In più poi altro articolo:
LA GUERRA AMBIENTALE E’ IN ATTO
L’obiettivo è il controllo del pianeta Terra. Impossibile negare l’evidenza: governi e militari trattano la popolazione peggio di una cavia. La dittatura nazista o staliniana al confronto è uno scherzo. Ecco altre prove del Pentagono: la diffusione aerea di impianti biologici nel cibo, nell’acqua, nell’aria.
Lo dicono comunque gli stessi criminali in divisa che spadroneggiano in mezzo mondo, Italia in primis: «…are used to treat vast areas…». La brochure a stelle e strisce è inequivocabile: «The 757th Airlift Squadron of the 910th Airlift Wing conducts the only aerial spray missions in the Air Force. These Reservists use four C-130H aircraft equipped with Modular Aerial Spray Systems (MASS), which are used to treat vast areas. For example, crews were charged with spraying areas devastated by Hurricane Katrina in Mississippi, Louisiana and Texas, to prevent the spread of disease. The 757th Airlift Squadron operates out of the Youngstown Air Reserve Station in Ohio». Si chiede un mio informatore allarmato: con cosa e per cosa?
E avvisano chi viene trattato? Va in onda il medesimo copione già sperimentato negli anni ’50 e ’60 mediante gli esperimenti nucleari segreti direttamente sulla popolazione (alla voce Stati Uniti d’America e Gran Bretagna), scoperti da ricercatori indipendenti ed ammessi dai “governi alleati”. Vale a dire: una sperimentazione di massa. Si, perché lo zio Sam ha allargato a dismisura l’orizzonte su scala planetaria. Tanto chi lo controlla? L’Europa è succube o tutt’al più supina al volere criminale della Casa Bianca e al nuovo ordine mondiale degli illuminati (vedi anche i criminali a piede libero Rockefeller e Rothschild). A parte le lobbies, basta dare un’occhiata all’Aspen Institute , o meglio al grado di cooptazione della cosiddetta “classe dirigente” del vecchio continente. Quanto alla portaerei Italia, i boiardi di Stato ci sono tutti: da Berlusconi a Prodi, passando per l’eterodiretto Monti ed il privilegiato Napolitano (inciampato nella trattativa Stato-mafia). Alzi la mano chi è fuori controllo disumano, a parte i miopi e i noti corrotti assoldati un tanto al chilo. Il tema della guerra ambientale in atto non entra nel dibattito generale dettato da chi detiene il potere. Quanto alle voci ammaestrate, basta fare attenzione alle grossolanità – nazionali e internazionali – pronunciate dai giullari ammaestrati – italioti e non – per rendersi conto del livello di disinformazione corrente. Allora: Saviano e Grillo a nanna. La faccenda è seria: è in gioco la vita di questa generazione e di quelle future.
Italia, scie chimiche, anno 2012
Controllo totale – Il vero scopo delle scie chimiche (chemtrails): il controllo della popolazione mondiale, per mezzo della distribuzione sul globo di microsensori che funzionano alimentati dai raggi ultravioletti. Ecco perché gli avvelenatori stanno completando la distruzione dell’ozonosfera. Bisognerebbe acquisire familiarità con il documento “Weather As a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025”, un capitolo delle previsioni future. Le persone preoccupate circa le operazioni di aerosol in tutto il mondo nell’atmosfera e definite “scie chimiche”, spesso si riferiscono a questo testo come un’evidenza in grado di dimostrare che le forze armate statunitensi sono coinvolte nelle operazioni di irrorazione per il controllo del tempo. Si tratta di un documento bellico da divulgare nelle scuole di ogni ordine e grado ed in ogni continente.
Il concetto che le scie chimiche servono a ridurre il riscaldamento globale è la solita storia di copertura.
L’obiettivo è il controllo del pianeta Terra. Impossibile negare l’evidenza: governi e militari trattano la popolazione peggio di una cavia. La dittatura nazista o staliniana al confronto è uno scherzo. Ecco altre prove del Pentagono: la diffusione aerea di impianti biologici nel cibo, nell’acqua, nell’aria.
Lo dicono comunque gli stessi criminali in divisa che spadroneggiano in mezzo mondo, Italia in primis: «…are used to treat vast areas…». La brochure a stelle e strisce è inequivocabile: «The 757th Airlift Squadron of the 910th Airlift Wing conducts the only aerial spray missions in the Air Force. These Reservists use four C-130H aircraft equipped with Modular Aerial Spray Systems (MASS), which are used to treat vast areas. For example, crews were charged with spraying areas devastated by Hurricane Katrina in Mississippi, Louisiana and Texas, to prevent the spread of disease. The 757th Airlift Squadron operates out of the Youngstown Air Reserve Station in Ohio». Si chiede un mio informatore allarmato: con cosa e per cosa?
E avvisano chi viene trattato? Va in onda il medesimo copione già sperimentato negli anni ’50 e ’60 mediante gli esperimenti nucleari segreti direttamente sulla popolazione (alla voce Stati Uniti d’America e Gran Bretagna), scoperti da ricercatori indipendenti ed ammessi dai “governi alleati”. Vale a dire: una sperimentazione di massa. Si, perché lo zio Sam ha allargato a dismisura l’orizzonte su scala planetaria. Tanto chi lo controlla? L’Europa è succube o tutt’al più supina al volere criminale della Casa Bianca e al nuovo ordine mondiale degli illuminati (vedi anche i criminali a piede libero Rockefeller e Rothschild). A parte le lobbies, basta dare un’occhiata all’Aspen Institute , o meglio al grado di cooptazione della cosiddetta “classe dirigente” del vecchio continente. Quanto alla portaerei Italia, i boiardi di Stato ci sono tutti: da Berlusconi a Prodi, passando per l’eterodiretto Monti ed il privilegiato Napolitano (inciampato nella trattativa Stato-mafia). Alzi la mano chi è fuori controllo disumano, a parte i miopi e i noti corrotti assoldati un tanto al chilo. Il tema della guerra ambientale in atto non entra nel dibattito generale dettato da chi detiene il potere. Quanto alle voci ammaestrate, basta fare attenzione alle grossolanità – nazionali e internazionali – pronunciate dai giullari ammaestrati – italioti e non – per rendersi conto del livello di disinformazione corrente. Allora: Saviano e Grillo a nanna. La faccenda è seria: è in gioco la vita di questa generazione e di quelle future.
Italia, scie chimiche, anno 2012
Controllo totale – Il vero scopo delle scie chimiche (chemtrails): il controllo della popolazione mondiale, per mezzo della distribuzione sul globo di microsensori che funzionano alimentati dai raggi ultravioletti. Ecco perché gli avvelenatori stanno completando la distruzione dell’ozonosfera. Bisognerebbe acquisire familiarità con il documento “Weather As a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025”, un capitolo delle previsioni future. Le persone preoccupate circa le operazioni di aerosol in tutto il mondo nell’atmosfera e definite “scie chimiche”, spesso si riferiscono a questo testo come un’evidenza in grado di dimostrare che le forze armate statunitensi sono coinvolte nelle operazioni di irrorazione per il controllo del tempo. Si tratta di un documento bellico da divulgare nelle scuole di ogni ordine e grado ed in ogni continente.
Il concetto che le scie chimiche servono a ridurre il riscaldamento globale è la solita storia di copertura.
L’aeronautica militare nord-americana ha studiato come diffondere sensori nanometrici tra la popolazione per mezzo del cibo, dell’acqua e dell’aria, di modo che questi sensori penetrino nell’organismo. Numerosi ricercatori indipendenti hanno raccolto prove che le scie chimiche contengono non solo germi, ma anche metalli, cellule di sangue, sedativi, sostanze cristalline, sali di bario ed un tipo di fibra di polietilene e silicio. Solo per offrire un termine di paragone documentato da nord a sud, osservato da una miriade di testimoni oculari: nel giugno 2012 in Puglia nevicava di brutto su distese di ortaggi, uliveti, vigneti e campi di grano. Velivoli senza livrea hanno irrorato il cielo nell’indifferenza generale, grazie alla compiacenza delle sottomesse autorità tricolori; ovviamente in ossequio agli accordi della Nato.
La dottoressa Hildegarde Staninger, tossicologa ed il dottor Michael Castle, chimico e attivista, hanno unito le loro forze per determinare se le nanofibre che fuoriescono dalla pelle dei malati di Morgellons e le nanofibre delle scie chimiche sono correlate. I pazienti affetti da Morgellons presentano nanofibre di colori differenti che fuoriescono da piaghe che non guariscono. Le fibre di ricaduta delle scie chimiche sono simili. Sono su di noi, nella nostra abitazione e si possono vedere con una luce fluorescente nera. La luce ultravioletta le fa brillare. I filamenti, campioni di tessuto prelevati dalle vittime del Morgellons e campioni delle fibre delle chemtrails, sono stati inviati nei migliori laboratori degli Stati Uniti: AMDL Inc., ACS, Inc., MIT e Lambda Solutions. Il dottor Castle e la dottoressa Staninger hanno chiesto a questi laboratori di identificare le fibre. La dottoressa Staninger ha inoltre determinato che i filamenti del Texas coincidono con quelli analizzati in Italia. Le fibre delle scie chimiche sono una specie di filamenti pre-Morgellons. Le fibre del Morgellons sono più sviluppate, ma sono correlate ad un tipo di nanotecnologia. Assistiamo ad un’invasione dei tessuti umani nella forma di nanotubi, nanofili, nonostrumenti, in grado di autoassemblarsi, autoreplicarsi insieme con sensori o antenne e capaci di trasportare frammenti di D.N.A. ed R.N.A. geneticamente modificati. Queste nanomacchine proliferano in un ambiente alcalino ed usano l’energia dell’organismo, i suoi minerali ed altri elementi non identificati come alimentazione. Esiste un’evidenza che suggerisce che queste nanomacchine ospitano al loro interno delle batterie. Si ritiene anche che siano in grado di ricevere specifiche microonde, segnali EMF ed ELF. E’ possibile che le fibre delle scie chimiche diventino nanoparticelle? La dottoressa Staninger pensa di sì. Le nanoarticelle possono passare attraverso le barriere del sangue nei polmoni, entrare in circolo e raggiungere il cervello o altri organi del corpo. Jim Giles afferma: “Le nanoparticelle, piccoli grumi che potrebbero essere usati per rendere i circuiti dei computers più veloci e per migliorare l’assorbimento dei farmaci, possono raggiungere il cervello dopo essere state inalate”.
La Staninger ritiene che queste nanoparticelle siano in grado di assemblarsi dopo che hanno raggiunto il cervello o altri organi. Ella afferma che noi mangiamo questa nanotecnologia. È nel cibo, nelle piante e negli animali. Ricorda anche che le nanoparticelle replicano il D.N.A. dei germi con cui vengono in contatto. Ciò determina un aumento delle malattie. Un tipo di nanofilo è implicato nella creazione di pseudo-capelli e di pseudo-pelle. Queste proteine, in grado di replicarsi, creano anche forme chimeriche, simili ad insetti o a parassiti. Nascono pure dei bambini con queste nanomacchine nel loro organismo e ciò è la prova che questa tecnologia può oltrepassare le barriere protettive. Il dottor Castle ha stabilito che almeno 20 milioni di Statunitensi hanno questi sensori, antenne fili e strumenti nel loro organismo. Il Morgellons si diffonde con una media di mille casi al giorno. La media è destinata a crescere nei prossimi anni. Le persone che non manifestano sintomi del Morgellons possono avere comunque una malattia non conclamata. Si ritiene che il sintomo principale sia l’espulsione di fibre dalla pelle. Se non si manifestano sintomi, vuol dire che il tuo organismo si sta abituando all’aggressione.
Su la testa – Una volta i disinformatori prezzolati o più semplicemente i dementi nullafacenti – senza arte né parte – stravaccati sul web, riuscivano a convincere le masse facendo credere che Haarp fosse una stazione radio per musica leggera, che le scie chimiche un grazioso ornamento al cielo naturale, i cerchi nel grano elaborati da ricci in amore, il signoraggio bancario una fortuna per i popoli. Invece, basta socchiudere gli occhi al cielo. Quella che stiamo vivendo è una guerra climatica, ambientale, finanziaria ed alimentare creata in laboratorio da criminali potenti. O apriamo le menti e facciamo qualche cosa di sensato per arrestare questa barbarie, oppure siamo destinati in questa vita a soccombere. Non è più tempo di ingenuità o chiacchiere al vento. Bisogna osare: vale a dire mandare gambe all’aria questo sistema di potere che opprime il genere umano e distrugge la vita di Gaia.
di Gianni Lannes
fonte
LA GUERRA AMBIENTALE E’ IN ATTO
Comunicato Stampa
Se ne parla in una conferenza a FIRENZE il 27 ottobre 2012 con il Generale Fabio Mini.
Nel 1966, il professor Gordon J.F. MacDonald, allora direttore associato dell’Istituto di Geofisica e Fisica Planetaria della University of California di Los Angeles aveva scritto il libro "Unless Peace Comes"(“A meno che non venga la pace”). Lo specialista in strategie di guerra ne intitolava un capitolo con una domanda piuttosto inquietante: “COME DISTRUGGERE L’AMBIENTE? ”. Scriveva MacDonald: "Tra i futuri mezzi per conseguire gli obiettivi nazionali con la forza, una possibilità dipende dalla capacità dell'uomo di controllare e manipolare l'ambiente del suo pianeta. Una volta ottenuta, questo potere sull'ambiente fornirà all’uomo una nuova forza in grado di fare danni grandi e indiscriminati. La nostra comprensione attuale del cambiamento ambientale intenzionale rende difficile immaginare un mondo in cui si svolgerà la guerra geofisica.“
Secondo MacDonald le armi geofisiche potevano diventare parte dell’armamento di ogni nazione e rivelarsi particolarmente adatte per guerre sotto copertura o segrete. Parlava di scioglimento o destabilizzazione delle calotte polari, tecniche di impoverimento dell’ozono, ingegnerizzazione dei terremoti, controllo delle onde oceaniche e manipolazione delle onde cerebrali attraverso l'azione sui campi energetici del pianeta. Il ruolo che rivestiva il prof. Mac Donald era tutt'altro che insignificante: nel 1966 era consigliere del Presidente dgli Stati Uniti Lyndon B. Johnson ed in seguito diverrà membro del consiglio per il controllo tecnologico sugli armamenti.
Nel 2007 sarà il generale Fabio Mini ad affrontare apertamente la questione delle guerre del futuro e dell' obiettivo del controllo ambientale. Lo farà in un articolo pubblicato su LIMES. Scriveva qualche anno fa il generale Mini:
“La guerra ambientale, in qualunque forma, è proibita dalle leggi internazionali. Le Nazioni Unite fin dal 1977 hanno approvato la convenzione contro le modifiche ambientali, il che rende ingiustificabile qualsiasi guerra proprio per i suoi effetti sull’ambiente, ma come succede a molte convenzioni, quella del 1977 è stata ignorata ed i militari hanno anzi accelerato la ricerca e l’applicazione delle tecniche di modificazione del tempo e del clima, facendole passare alla clandestinità. Se prima di quella data, l’uso delle devastazioni ambientali era chiaro e se le modifiche ambientali anche gravissime erano codificate e persino elevate al rango di sviluppo strategico o di progresso tecnologico, oggi non si sa più dove si diriga la ricerca e come si orientino le nuove armi”.
Ma cosa hanno a che fare queste autorevoli considerazioni sulla possibilità di usare l'ambiente come arma col dibattito sull'importanza della lotta al riscaldamento globale che investe l'opinione pubblica da almeno due decenni?
Tutti ci stiamo rendendo conto della grave incidenza degli eventi atmosferici e dei mutamenti climatici, ma è la CO2 il vero responsabile di questi cambiamenti, o le responsabilità di questa situazione vanno ricercate in altri ambiti ?
Ed ancora, la questione del riscaldamento globale non si sta trasformando in un cavallo di Troia per introdurre una militarizzazione forzata dell'ambiente attraverso tecnologie di intervento sull'atmosfera e sull'ambiente?
A seguito di questi eventi atmosferici e climatici infatti, i governi ed gli esperti stanno spingendo affinchè la lotta ai cambiamenti climatici diventi materia di sicurezza e quindi ambito gestito dai militari.
I passaggi in questa direzione sono già avvenuti, e sono in via di perfezionamento. La militarizzazione completa del pianeta con la scusa di dover debellare il più grande pericolo che l’umanità dovrà affrontare, il "Global Warming Antropico", è già in atto.
La pressione sull’opinione pubblica viene attuato con ogni mezzo. Il mondo si muove verso una militarizzazione non solo dello spazio, ma di ogni ambito istaurando un sistema di sorveglianza elettronica globale.
Di questo si parlerà in una conferenza dal titolo "LA GUERRA AMBIENTALE E' IN ATTO: dalle mistificazioni sul Global Warming alle modificazioni globali della Geoingegneria" che si svolgerà il 27 ottobre 2012 alle ore 15.00 a Firenze presso la Sala Vanni di piazza del Carmine, a cui parteciperanno come relatori il già citato generale Fabio Mini, il biologo Enzo Pennetta e il giornalista Antonio Mazzeo.
Enzo Pennetta esaminerà la controversa questione del riscaldamento globale e i suoi risvolti. Il generale Mini parlerà di "guerra ambientale", mentre Antonio Mazzeo, affronterà il tema riportando l'esperienza del Comitato NoMUOS, che da anni si batte contro l'installazione del MUOS a Niscemi. Definito l'occhio del Pentagono in Sicilia il MUOS, un potente sistema di antenne e radar, è ritenuto dagli Stati Uniti un elemento fondamentale del sistema globale per la gestione delle guerre future e il controllo del pianeta. Tre punti di vista, tre approfondimenti per aprire un dibattito su un tema cruciale per il nostro presente e futuro.
La conferenza è stata voluta fortemente da un gruppo di cittadini da qualche anno impegnati nella questione. L'intento è aprire una seria discussione su scenari tanto preoccupanti quanto concreti. Gli strumenti della guerra climatica sono in grado di destabilizzare il suolo e le correnti atmosferiche, e di conseguenza l'ambiente in cui viviamo, le nostre economie e dunque le nostre vite.
Per maggiori info sulla conferenza: www.nogeoingegneria.com
Comunicato stampa ricevuto da Enrico Galoppini
http://perchiunquehacompreso.blogspot.it
La dottoressa Hildegarde Staninger, tossicologa ed il dottor Michael Castle, chimico e attivista, hanno unito le loro forze per determinare se le nanofibre che fuoriescono dalla pelle dei malati di Morgellons e le nanofibre delle scie chimiche sono correlate. I pazienti affetti da Morgellons presentano nanofibre di colori differenti che fuoriescono da piaghe che non guariscono. Le fibre di ricaduta delle scie chimiche sono simili. Sono su di noi, nella nostra abitazione e si possono vedere con una luce fluorescente nera. La luce ultravioletta le fa brillare. I filamenti, campioni di tessuto prelevati dalle vittime del Morgellons e campioni delle fibre delle chemtrails, sono stati inviati nei migliori laboratori degli Stati Uniti: AMDL Inc., ACS, Inc., MIT e Lambda Solutions. Il dottor Castle e la dottoressa Staninger hanno chiesto a questi laboratori di identificare le fibre. La dottoressa Staninger ha inoltre determinato che i filamenti del Texas coincidono con quelli analizzati in Italia. Le fibre delle scie chimiche sono una specie di filamenti pre-Morgellons. Le fibre del Morgellons sono più sviluppate, ma sono correlate ad un tipo di nanotecnologia. Assistiamo ad un’invasione dei tessuti umani nella forma di nanotubi, nanofili, nonostrumenti, in grado di autoassemblarsi, autoreplicarsi insieme con sensori o antenne e capaci di trasportare frammenti di D.N.A. ed R.N.A. geneticamente modificati. Queste nanomacchine proliferano in un ambiente alcalino ed usano l’energia dell’organismo, i suoi minerali ed altri elementi non identificati come alimentazione. Esiste un’evidenza che suggerisce che queste nanomacchine ospitano al loro interno delle batterie. Si ritiene anche che siano in grado di ricevere specifiche microonde, segnali EMF ed ELF. E’ possibile che le fibre delle scie chimiche diventino nanoparticelle? La dottoressa Staninger pensa di sì. Le nanoarticelle possono passare attraverso le barriere del sangue nei polmoni, entrare in circolo e raggiungere il cervello o altri organi del corpo. Jim Giles afferma: “Le nanoparticelle, piccoli grumi che potrebbero essere usati per rendere i circuiti dei computers più veloci e per migliorare l’assorbimento dei farmaci, possono raggiungere il cervello dopo essere state inalate”.
La Staninger ritiene che queste nanoparticelle siano in grado di assemblarsi dopo che hanno raggiunto il cervello o altri organi. Ella afferma che noi mangiamo questa nanotecnologia. È nel cibo, nelle piante e negli animali. Ricorda anche che le nanoparticelle replicano il D.N.A. dei germi con cui vengono in contatto. Ciò determina un aumento delle malattie. Un tipo di nanofilo è implicato nella creazione di pseudo-capelli e di pseudo-pelle. Queste proteine, in grado di replicarsi, creano anche forme chimeriche, simili ad insetti o a parassiti. Nascono pure dei bambini con queste nanomacchine nel loro organismo e ciò è la prova che questa tecnologia può oltrepassare le barriere protettive. Il dottor Castle ha stabilito che almeno 20 milioni di Statunitensi hanno questi sensori, antenne fili e strumenti nel loro organismo. Il Morgellons si diffonde con una media di mille casi al giorno. La media è destinata a crescere nei prossimi anni. Le persone che non manifestano sintomi del Morgellons possono avere comunque una malattia non conclamata. Si ritiene che il sintomo principale sia l’espulsione di fibre dalla pelle. Se non si manifestano sintomi, vuol dire che il tuo organismo si sta abituando all’aggressione.
Su la testa – Una volta i disinformatori prezzolati o più semplicemente i dementi nullafacenti – senza arte né parte – stravaccati sul web, riuscivano a convincere le masse facendo credere che Haarp fosse una stazione radio per musica leggera, che le scie chimiche un grazioso ornamento al cielo naturale, i cerchi nel grano elaborati da ricci in amore, il signoraggio bancario una fortuna per i popoli. Invece, basta socchiudere gli occhi al cielo. Quella che stiamo vivendo è una guerra climatica, ambientale, finanziaria ed alimentare creata in laboratorio da criminali potenti. O apriamo le menti e facciamo qualche cosa di sensato per arrestare questa barbarie, oppure siamo destinati in questa vita a soccombere. Non è più tempo di ingenuità o chiacchiere al vento. Bisogna osare: vale a dire mandare gambe all’aria questo sistema di potere che opprime il genere umano e distrugge la vita di Gaia.
di Gianni Lannes
fonte
LA GUERRA AMBIENTALE E’ IN ATTO
Comunicato Stampa
Se ne parla in una conferenza a FIRENZE il 27 ottobre 2012 con il Generale Fabio Mini.
Nel 1966, il professor Gordon J.F. MacDonald, allora direttore associato dell’Istituto di Geofisica e Fisica Planetaria della University of California di Los Angeles aveva scritto il libro "Unless Peace Comes"(“A meno che non venga la pace”). Lo specialista in strategie di guerra ne intitolava un capitolo con una domanda piuttosto inquietante: “COME DISTRUGGERE L’AMBIENTE? ”. Scriveva MacDonald: "Tra i futuri mezzi per conseguire gli obiettivi nazionali con la forza, una possibilità dipende dalla capacità dell'uomo di controllare e manipolare l'ambiente del suo pianeta. Una volta ottenuta, questo potere sull'ambiente fornirà all’uomo una nuova forza in grado di fare danni grandi e indiscriminati. La nostra comprensione attuale del cambiamento ambientale intenzionale rende difficile immaginare un mondo in cui si svolgerà la guerra geofisica.“
Secondo MacDonald le armi geofisiche potevano diventare parte dell’armamento di ogni nazione e rivelarsi particolarmente adatte per guerre sotto copertura o segrete. Parlava di scioglimento o destabilizzazione delle calotte polari, tecniche di impoverimento dell’ozono, ingegnerizzazione dei terremoti, controllo delle onde oceaniche e manipolazione delle onde cerebrali attraverso l'azione sui campi energetici del pianeta. Il ruolo che rivestiva il prof. Mac Donald era tutt'altro che insignificante: nel 1966 era consigliere del Presidente dgli Stati Uniti Lyndon B. Johnson ed in seguito diverrà membro del consiglio per il controllo tecnologico sugli armamenti.
Nel 2007 sarà il generale Fabio Mini ad affrontare apertamente la questione delle guerre del futuro e dell' obiettivo del controllo ambientale. Lo farà in un articolo pubblicato su LIMES. Scriveva qualche anno fa il generale Mini:
“La guerra ambientale, in qualunque forma, è proibita dalle leggi internazionali. Le Nazioni Unite fin dal 1977 hanno approvato la convenzione contro le modifiche ambientali, il che rende ingiustificabile qualsiasi guerra proprio per i suoi effetti sull’ambiente, ma come succede a molte convenzioni, quella del 1977 è stata ignorata ed i militari hanno anzi accelerato la ricerca e l’applicazione delle tecniche di modificazione del tempo e del clima, facendole passare alla clandestinità. Se prima di quella data, l’uso delle devastazioni ambientali era chiaro e se le modifiche ambientali anche gravissime erano codificate e persino elevate al rango di sviluppo strategico o di progresso tecnologico, oggi non si sa più dove si diriga la ricerca e come si orientino le nuove armi”.
Ma cosa hanno a che fare queste autorevoli considerazioni sulla possibilità di usare l'ambiente come arma col dibattito sull'importanza della lotta al riscaldamento globale che investe l'opinione pubblica da almeno due decenni?
Tutti ci stiamo rendendo conto della grave incidenza degli eventi atmosferici e dei mutamenti climatici, ma è la CO2 il vero responsabile di questi cambiamenti, o le responsabilità di questa situazione vanno ricercate in altri ambiti ?
Ed ancora, la questione del riscaldamento globale non si sta trasformando in un cavallo di Troia per introdurre una militarizzazione forzata dell'ambiente attraverso tecnologie di intervento sull'atmosfera e sull'ambiente?
A seguito di questi eventi atmosferici e climatici infatti, i governi ed gli esperti stanno spingendo affinchè la lotta ai cambiamenti climatici diventi materia di sicurezza e quindi ambito gestito dai militari.
I passaggi in questa direzione sono già avvenuti, e sono in via di perfezionamento. La militarizzazione completa del pianeta con la scusa di dover debellare il più grande pericolo che l’umanità dovrà affrontare, il "Global Warming Antropico", è già in atto.
La pressione sull’opinione pubblica viene attuato con ogni mezzo. Il mondo si muove verso una militarizzazione non solo dello spazio, ma di ogni ambito istaurando un sistema di sorveglianza elettronica globale.
Di questo si parlerà in una conferenza dal titolo "LA GUERRA AMBIENTALE E' IN ATTO: dalle mistificazioni sul Global Warming alle modificazioni globali della Geoingegneria" che si svolgerà il 27 ottobre 2012 alle ore 15.00 a Firenze presso la Sala Vanni di piazza del Carmine, a cui parteciperanno come relatori il già citato generale Fabio Mini, il biologo Enzo Pennetta e il giornalista Antonio Mazzeo.
Enzo Pennetta esaminerà la controversa questione del riscaldamento globale e i suoi risvolti. Il generale Mini parlerà di "guerra ambientale", mentre Antonio Mazzeo, affronterà il tema riportando l'esperienza del Comitato NoMUOS, che da anni si batte contro l'installazione del MUOS a Niscemi. Definito l'occhio del Pentagono in Sicilia il MUOS, un potente sistema di antenne e radar, è ritenuto dagli Stati Uniti un elemento fondamentale del sistema globale per la gestione delle guerre future e il controllo del pianeta. Tre punti di vista, tre approfondimenti per aprire un dibattito su un tema cruciale per il nostro presente e futuro.
La conferenza è stata voluta fortemente da un gruppo di cittadini da qualche anno impegnati nella questione. L'intento è aprire una seria discussione su scenari tanto preoccupanti quanto concreti. Gli strumenti della guerra climatica sono in grado di destabilizzare il suolo e le correnti atmosferiche, e di conseguenza l'ambiente in cui viviamo, le nostre economie e dunque le nostre vite.
Per maggiori info sulla conferenza: www.nogeoingegneria.com
Comunicato stampa ricevuto da Enrico Galoppini
http://perchiunquehacompreso.blogspot.it
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