"THE END"

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lunedì 1 luglio 2013

L’informazione telematica come metodo di disinformazione globale… Facebook, Google, Twitter, Wikipedia…

Ad integrazione dell’articolo: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2013/06/facebook-e-la-tecnica-dipnosi-leggera.html

Sì Paolo, concordo in pieno e anch’io, se pur mi “fisso” per passione su certi argomenti, come attualmente la disinformazione e le tecniche della manipolazione mentale, nel senso che cerco di documentarmi il più possibile oltre a osservare con attenzione, non dimentico di mantenere il mio equilibrio personalizzato. Apprezzo molto la solitudine consigliera, la vita sociale a tratti e di qualità emozionale adeguata a me, ma anche la natura e tutto ciò che mi capita sotto tiro del cuore, ovviamente al di fuori della morsa virtuale.
Ogni tanto però, un morso alla menzogna organizzata, lo do volentieri pure io e perfino mi diverto!
So che non avremo ancora molto tempo a disposizione per esternare i nostri timori e per parlare di questi temi.
Il Facebook e gli altri organi di comunicazione più usati, ogni giorno sono come delle fiammelle che si spengono. Le applicazioni cambiano giornalmente e assomigliano sempre più alle sbarre di un carcere, che si stringono e si fondono, fino a diventare un muro di ferro che genera oscurità!
Più che farmi invischiare, spero di divincolarmi da questa tenaglia che ostacola e distorce la realtà di un mondo asfissiato e già truccato da morto.
Sì è vero che dipende da noi spegnere il PC e andare a passeggio, ma se poi vedo la fauna bruciata dalle sostanze chimiche irrorate dagli aerei misteriosi, che fanno parte del programma della nuova geoingegneria, cosa ci rimarrà da guardare? Queste informazioni possiamo ancora scambiarcele sul Web, tra mille trabocchetti e pericoli, ma ancora possiamo, mentre un domani?




 Google (non so se hai notato che i grembiulini dei massoni sono uguali al simbolo di Gmail, quella letterona bianca bordata di rosso) e tutti gli altri canali di comunicazione, si stanno modificando in fretta; quanto più noi capiamo la realtà, tanto più si adeguano con nuove censure e spionaggi. Facebook, Gmail, Google e tutto il resto, ma anche fare le ricerche in rete, diventa sempre più difficile e ogni volta che trovo interessante un argomento, lo condivido con gli altri più in fretta che posso.

Ad esempio ho creato una nota su Facebook che mostra quanti video sono costantemente censurati da You Tube. Ogni volta che mi accorgo che il link è inutilizzabile, lo aggiungo alla nota e così man mano, si è creato una sorta di archivio dimostrativo, con i temi che sono maggiormente censurati, messi bene in evidenza!

Si tratta per lo più di video che parlavano di qualche malefatta delle industrie petrolifere, di orrori OGM, dell’industria alimentare poco commestibile, l’industria farmaceutica e la sua malattia immaginaria che frutta miliardi. Ma anche della geoingegneria, vale a dire il grande gioco a dadi con le pedine a forma di Dio e Belzebù o il talpone distruttore della terra chiamato fracking, le cure naturali contro il cancro e a costo zero e che tanto poco garbano a chi vende pasticche a peso d’oro e tanto altro ancora. Tutta roba che, guarda caso, ha a che fare con i soldi.

Ormai mi arrivano sempre più spesso dei blocchi operativi per ammonizione del Facebook e senza nessuna spiegazione allegata; l’ultima volta è stata da ridere: mi hanno chiesto dei codici di sicurezza da ricopiare, ma la casella era vuota! Questo è successo a più persone e tutte parlavamo dei temi sopra elencati! A volte poi ci dicono di essersi sbagliati, ma intanto ci fanno stare fermi per ore, giorni, settimane o ci esiliano a vita dallo sponsor party di Facebook.

Scusa se mi sono dilungata e ti ringrazio per l’attenzione Paolo. Ora devo ringraziare un botanico che ho interpellato su Facebook sull’effetto degli elementi artificiali rilasciati dagli aerei con le loro scie chimiche, sulle piante. Ho visto che mi ha risposto in merito e spero di poterlo raccontare anche agli altri, di modo che certe preoccupazioni non siano percepite come fossero solo delle fissazioni paranoiche, bensì giuste osservazioni di chi spera di rigenerarsi nel verde tanto amato e di passare poi la fiaccola della vita ai prossimi ammiratori della natura che vorranno assaporare tutta la bellezza terrestre, com’è stato concesso anche a noi, anzi meglio!

Non vedo l’ora di tornare a passeggiare con te e Caterina per farmi spiegare come capire meglio la natura. E’ certo il miglior modo per ispirarsi a lottare sempre con vigore e passione contro la censura del verde per opera di qualche multinazionale di turno. Speriamo che entri un po’ di clorofilla anche nelle arterie del Facebook, di modo da fargli capire com’è gradevole il calore del sole verità.

Un grande abbraccio e via verso una nuova settimana. Ciao Paolo!

Elke Colangelo

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