Gli asteroidi potenzialmente pericolosi (Potentially Hazardous Asteroids) costituiscono una sottoclasse del più vasto gruppo di asteroidi che possono avere passaggi ravvicinati con laTerra. I PHA possiedono orbite più ravvicinate con il nostro pianeta, circa otto milioni di chilometri, e una grandezza sufficiente a provocare danni rilevanti in caso di impatto.
Le osservazioni su questi oggetti rocciosi sono state condotte grazie ad una flotta di strumenti sia da terra che nello spazio stesso. Uno fra tutti è Wise (Wide-field Infrared Survey Explorer) della Nasa, il quale è riuscito a determinare la stima più accurata mai fatta della popolazione di asteroidi potenzialmente pericolosi del nostro Sistema Solare. I risultati ottenuti dal Wise rivelano le nuove informazioni sul numero totale, le origini e le possibili minacce che potrebbero rappresentare questi oggetti.Fino ad oggi, sono 1348 gli asteroidi censiti e potenzialmente, e si sottolineapotenzialmente, pericolosi per il nostro pianeta. E a ben guardare la tabella stilata dalla Nasa segnala il passaggio di un gran numero di corpi rocciosi.
Novembre. Considerando il solo mese di novembre, per esempio, si può constatare come, in totale, gli oggetti pericolosi per il pianeta siano ben 13, dei quali 4 non si è avuto riscontro negativo. 2012 UX136, 2007 PA8, 2012 VD5 e 2012 VE26 sono transitati i primi giorni del mese nei pressi della Terra senza che recassero danno, ma solo preoccupazione. Tra questi, il temuto e discusso 2007 PA8, il cui passaggio è avvenuto il 5 novembre, è stato forse quello più atteso. La traiettoria di 2007 PA8 era ben nota già da tempo. Il suo progressivo avvicinamento può essere considerato il più interessante approccio alla Terra dei prossimi 200 anni con i suoi 6,5 milioni di chilometri di distanza da noi. A ben vedere, oggi, 9 novembre transiteranno vicino alla Terra ben due asteroidi: 2012 VB5 e 2012 VA26. Pericolo che sarà riproposto il giorno successivo, il 10 novembre, con gli asteroidi 2012 UV136 e 2012 VQ6.
Nuove informazioni suggeriscono che i PHA, residenti in orbite a bassa inclinazione, sono circa due volte di più di quanto precedentemente si pensava e, quindi, si allineano in numero maggiore con il piano dell’orbita terrestre. Forse è anche questo uno dei motivi che rendono la metà del mese ricca di “incontri”. Ancora, infatti, l'11 novembre incontreremo 2012 VC26, mentre il 14 sarà la volta di 2012 UY68 e il 17 di 2012 VB26. Il mese, forse il più pericoloso dall'inizio dell'anno, si concluderà con due incontri ravvicinati: il 25 incroceremo 2010 KK1 e il 28 2009 LS.
Dicembre. Ma se novembre è il mese degli incontri più numerosi, sebbene con rocce di dimensioni più esigue (ad eccezion fatta di 2007 PA8 con i suoi 2.4 chilometri di stazza), dicembre sarà il mese che preoccuperà non tanto per la frequenza di tali avvicinamenti, quanto per lagrandezza dei sassi spaziali vaganti.
Se ne contano 5. E, tra questi, solo 2009 BS5, la cui traiettoria transiterà vicino a noi l'11 dicembre, è di ridotte dimensioni visti i suoi 11 metri. Gli altri 4 hanno una misura variabile, seppure entro il chilometro o di poco superiore. Quello più esteso sarà 4179 Toutatis che, per dimensione, non è da sottovalutare. Al pari di 2007 PA8, esso risulta di poco più grande: 2.7 chilometri. Ma non c'è da star sereni nemmeno a Natale.
Dopo aver verificato di persona cosa sarà accaduto il 21 dicembre, non saremo certo in grado di tirar sospiri di sollievo. Il 23 dicembre, dopo essere scampati alla profezia Maya, 2003 SD220 e1998 WT24 transiteranno nei pressi del pianeta. L'anno più discusso di tutti tempi si concluderà, finalmente, con l'ultima paura del 2012. Il 29 dicembre transiterà 2003 UC20, un sassolino di un chilometro.
Un'ultima curiosità. Questi oggetti a bassa inclinazione appaiono piuttosto brillanti e più piccoli rispetto agli altri asteroidi che si trovano lontani dal pianeta. Perché? Probabilmente molti dei PHA potrebbero avere avuto origine da una collisione tra due asteroidi nella fascia principale degli asteroidi tra Marte e Giove. L’oggetto più grande potrebbe essersi successivamente staccato, provocando il conseguente distacco di alcuni frammenti che giungono all'interno delle orbite più strette alla Terra diventando, infine, i temuti PHA.
Federica Vitale
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