"THE END"

"THE END"
http://www.romafaschifo.com

lunedì 31 dicembre 2012

LE EMISSIONI DEL VOSTRO CELLULARE


Ecco i livelli di emissione dei smartphone e cellulari sul mercato


La quantità di radiazioni emessa dal cellulare si misura in Sar, che è il Tasso di assorbimento specifico. In questo modo è possibile misurare la quantità di emissioni elettromagnetiche assorbite dal corpo umano. Il tetto consentito varia a seconda della legislazione vigente: l'Unione Europea ha fissato la soglia di 2 watt/kg, mentre Stati Uniti e Canada hanno un limite più basso di 1,6 watt/kg. I livelli di emissione comunque variano in funzione delle caratteristiche fisiche dell'utente, dipendono dal segnale disponibile e dalla modalità di utilizzo dello stesso apparecchio. Ecco quanto emettono i telefonini in commercio.
fonte
http://www.cadoinpiedi.it/2012/12/30/le_emissioni_del_vostro_cellulare.html

domenica 30 dicembre 2012

L’ISOLA DEL MONDO ALLA CONQUISTA DEL PIANETA


Carlo Terracciano, L’Isola del Mondo alla conquista del pianeta, Anteo Edizioni 2012

Prefazione di Claudio Mutti

“Who rules East Europe commands the Heartland: who rules the Heartland commands the World-Island: who rules the World-Island commands the World“. Il termineWorld-Island (“Isola del Mondo”), che compare in questa celeberrima formula di Sir Halford John Mackinder (1861-1947), designa la massa continentale costituita da Europa, Asia ed Africa e definita complessivamente “Continente Antico” dalla terminologia geografica.

Il geopolitico dell’imperialismo britannico enunciò la sua teoria in un saggio del 1904 intitolato The Geographical Pivot of History (1), nel quale venivano indicate le tre sedi naturali della potenza mondiale. La prima, situata nel cuore del continente eurasiatico, è quell’”area perno” (Pivot Area) – ribattezzata “territorio centrale” (Heartland) dopo la prima guerra mondiale – il cui dominio assicura l’egemonia sull’”Isola del Mondo” e quindi su tutto il pianeta. La seconda è quella “mezzaluna interna” (Inner Crescent) che svolge una funzione protettiva nei confronti dell’”area perno”; si estende dall’Europa occidentale fino alla penisola di Kamciatka, attraverso il Vicino Oriente, l’India, l’Indocina e la Cina. La terza, infine, è la “mezzaluna esterna” (Outer Crescent), la fascia più esterna del sistema concentrico che circonda l’”area perno”; coincide con l’Australia, le Americhe e le masse oceaniche che le circondano.

Il titolo del presente saggio di Carlo Terracciano (costituito di articoli apparsi negli anni Ottanta sul mensile “Orion”) (2) non deve però trarre in inganno, poiché nel vocabolario dell’autore il sintagma mackinderiano “Isola del Mondo” non serve a indicare il Continente Antico, bensì l’America Settentrionale, la cui più evidente caratteristica è appunto l’insularità: “gli USA – scrive Terracciano – godono della situazione privilegiata di stato-isola, e su scala continentale”.

Questa riflessione circa il carattere ideale che l’insularità rappresenta per una potenza talassocratica ha dietro di sé una lunga storia, la quale risale al V sec. a. C., quando Tucidide, sottolineando i vantaggi derivanti ad Atene dalla supremazia marittima, fa esclamare a Pericle: “Gran cosa è il dominio del mare!” (Méga gàr tò tês thaláttes krátos!) (3). Nella stessa demegoria, il Pericle tucidideo intende persuadere gli Ateniesi che il controllo del mare basta a garantire la vittoria e che perciò, nel quadro strategico dell’imminente conflitto con Sparta, il territorio dell’Attica riveste una scarsa importanza. Tuttavia agli occhi di Pericle la talassocrazia di Atene non è perfetta, poiché la condizione ideale sarebbe costituita da una posizione strategica insulare: “Se fossimo abitanti di un’isola, chi sarebbe più inespugnabile di noi?” (4).

Lo stesso motivo ricorre nella Athenaion politeia dello Pseudosenofonte: “Se gli Ateniesi abitassero un’isola e fossero dominatori del mare (thalassokràtores), sarebbe loro possibile danneggiare gli altri, qualora lo volessero, senza subire nulla finché avessero l’egemonia sul mare: né la devastazione del loro territorio né l’invasione dei nemici. (…) Oltre a ciò, anche da un altro timore sarebbero liberi: la polis non sarebbe mai tradita dagli oligarchi, né le porte verrebbero aperte, né i nemici fatti entrare. Come infatti potrebbe accadere ciò, se abitassero un’isola? Né vi sarebbe alcuna rivolta contro la democrazia, se abitassero un’isola. Adesso invece, se si rivoltassero, si rivolterebbero riponendo speranza nei nemici, pensando di farli arrivare per via di terra. Ma se abitassero un’isola, di ciò non avrebbero da temere” (5).

Fatto sta che l’Attica non è un’isola e che la guerra del Peloponneso terminò con la sconfitta della talassocrazia ateniese.

Femminicidio


La forma estrema di violenza di genere contro le donne, prodotto della violazione dei suoi diritti umani in ambito pubblico e privato, attraverso varie condotte misogine – maltrattamenti, violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa, sul lavoro, economica, patrimoniale, familiare, comunitaria o anche istituzionale – che comportano l’impunità delle condotte poste in essere tanto a livello sociale quanto dallo Stato e che, ponendo la donna in una posizione indifesa e di rischio, possono culminare con l’uccisione o il tentativo di uccisione della donna stessa, o in altre forme di morte violenta di donne e bambine: suicidi, incidenti, morti o sofferenze fisiche e psichiche comunque evitabili, dovute all’insicurezza, al disinteresse delle Istituzioni e alla esclusione dallo sviluppo e dalla democrazia

Marcela Lagarde, antropologa

“Il termine sembra astratto ma se si legge ognuna di queste vite si capisce come siano diverse e come siano simili i loro assassini”

http://temi.repubblica.it/micromega-online/femminicidio-la-spoon-river-delle-donne/

“Ricordo che ero ragazzina quando mia madre mi spiegò che quel giorno veniva abolito il delitto d’onore, ed era solo il 1981. Ed era ancora come fosse ieri, che mia nonna materna si infilò guanti e cappello, guardò il marito in poltrona e gli comunicò: “Io vado a votare”. Era il 1946 ed era la prima volta che era autorizzata a farlo. Da poco, veramente da pochi anni, noi donne stiamo faticosamente cercando di autodeterminare la nostra vita, sia nel lavoro sia nel privato e questo cambiamento epocale ha alterato in modo irreversibile la relazione tra uomini e donne, portando un comprensibile disorientamento tra chi per anni aveva goduto di un potere di scelta totale all’interno della coppia”.

L'albergo a tre stelle

A volte i miliardari si compiacciono di fare vedere ai loro sottoposti che mangiano pane e formaggio come loro. . Ieri Monti ci ha fatto vedere da tutte le televisioni italiane la stanza dell'albergo a tre stelle che ha affittato a Venezia per il suo fine settimana. Vedete? Guardate come sono modesto! Mi accontento di poco....... Questa uscita di cattivo gusto è anche prova di malafede. Se non fosse abituato da una vita ad alberghi a sette stelle avremmo potuto credergli. In ogni caso è sempre stato in trasferta per conto o della Unione Europea o di grandi banche miliardarie e certo non si è risparmiato nessun lusso anche perchè nel suo ceto e nel suo giro si incontrano tutti negli stessi posti di super lusso. E' sempre stato nel conto spese delle Banche o della UE Uno che ostenta una stanza di albergo da tre stelle non si rende conto di quanta gente è stata ridotta dalla sua politica di nazismo sociale ad uccidersi o a dormire sotto i ponti. Non lo capisce. Spero che gli italiani lo mandino a gambe per aria. Già il suo franchising si è svelato quando la gente ha capito che votare Monti significa votare Cesa, Casini o Fini!!

Per un piatto di lenticchie

di Alberto Medici



29Giacobbe cucinò una vivanda ed Esaù tornò stanco dal campo;
30Ed Esaù disse a Giacobbe: “Suvvia, fammi ingoiare del rosso, questo rosso, perché sono esausto”, perciò fu chiamato Edom (rosso);
31E Giacobbe disse: “Mi sia venduta come in quel giorno la tua primogenitura”;
32E disse Esaù: “Ecco, sto per morire: a cosa mi serve la primogenitura?”;
33E disse Giacobbe: “Giuramelo come in quel giorno” e giurò e vendette la primogenitura a Giacobbe;
34E Giacobbe diede a Esaù del pane e un piatto di lenticchie: mangiò, bevve, si alzò e se ne andò: e [così] Esaù disdegnò la primogenitura.
[Genesi 25, 29-34]

Cos’è la primogenitura, se non quel filo diretto che lega un padre al figlio, al primo figlio, al quale si dà in eredità il nome, e con esso il diritto di parlare a nome del padre? E perdere la primogenitura non vuol dire forse perdere il diritto di parlare a nome del padre, il diritto a portare il cognome, il nome familiare?

La storia si ripete. Israele ha rinnegato Dio, rifiutando di credere nel Suo Figlio, quel Gesù che miliardi di persone hanno riconosciuto come il Messia, l’Unto del Signore, il Figlio di Dio, ma loro, no, e hanno perso la loro primogenitura. Come Esaù, per un piatto di lenticchie, il popolo eletto ha perso la sua primogenitura, la sua elezione iniziale. Il Padre ha “dato le chiavi di casa” ad altri.

Perchè racconto questo? Sfoglio i giornali di oggi (online):

LKWTHIN

altri da leggere

LINK NEOEPI

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...