"THE END"

"THE END"
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sabato 24 maggio 2014

"OSHO UN UOMO PERICOLOSO"

Questo tipo di società, la struttura, ha bisogno di persone che soffrono, o sono spinte a soffrire, di complessi d’inferiorità, che sono profondamente condizionate a sentirsi indegne, immeritevoli. Questo tipo di società esiste solo se fa sentire inadeguato ogni bambino, perché la società ha bisogno di sfruttare, ha investito nello sfruttamento degli esseri umani. Non permette, le è impossibile farlo, che ognuno sia se stesso, perché se ognuno fosse se stesso non potrebbe essere sfruttato dalle organizzazioni religiose – non ci sarebbero né cristianesimo, né papa, né re o regine, né guide di alcun tipo. Perché ogni individuo basterebbe a se stesso, non avrebbe bisogno di una guida. Tutti questi cosiddetti grandi – politici e preti – esistono perché ogni bambino è stato storpiato, gli si è impedito di diventare un individuo indipendente. In caso contrario non avrebbe seguito nessuno. Avrebbe seguito se stesso, avrebbe scelto da solo in che direzione andare. Non avrebbe avuto bisogno di una guida, né di una mappa, né di un dittatore.

Questo tipo di società può esistere solo se tutti i bambini vengono condizionati a sentirsi inadeguati. E io sto cercando di restituirti la dignità perduta. Questo è il passo più rivoluzionario, perché se riesci a recuperare la tua dignità dimenticata, la tua spiritualità, la tua eternità, ti libererai da tutte le chiese, da tutte le nazioni. Sarai libero da ogni ideologia stupida, da ogni superstizione. La tua consapevolezza sarà una tale esplosione di luce che farà svanire ogni falsità. E questa esplosione può creare una reazione a catena, è questo che voglio. È possibile creare una reazione a catena. Sto cercando in tutti i modi di avere in ogni paese un gruppo di meditatori colmi di luce. Il mondo intero può essere trasformato, se solo riuscissimo ad avere dappertutto alcune persone che possono diventare fiamme di consapevolezza. La loro fiamma si espanderebbe come un incendio, distruggendo ogni forma di schiavitù, di catene, di prigioni, creando un cielo nuovo, una nuova libertà per l’umanità. Anche ai tempi di Rinzai era così.

AMORI FINITI E MANTIDI RELIGIOSE

- «Siamo soli, senza scuse.
L’uomo è condannato a essere libero.
Condannato perché non si è creato da solo,
e ciò non di meno libero perché, una volta gettato nel mondo,
è responsabile di tutto quanto fa».
J.P. Sartre

LA FINE DI UN RAPPORTO, UNA MANTIDE PENTITA, LA SOLITUDINE E LA COMUNICAZIONE CHE TI FOTTE. LA FINE TI DEVASTA, MANDI GIÙ, NELLA SPERANZA DI BRILLARE ANCORA

E allora alla fine è morto un altro rapporto e vi siete lasciati anche voi.

Voi che, al di là delle motivazioni particolari e poco interessanti, vi siete lasciati perché “non c’è niente che sia per sempre“, come dicevano gli Afterhours. E dunque, se niente è per sempre, anche voi siete caduti nel favoloso tunnel del: “Mi piaci, usciamo, scopiamo, ti amo, conviviamo, prendiamo un cane, facciamo un figlio, ho un’altra, ti lascio”.

Eh?! Oh, ferma ’n attimo, famme capi’, mortacci tua. No, tesoro, non c’è niente da capi’. Il 90% delle volte entri ed esci da una relazione esattamente come entri ed esci dalle poste all’ora di punta: confuso, incazzato e co’ le pezze al culo. In tutto questo turbinio di fatti, pensieri, parole, opere e soprattutto omissioni, potete ritenervi leggermente più fortunati se siete stati voi a lasciare. Dicoleggermente e dico fortunati solo per il carattere anticipatorio dell’atto, non fraintendetemi: chi lasciasoffre (quasi sempre), ma quantomeno ha il vantaggio di sapere ciò che sta accadendo nel mondo reale. Il lasciato della situazione, invece, no. Il più delle volte manco se lo aspetta e, dal giorno alla notte, si ritrova a mangiare da solo in macchina una pizza fredda capperi e acciughe, chiedendosi da quanto, esattamente, non ha più una casa.

PAOLA MUSU: LETTERA AL PONTEFICE

Sua Eminentissima Santità Papa Francesco,
ho utilizzato, purtroppo, ad ora, senza esito, ogni strumento ed ogni risorsa che il diritto poteva mettermi a disposizione, in difesa dello Stato a cui appartengo, della mia Patria e del suo assetto costituzionale, che ne è, in definitiva, l’essenza stessa, nonché l’unica garanzia della sua esistenza e sopravvivenza.
Nello stendere ognuno degli atti giuridici da me utilizzati è sempre stato vivissimo, in me, il peso enorme dell’elaborazione filosofica, giuridica e politica che, a partire dall’antica Grecia, passando per la tradizione romanistica e, poi, rinascimentale italiana, è arrivata sino ai pensatori e giuristi europei dell’800, specie francesi. Tutto questo corposo bagaglio culturale ha permeato profondamente l’ossatura giuridica e costituzionale degli Stati moderni europei, ma qualcosa, lentamente, sta smantellando quell’ossatura, che ha la sua chiave di volta nel concetto di identità tra Stato e Popolo, la cui unione è tenuta insieme dal Diritto e garantita dalla Libertà, concepita come riconoscimento della Sovranità in capo al Popolo (Cicerone): questa è l’essenza della nostra democrazia.
Il processo di desertificazione culturale, economica e giuridica, cui, con un’abile, lenta e sapiente manovra, sta venendo sottoposto il mio Paese e l’intera Europa continentale, con la sua cultura, la sua storia, la sua civiltà e il suo capitale umano, rendono oramai quest’ultima solo un’oscura ombra di ciò che può essere stata nell’utopia dei suoi fondatori, o presunti tali. Oramai, ciò cui si sta assistendo, impotenti, è la progressiva, superficiale e disorganica imposizione e sostituzione di modelli giuridici e culturali esterni, oltretutto mal copiati, in uno scenario di impoverimento a tutto tondo, e tale, che credo non abbia conosciuto eguali se non nel cupo Medioevo.
In questo disastroso carosello, non è più la Politica (riconosciuta sin dagli antichi greci come sublime arte, il cui esercizio doveva essere riservato ai “migliori”), a gestire l’economia (da concepirsi come strumento della Politica, quale arte di governo), ma è l’economia (troppo spesso non gestita dai “migliori”) a gestire la Politica (oramai appannaggio esclusivo dei “mediocri”), nonché gli Stati e le sorti dei Popoli. Il tutto sotto il vessillo di una sbandierata “democrazia” e di una vuota esaltazione della salvaguardia dei “diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali”, in totale spregio di quella sublime Dichiarazione Universale del 1948. Ciò, dimentichi del fatto che non esiste un modello assoluto di Democrazia (Tocqueville) e che la Democrazia, nella sua più alta accezione, è, in realtà, la somma espressione della più elevata sintesi dell’equilibrio e dell’armonia, che nascono, prima di tutto, dal rispetto dei Popoli, della loro Storia, della loro Cultura e della loro Dignità di Uomini, in quanto Esseri Umani ().
Si sta rompendo un equilibrio costruito faticosamente in secoli di storia dell’uomo e quello che, forse, si sta pensando di creare al suo posto sarà un terribile disastro: dal caos non nasce nessun ordine, ma solo distruzione. La piramide è rovesciata ed io, francamente, non riesco ad intravedere il punto di leva da cui possa recuperare il suo giusto verso. Con tutto il rispetto per chi ha subito le crudeltà del primo, si sta attuando un nuovo e, forse, più crudele Olocausto, che sta andando a colpire intere generazioni ed interi popoli: penso alla Grecia, ma anche alla mia Italia, alla Spagna, al Portogallo e potrei continuare.
Lo sterminio è più subdolo, attuato con le mani invisibili dell’economia, che tolgono dignità agli uomini e li inducono a togliersi la vita, ma anche per coloro che non arrivano a tanto, la condanna è una “non vita”. Stavolta, forse, Golia prenderà la sua rivincita su Davide. Un Suo arcivescovo, non molto tempo fa, rispose ad una mia lettera augurandomi di rimanere “prigioniera della speranza” (Zaccaria 9,12).
A Lei, Sua Santità, io mi permetto di ricordare: “il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore il pasto d’ogni bestia selvatica per colpa del pastore” (..) “poiché i miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge – hanno pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge-“ (Ezechiele 34,8).
Con ossequio
Cagliari, 23 aprile 2014
Avv.Paola Musu
Fonte

venerdì 23 maggio 2014

Sviluppo spirituale e disturbi neuropsichici

Lo sviluppo spirituale dell’uomo è un’avventura lunga e ardua, un viaggio attraverso strani paesi, pieni di meraviglie, ma anche di difficoltà e di pericoli.
Esso implica una radicale purificazione e trasmutazione, il risveglio di una serie di facoltà prima inattive, l’elevazione della coscienza a livelli prima non toccati, il suo espandersi lungo una nuova dimensione interna.
Non dobbiamo meravigliarci perciò che un cambiamento così grande si svolga attraverso vari stadi critici, non di rado accompagnati da disturbi neuropsichici e anche fisici (psicosomatici).

Questi disturbi, mentre possono apparire all’osservazione clinica ordinaria uguali a quelli prodotti da altre cause, in realtà hanno significato e valore del tutto diverso e devono venir curati in modo ben differente.
Attualmente poi i disturbi prodotti da cause spirituali vanno divenendo sempre più frequenti, poiché il numero di persone che, consciamente o inconsciamente, sono assillate da esigenze spirituali va divenendo sempre maggiore.
Inoltre, a causa della maggiore complessità dell’uomo moderno e particolarmente degli ostacoli creati dalla sua mente critica, lo sviluppo spirituale è divenuto un processo interiore più difficile e complicato.
Per questa ragione è opportuno dare uno sguardo generale ai disturbi nervosi e psichici che insorgono nei vari stadi dello sviluppo spirituale, e offrire qualche indicazione riguardo ai modi più adatti ed efficaci per curarli.
Nel processo di realizzazione spirituale si possono osservare 5 stadi critici:

Le crisi che precedono il risveglio spirituale;
Le crisi prodotte dal risveglio spirituale;
Le reazioni che seguono al risveglio spirituale;
Le fasi del processo di trasmutazione;
La “notte oscura dell’anima”.

giovedì 22 maggio 2014

Balasso scende in campo

MICHAEL TELLINGER: LA SCHIAVITU' DEL DENARO E GLI ANNUNAKI

"Migliaia di anni fa, l’umanità viveva senza denaro, si trattava di schiavitù assoluta: l’umanità non era nemmeno consapevole del livello di schiavitù in cui viveva. Poi la sua consapevolezza cambiò, una volta che uscì dal livello di profonda ignoranza, su quanto fosse completamente inconsapevole come specie. A questo punto l’umanità si rese conto di essere manipolata e incominciò a mettere in discussione le cose, i suoi dei e padroni di schiavitù .

Cominciai a rendermi conto che c’erano punti specifici nella storia umana, dove il denaro veniva inserito come mezzo di schiavitù. Quando non puoi più controllare le persone che fai? Crei il denaro: un mezzo di assoluta schiavitù. Infatti fu introdotto con grande furbizia. La forma più antica di denaro, è rappresentato da tavolette sumere di argilla , di oltre 2000 anni aC. Queste prime forme di denaro furono implementate nel modo, che oggidì definiremmo come “strumenti negoziabili”; tutto questo è scritto nell’argilla. E questi strumenti negoziabili venivano emessi da “re-sacerdoti”, che furono i primi banchieri.

Le persone andavano al tempio per fare le loro operazioni in denaro; anche se usavano pezzi di argento come specie di moneta e di scambio, era la tavoletta d’argilla che era il vero strumento di negoziabilità.

Gli Annunaki, secondo il testo Sumero,nominavano i “re-sacerdoti” nella umanità. Era il tempo in cui il regno veniva portato dalla terra al cielo egli Elohim, o Annunaki, nominavano alcuni umani per governare sugli altri. Essi avevano profonde conoscenze di Alchimia e magia, che davano loro armi per terrorizzare le persone. Il denaro fu introdotto attraverso questi livelli e questi primi banchieri appartengono al lignaggio degli attuali banchieri: ecco come collegare le cose dall’antichità ai nostri giorni. L’industria bancaria risale a migliaia e migliaia di anni fa.
Se il denaro fu introdotto come mezzo di schiavitù, allora il denaro non fa parte della evoluzione umana. E’ stato imposto alla umanità.

mercoledì 21 maggio 2014

SCIE CHIMICHE: IL RAGIONAMENTO DI UN UOMO DI STRADA!

Liguria: scie chimiche!

di Franco Giusto

Propongo un ragionamento semplice e non scientifico sulle scie chimiche, quello che mi è stato fatto da persone altrettanto semplici ma osservatrici del cielo. Qui nel mio paese fino a qualche anno fa viveva un contadino, Francesco, arrivato da molto tempo dal sud, analfabeta, ma sapeva zappare e seminare con grande arte, e quindi molto ricercato da chi avesse l'orto. Mi hanno riferito che già alcuni anni fa avesse fatto notare, a chi gli desse lavoro, che qualcosa di non buono stesse accadendo nel cielo, stranamente solcato da strisce e nuvole strane che non aveva mai visto nella sua vita. E lo ripeteva spesso. Quando recentemente l'ho saputo ho provato molta stima per questo uomo semplice che non sapeva quasi esprimersi, se non nel suo dialetto pugliese e che al mattino, fedele alla sua abitudine acquisita nell'infanzia, andava a lavarsi alla fontana nella piazza del paese, nonostante avesse il bagno con l'acqua. Questo per dire che anche senza un microscopio o particolare conoscenza, l'istinto di una persona semplice che aveva sempre vissuto all'aria aperta, era arrivato molto prima di altri a riconoscere quanto da tempo stiamo seguendo. Tornando alle persone semplici che hanno scoperto di recente le scie chiedono: “ma che sostanze rilasciano nel cielo ' Che cosa provocano su di noi? Perchè ?“
Beh, provando a fare un ragionamento terra terra e non scientifico possiamo comunque arrivare a una conclusione anche se non in termini scientifici.

What is Fiscal Compact?

di Riccardo Pizzirani
da http://www.luogocomune.net/


L’economia è davvero un argomento distante e complicato, per il quale dobbiamo affidarci al parere degli esperti del settore, o siamo vittima di un sistema che ci fa filtrare solo notizie confezionate per dirigere altrove il nostro interesse? Con questo articolo è mia intenzione illustrare in modo chiaro e semplice il funzionamento del Fiscal Compact, la norma europea che entrerà in vigore l’anno prossimo, e che condizionerà le nostre vite più di qualsiasi altra norma finora applicata nel nostro paese.

Per far questo è necessario introdurre due argomenti distinti: primo, come sono strutturati i conti dello stato, in semplici termini di entrate, uscite e debito; e secondo, elencare alcuni dei parametri richiesti per entrare e permanere nell’Unione Europea e nell’Euro. Questi due argomenti convergeranno poi nella trattazione del Fiscal Compact vero e proprio, e di cosa comporta per l’Italia l’adozione.

In conclusione, verranno mostrati anche i vari strati di menzogne e di mistificazioni che i media tradizionali hanno finora riservato a questo scomodo e fondamentale argomento.

Il bilancio dello stato

Innanzi tutto valutiamo la situazione economica attuale dello stato italiano. Il funzionamento del sistema-Italia non può essere descritto interamente usando quali esempi le logiche delle imprese o i normali funzionamenti di una famiglia, ...

... ma dal punto di vista economico ci sono alcune affinità alle quali possiamo appoggiarci ad esempi semplici bensì significativi:

martedì 20 maggio 2014

Deep web, il web invisibile che non esiste per le masse!

Esiste una rete web invisibile e molto più estesa della rete internet che conosciamo. Si chiama “Deep Web” e vi regnano soprattutto anarchia ed illegalità. Partiamo per un viaggio alla scoperta dei misteri del Deep Web.

Il deep Web, AkA “L’internet che non conosci”
tratto da: http://www.uncannynerdz.it/

Il deep web. Navigando in rete prima o poi un buon nerd© si imbatte in queste due parole, magari si interessa, fa qualche ricerca e scopre una verità sconcertante, riassumibile in toto nell’immagine sottostante


Caro Fabrizio…

Non so dove tu sia ora, né perché oggi tu mi sia ritornato così vivacemente davanti all’anima.

Non è neppure il tuo anniversario…
di Piero Cammerinesi (corrispondente dagli USA di Coscienzeinrete Magaziene e Altrainformazione)

Nella nostra esistenza contraiamo debiti con molte persone per le nostre scoperte, le nostre gioie, le cose che apprendiamo, le emozioni che viviamo, quel tanto in più che comprendiamo del mondo. E non ci sono solo i grandi Maestri, quelli che da un giorno all’altro ci hanno cambiato davvero la vita – i Maestri, quelli che ‘trovano’ il discepolo - ci sono anche tanti altri personaggi, più o meno famosi, a noi legati da un misterioso filo, cui dobbiamo rivolgere la nostra gratitudine. Ci sono gli autori dei libri nei quali un giorno ci siamo riconosciuti, i poeti che hanno accompagnato i nostri primi innamoramenti, i musicisti che hanno, in un certo modo, composto la colonna sonora della nostra vita.

Uno di questi ultimi sei stato tu, Fabrizio, forse il più grande, certamente il più amato.


Non avevo neanche 15 anni e da poco ero riuscito a farmi regalare il motorino, che aveva rappresentato una svolta nella mia vita. Il mondo che mi circondava, la società, la scuola, la televisione, tutto mi stava terribilmente stretto. Ascoltavo musica americana e iniziavo a girare l’Europa in autostop, capelli alle spalle e uno spinello ogni tanto. Ignoravo sdegnosamente la televisione – con la…comprensibile incomprensione dei miei genitori – e tutto quello squallido carrozzone che girava intorno al Festival di Sanremo e alla stantia musica italiana in genere. Ma un giorno, inforcata la mia fiammante vespetta 50, andai a casa di alcuni amici. Ero appena entrato e una canzone proveniente dal giradischi mi colpì in modo singolare.

Mi sembrava di conoscerla, di sapere tutto dell’autore, di averla conosciuta da sempre.

Era la tua Via del Campo, Fabrizio.

Tornai a casa cambiato.

Un piccolo cambiamento, s’intende.

Ma, come si dice “Rome wasn’t built in a day” , Roma non è stata tirata su in un giorno.

E neppure le nostre vite.

lunedì 19 maggio 2014

Schiavi inconsapevoli di una gabbia senza sbarre

di Silvano Agosti

SE GLI ADULTI osservassero i bambini di quattro anni vedrebbero il capolavoro che sono stati e che questa società da sempre ha profanato e sta profanando. Se ognuno potesse crescere ascoltando le istruzioni del proprio seme, della propria interiorità, le strade sarebbero piene di capolavori ambulanti e ognuno avrebbe una sua personale visione del mondo e il mondo sarebbe pieno di infinite interpretazioni e questo sarebbe commovente.
Avviene quotidianamente un vero e proprio genocidio non tanto dei corpi quanto delle personalità di milioni, anzi miliardi di uomini, tenuti lontani da se stessi e dalla loro creatività e dal proprio vero destino, assediati come sono da falsi problemi, false culture, false superstizioni, false credenze, falsi progetti, false promesse.
Prendiamo ad esempio l’istituzione scolastica.
Avverto subito che alcune delle riflessioni che andrò formulando richiedono, per essere giustamente comprese e assimilate, un ascolto specifico, affettuoso e definitivo. Partiamo dunque, come premessa, dalla semplice constatazione che elementi naturali, indispensabili all’uomo per vivere possono, in diversa dose, provocare gravi danni o addirittura la morte.
L’acqua, per esempio, l’essere umano lo disseta ma in dose eccessiva lo affoga.
Il fuoco lo scalda ma lo può anche bruciare; il cibo lo nutre, ma lo può soffocare. L’apparato percettivo sensoriale e cerebrale è capace di miracolose estensioni – alcune delle quali sono a tutt’oggi inesplorate – ma un tale miracoloso apparato si guasta se gli stimoli percettivi sono sempre gli stessi, se le azioni compiute sono eccessivamente ripetitive, come accade nell’ambito lavorativo o scolastico.

Scuole moderne, antichi campi di sterminio

domenica 18 maggio 2014

LA TECNOLOGIA DI TESLA E IL POTERE DELLE PIRAMIDI

Il Dr. Nikola Tesla ha riscoperto quello di cui erano a conoscenza gli antichi costruttori delle piramidi: piramidi, obelischi e pietre erette generano un flusso costante di ioni negativi, utilizzabili per migliorare gli ecosistemi e rinverdire i paraggi circostanti.
di Hrvoje Zujić © 2009
Email: hrvoje.zujic@gmail.com
Sito web
Nikola Tesla (1856-1943) è stato con tutta probabilità il massimo, pressoché insuperabile inventore nei campi dell’elettricità e del magnetismo. Nel 1977, in occasione delle Celebrazioni per il centoventesimo anniversario della sua nascita, organizzate dall’Accademia Yugoslava delle Arti e delle Scienze, la casa editrice Školska knjiga di Zagabria ha pubblicato Le mie invenzioni, l’autobiografia di Tesla, libro nel quale l’inventore descrive (fra l’altro) la concezione originaria e lo scopo della costruzione della Wardenclyffe Tower a Long Island, che per vari motivi non venne mai ultimata né resa operativa. Segue uno stralcio del capitolo cinque del libro.
Un giorno, mentre girovagavo in montagna, cercai riparo da un’imminente tempesta. In cielo si addensarono grevi nubi, tuttavia in qualche modo la pioggia tardava a cadere sino quando, all’improvviso, vi fu il bagliore di un fulmine e, pochi momenti dopo, si scatenò un diluvio. L’osservazione di questo fatto mi indusse a meditare. Risultava evidente che i due fenomeni erano strettamente correlati da un rapporto di causa-effetto e, dopo una breve riflessione, giunsi alla conclusione che l’energia elettrica implicata nella precipitazione dell’acqua era irrilevante, essendo la funzione del fulmine assai simile a quella di un sensibile innesco. Vi era la possibilità di conseguire fantastici traguardi. Se riuscissimo a produrre effetti elettrici della qualità richiesta, sarebbe possibile trasformare l’intero pianeta e le condizioni di esistenza su di esso. Il sole fa evaporare l’acqua degli oceani e i venti la trasportano in regioni lontane, dove permane in uno stato di delicatissimo equilibrio. Se avessimo la facoltà di capovolgerlo dove e quando desiderato, questo imponente flusso di sostentamento della vita potrebbe essere controllato a piacimento.

LKWTHIN

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