A commento dell’articolo: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2013/01/cancro-le-cause-sono-conosciute-ma.html – scrive una lettrice:
Due domande:
se fosse così come spiegato nell’articolo il 90 % della popolazione europea e nord americana sarebbe affetta da tumore, visto lo stile di vita che impera. nota: e in effetti uno studio in Svizzera ha dimostrato che oltre i 50 anni, persone decedute per altri motivi, era in loro presente un cancro, benigno magari, ma c'era, nel 100% delle autopsie eseguite. Fate una ricerca ....
Si può ragionevolmente pensare che ci sia una “congiura” così amplia da non far trapelare in tutti questi anni questa “semplice” scoperta?
In tutti i paesi, in tutte le università, in tutti i centri di ricerca a livello mondiale sono arrivate le lobby farmaceutiche…etc.. boooh? Simonetta
……………….
Risposta spiegazione di Caterina Regazzi, medico veterinario:
Cara Simonetta, che piacere leggerti! Beh, almeno il link dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) è affidabile, l’hai aperto?
Forse non è una congiura, forse siamo semplicemente abituati a bere quello che ci viene detto come vero (vedi la situazione politica). Forse è solo un meccanismo che si è innescato dopo la scoperta casuale di certi farmaci o vaccini che sicuramente un loro ruolo l’hanno avuto (la penicillina, il vaccino antivaioloso per esempio). Poi forse l’uomo si è cullato nell’illusione che ogni disturbo potesse semplicemente essere “curato” con qualcosa che venisse dall’esterno senza fare affidamento sulle capacità dell’organismo di auto regolarsi… in un sistema di vita che ti permette di autoregolarti… Certo, se al mattino ti alzi col mal di testa e devi andare al lavoro fai fatica a non prendere l’analgesico, anche se capisci che magari potrebbe essere sufficiente svegliarsi un po’ più tardi o andare a dormire un po’ prima dormendo un numero di ore idoneo, oppure alzarsi per andare al lavoro con gioia (ma questo a volte non è possibile).
Se uno studente universitario che deve affrontare esami ha l’ansia da prestazione e invece di lavorare su se stesso (capisco, gli strumenti non sono molti) deve ricorrere al calmante prima di sostenere l’esame… capisci che è già nel meccanismo? Ovviamente le case farmaceutiche non fanno che il loro lavoro: fornire alla popolazione quel che la popolazione richiede.
Tra parentesi, ti voglio far partecipe di un fatto che ho rilevato alla USL, proprio passando davanti al CUP, proprio a te che so che hai buoni rapporti con donne straniere: come mai una gran parte di stranieri sono tra i più assidui frequentatori del CUP’? Secondo me anche loro ormai si sono convinti che la salute è uguale a Servizio Sanitario Nazionale, mentre invece sarebbe bene che almeno loro che ritengo siano ancora “sani”, cioè non tanto medicalizzati, restino tali. Ma che ci vuoi fare? E’ come il discorso dell’ascensore: gli stranieri prendono l’ascensore anche per scendere le scale (parlo di persone giovani), ci sono viceversa persone locali anziane e con difficoltà di deambulazione che vedi arrancare salendo le scale pur di non prendere l’ascensore.
E’ il mito dell’occidente ricco e civile (?).
Ti risulta comunque che oggi i tumori siano più frequenti di 50 anni fa? Anche a semplice percezione? Quando andavo a fare una visita ed il medico mi faceva l’anamnesi, chiedendo: ha avuto tumori nella sua famiglia? Fino a 20 anni fa rispondevo, quasi con orgoglio (della mia fortuna) : “no”! Poi, mia nonna, emiliana e forte carnivora, ha avuto, comunque alla bellezza di 80 anni, un tumore all’utero, mia suocera (va beh, non eravamo parenti diretti) un tumore alla vescica e mia madre, a 76 anni, un tumore al cervello… ok, è vero che l’età media è aumentata ma ricordo vecchi che una volta morivano semplicemente di un “colpo” (apoplettico).
Non dico affatto di prendere queste teorie per oro colato, ma guardarsi intorno e leggere si. Ed io ci metterei anche l’aspetto psicosomatico, come responsabile, perchè è pur vero che ci sono fumatori che non hanno mai sviluppato cancri al polmone e non fumatori che cel’hanno, mangiatori di carne che non sviluppano alcun tumore e vegetariani che lo sviluppano.
L’organismo è un complesso sistema dove vari fattori intervengono e questi fattori (il nostro stile di vita in primis) sono in continua trasformazione nella nostra società, soprattutto negli ultimi 50-60 anni, a cominciare dall’alimentazione, per passare all’attività fisica e per finire con lo stato psichico (lo stress della vita, la nostra capacità-incapacità di affrontare il mondo che sta cambiando, le insicurezze per il nostro futuro e quello dei nostri figli, i rapporti sociali basati sull’indifferenza quando va bene se non al totale egoismo – e chi la fa l’aspetti). In una parola: DISEQUILIBRIO.
Lo vedo anche negli animali…. quelli d’allevamento hanno una vita troppo breve per arrivare a sviluppare certe patologie, ma sapessi quanti problemi saltano fuori! Ad esempio una volta le vacche morivano in stalla di vecchiaia o quasi, oggi a 4-5 anni o sono da sostituire o muoiono in stalla, per la maggior parte.
Secondo me comunque vadano le cose e quale sia la verità su questi fatti, tentare di avere una vita più “sana” da TUTTI i punti di vista che ti elencavo prima , male non può fare, a noi e al mondo. Poi c’è chi dice che il nostro destino è già segnato ed è tutta questione di Karma, ma cerchiamo di fare quello che è nelle nostre possibilità… nel film della vita che stiamo vivendo.
Spero di non averti tediato. Ti mando un grosso abbraccio. Caterina
……………………………………………..
Altri commenti ricevuti:
Cristina Sudano: Si, quanto esposto lo avevo già letto. E’ stato uno dei punti di svolta che mi ha portato a rivalutare tutta la mia dieta. Se soltanto tutta la gente boicottasse dannazione!!! Se penso a Ippocrate, Galeno, Empedocle, quelli sono quelli che io considero VERI medici e la loro autorità risuona ancora nel presente nonostante siano distanti secoli e secoli da noi. Pensate che oggi i medici non fanno nemmeno più il giuramento a Ippocrate!! Vergogna….. oggi i medici lo son solo nel nome…
Stefano Andreoli: … uhm sa molto dei soliti articoli allarmisti e scarsamente fondati che popolano il web (come il solito di turno “lo zucchero: veleno bianco”). Ho giusto un esame di fisiologia a breve in cui si studia la regolazione acido-base dell’organismo, e… ovviamente la cosa è mooolto più complessa di quanto semplicisticamente viene esposto qui. Prima cosa tra tutte è che l’acidità o l’alcalinità di un alimento va ad influenzare prevalentemente la stimolazione della secrezione acida da parte delle cellule gastriche dello stomaco (HCl – ossia acido cloridrico – che ha un ph tra 1.5 e 2,5 ed è necessario per la digestione e per il rilascio del fattore intrinseco, una glicoproteina essenziale per l’assorbimento della Vit.B12, fondamentale per la produzione dei globuli rossi). A prescindere dall’acidità di ciò che mangiamo (che è poi quello che comporta il bruciore di stomaco), tutto viene fortemente alcalinizzato nel duodeno dal bicarbonato, di modo da tamponare con facilità l’acidità delle secrezione gastriche e facilitare l’assorbimento intestinale. Inoltre trovo un pò azzardato parlare di “acidosi cellulare” collegandola direttamente all’alimentazione, quando l’alcalinità del sangue (e quindi delle cellule) è regolato dalla respirazione (sono i globuli rossi a rilasciare nel plasma bicarbonato nel momento in cui si legano con l’anidride carbonica trasportata ai polmoni per l’espirazione) e principalmente dai reni attraverso continui scambi tra il sangue e quelle che saranno le urine (il bicarbonato viene immesso continuamente nel plasma come “riserva alcalina”). Insomma, come al solito le cose sono più complicate di quanto sembrino, ed è facile mettersi dalla parte del giusto e pensarsi sempre vittime di un sistema che nasconde e complotta. Soprattutto quando ci si accontenta della superficialità che si pesca in rete e ci si affida unicamente ad essa senza invece tentare di ricercare la verità con le proprie energie.
Cristina Sudano: Si è vero quello che dici, però è vero anche che complicare troppo le cose con delle sottigliezze a volte non aiuta a capire meglio le cose. Sai com’è, il sapere “tante” cose non rende più intelligenti. Non è la quantità a fare la qualità. Probabilmente reni e respirazione servono a mantenere l’alcalinità senza dubbio, sono come meccanismi che lavorano in continuazione per purificare e mantenere l’equilibrio….tuttavia il corpo è alimentato dal cibo e questo è il principale responsabile di salute e malattia. E’ come dire che “noi stessi” siamo i principali responsabili di salute e malattia a seconda delle scelte che facciamo nella nostra dieta quotidiana. Mi sembra etico. Se ci alimentiamo correttamente il corpo dovrà fare meno fatica a dover tenere tutto pulito in continuazione. Io so che effettivamente il sangue ha un certo Ph e che il corpo fa di tutto per mantenerlo stabile….se diventa instabile ci si ammala e si hanno i sintomi influenzali. Avere il sangue acido non è forse causa di molte infiammazioni e secrezioni di mucose? E’ come dire che prevenire è meglio che curare.
Stefano Andreoli: sicuramente, ma qui non si sta parlando di complicare o di sapere troppe cose, ma solamente di andare a fondo sulle questioni che di volta in volta si affrontano e che spesso ci vengono presentate banalmente, come in questo caso la fisiologia umana, che di per sè è sicuramente l’argomento più complesso, parziale e labirintico che esista nell’universo del sapere umano. Per cui il grado di analisi di una questione (soprattutto se scientifica) determina la qualità dell’informazione, e quindi la sua accettabilità. E correlare direttamente la regolazione acida-basica dell’organismo all’alimentazione, trovo che sia esagerato (pur chiaramente non togliendo a questa un ruolo importante al benessere dell’uomo). Fosse così semplice, davvero non avremmo più tumori in giro. Ahimè le cose non stanno così e anche i più “sani e salutari” sono vittime del cancro. Inoltre grazie a dio, la scienza ha le sue leggi e, anche se con fatica, quando si riesce a divincolare dalle regole del mercato, porta avanti e reitera le ipotesi più disparate, conservando di volta in volte quelle più azzeccate. Nel ‘31 molto probabilmente questa deduzione era l’unica che si potesse azzardare per la situazione tecnica e conoscitiva dell’epoca, e se non è stata portata avanti, ve ne sono i motivi. Per cui lascerei le solite generalizzazioni sull’alimentazione a quei tempi, incentivando una conoscenza più approfondita e lasciando da parte i discorsi etici. La biologia e la fisiologia sono una cosa, l’etica di ognuno di noi, un’altra. Sarebbe una forzatura farle combaciare in un’armonia autocostruita.
fonte
Due domande:
se fosse così come spiegato nell’articolo il 90 % della popolazione europea e nord americana sarebbe affetta da tumore, visto lo stile di vita che impera. nota: e in effetti uno studio in Svizzera ha dimostrato che oltre i 50 anni, persone decedute per altri motivi, era in loro presente un cancro, benigno magari, ma c'era, nel 100% delle autopsie eseguite. Fate una ricerca ....
Si può ragionevolmente pensare che ci sia una “congiura” così amplia da non far trapelare in tutti questi anni questa “semplice” scoperta?
In tutti i paesi, in tutte le università, in tutti i centri di ricerca a livello mondiale sono arrivate le lobby farmaceutiche…etc.. boooh? Simonetta
……………….
Risposta spiegazione di Caterina Regazzi, medico veterinario:
Cara Simonetta, che piacere leggerti! Beh, almeno il link dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) è affidabile, l’hai aperto?
Forse non è una congiura, forse siamo semplicemente abituati a bere quello che ci viene detto come vero (vedi la situazione politica). Forse è solo un meccanismo che si è innescato dopo la scoperta casuale di certi farmaci o vaccini che sicuramente un loro ruolo l’hanno avuto (la penicillina, il vaccino antivaioloso per esempio). Poi forse l’uomo si è cullato nell’illusione che ogni disturbo potesse semplicemente essere “curato” con qualcosa che venisse dall’esterno senza fare affidamento sulle capacità dell’organismo di auto regolarsi… in un sistema di vita che ti permette di autoregolarti… Certo, se al mattino ti alzi col mal di testa e devi andare al lavoro fai fatica a non prendere l’analgesico, anche se capisci che magari potrebbe essere sufficiente svegliarsi un po’ più tardi o andare a dormire un po’ prima dormendo un numero di ore idoneo, oppure alzarsi per andare al lavoro con gioia (ma questo a volte non è possibile).
Se uno studente universitario che deve affrontare esami ha l’ansia da prestazione e invece di lavorare su se stesso (capisco, gli strumenti non sono molti) deve ricorrere al calmante prima di sostenere l’esame… capisci che è già nel meccanismo? Ovviamente le case farmaceutiche non fanno che il loro lavoro: fornire alla popolazione quel che la popolazione richiede.
Tra parentesi, ti voglio far partecipe di un fatto che ho rilevato alla USL, proprio passando davanti al CUP, proprio a te che so che hai buoni rapporti con donne straniere: come mai una gran parte di stranieri sono tra i più assidui frequentatori del CUP’? Secondo me anche loro ormai si sono convinti che la salute è uguale a Servizio Sanitario Nazionale, mentre invece sarebbe bene che almeno loro che ritengo siano ancora “sani”, cioè non tanto medicalizzati, restino tali. Ma che ci vuoi fare? E’ come il discorso dell’ascensore: gli stranieri prendono l’ascensore anche per scendere le scale (parlo di persone giovani), ci sono viceversa persone locali anziane e con difficoltà di deambulazione che vedi arrancare salendo le scale pur di non prendere l’ascensore.
E’ il mito dell’occidente ricco e civile (?).
Ti risulta comunque che oggi i tumori siano più frequenti di 50 anni fa? Anche a semplice percezione? Quando andavo a fare una visita ed il medico mi faceva l’anamnesi, chiedendo: ha avuto tumori nella sua famiglia? Fino a 20 anni fa rispondevo, quasi con orgoglio (della mia fortuna) : “no”! Poi, mia nonna, emiliana e forte carnivora, ha avuto, comunque alla bellezza di 80 anni, un tumore all’utero, mia suocera (va beh, non eravamo parenti diretti) un tumore alla vescica e mia madre, a 76 anni, un tumore al cervello… ok, è vero che l’età media è aumentata ma ricordo vecchi che una volta morivano semplicemente di un “colpo” (apoplettico).
Non dico affatto di prendere queste teorie per oro colato, ma guardarsi intorno e leggere si. Ed io ci metterei anche l’aspetto psicosomatico, come responsabile, perchè è pur vero che ci sono fumatori che non hanno mai sviluppato cancri al polmone e non fumatori che cel’hanno, mangiatori di carne che non sviluppano alcun tumore e vegetariani che lo sviluppano.
L’organismo è un complesso sistema dove vari fattori intervengono e questi fattori (il nostro stile di vita in primis) sono in continua trasformazione nella nostra società, soprattutto negli ultimi 50-60 anni, a cominciare dall’alimentazione, per passare all’attività fisica e per finire con lo stato psichico (lo stress della vita, la nostra capacità-incapacità di affrontare il mondo che sta cambiando, le insicurezze per il nostro futuro e quello dei nostri figli, i rapporti sociali basati sull’indifferenza quando va bene se non al totale egoismo – e chi la fa l’aspetti). In una parola: DISEQUILIBRIO.
Lo vedo anche negli animali…. quelli d’allevamento hanno una vita troppo breve per arrivare a sviluppare certe patologie, ma sapessi quanti problemi saltano fuori! Ad esempio una volta le vacche morivano in stalla di vecchiaia o quasi, oggi a 4-5 anni o sono da sostituire o muoiono in stalla, per la maggior parte.
Secondo me comunque vadano le cose e quale sia la verità su questi fatti, tentare di avere una vita più “sana” da TUTTI i punti di vista che ti elencavo prima , male non può fare, a noi e al mondo. Poi c’è chi dice che il nostro destino è già segnato ed è tutta questione di Karma, ma cerchiamo di fare quello che è nelle nostre possibilità… nel film della vita che stiamo vivendo.
Spero di non averti tediato. Ti mando un grosso abbraccio. Caterina
……………………………………………..
Altri commenti ricevuti:
Cristina Sudano: Si, quanto esposto lo avevo già letto. E’ stato uno dei punti di svolta che mi ha portato a rivalutare tutta la mia dieta. Se soltanto tutta la gente boicottasse dannazione!!! Se penso a Ippocrate, Galeno, Empedocle, quelli sono quelli che io considero VERI medici e la loro autorità risuona ancora nel presente nonostante siano distanti secoli e secoli da noi. Pensate che oggi i medici non fanno nemmeno più il giuramento a Ippocrate!! Vergogna….. oggi i medici lo son solo nel nome…
Stefano Andreoli: … uhm sa molto dei soliti articoli allarmisti e scarsamente fondati che popolano il web (come il solito di turno “lo zucchero: veleno bianco”). Ho giusto un esame di fisiologia a breve in cui si studia la regolazione acido-base dell’organismo, e… ovviamente la cosa è mooolto più complessa di quanto semplicisticamente viene esposto qui. Prima cosa tra tutte è che l’acidità o l’alcalinità di un alimento va ad influenzare prevalentemente la stimolazione della secrezione acida da parte delle cellule gastriche dello stomaco (HCl – ossia acido cloridrico – che ha un ph tra 1.5 e 2,5 ed è necessario per la digestione e per il rilascio del fattore intrinseco, una glicoproteina essenziale per l’assorbimento della Vit.B12, fondamentale per la produzione dei globuli rossi). A prescindere dall’acidità di ciò che mangiamo (che è poi quello che comporta il bruciore di stomaco), tutto viene fortemente alcalinizzato nel duodeno dal bicarbonato, di modo da tamponare con facilità l’acidità delle secrezione gastriche e facilitare l’assorbimento intestinale. Inoltre trovo un pò azzardato parlare di “acidosi cellulare” collegandola direttamente all’alimentazione, quando l’alcalinità del sangue (e quindi delle cellule) è regolato dalla respirazione (sono i globuli rossi a rilasciare nel plasma bicarbonato nel momento in cui si legano con l’anidride carbonica trasportata ai polmoni per l’espirazione) e principalmente dai reni attraverso continui scambi tra il sangue e quelle che saranno le urine (il bicarbonato viene immesso continuamente nel plasma come “riserva alcalina”). Insomma, come al solito le cose sono più complicate di quanto sembrino, ed è facile mettersi dalla parte del giusto e pensarsi sempre vittime di un sistema che nasconde e complotta. Soprattutto quando ci si accontenta della superficialità che si pesca in rete e ci si affida unicamente ad essa senza invece tentare di ricercare la verità con le proprie energie.
Cristina Sudano: Si è vero quello che dici, però è vero anche che complicare troppo le cose con delle sottigliezze a volte non aiuta a capire meglio le cose. Sai com’è, il sapere “tante” cose non rende più intelligenti. Non è la quantità a fare la qualità. Probabilmente reni e respirazione servono a mantenere l’alcalinità senza dubbio, sono come meccanismi che lavorano in continuazione per purificare e mantenere l’equilibrio….tuttavia il corpo è alimentato dal cibo e questo è il principale responsabile di salute e malattia. E’ come dire che “noi stessi” siamo i principali responsabili di salute e malattia a seconda delle scelte che facciamo nella nostra dieta quotidiana. Mi sembra etico. Se ci alimentiamo correttamente il corpo dovrà fare meno fatica a dover tenere tutto pulito in continuazione. Io so che effettivamente il sangue ha un certo Ph e che il corpo fa di tutto per mantenerlo stabile….se diventa instabile ci si ammala e si hanno i sintomi influenzali. Avere il sangue acido non è forse causa di molte infiammazioni e secrezioni di mucose? E’ come dire che prevenire è meglio che curare.
Stefano Andreoli: sicuramente, ma qui non si sta parlando di complicare o di sapere troppe cose, ma solamente di andare a fondo sulle questioni che di volta in volta si affrontano e che spesso ci vengono presentate banalmente, come in questo caso la fisiologia umana, che di per sè è sicuramente l’argomento più complesso, parziale e labirintico che esista nell’universo del sapere umano. Per cui il grado di analisi di una questione (soprattutto se scientifica) determina la qualità dell’informazione, e quindi la sua accettabilità. E correlare direttamente la regolazione acida-basica dell’organismo all’alimentazione, trovo che sia esagerato (pur chiaramente non togliendo a questa un ruolo importante al benessere dell’uomo). Fosse così semplice, davvero non avremmo più tumori in giro. Ahimè le cose non stanno così e anche i più “sani e salutari” sono vittime del cancro. Inoltre grazie a dio, la scienza ha le sue leggi e, anche se con fatica, quando si riesce a divincolare dalle regole del mercato, porta avanti e reitera le ipotesi più disparate, conservando di volta in volte quelle più azzeccate. Nel ‘31 molto probabilmente questa deduzione era l’unica che si potesse azzardare per la situazione tecnica e conoscitiva dell’epoca, e se non è stata portata avanti, ve ne sono i motivi. Per cui lascerei le solite generalizzazioni sull’alimentazione a quei tempi, incentivando una conoscenza più approfondita e lasciando da parte i discorsi etici. La biologia e la fisiologia sono una cosa, l’etica di ognuno di noi, un’altra. Sarebbe una forzatura farle combaciare in un’armonia autocostruita.
fonte
1 commento:
A me ha convinto un contadino dottore, piero mozzi,il problema più grosso è l"alimentazione,di latte e cereali.Per me non ho piu dubbi sono loro i principali responsabili,il glutine e i carboidrati sono micidiali piu della carne,che a secondo dei gruppi sanguigni si può o non si puo mangiare,i cereali con glutine sono tutti micidiali..la frugalita,è la migliore medicina,eccedere con i carboidrati ,la peggiore malattia odierna
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