"THE END"

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venerdì 5 luglio 2013

La soluzione ce l'hanno, ma la utilizzano solo per 6 miliardi, solo per l’emergenza terremoto e lo fanno quasi di nascosto.


...... (MA LA USANO DI NASCOSTO SOLO PER IL TERREMOTO IN EMILIA)
di GZ

Stasera parlavo con un mio amico che è dirigente di banca ed è responsabile dell’erogazione di molti dei contributi per il terremoto qui in Emilia (brava persona che rimanda le sue vacanze perchè vuole essere sicuro che finalmente i soldi vengano pagati…). Mi ha spiegato il meccanismo con cui questi 6 miliardi (credo poi 12 miliardi in tutto) vengono “creati”, usando la Cassa Depositi e Prestiti che presta alle banche che vengono rimborsate con crediti di imposta (1)
Non lo conoscevo perchè non se ne parla, ma se estendi questo decreto usato per la provincie emiliane colpite dal terremoto all’Italia (con qualche aggiustamento) usciamo dalla Depressione in qualche mese. .
Per l’Emilia utilizzano in pratica una versione del meccanismo che ho spiegato qui (vedi “La soluzione al problema del debito pubblico”) (2) per uscire dalla Depressione. E’ anche una applicazione della MMT di Mosler se vogliamo… Cioè, la soluzione per immettere moneta in realtà ce l’hanno, è nel decreto per il terremoto, ma non la vogliono usare e quando sono costretti nel caso del terremoto a fare un eccezione non ne parlano. Si tratta di una soluzione semplice ma ingegnosa perchè scavalca i vincoli della UE, del patto fiscale e dell’austerità di bilancio giocando su prestiti bancari e crediti di imposta (leggi in fondo)

Ma la utilizzano solo per 6 miliardi, come eccezione alla regola, solo per l’emergenza terremoto e lo fanno quasi di nascosto. Allo stesso tempo continuano anche questa settimana ad aumentare le tasse perchè “non ci sono i soldi” (Angelino (Alfano) ma Vai a Nasconderti. Nuove Pesantissime Tasse per Non Aumentare l’Iva) (3)

In realtà, nel caso del terremoto dove in qualche modo dovevano trovarli, hanno usato la logica e trovato la soluzione alla faccia della UE e del patto fiscale e dell’austerità.
La stessa identica logica e lo stesso identico meccanismo per creare moneta e distribuirla alle famiglie e imprese scavalcando i divieti della UE, della BCE e della Germania è applicabile su scala nazionale.

MA SE SI COMPRENDESSE CHE SI PUO’ FARE LA STESSA COSA, PER 100 O 150 MILIARDI PER TUTTA L’ITALIA…. … LA CRISI SPARIREBBE…


E non rompete subito le palle dicendo che ci sono altri problemi di corruzione, sprechi, mafia, immigrazione o mezzogiorno. Perlomeno l’economia va avanti per la madonna! Questi altri problemi non li abbiamo sempre avuti ? Se però in aggiunta ora blocchi l’economia come ‘azzo li risolvi gli altri problemi ?

Perchè nell’economia moderna, i soldi vengono sempre creati sotto forma di passività delle banche e/o della Banca Centrale, che non hanno vincoli tecnici o legali nel crearne. Il problema è usare i soldi per fare cose utili, ma non “trovare i soldi”, perchè basta scrivere dei numeri nei bilanci delle banche, visto che i soldi in realtà provengono tutti da lì.

Tutto il nonsenso sul default annunciato da Grillo (4) e da tanti altri anche sui blog “alternativi”, sugli spaventosi sacrifici necessari, sul “dobbiamo soffire” (5) o anche sull’uscita dall’euro come unica salvezza pof… sparirebbe di colpo. Basta che fai prestare soldi da parte delle banche, garantite dallo stato, ad un tasso basso vincolato e poi giochi con i crediti di imposta spalmandoli nel futuro… Devi applicare lo stesso meccanismo descritto qui sotto sul sito della Cassa Depositi e Prestiti (e nel decreto per l’Emilia), ma su scala nazionale e per almeno 100 miliardi di euro.

Il punto è che non solo l’Abruzzo e l’Emilia colpiti dal terremoto, ma tutta l’Italia economica è ora in emergenza e solo perchè hanno ridotto di colpo la moneta che circola per almeno 100 miliardi. Non siamo rimasti senza petrolio, non abbiamo smesso di lavorare, non ci sono scioperi e sommosse, manca solo la fottuta moneta in circolazione.

Il problema non è solo la malvagità, ma che anche chi è benintenzionato non capisce come funziona la moneta. Anche questo mio amico, che pure lavora in finanza e in banca da una vita e si sta dannando per far erogare in fretta questi soldi dalla sua banca, si lamentava che è solo un “trucco” contabile per inventarsi dei soldi e che così si “ipotecano le tasse future”….li mortacci… bisogna che finisca questo libro così me ne porto sempre delle copie appresso e quando incontro chi mi attacca il discorso dello “stato che non ha soldi” gliene allungo una copia…

Un modo veloce che uso è chiedere: “Scusa, se il terremoto avesse abbattuto mezza Italia o fossimo appena usciti dalla guerra come nel 1945 con le città bombardate o semplicemente fossimo invasi da qualche esercito straniero, come nazione “non avremmo i soldi” per ricostruire le città distrutte o per combattere una guerra ? Lasceremmo il paese in macerie o ci faremmo invadere perchè contabilmente i soldi sono una passività sul bilancio dello stato, che a sua volta gira la passività al bilancio della Banca Centrale ?” Lo sai che ogni volta che un paese è stato in emergenza vera, guerra o terremoto i soldi non sono mai il problema ? Perchè i “soldi”, nel sistema finanziario moderno, vengono sempre creati come UNA PASSIVITA’ SUL BILANCIO DELLE BANCHE E DELLA BANCA CENTRALE.

Non sono oggetti o beni in quantità limitata che se ne spendi di più poi te ne rimangono di meno, sono solo entrate contabili !!!! In quanto tali sono numeri che puoi aumentare quando, come collettività, noti che sono pochi e diminuirli quando noti che sono troppi. Ma sono solo numeri che scrivi nei bilanci delle banche perdio !

ecco qui spiegato sul sito della Cassa Depositi e Prestiti

(…Il fondo di sei miliardi inserito nel DL 95 sulla revisione della spesa, convertito in legge lo scorso 7 agosto, è in grado di coprire il contributo fino all’80% dei costi di riparazione e ricostruzione e miglioramento sismico previsto dal DPCM del 4 luglio 2012. E’ una soluzione semplice, che riduce la burocrazia e aiuta la trasparenza e la legalità.
Le banche sono autorizzate a contrarre presso la Cassa Depositi e Prestiti un prestito di 25 anni del valore di 6 miliardi di euro per il contributo a fondo perduto a favore di cittadini e imprese (6) , a partire dal 1 gennaio 2013. Il prestito è garantito e pagato dallo Stato tramite il meccanismo del credito d’imposta (7) , che con apposito atto del direttore dell’Agenzia delle Entrate sarà riconosciuto in capo agli istituti di credito. Il cittadino potrà così recarsi presso la banca di sua scelta, purché sia firmataria del protocollo tra ABI e Cassa Depositi e Prestiti, e farsi aprire un conto dedicato al pagamento dei lavori (assicurando così azioni “in bianco” e controllabili). Per esercitare tale diritto, il cittadino dovrà aver presentato la perizia giurata e il progetto al proprio Comune, indicando la ditta incaricata di svolgere i lavori. A lui, Il Sindaco, su delega del commissario, rilascerà un atto che riconosce il suo diritto al contributo e la sua entità, e tale atto farà fede presso la banca. La quota d’investimento non coperta dal contributo a fondo perduto potrà avvalersi del credito d’imposta per le ristrutturazioni edilizie, che fino al giugno 2013 vale il 50% della spesa. Per agevolare le famiglie e anticipare gli interventi, la Regione ha siglato un altro protocollo con il sistema bancario, nel quale è fissato il tasso di interesse per l’eventuale anticipazione di qualche mese del contributo a fondo perduto e sono indicati tassi di riferimento degli eventuali mutui a carico delle famiglie….)

GZ
Fonte: www.cobraf.com


visto su Oltre la Coltre e preso da http://nelmatrix.blogspot.it

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