere che l’uomo viene addomesticato alla guerra, Io sono il più forte quindi ti sottometto, ti rubo tutto e se non ti sta bene t’ammazzo pure! 

Pochi esseri umani sono malvagi in percentuale, peccato che questi pochi si siano piazzati ai vertici di ogni istituzione per diffondere il loro malessere e la loro psicopatia come una metastasi.

Vedete le forze dell’ordine e l’esercito sono le colonne portanti della nostra cara democrazia, la guerra e le bastonate tengono in piedi il nostro governo, basti vedere che tutti hanno la scorta, lo sappiamo, senza la violenza questa presa in giro non rimarrebbe in piedi un solo giorno. Lavorare e rendete tutto quello guadagnato al nostro caro governo, poi vediamo un po’ dove li spendono tutti questi soldi, visto che il paese Italia ha quasi raggiunti i 2.000 miliardi di debito. Negli armamenti per esempio, quanti soldi vengono spesi per le armi?


E questo di lavoro, quello che fanno i soldati in guerra, lo fareste?

Poi sapete quanti soldi verranno spesi per avvelenarci e sperimentare nuove malattie per creare le opportune cure, la Big Pharma non vuole certo uomini sani. http://freeondarevolution.blogspot.com/2011/07/scie-ad-s-ad-u-zig-zag-aerei-civili-non.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+FREEONDA+%28F+r+e+e+o+n+d+a%29


Pilotare un aereo per avvelenare i tuoi simili, lo faresti?


Questa è una cosa che mai mi andrà giù, non riesco a concepire come possa, Io, come persona, sapere che il mio lavoro non va a finire nel benessere della comunità, ma si conclude all’assassinio, al generare malessere . La cosa ridicola è che tutti NOI ci diamo da fare, regaliamo il nostro tempo, abbandoniamo famiglia e interessi per indebitarci e regalare il succo del nostro sacrificio a un élite che vuole il nostro male: “Saremo per caso esseri intelligenti”, non sembra proprio, come non ho ricordo che nella storia il popolo sia stato ridotto a un livello così estremo di oppressione, solo nel nazismo abbiamo visto certi orrori, già, il nazismo, che altro non è che il precursore della nostra moderna società, 

Hitler è morto, ma gli ideali per cui lui ha lottato sono ancora vivi e vegeti, non era per caso lui che studiava come “drogare” la popolazione per tenerla mansueta? (E Noi oggi non siamo forse tutti inebetiti chissà da quali sostanze? -Altrimenti non vedo come potremo comportarci in certi modi-). Non era forse lui che "donava" il FLUORO

 in quei luoghi dove appariva all’entrata la frase “il lavoro rende liberi”, peccato che codesta frase venga detta sempre da chi non sa cosa sia il lavoro, come i cardinali dicono “chi lavora è benedetto dal signore, non cambia molto.

 Eppure Io resto convinto, che come
 il 10% delle famiglie più ricche detiene il 50% della ricchezza prodotta,http://www.stampalibera.com/?p=28492 ritengo che sia un quinto della popolazione davvero marcio dentro, al massimo uno su cinque, non vedo tutta questa cattiveria
Lasciate perdere l'occhio da rettile, guardate invece l'espressione, che bontà emana!!!

 , quando incontro e parlo con le persone,  vedo tanta ignoranza, ma questa è cosa prodotta dall’alto, gli uomini vengono resi ignoranti artificialmente non dimentichiamo questo.


 E guardate questo post, http://zret.blogspot.com/2009/07/anima-mundi.html, come questi pochi hanno ridotto il mondo, illudendoci,  grazie alla nostra ingenua ignoranza e partecipazione, naturalmente...

Vi dono questa bellissima canzone di Rino Gaetano, mio fratello è figlio unico, ascoltate che bel testo, come altre sue altre canzoni, (spendi spandi effendi, costruire case, escluso il cane, le beatitudini, alcune, per esempio), e guarda a caso è morto in un incidente…

giovedì 7 luglio 2011

C’è qualcosa che non va



C’è qualcosa che non va, lo ricordate il Vasco quando era un grande e cantava questa frase? Oggi, nel mondo e non nel nostro paese solamente, non c’è espressione che possa essere più esatta. Lo vediamo tutti, lo sappiamo ogni mattino al risveglio che ci stiamo comportando come polli da allevamento. Se apriamo i quotidiani, o peggio accendiamo la televisione, (la più grande arma per creare imbecillità e ignoranza), vediamo che ci stanno prendendo proprio per scemi, ci sbattono in faccia delle bugie e delle scemenze talmente giganti che non riesco a capire come abbiano il coraggio di divulgarle, chiaro sempre e solo per soldi.


Oggi si perde il lavoro a ritmo serrato, in pratica ogni tre, sei mesi ti ritrovi disoccupato, non parliamo poi dei guadagni, dei diritti e delle condizioni di lavoro. Siamo una società? Oppure ha ragione questo articolo http://eccocosavedo.blogspot.com/2009/06/esci-da-questo-corpo-satana.html, siamo diventati una setta?


Il qualcosa che proprio nella logica non sta in piedi è che sappiamo che continuando in questo modo porteremo il livello di vita sempre più devoto alla disuguaglianza, alla cieca obbedienza, al sacrificio delle masse per il benessere dei pochi, proprio come nelle sette, e chi è contrario viene reso ridicolo o addirittura pericoloso, lo stiamo vedendo in questi giorni in Val di Susa, cittadini che protestano per un opera dai costi e dai tempi biblici, a seguito di un inutilità anomala, costruita con i soldi che loro versano allo stato.
Eppure, nei blog scriviamo, tante parole giuste esprimiamo tanta voglia di libertà, (che da ieri con la nuova legge staremo a vedere), e giustizia, ma poi scritto il post e ribadito i reclami ognuno parte e inizia e ripetere quello che ha fatto il giorno precedente. Qui non capisco, siamo stati talmente ingabbiati che apparentemente non c’è via d’uscita. I buoni principi che ogni giorno vengono ricordati, il diritto a vivere una vita degna di essere chiamata tale, la giustizia, la democrazia, il lavoro, ecc, vediamo poi nella realtà quotidiana come vengano continuamente calpestati e ridotti addirittura al ridicolo, MA noi continuiamo nonostante solo nell’ultimo decennio le cose siano cambiate con una velocità impressionante, noi insistiamo nel tenere in vita tale sistema bestiale, e poi si parla del male di vivere della gioventù, http://www.homolaicus.com/politica/giovani.htm, ma come non potrebbe essere altrimenti! I giovani li paragono ai poveri extracomunitari che rischiano la vita, e quanti di loro la perdono, per recarsi nei paesi che promettono e promettono tutto il benessere possibile, per poi arrivare a rendersi conto che quel benessere esiste solo se guardi i media, nella realtà non abbiamo assistenza sociale, non abbiamo una democrazia, se cerchi un lavoro sembra che sei una persona che chiede l’elemosina, tutti i sogni crollano come un castello di carta. Allora ti credo che si buttano via, quanta intelligenza e forza lavoro viene tenuta in stand by nel nostro paese?
Non parliamo poi delle persone nate e vissute in Italia, che hanno lavorato anni per rendere ricchi i loro datori di lavoro, che si trovano a un certo punto ad essere invalidi, invalidi veri, non come i ciechi che guidano la macchina, si ritrovano senza un centesimo, al massimo duecento e rotte euro di pensione, quando chi ha “lavorato”, (lo so che è una parola grande, diciamo che erano assunti), un solo giorno in parlamento vivono con oltre tremila euro al mese. Che possibilità di cambiamento abbiamo di fronte a questi paradossi? Eppure:
E' stata infatti proprio la somma dei nostri pensieri e comportamenti, unita a quella dei nostri genitori e dei nostri nonni, moltiplicata per miliardi di nostri consimili - che ha consentito al sistema di nascere, crescere e prosperare sino a diventare una concreta minaccia per la libertà e la salute della collettività.
http://www.anticorpi.info/2011/07/errori-noti-il-pensiero-collettivo.html,


e continuiamo a mantenerlo in vita questo sistema, è evidente che siamo contenti! Allora mi viene davvero da pensare che David Icke non sia solo un pazzo visionario, non ho mai visto lucertoloni e la teoria sembra alquanto strampalata,  per tutto il resto credo proprio che non sbagli in niente,


 basti vedere ogni giorno uomini e donne come si comportano, vivono una vita assolutamente contro natura, rinchiusi in mini celle per tutta la giornata, prima sul lavoro e poi a casa, e tutto questo sta bene a tutti, ci sono molte critiche, ma proposte o azioni molto poche e soprattutto inconcludenti. Basterebbe solo fermare il tutto per un mese, se serve anche oltre, ma non partecipare più a questo film drammatico e comico allo stesso tempo.



   Ma non fermiamoci mai, mi raccomando, eccolo un esempio della civiltà occidentale
Per dirla in un linguaggio giovane: la partita è persa, non è più tempo di seghe mentali, ora si tratta di salvarsi il culo.


http://mon-dart.blogspot.com/2011/06/immaginare-soluzioni-diverse.html
http://www.tnepd.com/2011/se-va-bene-siamo-tutti-gatekeepers
Si può essere nel torto, si può sbagliare, ma bisogna essere coerenti. Non si possono denunciare le scie chimiche e viverci sotto; non si può denunciare il sistema cancerogeno della filiera alimentare e nutrirsi di cibi confezionati acquistati al supermercato; non si può denunciare l’avidità insita nel sistema del denaro continuando a pagare il mutuo casa, le tasse, le bollette. L’elenco delle contraddizioni è lungo, potrei continuare… ma non ne ho voglia.

Dioniso777

Struttura delta

  Ogni decisione che prendiamo dipende da ciò che sappiamo. Quello che sappiamo si basa sulle informazioni che abbiamo. L'informazione ha smesso di essere diretta molto tempo fa. L'informazione è mediata. I media sono una lente deformante che concentra l'attenzione sulle notizie. Alcune vengono nascoste. Alcune esaltate. Spesso vengono storpiate. Chi controlla l'informazione, controlla le nostre decisioni. Chi controlla le nostre decisioni, controlla il mondo.

 Una volta era più semplice. Ciò che accadeva nelle tribù, nei villaggi, nei feudi non aveva bisogno di giornalisti per essere raccontato. Tra la fonte e l'informazionec'era una corrispondenza diretta che non lasciava spazio alle strumentalizzazione. Oggi non sappiamo più niente. Crediamo di sapere. In realtà conosciamo soloillusioni, prodotti finali frutto di reinterpretazioni a cascata che orientano il senso delle cose. San Tommaso aveva ragione. Aveva capito tutto. Aveva capito che se voleva essere sicuro di qualcosa, doveva metterci il naso. Poi l'hanno convinto a credere. Senza riflettere. E l'hanno fregato.

 La televisione americana è stata pensata per rivolgersi a un pubblico di dodicenni. E noi dietro. Fate fatica a crederci? Guardatevi un qualsiasi estratto di una puntata del Grande Fratello. Vedrete uomini e donne comportarsi come preadolescenti sotto l'effetto di psicotici. L'educazione non è un'attività racchiusa tra le pareti di un'aula scolastica. Tutto ciò che vediamo ed ascoltiamo ci educa. Quando le immagini non erano ancora scollegate dal fluire del contesto reale, eravamo educati alla vita dalla vita stessa. Guardavamo il mondo davanti ai nostri occhi per come era, e imparavamo. Oggi guardiamo il mondo per come viene rappresentato. E impariamo non ciò che è ma ciò che appare. Ma l'apparenza inganna. E' il mito della caverna di Platone.

 Non fate guardare la televisione ai vostri figli. Non guardatela neppure voi. Togliete alla struttura delta il più grande strumento di ipnosi collettiva mai concepito a memoria d'uomo.

«La realtà è che in questo Paese ha operato e probabilmente sta operando da anni una vera e propria intelligence privatadell'informazione che non ha uguali in Occidente, un misto di titanismo primitivo e modernità, come spesso accade nelle tentazioni berlusconiane. Potremmo chiamarla, da Conrad, "struttura delta". Un'interposizione arbitraria e sofisticatissima, onnipotente perché occulta come la P2, capace di realizzare un'azione di "spin" su scala spettacolare, offuscando le notizie sgradite, enfatizzando quelle favorevoli, ruotando la giornata nel senso positivo per il Cavaliere.» [Ezio Mauro - La Struttura Delta - La Repubblica - 22 novembre 2007]

 Non comprate televisori. Non fatevi ingannare dalle pareti dei centri commerciali addobbate di monitor LCD sgargianti e luminosi, dalle caratteristiche tecniche dischermi al plasma sempre più definiti e piatti. Farete un mutuo per acquistarli e non potranno mai mostrarvi quello che non viene trasmesso. Pagare per esseremanipolati è il colmo.

 Comprate e regalate computer, connessioni alla rete, create consapevolezza.Risvegliate tutti.

fonte http://www.byoblu.com/post/2009/04/16/San-Tommaso-aveva-ragione!.aspx

LA POPOLAZIONE CARCERARIA DEGLI STATI UNITI D'AMERICA sovrasta di gran lunga quella delle altre nazioni

Gli Stati Uniti sono abitati da meno del 5% della popolazione del pianeta. Ma vi si trova quasi un quarto della popolazione carceraria del mondo intero.
In realtà, gli Stati Uniti guidano il pianeta nel produrre carcerati, a causa dell’approccio americano - relativamente recente e ora assolutamente peculiare - al crimine e alla repressione. ...
  Gli americani vengono messi in carcere per reati, dall’emissione di assegni a vuoto all’utilizzo di droghe, che raramente portano in carcere in altri paesi. E, soprattutto, sono tenuti in carcere molto più a lungo che in altri paesi.
I criminologi e gli studiosi del diritto di altre nazioni industrializzate dicono di essere disorientati e inorriditi dal numero e dalla durata delle sentenze americane che prevedono il carcere.
Gli Stati Uniti hanno - innanzitutto - 2.3 milioni di condannati dietro le sbarre: più di ogni altra nazione, secondo i dati dell’International Center for PrisonStudies [ICPS] del King’s College di Londra.
La Cina, che è quattro volte più popolosa degli Stati Uniti, segue a distanza al secondo posto, con 1.6 milioni di persone in prigione (questa cifra non comprende le centinaia di migliaia di persone trattenute in detenzione amministrativa, la maggior parte delle quali nel sistema extra-giudiziario cinese di rieducazione mediante lavoro, che spesso colpisce attivisti politici che non hanno commesso reati).
San Marino, con una popolazione di circa 30.000 persone, è in coda al lungo elenco di 218 paesi compilato dall’ICPS. Ha un solo carcerato.
Gli Stati Uniti figurano parimenti al primo posto in un altro elenco, più significativo, compilato dall’ICPS: quello relativo alle percentuali di carcerazione. Hanno 751 persone in prigione ogni 100.000 abitanti (un americano su cento sta in prigione, contando solo gli adulti).
La sola altra nazione, tra quelle più industrializzate, che si avvicina [agli Stati Uniti] è la Russia, con 627 carcerati ogni 100.000 persone. Le altre hanno percentuali molto più basse. La percentuale dell’Inghilterra è di 151 [persone]; quella della Germania è di 88; quella del Giappone è di 63.
La percentuale media tra tutte le nazioni è di circa 125, grosso modo un sesto della percentuale americana.
Vi sono pochi dubbi sul fatto che l’alta percentuale di carcerazioni abbia fatto diminuire il crimine, sebbene si discuta sull’entità [di tale influenza].
I criminologi e gli studiosi di diritto, in America e all’estero, indicano un groviglio di fattori per spiegare la straordinaria percentuale di carcerazioni dell’America: una percentuale maggiore di crimini violenti, leggi più dure, un retaggio di agitazioni razziali, una particolare dedizione nel combattere droghe illegali, il carattere americano, e la mancanza di una rete di sicurezza sociale. Anche la democrazia esercita un’influenza, poiché i giudici – molti dei quali vengono eletti [dal popolo] (un’altra anomalia americana) – cedono alle pressioni populiste in favore di una giustizia dura.
Qualunque sia la ragione, la distanza tra la giustizia americana e quella del resto del mondo è enorme ed è in crescita.
Un tempo gli europei venivano negli Stati Uniti per studiare il suo sistema carcerario. Ne rimanevano impressionati.
“In nessun paese la giustizia penale viene amministrata con più mitezza che negli Stati Uniti”, scriveva Alexis de Tocqueville – che aveva girato i penitenziari americani – nel 1831. Non è più così.
“Lungi dal fungere da modello per il resto del mondo, l’America contemporanea è vista con orrore”, ha scritto l’anno scorso James Whitman, specialista in diritto comparativo a Yale, sulla rivista Social Research. “Certamente non vi sono governi europei che inviano delegazioni per imparare da noi come gestire le prigioni”.
Le sentenze in America sono diventate “molto più dure di quelle di ogni altro paese cui l’America verrebbe ordinariamente paragonata”, ha scritto Michael Tonry, eminente autorità in fatto di politiche repressive, nel The Handbook ofCrime and Punishment [Manuale dei Delitti e delle Pene].
In realtà, ha detto Vivianne Stern, ricercatrice dell’ICPS, la percentuale americana di incarcerazioni ha fatto degli Stati Uniti “uno stato canaglia, un paese che ha deciso di non seguire il normale approccio occidentale”.
Il boom di carcerazioni in America è molto recente. Dal 1925 al 1975, il tasso è rimasto stabile: circa 110 persone su 100.000 abitanti. E’ cresciuto in fretta con la tendenza ad una repressione più dura alla fine degli anni ’70 (Nella precedente statistica non sono comprese le persone detenute in prigioni statali e locali, poiché un’informazione esaustiva su questi detenuti non è stata raccolta fino a poco tempo fa).
Il tasso relativamente alto di crimini violenti in America, causato in parte dalla disponibilità molto più alta – in questo paese – di armi da fuoco, aiuta a spiegare il numero di persone nelle prigioni americane.
“Il tasso di aggressioni a New York e a Londra non è molto differente, ha detto Marc Mauer, direttore esecutivo del Sentencing Project, un think-tank americano. “Ma se si guarda al tasso di omicidi, in particolare con armi da fuoco, [in America] è molto più alto”.
Nonostante una sua recente diminuzione, il tasso di omicidi degli Stati Uniti è ancora circa quattro volte più alto di quello di molte nazioni dell’Europa occidentale.
Ma questa è solo una spiegazione parziale. Gli Stati Uniti, in realtà, hanno un tasso relativamente basso di crimini non violenti. Il tasso di furti e di furti con scasso è più basso che in Australia, Canada e Inghilterra.
Le persone che commettono crimini non violenti nel resto del mondo hanno minori possibilità di finire in prigione ed è certamente assai poco probabile che ricevano condanne molto lunghe. Gli Stati Uniti sono, ad esempio, il solo paese avanzato che incarcera persone per crimini minori, come l’emissione di assegni a vuoto, ha scritto Whitman.
Anche gli sforzi per combattere le droghe illegali hanno un ruolo importante per spiegare le lunghe pene detentive negli Stati Uniti. Nel 1980, c’erano circa 40.000 persone in prigione negli Stati Uniti per reati di droga. Oggi, ve ne sono circa 500.000.
Queste cifre hanno suscitato disprezzo da parte dei critici europei. “Gli Stati Uniti perseguono la guerra alla droga con rozzo fanatismo”, ha detto Vivianne Stern, dell’ICPS.
Molti procuratori americani, d’altro lato, dicono che incarcerare le persone coinvolte nel traffico di droga è essenziale, perché aiuta a contrastare la richiesta di droghe illegali e diminuisce altri tipi di reati. Il procuratore generale Michael Mukasey, ad esempio, ha lottato duro per impedire la liberazione anticipata di persone detenute nelle prigioni federali per reati di crack, dicendo che molti di esse sono “tra i criminali più pericolosi e violenti”.
Ancora, è la lunghezza delle condanne che distingue davvero la politica carceraria americana. In realtà, il semplice numero delle condanne comminate in questo paese non collocherebbe gli Stati Uniti al vertice delle classifiche sulle carcerazioni. Se le classifiche venissero compilate in base al numero di ingressi in carcere, diversi paesi europei supererebbero gli Stati Uniti. Ma la permanenza nelle prigioni americane è molto più lunga, e così il tasso complessivo è più alto.
I rapinatori, negli Stati Uniti, scontano una media di 16 mesi di prigione, secondo Mauer, rispetto ai 5 mesi del Canada e ai 7 dell’Inghilterra.
Molti specialisti scartano quello razziale come un fattore distintivo importante del tasso di carcerazioni in America. E’ vero che i neri finiscono in carcere molto più di altri gruppi degli Stati Uniti, ma questo non è un fenomeno particolarmente caratteristico. Anche in Canada, Inghilterra e Australia le minoranze sono presenti in modo sproporzionato nelle prigioni di quelle nazioni, e le percentuali sono simili o più alte di quelle degli Stati Uniti.
Alcuni studiosi hanno scoperto che le nazioni di lingua inglese hanno percentuali più alte di persone in prigione.
“Sebbene non sia affatto chiaro qual è il fattore, nella cultura anglosassone, che rende i paesi di lingua inglese particolarmente punitivi, essi lo sono”, ha scritto lo scorso anno Tonry in CrimePunishment and Politics in ComparativePerspective [Delitti, pene e politica in una prospettiva comparativa].
“Potrebbe essere in relazione con economie che sono più capitalistiche e con culture politiche meno socialdemocratiche di quelle della maggior parte dei paesi europei”, ha scritto Tonry. “O potrebbe avere a che fare con le religioni protestanti con forti connotati calvinisti che sono state a lungo influenti”.
Esercita un ruolo anche il carattere nazionale americano, che ha fiducia di sé, è indipendente, e pronto a dare giudizi.
“L’America è un luogo relativamente duro, che dà molta importanza alla responsabilità individuale”, ha scritto Whitman. “Questo atteggiamento è emerso nell’amministrazione americana della giustizia degli ultimi 30 anni”.
I paesi di lingua francese hanno al contrario “una politica giudiziaria relativamente mite”, ha scritto Tonry.
Naturalmente, la politica giudiziaria all’interno degli Stati Uniti non è monolitica, e i paragoni con le altre nazioni possono essere ingannevoli.
“Il Minnesota è più paragonabile alla Svezia che al Texas”, ha detto Mauer, del Sentencing Project (La Svezia incarcera circa 80 persone ogni 100.000 abitanti; il Minnesota, circa 300; e il Texas, quasi mille. Il Maine ha il tasso più basso di carcerazioni degli Stati Uniti, con 273; e la Louisiana il più alto, con 1.138).
Qualunque siano le ragioni, non è in discussione che l’eccezionale tasso di carcerazioni dell’America abbia avuto effetto sul crimine.
“Come ci si potrebbe aspettare, si può star sicuri che un numero minore di americani è fatto oggetto di soprusi grazie ad una politica giudiziaria più dura”, ha scritto Paul Cassel (che è un’autorità in fatto di condanne ed è un ex giudice federale) nella Stanford Law Review.
Dal 1981 al 1996, secondo le statistiche del Ministero della Giustizia, il rischio di subire condanne è salito negli Stati Uniti, ed è sceso in Inghilterra.
“Queste cifre”, ha scritto Cassel, “dovrebbero indurre a riflettere, prima di concludere troppo velocemente che le sentenze europee sono appropriate”.
Altri commentatori sono più drastici. “La semplice verità è che il carcere funziona”, hanno scritto Kent Scheidegger e Michael Rushford. “Imprigionare i criminali per periodi più lunghi riduce il tasso di criminalità. I benefici di questa politica compensano i costi”.
Tuttavia c’è un esempio contrario più a Nord. “Le oscillazioni del tasso di criminalità in Canada sono strettamente analoghe a quelle degli Stati Uniti da 40 anni”, ha scritto Tonry l’anno scorso. “Ma il tasso di carcerazione è rimasto stabile”.
Diversi specialisti in America e all’estero forniscono una sorprendente spiegazione per l’alto tasso di carcerazioni della democrazia americana.

La maggior parte dei giudici e dei pubblici ministeri degli Stati Uniti vengono eletti [dal popolo] e sono perciò più sensibili ad un’opinione pubblica che è, secondo i sondaggi, generalmente favorevole ad una politica giudiziaria dura. Nel resto del mondo, i professionisti della giustizia tendono ad essere pubblici dipendenti che sono separati dalla richiesta popolare di condanne pesanti.
A Whitman, che ha studiato l’opera di Tocqueville sui penitenziari americani, è stato chiesto come si spiega il boom della popolazione carceraria in America.
“Sfortunatamente, una gran parte della risposta risiede in quella democrazia di cui parlava Tocqueville”, ha detto. “Abbiamo un sistema giudiziarioaltamente politicizzato”.

Fonte http://www.siciliapress.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1557:la-popolazione-carceraria-degli-stati-uniti-damerica-sovrasta-di-gran-lunga-quella-delle-altre-nazioni&catid=42:generale&Itemid=54

martedì 5 luglio 2011

Voglio riproporre un articolo: Perché non riuscite più a ribellarvi a nulla


Perché non riuscite a ribellarvi più a nulla:"Esperimento Standford"- Agosto 1971

Perchè non riuscite a ribellarvi più a nulla: la "Sindrome di Stanford"


http://www.prisonexp.org/italiano/1 link originale dove troverete tutto l’esperimento




“Siamo esseri comandati ad impulsi, che la vostra fantasia si impegni, impulsi elettromagnetici? Impulsi psichici? Impulsi e basta: INPUT. L’uomo è un essere che per eccellenza si è ritrovato sopra la piramide evolutiva, ma molti gradini lo separano dai propri simili. O da NOI stessi che siamo il tanto sperato dio? Noi siamo dio, purtroppo il nostro dio è “umano, troppo umano” come disse il grande Nietzsche. Leggete il seguito grandi uomini dotati di libero arbitrio……………………………………”. Piccolo pensiero mio…
Come immaginate voi l' Inferno ?
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Università di Stanford ( California ), Agosto 1971: lo psicologo Philip Zimbardo ( che guardacaso ce l' ha quell' espressione un po' luciferina che evoca in modo inquietante il nostrano La Russa, n'est-ce pas ? ) recluta con un annuncio su un giornale e seleziona 24 studenti " sani, intelligenti, benestanti ed appartenenti alla classe media, psicologicamente normali e senza nessun precedente violento" a prendere parte a uno studio psicologico sulle dinamiche interpersonali insorgenti nell' ambito della vita in carcere.




L’esperimento, che avrebbe dovuto durare due settimane e coinvolgere i soggetti in una simulazione di vita carceraria condotta in un ambiente comunque "scientifico" e strettamente monitorato, viene interrotto dopo soli cinque giorni perchè "sfuggito al controllo": non solo infatti una metà degli studenti si era trasformata in un branco di spietati aguzzini mentre l' altra metà mostrava evidenti segni di traumi psichici, depressione, ed apatico adattamento a restrizioni ed abusi subiti, ma lo stesso Zimbardo ( come lui stesso scrive ! ) perde completamente la necessaria obiettività di "supervisore" finendo per immedesimarsi e lasciarsi troppo coinvolgere nella repressione di una possibile fuga: non solo le "cavie" quindi, ma anche lo stesso sperimentatore finiscono per perdere completamente il senso del limite tra realtà e finzione, e sarà il provvidenziale intervento di amici e visitatori "esterni" a far ravvedere e rinsavire Zimbardo che quindi sospenderà l' esperimento.
( Vedi tutti i dettagli su: http://www.prisonexp.org/italian/indexi.htm ) vedi alla fine !!!!!

... Prego osservare nella loro splendida nudità le seguenti dinamiche: La FINZIONE che dapprima si trasforma in INCONSCIO COLLETTIVO ( in quanto convenzione "intimamente" accettata e condivisa da tutti, e quindi introiettata come "vera, unica e indiscutibile" anche grazie all' azione concomitante delle tecniche di depersonificazione adottate nel corso dell' esperimento stesso ), e successivamente si tramuta in REALTA' ... in soli 5 giorni !!! ...

( E se non ci fosse stato nessun provvidenziale intervento esterno ???
Se quell' esperimento fosse stato condotto, che ne so, sulla Luna senza contatti diretti con la Terra ??? )
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Ora, non ci interessa qui sottolineare la trasformazione sadica delle "guardie", già ampiamente ( e molto spesso a sproposito ) riportata dai media, quanto l' evoluzione di tipo passivo - masochista dei "carcerati". ( questa hanno molto meno interesse a riportarla e sottolinearla ! )Carcerati che finiscono anch' essi per perdere tragicamente qualsiasi contatto mentale con la loro "identità di normali studenti borghesi", qualsiasi consapevolezza della finzione e dell' artificiosità della situazione, fino ad
approdare alla convinzione che: "Da quella situazione sarà impossibile uscire".




Carcerati il cui comportamento, attraverso vari stadi, sfocierà in soli 5 giorni o nella crisi isterica ( e in una quanto mai probabile conseguente follia ), o nell' accettazione passiva e senza più ribellione della loro nuova condizione, nella completa "introiezione" del loro stato di prigionieri ... E a questo stadio ogni ulteriore vessazione subita, anzichè spingerli come sarebbe logico supporre verso una possibile organizzazione e rivolta, non farà che rafforzare in loro questa convinzione ... Non "sono più" gli individui Tizio e Caio, ma i prigionieri numero x e y ...!

E mentre le guardie, che pur sfociando nel sadismo hanno sviluppato un forte senso di unità e appartenenza al "branco", e sono psicologicamente appagate da ciò al punto da dispiacersi che l' esperimento venga interrotto, i "prigionieri" sono confusi, sospettosi l' uno dell' altro, isolati nella loro spersonificata apatia, e pronti a vendersi, o far la spia per un piccolo privilegio ... e non c'è più in essi nessun senso di identità nè singola nè collettiva, nessun senso di gruppo ...
( ... Ma pensa che pacchia, conoscere questi insospettabili sviluppi, per un eventuale potere forte ... ) ...
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LA STANFORD MEDIATICA
Ora, se l' idea di avere una popolazione di folli forse non aggrada nemmeno ad un potere assoluto, se non altro per l' ovvia impossibilità di potersene servire in alcun modo, pensa che bello se tutti si trasformassero invece in apatici e disgregati sudditi nelle mani di pochi detentori del potere e delle redini globali ...!!!

( Credete che non ci abbiano pensato ? Tutto il "quid" dell' esperimento di Stanford, ciò che ha reso possibile arrivare alle conseguenze sopra riportate, si basa sulla "deidentificazione", sulla "perdità dell' identità psicologica" delle cavie ... ora, se riuscissimo ad arrivare a ciò non nel modo traumatico e "distonico" utilizzato durante l' esperimento, ma in modo piacevole e "sintonico", potremmo anche avere dei sudditi felici ... degli schiavi rincoglioniti e tutto sommato contenti, e che comunque mai e poi mai penseranno di ribellarsi ... ) ...
- Ooohhh, parbleu, e come si potrebbe fare veh ??
- Per esempio, facendo in modo che la sensazione di "prigionia" sia impercettibile, e pressochè nulla ... rendendo invisibili sia i muri del carcere sia ogni possibile sospetto sull' esistenza di controllori ad un superiore livello ... e facendo credere ai babb ... emh, popolo, di essere i soli giocatori del gioco.
- Tanto per cominciare, invece che portarli in prigione, potremmo portare la prigione nelle loro comode abitazioni ...
- La Televisione !
- "Attraverso" la Tv, i giornali, i computer, i media insomma ... in modo giocoso e piacevole ...
Creare in modo "soft" quell' inconscio collettivo che essi poi "realizzeranno", proprio come nell' esperimento di Stanford ... finendo per crederci in pieno, e per ritenerla l' unica realtà possibile.
- Ooohhh, piano, non parlare difficile ... lo sai che noi potenti non siamo poi tanto forti quanto a materia grigia ...
- Lo so, lo so ... allora, in parole povere ... si tratterebbe insomma di raccontare delle gran balle, di creare dal niente un "gioco" con regolette dettate da noi ... loro ci crederanno fino in fondo, e noi, che abbiamo fatto le regole, ne trarremo i benefici ... Il gioco principale si chiamerà "Economia", e sarà condotto con le regole della "Moneta", del "Signoraggio", e del "Debito Pubblico" ... e loro correranno, vedrai come correranno dietro questo gioco !!! Alcuni si divertiranno anche molto, altri meno, ma nessuno sospetterà, mai e poi mai, che si tratterà solo di una realtà virtuale ...
Poi si potrebbe fare il gioco "Guerra", così quando qualcuno perde nel gioco "Economia" e si arrabbia potrà azzannarsi coi compagni di cella, e non si sogneranno neanche di pensare a noi ...
- Ooohhh, sembra fantascienza ... sembra un film che ho visto una volta, si chiamava "Ammatrix !" ...
- "Matrix", 'gnurant !
- Ah sì, Matrix .... ma come convincerli a giocare ai giochi che avremo inventato per loro ???
- Ah, questo è l' aspetto più semplice ... "Deidentificando e spersonalizzando" ... ah già, dimenticavo che con te devo spiegarmi come a un babb ... a un bambino di tre anni in piena fissazione anale il cui unico scopo è accumulare ...
- Come dici, che non si capisce niente ...!!!
- Niente, cose mie da scienziato ... Allora, in parole semplici: basta sostituire quello in cui credono loro con quello in cui crediamo noi ... per questo ci sono altri due giochi: uno si avvale di tecniche sofisticate ed avveniristiche, e servirà per agire sulle menti ... si chiama "Informazione e Intrattenimento".
L' altro agisce a livello più viscerale, e si chiama "Politica".
- Un gioco nel gioco ?
- Esattamente, come le bambole cinesi ... giocando a "Politica" e "Informazione e Intrattenimento" non solo faranno esattamente quello che vogliamo noi, ma ci crederanno tanto, e si immedesimeranno tanto, che saranno pronti a deridere chiunque tenterà di aprirgli gli occhi !!!
- Il tutto mentre intanto si svolge il grande gioco di "Economia" ...!!!
- Bravo, stai cominciando a capire, vedi che non è poi così difficile ...
- E mentre al piano di sopra noi monitoriamo, controlliamo e guidiamo il tutto !!!
- E vi appropriate di tutte le risorse e capacità produttive del Pianeta ...
.................................
Ma torniamo a noi, ad un livello meno esilarante del nostro discorso, e a quello che in questo momento vi riguarda più da vicino, perchè ne va della vostra stessa esistenza come prigionieri o uomini liberi ( e forse della vostra esistenza tout-court ):
Vi siete mai chiesti perchè vi possono togliere e precarizzare il lavoro, togliere dignità, diritti ed ogni passata conquista sociale; perchè vi possono abbassare i salari, tassarvi in modo iniquo, farvi morire di legge 30; perchè possono cacare su leggi e giustizia, perpetrare stragi di stato, osannare la guerra, inquinarvi il cibo e l' acqua, uccidervi di troppa o troppo poca "sanità", depredarvi in nome del debito pubblico, uccidervi in nome della democrazia, coprirvi di rifiuti, di cemento, e di tutte le loro diavolerie chimiche; perchè riescono a frammentare i popoli, a farli odiare l'un l' altro, a farvi guardare al prossimo solo in veste di "concorrente" o di "consumatore"... senza che riusciate più neanche non dico a ribellarvi (che sarebbe pretendere troppo), ma quantomeno ad organizzarvi e protestare in modo efficace, parbleu ???
Il motivo è esattamente quello visto in apertura, quello che successe ai prigionieri dell' esperimento: siete caduti nella "Sindrome di Stanford", avete già completamente sostituito la vostra identità con la realtà fittizia creata per voi, e proprio come nell' esperimento non capite di essere immersi in una pseudo-realtà, e di essere voi stessi cavie di un esperimento globale e mediatico.
Come nell' esperimento avete maturato la convinzione che questa sia la sola ed unica realtà sempre appartenuta al genere umano, che sia ineluttabile, e che, anche se spiacevole, "Non c'è alternativa".
Stranamente poi vi illudete spesso, erroneamente, che l' intervento di qualche "delegato di turno" ( l' Avvocato, o il Prete nell' esperimento ) possa "tirarvene fuori" ... Coyons, parbleu !!!
Quelli che voi "delegate" non sono altro che attori, o prigionieri anch' essi, che godono di qualche favore e di celle più comode in cambio del loro servilismo ...

E statene certi: non ci sarà nessun provvidenziale intervento esterno a dirvi: "Oh, guarda che tu non sei il Consumatore N° xyz, non sei il Conto corrente N° xyz, non sei l' allocco munito di tessera elettorale N° xyz, tu sei "Caio Sempronio", ti ricordi ? E sei entrato in questo incubo solo qualche decennio fa ..... adesso è finita, è ora di uscire, dai, andiamo fuori di qui ...
Al contrario, cercheranno sempre di convincervi della bontà e della concretezza dell' incantesimo che vi hanno costruito attorno !!!

No, non ci sarà nessun intervento esterno, se non sarete voi a vederlo, e a capirlo, e a tirarvene fuori ...
...............................
POSSIBILI SCENARI
Dalla vostra avete il fatto che, come ha dimostrato lo stesso Zimbardo stupidamente divenuto cavia del suo stesso esperimento, anche qui non esiste una "variabile indipendente" che possa dire agli zimbardi di turno "Basta", oppure "Rallenta, o Accellera" ... e quindi i controllori del gioco sbaglieranno facendosene troppo coinvolgere, anzi hanno già troppo sbagliato, come stanno a dimostrare le fin troppe cose trapelate circa i loro piani ...
Hanno sbagliato, hanno spinto troppo, hanno contravvenuto alla regola N°1 per cui il gioco, per essere sempre efficace, deve mantenersi invisibile ...
L' hanno reso visibile, hanno reso troppo eclatanti e spinte le sue conseguenze ... ed hanno perso il controllo per eccesso di ingordigia: il re è nudo.
Il loro margine di potere consisteva appunto nello spingere il più possibile, nel riuscire a sfruttare il più possibile senza lasciar trapelare la cabina di regia, e non ci sono riusciti.
Ma si può vincere sugli errori altrui solo se si è in grado di approfittarne, parbleu ...!
Come i Prigionieri di Stanford ora dovete svegliarvi e vedere che siete completamente immersi in una realtà virtuale, che non ci sono nè muri nè chiavi a trattenervi, che i muri e le chiavi sono solamente nella vostra testa. Approfittatene; potreste non avere una seconda chance, ed ai muri virtuali potrebbero sostituirsi ben presto veri muri in cemento armato.
Avete di fronte tre possibili strade:
LA VIA DELLA CONSAPEVOLEZZA E DELLA LIBERA SCELTA: Se la maggior parte di voi diventerà consapevole di tutto ciò, non servirà praticamente altro per far automaticamente crollare, in modo del tutto incruento e nel giro di pochissimi giorni, l' intera prigione: basterà spegnere il televisore, usare i giornali solo al WC ( per pulirvici il culo, mica per leggerli sia chiaro ), boicottare le banche e la finanza virtuale, astenervi da qualsiasi votazione e attribuzione di legittimità rappresentativa ai partiti, ascoltare il prossimo che ora volete solo "fregare" e coalizzarvi contro il comune nemico che vi sta effettivamente ( lui sì ) fregando.
Come i Prigionieri di Stanford, dovete prendere atto che si tratta di una finzione, e dire "Mi sono stancato di questo gioco. Arrivederci e buonanotte ai suonatori" ...
Tutto il diabolico incantesimo crollerebbe all' istante, ma bisogna essere in tanti a farlo.
E ci rispiarmieremmo i futuri bagni di sangue.
LE RIVOLTE CRUENTE: Come ha dimostrato lo stesso Zimbardo, l' esperimento messo in atto sulle nostre teste è destinato a coinvolgere tutti gli attori, ad ogni livello, e non si arresterà proprio perchè tutti lo crederanno "reale". Anzi, proprio quelli che dovevano esserne i controllori hanno dimostrato di essere già stati travolti dal loro stesso gioco, e troppe cose sono trapelate, o sono comunque troppo sospette agli occhi dei più ( 11/9, Signoraggio, Esportazione di Democrazia, Falsi Attentati di Stato, ripetuti attacchi ad indagini e magistrati, Smantellamento delle Nazioni e della Legalità a favore di "Trattati" riconosciuti unilateralmente, Privatizzazione di Tutto, esasperazione del controllo, e via dicendo, la lista è lunghissima ).
Contrariamente alle loro stesse previsioni i controllori del gioco perderanno comunque, per un errore già insito nel postulato, come abbiamo visto. Ma le rivolte, scoppiando singolarmente qua e là sulla faccia della terra, sarebbero lunghe, sanguinose, dolorosissime. Meglio svegliarsi insomma, ed adottare SUBITO i semplici ed incruenti accorgimenti di cui sopra.
IL PIANETA DEI FOLLI: Ma esiste anche una terza ipotesi, la peggiore di tutte: l' "esperimento", andando avanti ad oltranza, sarà l' unico vincitore, senza che nessuno riesca più a fermarlo: le cavie, completamente e bilateralmente impazzite nel loro folle scambio di realtà, guideranno nello spazio un pianeta di pazzi, finchè non sarà la Natura stessa a tutelarsi, ponendo fine all' esperimento "uomo".
....................................
Torno a chiedervi: "Come immaginate voi l' Inferno ???"
Esperimento
Carcerario di Stanford



UNO STUDIO SIMULATO SULLA PSICOLOGIA DELLA VITA IN PRIGIONE CONDOTTO PRESSO LA STANFORD UNIVERSITY
Benvenuti sul sito dell’Esperimento Carcerario di Stanford; qui troverete tutte le informazioni e numerose immagini relative a questo classico esperimento di psicologia. Ciò che vedrete vi farà probabilmente tornare in mente i recenti abusi commessi ai danni dei prigionieri iracheni. Cosa succede se si mette della brava gente in un posto "cattivo"? Riuscirà il bene a vincere sul male o, piuttosto, trionferà il male? Queste sono alcune delle domande che ci siamo posti nell’ambito di questo appassionante studio sulla vita in prigione condotto nell’estate del 1971 presso la Stanford University.



http://www.prisonexp.org/italiano/1

La stupida e continua censura dei media, e più stupido chi ancora continua a seguirli

L'islanda, la crisi, la rivoluzione censurata, i banchieri, la sovranità monetaria ...

Fate il paragone con quanto accade in Grecia di questi tempi ... 

Link originale: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall'Islanda?

Qualcuno crede ancora che non vi sia censura al giorno d'oggi?

Allora perchè, se da un lato siamo stati informati su tutto quello che sta succedendo in Egitto, dall'altro i mass-media non hanno sprecato una sola parola su ciò che sta accadendo in Islanda?

Il popolo islandese è riuscito a far dimettere un governo al completo; sono state nazionalizzate le principali banche commerciali; i cittadini hanno deciso all'unanimità di dichiarare l'insolvenza del debito che le stesse banche avevano sottoscritto con la Gran Bretagna e con l'Olanda, forti dell'inadeguatezza della loro politica finanziaria; infine, è stata creata un'assemblea popolare per riscrivere l'intera Costituzione. Il tutto in maniera pacifica. Una vera e propria Rivoluzione contro il potere che aveva condotto l'Islanda verso il recente collasso economico.

Sicuramente vi starete chiedendo perchè questi eventi non siano stati resi pubblici durante gli ultimi due anni. La risposta ci conduce verso un'altra domanda, ancora più mortificante: cosa accadrebbe se il resto dei cittadini europei prendessero esempio dai "concittadini" islandesi?

Ecco brevemente la cronologia dei fatti:

La Glitnir Bank viene dichiarata in bancarotta

2008 - A Settembre viene nazionalizzata la più importante banca dell'Islanda, la Glitnir Bank. La moneta crolla e la Borsa sospende tutte le attività: il paese viene dichiarato in bancarotta.
Le dimissioni di Geir Haarde: cade il governo

2009 - A Gennaio le proteste dei cittadini di fronte al Parlamento provocano le dimissioni del Primo Ministro Geir Haarde e di tutto il Governo - la Alleanza Social-Democratica (Samfylkingin) - costringendo il Paese alle elezioni anticipate. La situazione economica resta precaria. Il Parlamento propone una legge che prevede il risanamento del debito nei confronti di Gran Bretagna e Olanda, attraverso il pagamento di 3,5 MILIARDI di Euro che avrebbe gravato su ogni famiglia islandese, mensilmente, per la durata di 15 anni e con un tasso di interesse del 5,5%.
I cittadini islandesi scendono in piazza

2010 - I cittadini ritornano a occupare le piazze e chiedono a gran voce di sottoporre a Referendum il provvedimento sopracitato.
I NO al Referendum vincono col 93% dei voti

2011 - A Febbraio il Presidente Olafur Grimsson pone il veto alla ratifica della legge e annuncia il Referendum consultivo popolare. Le votazioni si tengono a Marzo ed i NO al pagamento del debito stravincono con il 93% dei voti. Nel frattempo, il Governo ha disposto le inchieste per determinare giuridicamente le responsabilità civili e penali della crisi. Vengono emessi i primi mandati di arresto per diversi banchieri e membri dell'esecutivo. L'Interpol si incarica di ricercare e catturare i condannati: tutti i banchieri implicati abbandonano l'Islanda. In questo contesto di crisi,viene eletta un'Assemblea per redigere una Nuova Costituzione che possa incorporare le lezioni apprese durante la crisi e che sostituisca l'attuale Costituzione (basata sul modello di quella Danese). Per lo scopo, ci si rivolge direttamente al Popolo Sovrano: vengono eletti legalmente 25 cittadini,liberi da affiliazione politica, tra i 522 che si sono presentati alle votazioni. Gli unici due vincoli per la candidatura, a parte quello di essere liberi dalla tessera di qualsiasi partito, erano quelli di essere maggiorenni e di disporre delle firme di almeno 30 sostenitori. La nuova Assemblea Costituzionaleinizia il suo lavoro in Febbraio e presenta un progetto chiamato Magna Carta nel quale confluiscono la maggiorparte delle "linee guida" prodotte in modo consensuale nel corso delle diverse assemblee popolari che hanno avuto luogo in tutto il Paese. La Magna Carta dovrà essere sottoposta all'approvazione del Parlamento immediatamente dopo le prossime elezioni legislative che si terranno.

Questa è stata, in sintesi, la breve storia della Ri-evoluzionedemocratica islandese.
*****************

Abbiamo forse sentito parlare di tutto ciò nei mezzi di comunicazione europei?

Abbiamo ricevuto un qualsiasi commento su questi avvenimenti nei noiosissimi salotti politici televisivi o nelle tribune elettorali radiofoniche? 

Abbiamo visto nella nostra beneamata Televisione anche un solo fotogramma che raccontasse qualcuno di questi momenti?


SINCERAMENTE NO.

I cittadini islandesi sono riusciti a dare una lezione di Democrazia Diretta e di Sovranità Popolare e Monetaria a tutta l'Europa, opponendosi pacificamente al Sistema ed esaltando il potere della cittadinanza di fronte agli occhi indifferenti del mondo.

Siamo davvero sicuri che non ci sia "censura" o manipolazione nei mass-media?
Il controllo dell'informazione dei mass-media

Il minimo che possiamo fare è prendere coscienza di questa romantica storia di piazza e farla diventare leggenda, divulgandola tra i nostri contatti. Per farlo possiamo usare i mezzi che più ci aggradano: i "nostalgici" potranno usare il telefono, gli "appassionati" potranno parlarne davanti a una birra al Bar dello Sport o subito dopo un caffè al Corso. I più "tecnologicamente avanzati" potranno fare un copia/incolla e spammare questo racconto via e-mailoppure, con un semplice click sui pulsanti di condivisione dei Social Networkin fondo all'articolo, lanciare una salvifica catena di Sant'Antonio suFacebook, Twitter, Digg o GoogleBuzz. I "guru del web" si sentiranno il dovere di riportare, a modo loro, questa fantastica lezione di civiltà, montando un video su YouTubepostando un articolo ad effetto sui loro blog personali o iniziando un nuovo thread nei loro forum preferiti.

L'importante è che, finalmente, abbiamo la possibilità di bypassare la manipolazione mediatica dell'informazione ed abbattere così il castello di carte di questa politica bipartitica, sempre più servile agli interessi economici delle banche d'affari e delle corporazioni multinazionali e sempre più lontana dal nostro Bene Comune.

fonte  http://rassegnastampanonwo.blogspot.com/2011/07/lislanda-la-crisi-la-rivoluzione.html

LKWTHIN

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