Ron Paul al Congresso il 3 agosto 2012 – traduzione a cura di N. Forcheri
Cedo la parola per due minuti a un patriota americano che non ha lesinato i suoi sforzi per evitare che l’America si buttasse in avventure all’estero. Ron Paul del Texas.
Grazie per la parola. Questo progetto di legge potrebbe essere felicemente chiamato “Legge per l’Ossessione sull’Iran 2012” perché è quello che continuiamo a fare, ossessionarci per l’Iran e l’idea che esso sia una minaccia alla nostra sicurezza nazionale. L’Iran è chiaramente una nazione del terzo mondo senza né Marina o Aviazione degne di nota, né missili balistici intecontinentali. L’AEIA e la CIA hanno detto che non sta per acquisire l’arma nucleare. E’ così simile a quello che succedette all’inizio di un decennio fa, quando siamo andati a battere i tamburi di guerra contro l’Iraq ma era tutta una farsa, l’Iraq non rappresentava nessun pericolo. Ed è quello che facciamo: battiamo i tamburi di guerra di nuovo.
Adesso che il progeto di legge è approdato dalla conferenza, ci troviamo a trattare le libertà civili in Siria, ora il caso vuole che io sia proprio un accanito sostenitore delle libertà civili e lasciatemi dire che questa legge non farà niente per migliorare le libertà civili delle persone in Siria.
Se fossimo veramente interessati alle libertà civili perché non ci guardiamo noi stessi, perché non prendiamo in considerazione quello che succede in patria, le perquisizioni senza mandato di arresto nel contesto del Patriot Act? Che ne è della politica di assassinio dei cittadini americani? Che ne è degli arresti da parte dei militari, la legge sull’autorizzazione di difesa nazionale? Che ne è della guerra dei droni che continua? Pensate veramente che proteggiamo le libertà civili lanciando arbitrariamente o minacciando di farlo, i droni ovunque nel mondo che uccidono persone innocenti?
Se vogliamo veramente preoccuparci delle libertà civili in Siria, perché non ci preoccupiamo per le prigioni segrete nel nostro paese e del novero di torture e del fatto che le liste degli uccisi siano realizzate dal ramo esecutivo del governo mentre noi rimaniamo a guardare con le mani in mano senza dire niente e il popolo americano tollera tutto questo e marciamo in questa direzione: nella determinazione di buttarci nell’ennesima guerra?
Imporre sanzioni a un paese costituisce un atto di guerra ed è quello che fate, la prima cosa che si fa quando scoppia la guerra tra due paesi è proprio di imporre sanzioni sull’altro paese, si impone un embargo: si tratta quindi di un atto di guerra. Che cosa faremmo noi se ci imponessero un embargo e sanzioni impedendoci di importare qualsiasi prodotto nel nostro paese? Saremmo furibondi, dichiareremmo la guerra, entreremmo in guerra. Siamo quindi noi i nemici che andiamo a ficcare il naso negli affari altrui alla ricerca di un’opportunità per dichiarare l’ennesima guerra. Prima la Siria, poi l’Iran, abbiamo troppe guerre, dobbiamo cessare le guerre. Non abbiamo più i soldi per combattere queste guerre.
Sono ancora sconvolto dall’ossessione per armi che non esistono e in cambio nessuno si preoccupa delle numerosissime armi nucleari detenute da paesi che non hanno neanche firmato il trattato di non proliferazione nucleare. Considero sconvolgente che l’ossessione continui e molto preoccupante questo sostegno assoluto a correggere le libertà civili in Siria e a intrappolare l’Iran vietandogli di fare qualcosa che dovrebbe avere il diritto di fare. Inoltre secondo me si vedrà con il tempo che questo non è altro che l’ulteriore passo verso l’ennesima guerra di cui non abbiamo bisogno, a un paese che non ci ha né provocato né minacciato nella nostra sicurezza nazionale, e non dobbiamo semplicemente farlo, lo abbiamo fatto per troppo tempo, negli ultimi 15 anni in cui siamo stati ossessionati dall’idea di andare in guerra per tentare di risolvere tutti i problemi del mondo e nel contempo ciò ci faceva andare in bancarotta. Invito tutti a non votare a favore di questa risoluzione.
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