"THE END"

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sabato 2 marzo 2013

La necessità di una scuola di pensiero nella nostra società



Ovvero: La mia mamma, il mio amico Toni C. e la massoneria.

1. Premessa. 2. Due conversazioni avviate di recente. 3. Varie conversazioni, avviate di recente. 4. La massoneria come scuola di pensiero segreta.

1. Premessa.

Chiedo scusa per questo articolo, un po’ palloso rispetto ai miei precedenti, ma purtroppo esso è prodromico al prossimo, fondamentale per capire i rapporti tra massoneria e Chiesa cattolica nell’era attuale, e nel conflitto che c’è stato per quasi duemila anni.

2. Due conversazioni avviate di recente


Di recente ho avuto due conversazioni interessanti con due persone molte diverse e distanti per cultura e formazione. Entrambe, a modo loro sono espressioni di una cultura elevata, e le ritengo rappresentanti di un diverso modo di pensare che voglio descrivere.


La prima persona è mia mamma. Mia madre è una persona colta, con due lauree, una in teologia e l’altra in legge, nella sua vita ha insegnato filosofia, diritto, psicologia, per poi dedicarsi solo all’insegnamento della religione. Considero quindi mia madre il prototipo della persona di Chiesa sì, ma colta, e anche con una certa apertura mentale che talvolta l’ha distinta da altri soggetti a cui il cattolicesimo ha completamente bruciato il cervello. Ella vede molti dei disastri combinati dalla Chiesa cattolica, e spesso parla apertamente di molti dei misfatti di questa istituzione anche se, in genere, quasi sempre per giustificarli in qualche modo. Quando ho qualche dubbio sulla linea di pensiero ufficiale della Chiesa chiedo a lei, sapendo che in linea di massima mi fornirà una risposta teologicamente ineccepibile e che sa e conosce le risposte dell’80% dello scibile cattolico.
Spesso a fronte di domande per me cruciali, è stata però incapace di fornire una risposta.
Qualche giorno fa mi domandavo come mai la Bibbia fosse il libro più diffuso al mondo, pur essendo il Vecchio Testamento non un libro teologico, che contiene cioè gli insegnamenti di Dio, ma per il 90% un racconto delle vicissitudini del popolo di Israele. Mi domandavo cioè in quale momento, chi e perché, avesse deciso che oltre al Nuovo anche l’Antico Testamento fosse da considerarsi un libro sacro; e mi domandavo con quali criteri, e con quali giustificazioni un libro che contiene la storia di un solo popolo (quello di Israele) sia diventato il libro sacro per americani, europei, nonché africani, indiani, ecc., convertiti al cristianesimo.
La risposta è stato un “non lo so”, e un’indicazione ad andare a parlare con uno studioso della Bibbia di sua conoscenza; ma soprattutto la sua domanda chiave, su cui la nostra conversazione si è incentrata per parecchio tempo, è stata questa: “Ma questa informazione ti serve per rafforzare la tua apostasia, o per tornare in seno alla Chiesa?”.
Era questa la preoccupazione principale di mia madre, che si è poi lanciata in discorsi sul fatto che Satana sbava per prendere le anime dei fedeli (quindi insinuando il sospetto che le mie domande siano ispirate da Satana, di cui peraltro nel Vecchio Testamento non c’è praticamente traccia, ma questo per mia madre è un po’ difficile da digerire come concetto).


La seconda conversazione l’ho avuta via mail con un mio amico, Toni C. Si tratta di una persona anche lui molto colta. Se non ricordo male anche lui insegnante di filosofia, bravissimo all’università e giurista molto esperto. Ha studiato diritto penale e amministrativo e ancora ricordo quando, anni fa, dopo aver studiato sul mio testo di amministrativo, disse che studiando diritto penale “avevo compiuto un altro miracolo”, perché si era appassionato sia al diritto amministrativo sia al diritto penale grazie ai miei libri. Si tratta di una persona che considero tra i giuristi più preparati che ho conosciuto negli anni, e che peraltro nutriva per me – almeno credo – una certa stima.
La discussione tra me e lui è stata incentrata sulle mie teorie, che lui considera immani cazzate, e la cosa interessante della nostra conversazione è la puntualità con cui teneva testa ad ogni mia provocazione e controbatteva a tutto con apparente intelligenza.
Da persona intelligente qual è, nella discussione ha detto – giustamente – che ciascuno vede nella realtà solo lo specchio di se stesso, e trova sempre conferma di ciò in cui egli crede.
La gente ha bisogno di credere in qualcosa, dice lui correttamente, e quindi il complottismo fa credere a un qualcosa di superiore; la gente ha bisogno di credere in Dio, o nei complotti, perché “non sopporta la somma casualità dell’universo”.

Logicamente quindi, nella vicenda di Erba, i colpevoli dovevano essere Olindo Romano e Rosa Bazzi, e ciò era dimostrato da cosa? Ma dal fatto che la loro colpevolezza è stata dimostrata in tre gradi di giudizio, naturalmente.
Inoltre, avendo visto qualche spezzone in TV, citava le testimonianze del sopravvissuto Mario Frigerio, che indicava Olindo come colpevole, e naturalmente non contava il fatto che Frigerio nei verbali non avesse indicato Olindo, e risolveva la contraddizione ovviamente a favore della colpevolezza di Olindo.

venerdì 1 marzo 2013

I principi basilari della Fisica Quantistica



Il filmato qui sopra simula l'esperimento detto 'delle due fessure' che dimostra come le particelle subatomiche che formano la materia, si manifestano soltanto all'atto dell'osservazione. Fino a quel momento, cioè fino a quando "qualcuno" non le osserva, esiste 'solo' il potenziale della particella sotto forma di un onda energetica, che contiene in se tutte le possibilità.

All'atto dell'osservazione, una particella prende vita occupando una delle possibilità, solitamente quella che ci aspettiamo. L'aspetto sconvolgente ma anche illuminante di queste scoperte è che tutto l'universo e noi stessi siamo formati da particelle; le stesse particelle che esistono come materia quando le osserviamo ed esistono come onde di possibilità quando non le osserviamo.


I principi basilari della Fisica Quantistica

1) Sia la luce che le particelle che costituiscono gli atomi e cioè gli elementi fondamentali che compongono la materia (quindi noi stessi e la realtà a noi manifesta) sono costituite da minuscoli concentrati di energia detti QUANTI, che hanno una duplice natura: ondulatoria e corpuscolare.
Precisamente a livello subatomico la materia presenta le caratteristiche tipiche delle onde e solo all'atto dell'osservazione assume un comportamento corpuscolare.
Ad intuire la duplice natura, corpuscolare ed ondulatoria della materia fu il matematico e fisico Louis De Broglie (1892-1987) che ottenne il premio Nobel nel 1929.
Le proprietà delle vibrazioni dell'onda quantistica furono descritte matematicamente dalla Equazione d'ondadi Schrodinger matematico e fisico austriaco (1987-1962) che per tale scoperta nel 1933 fu insignito del premio Nobel .

2) Non è possibile conoscere simultaneamente la velocità e la posizione di una particella quantistica, poiché quanto maggiore è l'accuratezza nel determinarne la posizione tanto minore è la precisione con la quale si può accertarne la velocità e viceversa .
La suddetta proprietà è conosciuta come Principio d'Indeterminazione di Heisenberg (1901 – 1976) fisico tedesco premio Nobel nel 1932.
L'indeterminazione non dipende dai limiti dei nostri strumenti, che comportano necessariamente una interazione più o meno grande con l'oggetto da sottoporre a misurazione, bensì rappresenta una caratteristica intrinseca della materia. 

Oltre alla posizione e alla velocità della particelle, il principio di indeterminazione pone limiti anche alla misura simultanea di altre grandezze come ad esempio l'energia e il tempo: se si cerca di determinare con precisione l'energia di una particella, diminuirà inevitabilmente il grado di accuratezza con cui conosciamo la sua durata, e viceversa. Tale aspetto produce delle conseguenze del tutto incompatibili alla luce della nostra esperienza ordinaria, infatti, il grado di indeterminazione esistente tra energia e tempo fa si che delle particelle (ad esempio una coppia elettrone-positrone), possano emergere dal nulla per una frazione infinitesimale di secondo (inferiore a 10-20 secondi), prima di svanire nuovamente.
Dette conseguenze costituiscono più di una semplice ipotesi teorica o di un artificioso calcolo, poiché sono state verificate in esperimenti di laboratorio.


Approfondimenti:

Esperimento di Stern Gerlach

Il significato del principio di Heisenberg


3) Se due particelle si fanno interagire per un certo periodo e quindi vengono separate, quando si sollecita una delle due in modo da modificarne lo stato,istantaneamente si manifesta sulla seconda una analoga sollecitazione a qualunque distanza si trovi rispetto alla prima.

Tale fenomeno è detto "Fenomeno dell'Entanglement".

Il fenomeno dell'entanglement viola il «principio di località» per il quale ciò che accade in un luogo NON può influire immediatamente su ciò che accade in un altro.
Albert Einstein, pur avendo dato importanti contributi alla teoria quantistica, non accettò mai che una particella potesse influenzarne un'altra istantaneamente e pertanto cercò a lungo di dimostrare che la violazione della località fosse solo apparente, ma i suoi tentativi furono di volta in volta ribattuti dai suoi oppositori.
Nel 1982 il fisico Alain Aspect, con una serie di sofisticati esperimenti dimostrò l'esistenza dell’entanglement e quindi l'inconsistenza della posizione di Einstein.
Infine nell'Ottobre del 1998 il fenomeno dell’entanglement è stato definitivamente confermato dalla riuscita di un esperimento sul teletrasporto effettuato dall'Institute of Technology (Caltech) di Pasadena, in California.

DESCRIZIONE DI UN ESPERIMENTO SUL FENOMENO DELL'ENTAGLEMENT

Due particelle vengono lanciate in direzioni opposte. Se la particella A, durante il suo tragitto incontra una carica magnetica che ne devia la direzione verso l’alto, la particella B, invece di continuare la sua traiettoria in linea retta, devia contemporaneamente la direzione assumendo un moto contrario alla sua gemella.







Questo esperimento dimostra che:
1. le particelle sono in grado di comunicare tra di loro trasmettendo ed elaborando informazioni.
2. la comunicazione è istantanea.

Il fisico Niels Bohr disse:

"Tra due particelle [correlate] che si allontanano l'una all'altra nello spazio, esiste una forma di azione-comunicazione permanente. [...]

Anche se due fotoni si trovassero su due diverse galassie continuerebbero pur sempre a rimanere un unico ente ..."

Approfondimenti:

Gli esperimenti di Alain Aspect

La non separabilità quantistica

Non località e interconnessione

Entanglement (un libro su questo misterioso fenomeno fisico)

Teletrasporto

fonte

Disclosure Project: Zero Point Energy

Testimonianza del Tenente Colonnello Thomas E. Bearden (in pensione, Ottobre 2000)

Il Col. Bearden è un teorico di punta nelle tecnologie energetiche alternative, gli effetti biologici dell’elettromagnetismo, i concetti relativi alla teoria dei campi unificati e altre aree inerenti. E’ un T.Col. in pensione dell’Esercito degli Stati Uniti e possiede una laurea in ingegneria nucleare dell’Istituto per la tecnologia della Georgia. Attualmente è C.E.O. alla CTEC Inc., direttore dell’associazione degli scienziati americano distinti, e membro emerito dell’Istituto per gli studi avanzati della Fondazione Alpha. Nella sua testimonianza il Col.Bearden parla largamente di come sia possibile ricavare energia utilizzabile dal vuoto senza violare nessuna conosciuta legge della fisica. Egli ed altri hanno costruito apparati elettromeccanici che dimostrano realmente questa tecnologia. Egli spiega anche di come certi poteri nascondano questa tecnologia all’interno di piccoli circoli esoterici. Il tempo sta scadendo comunque, perché la nostra Terra non ha abbastanza riserve di petrolio, di carbone, che possano andare oltre questa generazione. Egli spiega come i nostri migliori cervelli e scienziati debbano attivarsi e fare uno sforzo per risolvere questo problema energetico prima del 2004.

… Ci sono i giganteschi cartelli economici dell’energia. E non è un solo cartello. Sono molti, molti gruppi. Ed ognuno di questi è diventato molto potente nel proprio ambito. Ed ognuno di loro non desidera vedere piccoli e semplici estrattori di energia tirarne fuori in quantità enorme dal vuoto; piuttosto vorrebbero vederci bruciare molto più petrolio e così via… Viene impiegata la forza letale. Per esempio ho lavorato con un inventore, Sparky Sweet, che è abbastanza famoso. Un cecchino gli ha sparato da circa trecento yard. L’unica cosa che gli ha salvato al vita è stata che era molto vecchio e debole, in quel momento della sua vita, ed inciampò cadendo mentre saliva le scale. Come la sua testa venne in avanti il proiettile passò proprio in quel punto. E l’assassino chiaramente non venne mai trovato…

Se usassimo questo sistema di estrazione dell’energia dal vuoto, potremmo ripulire questa biosfera. Una delle più grandi cose, delle più critiche, che abbiamo di fronte è che la riserva di petrolio sta decadendo. Siamo a questo punto. Ciò significa che continueremo sì ad avere del petrolio. Ma sarà sempre più costoso, anno dopo anno. Nel frattempo la domanda per l’elettricità salirà dappertutto nel mondo, il che impennerà la richiesta di petrolio di nuovo. Ciò che ottieni è una classica situazione di escalation dei prezzi…

Bene, che succederà? Ad un certo punto, verso il 2008, nel modo in cui la vedo io, avremo un collasso dell’economia mondiale. L’economia non può sopportare questi incrementi che stanno per arrivare. E Dio ci aiuti, se avremo ancora una guerra nel Medio Oriente. Credo che nel 2008 vedremo collassate l’economia mondiale. Ora, circa un anno prima di questo, mentre le economie stanno crollando ed aumenta lo stress di leader e popoli, persone disperate faranno qualsiasi cosa. Leader disperati, leader particolarmente fanatici faranno qualsiasi cosa… La crisi energetica in corso, secondo me, probabilmente evocherà il grande Armageddon che tutti abbiamo temuto, più o meno nel 2007, se non risolviamo la crisi energetica. Dobbiamo farlo nel primo quarto del 2004. I nuovi apparati energetici farebbero meglio ad uscire dalle linee di assemblamento, come le salsicce, o possiamo lasciar perdere tutto ed andarcene a casa.

GATTO VS Coccodrillo...INCREDIBILE!!!!

Il “Basta così!” degli elettori italiani

DI LE MONDE – 1 MARZO 2013 - PUBBLICATO IN: FRANCIA
TRADUZIONE DI ITALIADALLESTERO.INFO




Molti lo temevano: è il peggiore degli scenari [possibili] quello che si è verificato in Italia al termine delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. È inquietante per la Penisola. È allarmante per l’Europa.

Tre scelte si offrivano agli elettori italiani. Il proseguimento della cura di rigore messa in atto da quindici mesi da Mario Monti, o sotto la guida del “Professore” o sotto quella del candidato della coalizione di centrosinistra, Pierluigi Bersani.
Il ritorno al passato, con Silvio Berlusconi, andatosene tra i fischi nel novembre 2011 ma infaticabile demagogo, pronto a qualsiasi promessa per ritornare sulla scena.
Infine, il salto nel buio, con Beppe Grillo, l’ex-comico divenuto portavoce di un rifiuto proveniente da più parti [dell’elettorato] verso tutte le élite, politiche, mediatiche ed europee.

Nessuno si è imposto, e l’Italia si ritrova ingovernabile. Se Monti è stato seccamente sconfessato, ci sono invece tre forze divergenti che si neutralizzano e si paralizzano a vicenda. Il centrosinistra avrà, ipso facto, una maggioranza molto risicata alla Camera. Ma è nettamente superato dalla destra di Berlusconi al Senato, dove nessuna coalizione sembra in grado di formare una maggioranza. E a fargli seriamente concorrenza nel Paese c’è il Movimento 5 Stelle di Grillo, i cui eletti sono dei novizi assoluti in politica e di cui è difficile prevedere l’orientamento.

La crisi politica è quindi evidente. Al di là di improbabili accordicchi immediati, sul lungo termine non può che portare a nuove elezioni. Sullo sfondo di scandali a ripetizione e di una corruzione lancinante, esprime un “Basta così!” [in italiano nel testo, N.d.T.] generalizzato nei confronti dei responsabili pubblici. Esprime anche – e minaccia di amplificare – una grave crisi economica e sociale: la recessione è inarrestabile, il debito pubblico abissale, la disoccupazione in aumento, la povertà e la precarietà ogni giorno più destabilizzanti. Se ieri Monti ha rassicurato i mercati, oggi paga questa frattura sociale.
Infine, l’impasse italiana è anche un severo avvertimento all’Europa. In questo Paese, firmatario del Trattato di Roma nel 1957 – di cui proprio l’impegno europeo dell’Italia era stato il fondamento – più della metà degli elettori ha sostenuto candidati che hanno basato tutta la loro campagna su un “no” all’”Europa tedesca” (Berlusconi) o su un “no” all’Europa in generale, all’euro e alle sue costrizioni (Grilllo).
È a Bruxelles, Berlino o Parigi che va ormai posta la domanda: fino a quando sarà possibile imporre delle politiche di rigore a opinioni pubbliche che le rifiutano sempre di più, in Italia ma anche in Spagna, in Grecia, in Portogallo? Fino a quando sarà possibile farlo senza rendere più profonda questa inquietante frattura democratica? Fino a quando si potrà sostenere questa contraddizione senza minacciare, un domani, l’unità stessa dell’Unione Europea? I responsabili europei non possono più evitare questi interrogativi.

Conquistare l'Ego

http://www.youtube.com/user/AutomiRibelli?feature=watch

Wikileaks, la “talpa” Manning si dichiara colpevole di dieci capi di accusa

Così facendo potrà ottenere un alleggerimento dall'accusa. Si è infatti dichiarato non colpevole di "avere aiutato il nemico", il più grave dei 22 capi d'accusa sollevati contro di lui, per cui rischiava in teoria la pena di morte ma più concretamente l'ergastolo.
Bradley Manning

Colpo di scena al processo contro Bradley Manning, la “talpa” che ha fornito a Wikileakscentinaia di migliaia di documenti segreti del Pentagono e del dipartimento di Stato. Il caporale americano si è infatti dichiarato colpevole di dieci capi di accusa e sta ora al giudice militare deciedere se accettare la sua offerta di colpevolezza che in ogni caso lo porterebbe a scontare 20 anni di prigione.
Così facendo potrà ottenere un alleggerimento dall’accusa. Manning si è infatti dichiarato non colpevole di “avere aiutato il nemico”, il più grave dei 22 capi d’accusa sollevati contro di lui, per cui rischiava in teoria la pena di morte ma più concretamente l’ergastolo.
Manning è rinchiuso nelle carceri militari americane dal maggio del 2010, accusato di aver trasmesso a Wikileaks informazioni segrete, tra cui documenti sulle missioni militari in Iraq eAfghanistan. L’avvio del processo davanti alla Corte marziale è previsto per il prossimo 3 giugno.

fonte

Tobin Tax

Oggi, primo marzo 2013, entra in vigore la cd Tobin Tax ovvero una tassa sulle transazioni finanziarie. Teorizzata dal James Tobin nel 1972, non ha mai trovato una concreta applicazione. Ad eccezione della Svezia che la adottò dal 1984 al 1990, nessun paese la ha mai adottata, sino a ieri.

Innazitutto occorre chiarire che “l’inflazione è causata da una aumento della moneta non corrispondente ad un aumento di beni” (Banca di Italia), l’aumento della moneta è dovuto all’incremento del cd. credito bancario comunemente utilizzato come danaro dalla società attuale. Tale credito incrementa sia con l’aumentare del debito pubblico, sia con l’aumentare del debito privato. Quindi l’erosione del potere di acquisto è una forma di tassa occulta dovuta all’incremento di danaro-credito nel Sistema.

Che cosa può fare il cittadino quindi con i propri risparmi? Li può investire in borsa con la speranza di preservare il potere di acquisto, questo perché corre anche il rischio potenziale di perdere tutto o parte del proprio capitale. Quindi la perdita del proprio potere di acquisto è quasi certa, vuoi perché ci pensa l’inflazione, vuoi perché ci pensa la borsa. Ci sarebbe da ricordare che la moneta che utilizziamo è assolutamente virtuale, quindi la sua “sparizione” non è altro che una manifestazione della sua virtualità: ci stanno rubando il nostro tempo.

Torniamo alla Borsa, questa, piaccia o no, è uno degli strumenti disponibili per preservare il potere di acquisto del proprio risparmio. Su questo sistema si basa la nostra società “moderna e prima fra tutte la previdenza sociale ovvero una forma di solidarietà differita che permette a chi ha prestato lavoro nella società di godere di una entrata economica negli anni in cui non lavorerà.
La Borsa è un vero e proprio casinò, anche chi conosce bene le regole del gioco rischia di perdere, chi invece non le conosce è carne da macello. Adesso il Sistema in cui viviamo si basa sul meccanismo della Borsa, volenti o nolenti. Dalle valute, ai cereali, dal petrolio alla carne, tutto ciò che ha un compratore ed un venditore può essere negoziato in borsa.
Quando questo meccanismo produce dei risultati a noi favorevoli allora siamo tutti contenti, ma quando il meccanismo rivela la sua spietatezza allora accusiamo gli “Speculatori”.
Ma la storia, fortunatamente, si ripete. Nel 1634 in Olanda scoppiò la bolla dei tulipani. Un singolo bulbo ara arrivato a costare quanto 10 anni di salario di un abile artigiano (3000 fiorini verso un salario annuo di 300 fiorini).

Quando con ci furono più acquirenti a sostenere il prezzo di mercato, ovvero quando tutti si erano riempiti la casa di bulbi di tulipano, non ci fu nemmeno più alcuno a cui venderli! Di lì a poco il prezzo collassò a pochi centesimi rovinando intere famiglie. Non fu a causa degli “speculatori”.
La figura degli “Speculatori” è una creazione della mente umana per non rendersi conto della nostra stupidità. Mai un governo può essere in grado di creare ricchezza. Un governo al più riesce a spostare ricchezza dai lavoratori a coloro i quali detengono il potere o ne sono vicini. Questo ancor più quando la moneta che utilizziamo è prestata all’origine e quindi va restituita. Ed è proprio chi crea la moneta dal nulla che dovrebbe essere additato come “speculatore” in quanto genera degli effetti distorsivi sul valore dei beni. La “borsa” ed i suoi meccanismi è una conseguenzadell’aumento fraudolento della moneta che utlizziamo.
Torniamo alla Tobin Tax, questa è una ulteriore vessazione sui cittadini, su coloro che hanno investito o desiderano investire in borsa “sperando” di preservare il potere di acquisto del proprio risparmio. Ma questa tassa segnerà l’allontanamento ulteriore degli investitori dalla Borsa Italiana(ricordiamo che Borsa Italiana fa parte oggi del gruppo London Stock Exchange, quindi non è più “italiana” come altrettanto non è degli italiani la Banca di Italia).

Ciò, a mio dire, favorirà il processo di cambiamento, temo infatti che “la crisi” potrebbe subire una inaspettata accelerazione. Già i nostri titoli di Stato nessuno li vuole acquistare più (la bufala del cd. “spread”), ma potremmo vedere anche i valori delle nostre aziende quotate raggiungere minimi storici che potrebbero portare alla svendita di aziende italiane per pochi euro. Questo metterà in difficoltà tutto il sistema moderno del risparmio italiano dalle pensioni ai fondi di investimento e la nostra società stessa.
Quello che è certo è che il Potere farà di tutto per preservare il proprio status quo e che le difficoltà per le persone normali potrebbero aumentare. Quindi occorrerà sempre di più rendersi autonomi dal Sistema e prepararsi al cambiamento prima di esserne costretti. Questa società genera solo l’illusione di prosperità mentre ci sta portando verso l’abisso sociale, culturale, morale, ecologico, alimentare. Sta a noi aprire gli occhi e promuovere il cambiamento che desideriamo intorno a noi.
“Quello che oggi sembra impossibile, un domani potrebbe essere inevitabile” Paul Grignon

Arnaldo Spicacci Minervini 

il mercato delle vacche



In questi giorni è in atto il mercato delle vacche. Al M5S arrivano continue offerte di presidenze della Camera, di commissioni, persino di ministri. Il Pdmenoelle ha già identificato a tavolino le persone del M5S per le varie cariche dando loro la giusta evidenza mediatica sui suoi giornali e sulle sue televisioni. E' il solito modo puttanesco di fare politica. Per attuarlo però ci devono essere persone disposte a vendersi. E il M5S, i suoi eletti, i suoi attivisti, i suoi elettori non sono in vendita. Bersani é fuori dalla storia e non se ne rende conto. I giochini sono finiti e quando si aprirà la voragine del Monte dei Paschi di Siena forse del pdmenoelle non rimarrà neppure il ricordo. Renzi che come uniche credenziali ha quelle di aver fatto il politico di professione senza nessun risultato apprezzabile ora si candida a premier, ma non aveva perso le primarie? Questi hanno la faccia come il culo. Per la sua elezione "Bersani e Errani sono convinti di avere il sostegno decisivo di molti senatori 5 Stelle. Il lavoro di scouting sarebbe andato in porto." In altre parole i vertici del pdmenoelle si stanno comportando come dei volgari adescatori. Questa è politica? Fare compravendita? Affermare una cosa il giorno prima e contraddirsi il giorno dopo per convenienza post elettorale? Il M5S è composto da persone responsabili che vogliono un cambiamento radicale della morale pubblica, fermarlo è impossibile, in particolare con i soliti giochini da palazzo. Il M5S voterà in aula ogni legge che risponda al suo programma, non farà alleanze. Questo impegno: “I gruppi parlamentari del MoVimento 5 Stelle non dovranno associarsi con altri partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni su punti condivisi” è presente nel Codice di comportamentodegli eletti portavoce del MoVimento 5 Stelle in Parlamento. E' stato firmato da tutti i candidati e reso pubblico agli elettori prima delle elezioni, Queste regole erano note a tutti, al politburo del pdmenoelle compreso. Se il pdmenoelle vuole trasformare Camera e Senato in un Vietnam il M5S non starà certo a guardare. 

... circa 2 miliardi di euro al giorno a danno della società: Marra a Bersani e Grillo: quali arcani motivi?

Alfonso Luigi Marra

Cari Bersani e Grillo, come fate a parlare di riduzione delle spese e moralità se prima non eliminate l’anatocismo, le commissioni di massimo scoperto e l’accredito differito dei versamenti, con i quali le banche lucrano illegittimamente circa 2 miliardi di euro al giorno a danno della società?

Capite: 2 miliardi al giorno di fronte alle quisquilie che recuperereste tagliando i parlamentari o le auto blu o i ‘rami secchi’ eccetera?

E come fate a disinteresessarvi del fatto che, ogni 100.000 euro, applicando i tassi anatocistici, cioè addebitando gli interessi ogni tre mesi anziché ogni anno, in dieci anni, le banche prendono 204.000 euro in più di interessi?

E perché non chiedete alla magistratura di smettere di rimanere inerte di fronte al gravissimo illecito rappresentato dalla privatezza della Banca d’Italia, la cui nazionalizzazione – come sapete – risolverebbe ogni problema?

E tu Grillo, perché non mi rispondi quando dico che sono pronto a risolvere io, gratuitamente, il problema di buona parte dei 550 milioni di debiti del Comune di Parma semplicemente facendo causa alle banche creditrici, perché, secondo una giurisprudenza ormai pacifica, sono somme per la più parte non dovute?

Perché cioè non fate queste cose? Quali motivi lo impediscono?

Alfonso Luigi Marra- See more at: http://www.stampalibera.com/?p=60584#sthash.TTvIVLTA.dpuf

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Ocse, Draghi, troika ed i loro ordini


Abbiamo votato in modo sbagliato. Dovevamo votare il nostre massacro, si chiama senso di responsabilità, dicono i camerieri. Abbiamo fatto arrabbiare Moody's.
In un paese normale le Borse sarebbero già state chiuse. Ah si certo la stampa e la "comunità civile internazionale" -leggasi sciacalli di wall street e city- lancerebbero urla di dolore ed indignazione per la palese dittatura instaurata.
Barbara

RISULTATI VOTO ITALIA: RHEN " QUADRO COMPLESSO MA ABBIAMO FIDUCIA IN NAPOLITANO". CHE VUOL DIRE?
Se ci pensa Napolitano è meglio emigrare, ed alla svelta: possono arrivare solo disgrazie per il popolo. Claudio Marconi

BRUXELLES (IRIB) – Affermazione "interessante" del commissario Ue per gli Affari economici, Olli Rehn, che definisce il quadro post elettorale in Italia "complesso" alla luce dei risultati del voto.
Fin qui' nulla di particolare ma il bello è che il commissario afferma "abbiamo fiducia nelle istituzioni e nell'abilità del presidente Napolitano di trovare una soluzione". Insomma, in altre parole, Rehn spiega che la questione lì va "raddrizzata" da Napolitano e nella direzione delle riforme precedenti. Rehn dice: "è importante che l'Italia prosegua con le riforme per il bene della crescita e dell'occupazione". Insomma Olli Rehn sta a dire che il voto degli italiani è privo di valore e che Napolitano riporterà l'Italia sul binario "delle riforme" iniziate durante l'amministrazione Monti.
Fonte: italian.irib.ir
Fronte di liberazione dei banchieri

Ocse
Roma, 15-02-2013

L'Italia deve "proseguire la riforma del mercato del lavoro rendendo più flessibili le assunzioni e i licenziamenti e accorciando i tempi dei procedimenti giudiziari, realizzando contemporaneamente la rete universale di protezione sociale già in programma". E' quanto raccomanda l' Ocse al nostro Paese nel rapporto Going for Growth 2013.

Nel capitolo che l'Ocse dedica all'Italia nel lungo rapporto biennale concentrato sull'importanza delle riforme strutturali a livello internazionale, l'organizzazione invita Roma a "proseguire il riequilibrio della tutela del lavoro, spostandola dalla protezione del posto di lavoro a quella del reddito del lavoratore". Secondo l'Ocse, infatti, "l'eccessiva tutela del posto di lavoro per alcune forme contrattuali e una rete di protezione sociale piuttosto frammentata hanno creato un mercato del lavoro duale che ostacola una distribuzione efficiente della forza lavoro".

Un riequilibrio tra posto di lavoro e reddito consentirebbe invece di "migliorare la produttività in quanto favorirebbe una migliore distribuzione della forza lavoro verso utilizzi più produttivi".

Inoltre "una migliore formazione professionale e un migliore sostegno ai programmi di apprendistato possono aiutare ad incrementare il capitale umano e migliorare la distribuzione del reddito aumentando le prospettive per i lavoratori scarsamente qualificati".

Ridurre la tassazione diretta sul lavoro
"Quando la situazione fiscale lo permette", l'Italia deve "ridurre la tassazione diretta sul lavoro". E' quanto raccomanda l'Ocse nella parte dedicata al paese nel suo rapporto 'Going for Growth 2013'. L'organizzazione di Parigi sottolinea come in Italia "il cuneo fiscale sui lavoratori a basso reddito è elevato" e che "spostare il carico fiscale dal lavoro alle esternalità ambientali può promuovere la crescita sostenibile". Il testo ricorda poi come le riforme avviate nel paese puntino a "ridurre la dualità e soprattutto a creare una rete di protezione sociale universale per ridurre le diseguaglianze".

giovedì 28 febbraio 2013

IN PENSIERO PER LA CRISI O PENSIERO IN CRISI?

di Piero Cammerinesi

“L'ora presente è grave: non è un’espressione retorica, questa. Chi conosce come realmente stiano le cose, sa che quei pochi che hanno una qualunque responsabilità interiore, non dovrebbero ormai perdere più un minuto di tempo, non dovrebbero più rimandare di un attimo la loro decisione per quei superamenti che in segreto essi veramente conoscono di quale natura debbano essere. Si è alla vigilia di eventi che possono essere gravemente distruttivi per l'uomo o preludere a una rinascita nel segno dello Spirito”.

Così scriveva Massimo Scaligero nel 1956 in una delle sue prime opere pubblicate, “Iniziazione e Tradizione”.

Queste parole ci possono aiutare a ‘fotografare’ il momento presente per comprendere come affrontare la gravità della situazione attuale da un punto di vista spirituale – il che però, attenzione, significa sia interiore che esteriore –. Poi torneremo a delineare meglio la dicotomia tra Tradizione ed Iniziazione, che viene evidenziata già nel titolo dell’opera.

PENSIERO COME STRUMENTO DI CONOSCENZA

Quando noi ci poniamo di fronte al mondo, alle cose, agli eventi ed anche a noi stessi, lo facciamo mediante uno strumento speciale: il pensiero. Il pensiero è lo strumento primario del nostro conoscere ma è al tempo stesso il meno conosciuto. Ci serve per conoscere ma noi non lo conosciamo. Conosciamo i pensieri già formati, i pensati dunque, ma non sappiamo come li conosciamo.

Se vi regalano un nuovo smartphone, che è lo strumento per attivare una serie di utili nuove funzioni e voi non sapete usarlo, che fate? O rinunciate a usarlo o vi studiate il libretto d’istruzioni. Se ‘smanettate’ senza conoscerlo è probabile che combiniate qualche pasticcio…

Forno a micro-onde: la ricetta per ammalarsi di cancro

Fonte: http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/04/forno-microonde-la-ricetta-per.html - tratto da http://www.stampalibera.com

Esiste da dieci anni una prova, che il tribunale svizzero ha soppresso, che dimostra come il cibo trattato con le microonde possa danneggiare il sangue in modo rilevante. Studi più recenti hanno aggiunto prove evidenti che il forno a microonde è un rischio per la salute. Nel 1989, un nutrizionista svizzero, il Dottor Hans-Urich Hertel fece delle scoperte allarmanti sull’uso del forno a microonde. Ma nonostante ciò per più di dieci anni ha dovuto lottare per avere il diritto di far sapere al mondo che cosa aveva scoperto.

Il punto che ha cercato in tutti i modi di rendere noto al pubblico è di interesse vitale per i consumatori : tutti i cibi che vengono cucinati o scongelati nel microonde possono causare dei cambiamenti del sangue che indicano lo sviluppo di un processo patologico presente anche nel cancro. Nonostante ciò, Hertel per tutto questo tempo, è stato preso in giro dai fabbricanti di forni a microonde che hanno usato le leggi svizzere sul commercio per tappargli la bocca al punto di minacciare di rovinarlo.

Nel Marzo 1993, il Tribunale per il Commercio di Berna, a segui-to di una denunzia della Associazione Svizzera dei Produttori di Apparecchi Elettrici Domestici ed Industriali, ha fatto divieto al Dottor Hertel di dichiarare pubblicamente o per scritto, che i forni a micro-onde sono dannosi alla salute. Non ubbidire a questo ordine avrebbe potuto significare una multa di 5000 Franchi Svizzeri o addirittura un anno di prigione.

UTOPIA: UN TELEFILM COSPIRAZIONISTA CON UN INQUIETANTE COLLEGAMENTO A SANDY HOOK

Utopia è una serie tv britannica, composta da 6 episodi, che parla di una cospirazione globale. Le vicende del telefilm ruotano attorno al manoscritto “Gli Esperimenti di Utopia”, una novella grafica apocalittica, nella quale sarebbero stati predetti gli eventi più disastrosi del 20° secolo. L’emergere di un secondo capitolo unirà un gruppo di personaggi, diversi per età, sesso e razza, che dovranno fuggire da un’organizzazione chiamata “Network”.
Studiando il manoscritto, questi “eroi per caso” dovranno sventare il diabolico complotto che sta per abbattersi sul Regno Unito. Il loro compito, tuttavia, non si rivelerà per nulla facile, in quanto sono braccati dal “Network” un’organizzazione settaria che strizza l’occhio a ciò che comunemente intendiamo per “Illuminati”.

VIOLENZA E PARANOIA

Due tematiche che accompagneranno lo spettatore per l’intera durata della serie, sono l’estrema dose di violenza e la palpabile paranoia che permeano ogni singolo episodio. A cominciare dalla prima scena, in cui due agenti del Network, uccideranno tutti i clienti di una fumetteria (compreso un bambino), per avere delle informazioni sul manoscritto e su Jessica Hyde (una delle protagoniste), veniamo trasportati in una dimensione inquietante, dove la brutalità e la mancanza di compassione sono all’ordine del giorno.

I pilastri della dimensione.



La Vita, dotata di movimento visibile nell’adesso, sulla Terra 3d, è caratterizzata dalla presenza di ‘supporti articolati’ come gambe o zampe, anche qualora si tratti di animali volanti; i pesci non ne hanno necessità, essendo immersi in una dimensione fluida manifesta, che si presta come veicolo stesso di esplorazione.

Mantenendo sempre in considerazione l’eccezione biodiversa, è possibile sostenere una simile tesi.

Gli arti inferiori – le gambe/zampe – che cosa rappresentano frattalmente?

Un supporto stabile di equilibrio in movimento, ossia:

ciò che è inerente alla ‘tecnologia sottile’ che incarna la verosomiglianza in ogni ambito della Creazione.

Sia che un essere vivente dotato di arti inferiori, sia in corsa o stazionante, il resto della ‘figura’ è sempre in una costante e rinnovabile configurazione d’equilibrio delle parti:

ed è costantemente in una posizione eretta caratterizzata da una sommatoria dell’insieme, che lo mantiene ‘in piedi’, ricalcolando di volta in volta ‘carichi e pendenze’ e distribuendo le forze in maniera tale da permettere una simile postura.

La - fissità - del risultato finale, deriva dalla mobilità di ogni parte in gioco. Da questa prospettiva si osserva la Natura apparente delle 3d... ed allo stesso Tempo la Natura funzionale delle 3d.

Ossia, dal sistema di variabili mobili deriva la ‘fissità’ dell’azione congeniale:

muovendosi ogni parte
si ottiene la fissità, il risultato finale, l’equilibrio.


L’equilibrio è, pertanto, la risultante di un gran numero di fattori in ‘movimento’.

Sembra un paradosso ma è la realtà.

LASCIO IL MOVIMENTO 5 STELLE

 

di Monica Fontanelli

Alle scorse elezioni comunali di Bologna e alle regionali ho votato il Movimento 5 Stelle. Leggo i post di Grillo da anni, e ho visto nel Movimento una “speranza” per il nostro Paese. La scorsa primavera ho deciso di partecipare attivamente alle riunioni dello stesso. Avevo ovviamente letto il programma nazionale e ne condividevo i contenuti. Sono insegnante e mi interessano molto quelli inerenti alla scuola. Ci lavoro da quasi 30 anni e la demolizione della scuola pubblica portata avanti dalla Gelmini, la circolare Limina in Emilia Romagna che invitava i dirigenti scolastici ad assumere provvedimenti disciplinari nei confronti degli insegnanti che avessero preso posizioni pubbliche critiche nei confronti della Riforma, la situazione sempre più drammatica del nostro Paese con la crisi economica affrontata con i tagli allo Stato sociale, hanno suscitato in me la necessità di assumere un impegno civile diretto.

Entrata nel Movimento ho organizzato il gruppo scuola, ho partecipato alle manifestazioni di protesta contro la riforma, convinta che il Movimento ne condividesse i contenuti. Come gruppo scuola, del quale ero la coordinatrice, abbiamo presentato un documento nel quale è stata analizzata l’attuale situazione della scuola pubblica e si chiedeva al Movimento di assumere una posizione chiara rispetto alla politica scolastica del Governo. Pochi e chiari principi: difesa della Scuola pubblica e conseguente NO alla riforma, laicità dello Stato e conseguente richiesta di abolire i finanziamenti alla scuola privata. Abbiamo chiesto al Movimento di approvarlo. Non è stato possibile. La risposta del Movimento è stata l’ostracismo. Di scuola non se ne parla o, se si è costretti a farlo, comunque non si assume una posizione, perchè all’interno del Movimento le posizioni sono diverse, inconciliabili e, per non allontanare nessuno, meglio far “finta di niente”, meglio discutere di cose più semplici. Il Movimento nei fatti non assume alcuna posizione sulla riforma della scuola, come non ne assume su moltissimi argomenti che riguardano il “sociale” e le politiche economiche di chi ci governa.

Poco per volta mi sono resa conto che il Movimento non è ciò che viene descritto da Beppe Grillo: il programma nazionale e lo stesso nome di Beppe servono solo come “specchietto per le allodole”, per attirare i voti di chi non ne può più dell’attuale classe politica, dei suoi privilegi e della sua incapacità di dare risposte credibili ai problemi del Paese.

FIDUCIA? WHAT'S FIDUCIA?

di Claudio Messora 
 28 febbraio 2013

Chi è Viola Tesi, la firmataria della petizione "pro-fiducia" al Pd che, secondo i giornali, starebbe spaccando la base del Movimento Cinque Stelle

Quindi improvvisamene gli attivisti del Movimento Cinque Stelle si sarebbero bevuti il cervello. Tutti insieme. Dopo avere combattuto per anni il Pdl e il Pd-L, dopo avere mandato "affa" tutto e tutti, improvvisamente, giunti nelle segrete stanze del potere, colpiti dall'ebrezza di qualche carica alla Camera o al Senato, sarebbero tutti per votare la fiducia a Bersani & Co. Ovviamente parliamo dello stesso Pd che ci ha regalato la tassa da 4 miliardi servita a pagare i conti di Monte dei Paschi di Siena, grazie al controllo capillare delle fondazioni bancarie e in cambio di agevolazioni di vario tipo e della stecca sugli stipendi degli uomini piazzati nelle posizioni chiave (vedi donazioni da quasi un milione di euro da parte di Mussari). E parliamo dello stesso PD che non ha mai fatto la legge sul conflitto di interessi ma che ha inciuciato con Forza Italia prima e con il Pdl poi. Ed è sempre lo stesso PD accanito europeista che va a chiudere la campagna elettorale a Berlino dopo avere votato e difeso ratifiche di trattati di sterminio di massa, come il Fiscal Compact e il Mes, e che è il più accanito sostenitore degli Stati Uniti d'Europa. Lo stesso PD che copia le parlamentarie di Grillo ma riserva i posti chiave per le solite Bindi & Co. Lo stesso Pd di Violante, di D'Alema, del Copasir, quello che mandava i cinesi a votare alle primarie in Campania, quello di "abbiamo una banca", quello di Prodi che ci ha portato nell'Euro, quello della Goldman Sachs che lo sostiene apertamente, quello del golpe morbido di Giorgio Napolitano, quello che attraverso il leader Maximo lavorava da almeno due anni a un governo Monti e che ci ha preso per il culo (e continua a farlo) con la leggenda del Fate Presto e dello spread assassino, torcendo a proprio vantaggio la Costituzione, quello delle commissioni bancarie ripristinate in men che non si dica, dopo che erano state azzerate insieme alle spese per i conti corrente dei pensionati (e si è capito poi perché). Quel PD lì, insomma...

E questi duri e puri del Movimento Cinque Stelle, arrivati in Parlamento al ritmo di "vi apriremo come una scatoletta di tonno", al primo canto delle sirene di gente corresponsabile di tutto questo sfascio, si metterebbero a invocare l'accordo, addirittura la fiducia, come un qualsiasi partitucolo da prima repubblica? Ma lo sanno questi signori che, se votano la fiducia, si rendono corresponsabili di tutto quello che farà dal giorno dopo il Governo di Bersani & soci? Lo sanno che questi sono vecchi squali della politica, controllano i ministeri e conoscono tutti i trucchi possibili per fare tutto l'ostruzionismo di questo mondo, per cui, conoscendo la tattica della melina meglio di chiunque altro, avendola praticata per intere legislature, prometteranno per l'ennesima volta di tagliarsi gli stipendi, di togliere i rimborsi e tutto il resto, ma poi troveranno tutte le scuse per ritardare fino ad arenare ogni progetto di legge del Movimento Cinque Stelle, mentre cercheranno di far passare nuove ignominie ai danni del popolo italiano, e queste ignominie ricadranno sulla testa del Movimento Cinque Stelle? Ma davvero il popolo del "tutti a casa" è diventato improvvisamente così accondiscendente, così stupido o così ingenuo?

Tempesta perfetta


tempestadi Dante Barontini - Contropiano.

Viviamo in tempi rivoluzionari, ma non vogliamo prenderne atto. Usiamo questa espressione in senso “tecnico”, non politico-ideologico. Non ci sono masse intorno al Palazzo d'Inverno, ma la fine di un mondo. Il difficile è prenderne atto.
Si sta rompendo tutto, intorno a noi e dentro di noi, ma quando ci dobbiamo chiedere – fatalmente - “che fare?” ci rifugiamo tutti nel principio-speranza, confidando che le cose, prime o poi, tornino a girare come prima. Per continuare a fare le cose che sappiamo fare, senza scossoni.

Non possono tornare come prima.

Inutile prendersela più di tanto con le singole persone o le strutture – leader, partiti, sindacati, media, confindustria, ecc – che hanno responsabilità pazzesche, naturalmente, ma sono anche totalmente impotenti di fronte a un mondo che si spacca. “Le cose si dissociano, il centro non può reggere”. Non saranno i Bersani, i Berlusconi o i Napolitano a tenere insieme le zolle tettoniche in movimento.

Come interpretare altrimenti il fatto che le “elezioni più inutili della storia” - definizione nostra – abbiano prodotto la più seria rottura di continuità nel panorama politico italiano?

Era tutto fatto. Un programma di governo “responsabile” scritto in sede europea e noto come “agenda Monti”; una coalizione costruita per “coprirsi a sinistra” senza spaventare i moderati; un polo moderato-centrista in realtà “estremista europeo”; un governo “ineluttabile” Bersani-Monti (con Vendola addetto ai “diritti civili”, che in fondo non costano niente). Gli antagonisti? Impresentabili in Europa, come il jokerman di Arcore e il comico di Genova; oppure riedizione minore di un arcobaleno fallimentare, fisicamente rappresentato da magistrati progressisti. Ma magistrati.

Un paese diviso ha prodotto una rappresentanza divisa. E non è colpa della “gente”, dell'”individualismo”, del menefreghismo. Perché queste tabe italiche sono il corrispettivo esatto di una struttura produttiva che magari presenta ancora isole di eccellenza, ma “non fa sistema”; di una società frammentata nel modo di produrre ricchezza, di estrarre reddito, di sopravvivere. Ma un paese dove la produzione di ricchezza “non fa sistema” è un paese senza spina dorsale, senza baricentro, senza disegno. E che ha aggravato queste sue caratteristiche negative – addirittura esaltate come “potenzialità” ai tempi in cui gli imbecilli dicevano che “piccolo è bello” - in seguito allo smantellamento delle poche colonne portanti della produzione nazionale, nonché dalla privatizzazione delle banche di “interesse nazionale”. Metafora precisa, quest'ultima, di un paese senza un “interesse nazionale” identificabile; e quindi frantumato in tanti e diversi interessi privati, corporativi, locali, di nessuno spessore progettuale. Di nessuna incidenza sulla scala dimensionale – almeno continentale – su cui si prendono le decisioni vere.

mercoledì 27 febbraio 2013

magia-e-tempestarii-dall-800-ad-oggi

Nel 789 d.C. Carlo Magno, appena proclamatosi imperatore (carica romana sino ad allora inutilizzata), si affrettò a promulgare l’Admonitio generalis che prevedeva la condanna delle divinazioni e di tutte le pratiche magiche, pena la morte del mago.

Particolarmente temute erano le pratiche che potevano influenzare la meteorologia, scatenando tempeste che seminavano il panico tra la popolazione che vedeva i propri raccolti rovinati dalla grandine ed altri elementi. Nel sinodo ecclesiale di Freising dell’800, la Chiesa incaricava i vescovi di indagare su chi fosse in grado di eseguire tali trasformazioni. I maghi del clima, definiti tempestarii, venivano sovente linciati ed il Vescovo di Lione, Agobardo, dovette intervenire assicurando la popolazione sull’origine naturale di questi eventi metereologici estremi che però lasciavano ampi strati della popolazione nel sospetto che tali pratiche esistessero davvero, non solo da parte della gente comune.

Burchard, vescovo di Worms, nel suo Decretum dell’anno 1000, condannava tutte le pratiche magiche e religiose, il culto solare, le letture astrologiche e le pratiche volte alla modifica del clima. Si richiedevano inoltre contro-rituali per la fertilizzazione di terreni rovinati da incantesimi o malie. Da notare che le pratiche magiche erano attribuite al potere di comunicazione che i maghi dicevano di possedere con divinità pagane o entità demoniache. Da notare inoltre che, sebbene il progresso culturale ed agricolo dall’anno 1000 in poi fosse stato rilevante, lo studio e la pratica delle arti magiche crebbe esponenzialmente, così come la sua condanna perentoria, interpretata come un atto evocativo pericoloso.

Nessun strato della popolazione era esente dalla fascinazione per la magia; sia hanno anche notizie di ecclesiastici coinvolti in questa singolare dimensione. Si è trattato di una guerra di magie contrapposte, rituali e contro-rituali per assicurare o togliere salute, fertilità e condizioni climatiche favorevoli. Nella magia vi era inoltre una conoscenza ed una pratica approfondita dell’erboristeria. Non si pensi che tali pratiche fossero appannaggio delle classi più povere od incolte, oggi diremmo che erano assolutamente ‘trasversali’.

La magia non è mai stata abbandonata. La feconda psicanalista Fortune Dion ci racconta di unabattaglia magica tra esoteristi anglosassoni e germanici avvenuta nel corso della seconda guerra mondiale, presa assai in considerazione dai vertici politici e militari del tempo. Nella nostra società contemporanea, la magia viene spesso utilizzata dai vertici del potere (più o meno palesi) per influenzare le vicende di cronaca, evocare entità malevole o conoscere in anticipo il proprio destino (divinazione). Oserei dire che la magia è il ‘filo rosso’ del pensiero umano dall’antichità ai nostri giorni: una corrente di pensiero spesso inconfessata od inconfessabile eppure sempre attiva nei secoli, come la brace sotto la cenere, tenuta pronta all’uso da solerti officianti. Numerologia, astrologia, evocazioni, simbologia magica … tutto è ben presente nel nostro contemporaneo e preme verso una direzione sostanzialmente malevola. Una moderna forma di inquisizione mette al bando queste conoscenze, intuendone forse la pericolosità se caduta in possesso di larghi strati della popolazione. Resta il fatto che l’inquisizione ha mietuto vittime per secoli e che la conoscenza ha da sempre fatto adirare i potenti, quando si ergono a controllori del reale. Una storia sottesa è presente e parla una lingua intesa da pochi. Un codice ermetico è in voga da millenni e chi ne conosce i tipi fa di tutto per tenerlo segreto. fonte

Voglio andare a vivere su Facebook




Ho deciso. Voglio andare a vivere su Facebook. Io, che detesto il genere umano, ho trovato là quella società perfetta che tutti dicevano non potesse esistere. C’è eccome! Ma è inutile continuare a cercarla nelle pieghe della vita, perché sta là: tutta su Facebook.
Su Facebook la spazzatura non ci si limita a riciclarla e a riporla nell’apposito cestino. Su Facebook la spazzatura si riutilizza, si fanno fiori con le lattine, posacenere da passeggio con i rotolini di cartone della carta igienica, si mangia sano e non OGM, si amano gli animali, e i bambini, si adorano i vecchi e i malati, non ci sono barriere architettoniche e a nessuno, su Facebook, verrebbe mai in testa di parcheggiare sopra il marciapiede.
Su Facebook, la civiltà è una questione di principio, e se appena, appena ti scordi di esserci, e ti esprimi normalmente, come si fa in questo postaccio che chiamiamo mondo, la società civile feisbucchiana, ti sbrana, ti mette al muro, ti minaccia, ti denigra, va giù pesante di delazione, posta le tue foto col dito nel naso, o peggio, quella vecchia di quando avevi le scarpe fuori moda, e rende giustizia alla civiltà.



Voglio vivere su Facebook. Gli uomini sono splendidi, hanno un occhio azzurro o marrone circondato da ciglia lunghe come quelle di Bee Bip. Hanno un braccio muscoloso che fa paura e nello stesso tempo attrae. Gli uomini su Facebook, a volte hanno il gonfio dentro le mutande e non si vergognano a mostrarlo, perché su Facebook tutti possono essere liberi di essere belli, e pure di più. Anche i bambini su Facebook son tutti belli e profumati, lo si legge nei commenti delle fotografie, dove mai nessuno scriverebbe “Suvvia! Ogni scarrafone è bello a mamma soja.” Non lo si fa mai, e anche le donne son tutte belle. Persino io. Le donne hanno tutte le tette, camminano tutte elegantemente su tacchi altissimi, e nessuno le invidia ma anzi! Le donne, su Facebook si complimentano con le donne per l’altrui bellezza, l’altrui intelligenza e soprattutto, al contrario di questo mondo infame che ci ostiniamo a voler chiamare reale, le donne sono felici per la felicità delle altre donne. Un paradiso.
Su Facebook non ci si perde in chiacchiere banali con gente ignorante o superficiale; si citano filosofi impegnati, poeti, scrittori del passato, si ascoltano le belle canzoni di una volta, si hanno persino opinioni e tutti possono essere artisti, poeti, santi e navigatori. Lo si capisce dai commenti che tutte le cose su Facebook sono importanti.

Facebook è il regno dell’amore, fraterno o amicale; amore universale. Mai avuto o dato tanti baci e abbracci in questo mondo peregrino. Mai tanto amore sincero. Su Facebook non ci si manda a fare in culo, o a cagare, ci si vb e ttb. Che in questo mondo ingrato, davvero se dici a qualcuno di volergli bene, ti guarda storto e sorride come si sorride ai matti. Tutti ti dicono Buongiorno, buon pomeriggio, buonasera, buonanotte, buon appetito, buon pisolino, buon proseguimento … mentre qua nemmeno il vicino di casa ti guarda in faccia mentre esci per strada, e al massimo a tavola ti senti dire: “Tu! Passami il sale.”

Ma soprattutto voglio vivere su Facebook perché ogni giorno c’è una nuova rivoluzione da fare, ogni giorno c’è una cosa da imparare, sulla politica e sull’impegno, sulle battaglie che sarebbe bene esportare nel mondo reale, su ciò che ci succede accanto e non abbiamo mai voglia o tempo di vedere, perché non possiamo distrarci con le banalità della vita quotidiana, sottraendo il tempo alla vita su Facebook. Voglio tornare a fare politica attiva su Facebook, perché è l’unico posto in cui la democrazia e la libertà sono ancora un valore imprescindibile, quasi quanto quello del diritto al lavoro, alla scuola e alla sanità. L’unico posto in cui finalmente è un’opinione anche quella di non avere opinioni. Il mondo perfetto in cui anziché pensare è sufficiente condividere il pensiero di qualcuno che l’ha formulato appena un momento prima di te. L’unico posto in cui vige la democrazia dal basso, quella in cui ognuno è padrone nella pagina sua.

E poi su Facebook ci si può stare in mutande e far andare ben vestito il tuo avatar, e non si stira, non si lavano i piatti, non si passa l’aspirapolvere, non si stendono i panni, non si riordina la casa … ma puoi sempre dire: Buonasera a tutti, minchia se son stanca!

http://www.mentecritica.net/

Quasar e Buchi Neri - Max-Planck-Institut für Radioastronomie


Quasar e Buchi Neri - Max-Planck-Institut für Radioastronomie
www3.mpifr-bonn.mpg.de/staff/.../quasarMontep15aprile....

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Cosa e' un Quasar ? III. Cosa resta ... La Via Lattea : una delle 35 Galassie del gruppo Locale. La distanza ... Buchi neri supermassicci (Miliardi di masse solari) ...

GRILLO FAI LA PRIMA MOSSA E FORSE FAI SCACCO MATTO

UN COMINCO CONTRO IL SISTEMA NEOLIBERISTA E LA MONETA DEBITO VERSO LA PROVA DEL 9?

(LETTERA AI MILITANTI DEL M5S)
La cosa più seria che ha avuto l'Italia dal 1946 e' un comico che potrebbe mettere in difficoltà il governatorato di regime della colonia americana dell'Italia. Ora finche si sono succeduti i vari colori politici tra opposizione e maggioranza spartendosi le briciole è andato tutto bene, ma adesso "forse" c'è un terzo incomodo con cui fare i conti. Se Grillo è quello che si è mostrato, adesso non ce ne dovrebbe essere più per nessuno. Lui, a questo punto, dovrebbe dettare l'agenda, dato che è l'ago della bilancia. Se non si fa avanti con un po' di attributi, su alcune portanti fondamentali, non fa che rinforzare i nostri sospetti che noi invece, vogliamo cancellare. Grillo per capitalizzare al massimo tutto il suo lavoro dovrà imporre la sua agenda prima che i partiti di sistema impongano la loro miserabile agendina. Se non gioca di anticipo potrebbe perdere una occasione d'oro. Il Bersani non potrà che fare un gioco al ribasso sulle scelte stupide ed inutili che non toccano minimamente la sostanza della crisi e per non disturbare troppo le regole del sistema che ha già cominciato il suo ricatto. Il sistema finanziario internazionale con i suoi usurai ha già cominciato la sua propaganda, minacciano ritorsioni, con la favola degli spread e lanci di proclami divini delle agenzie di rating.
Lo stesso Bersani ha paura di perdere la fiducia degli "usurai" internazionali (che lui chiama mercati). Escludiamo, per un discorso di coerenza quanto meno di immagine, inciuci di Grillo con il PD, anche se sembra che Prodi, abbia tentato un approccio con Casaleggio, magari solo per sponsorizzare la sua candidatura a presidente della repubblica. Certamente siamo all'inizio della svolta: il Papa si è abdicato, Napolitano scade, il governo praticamente se si farà andrà in stallo un dopo secondo e tutto questo mentre il malumore degli italiani cresce. Tutto dipende dalla tenuta del gruppo di Grillo non tanto da Grillo stesso. Roma per definizione corrompe, disturba, distrae, affascina, istituzionalizza e i ragazzi del movimento cinque stelle non sono pronti al linguaggio della retorica e del compromesso che è certamente un bene, ma se tra loro non faranno un muro molto duro attorno a Grillo, verranno selvaggiamente sbranati dalla comunicazione pagata dagli usurai che non aspetta un piccola mossa falsa. I ragazzi del M5S subiranno attacchi senza regole delle sirene di turno, offerte che forse non si possono rifiutare, fascinazioni, forse anche minacce, ecc e solo se il gruppo terra sarà vincente; in una diga, anche una piccola falla, si può trasformare in un Vajont.
Adesso i media hanno gli occhi puntati addosso a Grillo, quindi sfrutti il moneto, che chieda una serie di (prime) cinque puntate da realizzare a porta a porta con Bersani sui punti cardini della crisi e cosi lo metta con le spalle al muro di fronte agli italiani e gli rigetti la responsabilità.
1) Sovranità alimentare: a) Acqua pubblica da domani per tutti i comuni con risanamento immeditato di tutte le pendenze con i cittadini. b) Blocco degli OGM in ogni loro forma c) sospensione di qualsiasi controversia fiscale-legale in atto contro gli allevatori-agricoltori. d) Decreto Legge sul consumo biologico-locale-italiano
2) Sovranità monetaria: a) nazionalizzazione della banca d'italia senza costo per gli italiani. b) ogni comune deve avere la sua banca comunale e che inizino i finanziamenti ad interessi controllati del 2% per tutte le opere urgenti. c) informazione e formazione massiccia per venti giorni dei cittadini su come viene emesso l'euro e quanto ci costa e solo dopo indire il referendum d) sospensione dei trattati di Maastricht, Lisbona, MES, Fiscal Compact per spiegare agli italiani cosa sono e cosa comportano
3) Sovranità energetica, tutte le società strategiche di produzione-trasporto-distrubuzione di energia devono essere nazionalizzate completante (ENI -ENEL )
4) Sovranità fiscale: a) chiusura di equitalia fabbrica di suicidi. b) aliquota proporzionale al redito fino ad un massimo del 20% per tutte le imprese e chi non guadagna non paga. c) tutte le società multinazionali che vendono in Italia devono pagare le tasse in Italia in proporzione al loro venduto (farmaceutiche automobilistiche alimentari Ikea carefour auchan ecc ecc) d) tutte le ditte straniere non possono detenere più del 49% delle azioni di società fatte in Italia che fatturino in Italia.
5) Sovranità territoriale a) Spiegare agli italiani dove è perchè ci sono le basi Nato, spiegare il MOUS a cosa serve e solo dopo indire il referendum. b) piano di ristrutturazione idrogeologica e floro-faunistica c) Piano di finanziamenti delle banche comunali al 2% per la risistemazione antisismica a cominciare dalle scuole e dagli ospedali
Naturalmente questi sono solo alcuni punti iniziali, ma già bastano per far vedere se gli "interessi" di Bersani sono "il bene comune" degli italiani (slogan rubato dal PD al partito di Fernando Rossi Per il Bene Comune) oppure sono le multinazionali e i mercati (usurai) da tenere buoni.

Questi signori prima ci hanno portato dagli usurai, ci hanno fatto indebitare e ora continuano a dirci: dobbiamo pagare se no "perdiamo il loro rispetto". Ma cosa significa che uno stato sovrano si deve fare rispettare dai mercati altrimenti non gli "prestano i soldi"? Ma il popolo questa frase la comprende, qualcuno gliela mai spiegata prima delle elezioni ?
In ogni caso tutte queste cose Grillo le sa, e se ha la certezza della compattezza del suo esercito può tentare di fare la prima mossa senza aspettare mezze misure e capitolerebbe ulteriore consenso, ma deve fare la prima mossa, altrimenti resta scoperto.
Se si fa questa mossa, ed io spero che la base di Grillo più tutti quelli forse lo avrebbero anche votato, glielo chiedano con forza, smaschererebbe certamente Bersani che sappiamo che sta con le multinazionali dell'acqua e non il popolo italiano. ma lo verrebbero a sapere finalmente anche molti suoi elettori. Tutto ciò potrebbe essere anche la cartina di torna sole per lo stesso Grillo; quanto ci credi? Oppure hai solo preparato un nuovo recinto su ordinazione per avere una opposizione controllata visto che PD , PDL e centro sono la stessa cosa? Il tempo svelerà ogni segreto.
Giuseppe Turrisi
http://accademiadellaliberta.blogspot.it

L’Italia e la civiltà dello spettacolo



– 26 FEBBRAIO 2013PUBBLICATO IN: BOLIVIA
TRADUZIONE DI ITALIADALLESTERO.INFO



Quanto accaduto nelle recenti elezioni italiane deve richiamare l’attenzione su un fenomeno ampiamente illustrato dal Premio Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa nella sua opera “La civiltà dello spettacolo”.

Si tratta di un processo di banalizzazione di tutte le attività umane che, più nello specifico sebbene non esclusivamente, collocherebbe la politica nell’insieme di cose che si starebbero trasformando in spettacolo, svuotandosi del proprio contenuto originario e perdendo di serietà e di profondità. Così diventano delle vere e proprie messinscene dove vince chi dimostra di avere le doti migliori per conquistare la popolazione, poco importa se non vengono illustrate idee e proposte, basta che ci sia intrattenimento.

Un’avvisaglia latinoamericana in questo senso si osservò in Argentina, quando i politici locali, prima di partecipare ad un dibattito pubblico, preferirono assistere allo show di Tinelli [conduttore televisivo argentino, NdT], visto che lo spettacolo era per loro più propizio della comunicazione politica tradizionale.

Lo stessa idea caratterizza la grande popolarità che Silvio Berlusconi mantiene nel suo paese. Popolarità che nel suo caso iniziò proprio grazie ai mezzi di comunicazione, di alcuni dei quali è proprietario, e che, lungi dall’essere inficiata dai numerosi scandali, tra i quali si annovera perfino la prostituzione minorile, sembra essersi consolidata.

È un fenomeno che indubbiamente deve richiamare la nostra attenzione.

(pubblicato il 26 febbraio 2013)

Il Guastafeste

di Marco Cedolin

La maggior parte degli addetti ai lavori parla di una grande sorpresa, di fronte ai risultati della tornata elettorale che si è appena conclusa, e con tutta probabilità un poco sorpresi sono rimasti sicuramente tutti coloro che già nelle passate settimane avevano "venduto" alle banche ed ai mercati un nuovo governo di continuità con l'agenda Monti, disposto a servire in tavola il cibo dietetico dispensato dalla BCE.
Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo sbanca tutto ciò che era umanamente sbancabile, supera il 25% dei consensi e s'incorona primo partito italiano, mettendosi alle spalle sia il PD che il PDL ed apprestandosi a portare nelle stanze dei bottoni circa 160 fra deputati e senatori.
Bersani attraverso una campagna elettorale assai sbiadita, condotta sullo sfondo dello scandalo MPS e della corruzione dilagante nel partito, riesce a dissipare tutti i punti percentuali di vantaggio sul PDL attribuitigli nelle settimane scorse dai sondaggi e con tutta la coalizione non riesce a superare il 30%.
Berlusconi raccoglie una coalizione in fase di disfacimento, ma con una grinta da venditore porta a porta e qualche spot elettorale di sicuro effetto, la rianima come per magia, fino a portarla al pareggio con quella di centrosinistra.
Il banchiere di Goldman Sachs Mario Monti, dopo avere governato indebitamente per 13 mesi, ...
... inabissando il paese nelle sabbie mobili della disperazione, raccoglie quanto seminato e nonostante il sostegno di Casini (che poteva contare nell'UDC su oltre il 5% dei voti) e di Fini (che fino ad un paio di anni fa presiedeva un partito forte dell'11%) non riesce a sfondare la soglia del 10%, attestandosi poco al di sotto e raccogliendo una sconfitta cocente.
Il giudice Antonio Ingroia, rientrato in Italia dal Guatemala per rivitalizzare la sinistra, di fatto ne pratica l'eutanasia, arrivando ad ottenere il 2,2% alla testa di una coalizione (IDV, Rifondazione comunista, Verdi, Comunisti italiani) che sulla carta portava in dote circa il 10% dei consensi. Sbagliando di fatto tutto quello che sarebbe stato possibile sbagliare e probabilmente anche qualcosa di più, e restando con tutti i suoi compagni fuori dal parlamento.
Gli altri piccoli partiti, da quelli di estrema sinistra alla destra identitaria, raccolgono percentuali risibili ben al di sotto del punto percentuale, dimostrando una volta di più che la politica del "tutti contro tutti" non paga e risulta del tutto inadeguata ad esprimere un progetto incisivo per il paese.
Alla luce di questi risultati naufraga ancora prima di partire il progetto di coalizione fra PD e Monti, già venduto da Napolitano ad Obama e alla BCE, dal momento che mancano materialmente i numeri (in primo luogo al Senato) perché un'ammucchiata del genere possa governare. Così come mancano i numeri perché Berlusconi, sostituendosi a Bersani nell'abbracciare l'usuraio di Goldman Sachs, possa aspirare a proporre un governo alternativo.
In una situazione d'impasse che ricorda da vicino la Grecia, le soluzioni praticabili sembrano essere solamente due, entrambe in salita e foriere di molti rischi per chi intenda praticarle.
Un governo di grande coalizione fra PD - PDL e Monti, coadiuvato da una grande crisi delle borse e dei mercati, creata artificialmente alla bisogna con tanto d'impennata dello spread. Con il rischio che però l'elettorato di centrodestra e quello di centrosinistra non accettino di buon grado il sodalizio con il nemico di sempre e facciano mancare il loro sostegno in propensione futura.
Oppure un ritorno alle urne a breve termine (dopo avere varato una nuova legge elettorale ad hoc) con una coalizione di "salvezza nazionale" imposta dallo sfacelo delle borse, dei mercati e dello spread accorso in "aiuto", dove PD - PDL e Monti tentino di giocare la carta del sacrificio necessario. Ma il rischio in questo caso sarebbe anche più grosso, perché l'elettorato indisponibile ad abbracciare il nemico potrebbe debordare in massa verso Beppe Grillo, decretando di fatto la sparizione di tutta la classe politica tradizionale e aprendo orizzonti completamente inesplorati.
Riflettendo così a caldo, l'enorme vittoria del "gustafeste" Beppe Grillo e del suo Movimento 5 stelle non può che farci piacere. Non solo perché diventa primo partito in Italia un movimento dichiaratamente NO TAV, favorevole alla creazione di un reddito di cittadinanza e di un nuovo sistema lavoro, contrario all'incenerimento dei rifiuti, alla cementificazione selvaggia e alle missioni di guerra, vicino al pensiero della decrescita e alla creazione di un nuovo modello di sviluppo. Ma anche e soprattutto perché il trionfo di Grillo intralcia in qualche misura il progetto di Bersani, Monti e Napolitano, costringendoli ad acrobazie di varia natura il cui esito potrebbe non essere così scontato come sembrava alla vigilia delle elezioni.

Marco Cedolin

Il Corrosivo

Il Movimento 5 stelle ha difeso il sistema


Wu Ming per Internazionale

Adesso che il Movimento 5 stelle sembra aver “fatto il botto” alle elezioni, non crediamo si possa più rinviare una constatazione sull’assenza, sulla mancanza, che il movimento di Grillo e Casaleggio rappresenta e amministra. L’M5s amministra la mancanza di movimenti radicali in Italia. C’è uno spazio vuoto che l’M5S occupa… per mantenerlo vuoto.
Nonostante le apparenze e le retoriche rivoluzionarie, crediamo che negli ultimi anni il Movimento 5 stelle sia stato un efficiente difensore dell’esistente. Una forza che ha fatto da “tappo” e stabilizzato il sistema. È un’affermazione controintuitiva, suona assurda, se si guarda solo all’Italia e, soprattutto, ci si ferma alla prima occhiata. Ma come? Grillo stabilizzante? Proprio lui che vuole “mandare a casa la vecchia politica”? Proprio lui che, dicono tutti, si appresta a essere un fattore di ingovernabilità?
Noi crediamo che negli ultimi anni Grillo, nolente o volente, abbia garantito la tenuta del sistema.
Negli ultimi tre anni, mentre negli altri paesi euromediterranei e in generale in occidente si estendevano e in alcuni casi si radicavano movimenti inequivocabilmente antiausterity e antiliberisti, qui da noi non è successo. Ci sono sì state lotte importanti, ma sono rimaste confinate in territori ristretti oppure sono durate poco. Tanti fuochi di paglia, ma nessuna scintilla ha incendiato la prateria, come invece è accaduto altrove. Niente indignados, da noi; niente #Occupy; niente “primavere” di alcun genere; niente “Je lutte des classes” contro la riforma delle pensioni.
Non abbiamo avuto una piazza Tahrir, non abbiamo avuto una Puerta de Sol, non abbiamo avuto una piazza Syntagma. Non abbiamo combattuto come si è combattuto – e in certi casi tuttora si combatte – altrove. Perché?

I motivi sono diversi, ma oggi vogliamo ipotizzarne uno solo. Forse non è il principale, ma crediamo abbia un certo rilievo.

Da noi, una grossa quota di “indignazione” è stata intercettata e organizzata da Grillo e Casaleggio – due ricchi sessantenni provenienti dalle industrie dell’entertainment e del marketing – in un franchise politico/aziendale con tanto di copyright e trademark, un “movimento” rigidamente controllato e mobilitato da un vertice, che raccatta e ripropone rivendicazioni e parole d’ordine dei movimenti sociali, ma le mescola ad apologie del capitalismo “sano” e a discorsi superficiali incentrati sull’onestà del singolo politico/amministratore, in un programma confusionista dove coesistono proposte liberiste e antiliberiste, centraliste e federaliste, libertarie e forcaiole. Un programma passepartout e “dove prendo prendo”, tipico di un movimento diversivo.

Fateci caso: l’M5s separa il mondo tra un “noi” e un “loro” in modo completamente diverso da quello dei movimenti di cui sopra.

Quando #Occupy ha proposto la separazione tra 1 e 99 per cento della società, si riferiva alla distribuzione della ricchezza, andando dritta al punto della disuguaglianza: l’1 per cento sono i multimilionari. Se lo avesse conosciuto, #Occupy ci avrebbe messo anche Grillo. In Italia, Grillo fa parte dell’1 per cento.
Quando il movimento spagnolo riprende il grido dei cacerolazos argentini “Que se vayan todos!”, non si sta riferendo solo alla “casta”, e non sta implicitamente aggiungendo “Andiamo noi al posto loro”.
Sta rivendicando l’autorganizzazione autogestione sociale: proviamo a fare il più possibile senza di loro, inventiamo nuove forme, nei quartieri, sui posti di lavoro, nelle università. E non sono le fesserie tecnofeticistiche grilline, le montagne di retorica che danno alla luce piccoli roditori tipo le “parlamentarie”: sono pratiche radicali, mettersi insieme per difendere le comunità di esclusi, impedire fisicamente sfratti e pignoramenti eccetera.
Tra quelli che “se ne devono andare”, gli spagnoli includerebbero anche Grillo e Casaleggio (inconcepibile un movimento comandato da un milionario e da un’azienda di pubblicità!), e anche quel Pizzarotti che a Parma da mesi gestisce l’austerity e si rimangia le roboanti promesse elettorali una dopo l’altra.
Ora che il grillismo entra in parlamento, votato come extrema ratio da milioni di persone che giustamente hanno trovato disgustose o comunque irricevibili le altre offerte politiche, termina una fase e ne comincia un’altra. L’unico modo per saper leggere la fase che inizia, è comprendere quale sia stato il ruolo di Grillo e Casaleggio nella fase che termina. Per molti, si sono comportati da incendiari. Per noi, hanno avuto la funzione di pompieri.

Può un movimento nato come diversivo diventare un movimento radicale che punta a questioni cruciali e dirimenti e divide il “noi” dal “loro” lungo le giuste linee di frattura?

Perché accada, deve prima accadere altro. Deve verificarsi un Evento che introduca una discontinuità, una spaccatura (o più spaccature) dentro quel movimento. In parole povere: il grillismo dovrebbe sfuggire alla “cattura” di Grillo. Finora non è successo, ed è difficile che succeda ora. Ma non impossibile. Noi come sempre, “tifiamo rivolta”. Anche dentro il Movimento 5 stelle.

(Questo articolo di Wu Ming, collettivo di scrittori italiani, è stato pubblicato per la prima volta il 25 febbraio 2013 nel live blog di Internazionale sulle elezioni politiche).

Foto di Laura Lezza, Getty Images

Fonte

martedì 26 febbraio 2013

Riflessioni sul Nuovo Ordine del saccheggio internazionale


Luis Britto García

1- Risulta allora che tanto l’ONU, tanto il Consiglio di Sicurezza, tanto la Nato, tanto il trattato internazionale, tanto il Tribunale dell’Aia, siano alibi affinché i potenti saccheggino i deboli. Accade così che tanto la libertà di espressione, tanto il Nobel della Pace, quanto la cultura funzionino come pretesti per uccidere l’uomo in nome dell’umanesimo, chiamare aggressore chi si difende e bombardare i civili per salvarli. Succede che il capitalismo vive derubando i propri popoli con la frode finanziaria e quelli della periferia con il saccheggio armato. A parte ripetere mille volte ancora quello che tutto il mondo sa, che fare?

2- Se non puoi vincerli, unisciti a loro, recita il catechismo del sicario.

Un repertorio di esempi sconsiglia questo connubio. Marcos Pérez Jiménez, che servì le politiche degli Stati Uniti, finì estradato da loro in un carcere in Venezuela. Manuel Noriega, che a quanto pare alcune volte collaborò con la DEA, ha preso il posto di un carcerato all’ergastolo che lo ha accusato. Alberto Fujimori, che annegò il Perù in un mare di sangue, languisce nella stessa cella dove prima gettò Abimael Guzmàn. I talebani, creati, equipaggiati, finanziati ed addestrati contro i sovietici dalla CIA, sono ora immolati nella loro Guerra Santa. Saddam Hussein, che portò l’Iraq ad una guerra contro l’Iran che conveniva soltanto agli statunitensi, finì giustiziato dal loro governo fantoccio. Così il diavolo paga chi lo serve...


3 - Se non puoi unirti a loro, obbediscigli, detta il breviario del servile.

Un’altra serie di esperienze sfortunate segna questo percorso. Rubare al popolo per dare allo straniero indigna il primo e rende ingrato il forestiero. Il re Idris di Libia vendette il suo paese e fu rovesciato da una sollevazione nazionalista. Lo Shah Reza Pahlavi dell’Iran lo regalò e fu deposto da un altro sollevamento nazionalista. I monarchici sauditi hanno dovuto cedere il loro territorio per basi militari straniere e regalare il loro petrolio a prezzi vicini a 8 dollari a barile. Carlos Andrés Pérez consegnò la sovranità al FMI e dopo una ribellione popolare su scala nazionale venne giudicato e deposto. Mubarak, pedina degli interessi degli Stati Uniti, cadde senza che questi muovessero un dito per salvarlo. Così paga il popolo chi serve il diavolo.



4 - Se non puoi obbedirgli, parteggia per loro suggeriscono le pubbliche relazioni.

Scarpette rosse, ovvero: quello che le elezioni hanno oscurato e la campagna elettorale ha ignorato..

di Rosa Ana De Santis 

La puntata di Presa Diretta andata in onda domenica sera, mentre il paese era chiamato al voto, ha portato nelle case degli italiani il dramma del femminicidio, finalmente senza sconti di verità, senza striscioni commemorativi d’apparenza, con una inequivocabile e impietosa denuncia rivolta alle Istituzioni, alle voragini giudiziarie e alla sub cultura dell’ omertà. Meccanismi perversi che ad una legislazione nazionale tutto sommato buona fanno seguire inadempienze a cascata su più livelli procedurali per lungaggini burocratiche, disorganizzazione, carenza di mezzi. Un mosaico perverso di omissioni che tante vittime ha lasciato sole. Una donna uccisa ogni due giorni nel 2012.

Un lavoro giornalistico puro, nudo e crudo come di rado la tv lascia andare in onda che fa il paio con le testimonianze di un altro prodotto di denuncia “Amore Criminale”, fatto soprattutto di “cases history”: la trasmissione che sul tema della violenza di genere costruisce soprattutto un approfondimento di tipo emotivo e psicologico pur non trascurando le pene ridotte, i killer in semilibertà, i processi per stalking iniziati quando le donne sono state già seppellite da mesi.

Di questo soprattutto Presa Diretta ha parlato e dei fondi tagliati ai centri anti violenza e alle case protette, spesso lasciate al volontariato, alla buona volontà, alla fatica di campagne di fund raising quasi porta a porta o a bandi di progetto occasionali.

Il giornalista conduttore, Riccardo Iacona, compie un viaggio dal Sud al Nord del Paese e inizia dalla camera da letto in cui la giovanissima Vanessa Scialfa è stata strangolata a 20 anni dal proprio compagno nel deserto istituzionale di Enna. Una storia paradigmatica: l’amore esclusivo e morboso, giorni su giorni trascorsi da prigioniera per desiderio di possesso e di controllo da parte del proprio fidanzato, una famiglia che sembra accettare il canone del dominio maschile nella tolleranza generale che non vede, non sente e non denuncia e che arriva sempre troppo tardi. Quando le scarpe di tutti i colori, sportive, eleganti, giovanili o comode diventano non più il vezzo della femminilità, ma il ritratto di una carneficina: quella di centotrentasette donne l’anno come dichiara l’ISTAT.

LA VERA RIBELLIONE COMINCIA DA UNA RISATA

Tutt’intorno a noi, qui sulla Terra, c’è un’immensa risata. Tutti ridono, gli alberi, gli uccelli, tutti ad eccezione dell’uomo. La sua tristezza deriva dal voler rimanere troppo aggrappato alle parole, senza concedersi momenti di puro silenzio. Nel silenzio c’è musica, c’è danza, c’è vita, c’è il tempio del divino.

Non servono ideologie, serve solo partecipare alla danza universale. Questa è la sola rivoluzione possibile.La nostra stupidità ci fa ascoltare persone il cui scopo è quello di renderci tristi, perché così possono rompere la sintonia con quello che ci circonda. Così possono sfruttarci, renderci schiavi, opprimerci. Senza l’armonia che dovrebbe esserci, si è soli, divisi ed è più difficile ribellarsi.

La vera ribellione comincia dalla risata. Iniziamo a ridere dei nostri leader religiosi, sono finti, sono ipocriti. Ridiamo dei politicanti che ci ingannano continuamente. E’ solo una banda di criminali. Il giorno in cui tutti rideremo in faccia a queste persone il loro potere svanirà e noi porteremo chitarre in giro, non le croci che abbiamo adesso.

Ogni croce che portiamo dovrebbe essere sostituita da una chitarra!

(articolo ispirato agli insegnamenti del maestro Osho)


by Wenz da http://www.musica-spirito.it/spiritualita/musica-e-spirito/osho-non-portiamo-croci-ma-chitarre/

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