"THE END"

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sabato 17 agosto 2013

Speciale Egitto: Ennesimo rito satanico oppure hanno solo paura? L'impalcatura si sta indebolendo ...

intro: Vi lascio una serie di articoli raccolti in giro che definiscono la situazione attuale in quel povero paese. Tutto questo male si riverserà su di noi, inevitabile visto che siamo un solo organismo, una sola cosa. Poi voglio ricordare che l'élite satanica adora fare sacrifici umani per rafforzare la propria posizione e incutere timore, PERDERANNO e lo sanno benissimo. HAARP, scie sopra la testa, schifezze negli alimenti, esercito che reprime, media che mentono sempre più spudoratamente ... sono tutti segni di indebolimento della struttura, di un castello di carta che sta cadendo, e chi gode dei benefici questo lo sa molto bene e perciò adesso inizia un'escalation di violenza che probabilmente finirà con la "loro" tanto sperata terza guerra. 
E' già in atto la guerra comunque e miete vittime ogni giorno proprio per sostenere questi inutili status quo, cieco chi non se ne accorge!
Buona lettura  

Elicotteri che sparano sulla folla, cecchini che colpiscono chi va a recuperare feriti o che
uccidono donne isolate. Carri armati e mitragliatrici che sparano sulla folla disarmata.
Questo è avvenuto in queste ore in Egitto, contro le masse islamiche che protestano per il colpo di stato militare.


Per fare questo occorre che qualcuno lo abbia deciso per un qualche motivo. Non avviene certamente per caso. E’ chiaramente una strategia che mira non tanto e non solo a reprimere una protesta, ma a creare un numero enorme di focolai di odio. Ma perché creare focolai di odio? Perché un regime dovrebbe decidere di farsi odiare da milioni di persone estremamente vendicative, come sono i fondamentalisti islamici?
Non ha alcuna logica, tranne quella che chi ha ordinato questi massacri provocatori lo ha fatto per gettare il paese nell’instabilità, nel disordine, nella guerra civile.

(Su queste motivazioni vedi il nostro articolo)
Ma perché dei generali egiziani dovrebbero farsi strumento dell’instabilità del loro Paese?
Certo non è logico dal punto di vista della visione superficiale degli avvenimenti.
Ma lo è se si pensa che questi ufficiali devono le loro fulminanti carriere all’appartenenza a determinate logge e gruppi sovranazionali. E quindi obbediscono a queste logge, alle quali devono i loro studi all’estero, in qualificate accademie, e le enormi spinte necessarie per ascendere ai più alti livelli gerarchici.

In effetti non obbediscono più agli interessi del Paese, ma a logge oscure
internazionali. Le stesse che si servono dei nostri governi, dei servizi segreti occidentali e della finanza internazionale. Le stesse che quando loro serviva hanno ordinato in Italia la morte di Moro, la strategia della tensione, la crisi economica… 

E che trovano pronti mercenari esecutori nei nostri generali, professori, politici e burocrati. Che loro hanno cresciuto in logge e scuole apposite. Macellai e mestatori per conto terzi, che hanno venduto l’anima alle peggiori forze anti-umane. Traditori dei loro concittadini.
Dove hanno studiato Al Sisi e gli altri generali egiziani che ora stanno scatenando l’inferno contro la propria popolazione? Basta vedere i loro curricula pubblici: nelle accademie inglesi e americane… dove hanno loro insegnato come fare le guerre e le
repressioni, ma soprattutto dove hanno valutato la loro obbedienza alle logge e la loro slealtà al proprio paese…
Dove, una volta capito quanto potevano fidarsi di loro come strumenti di trame, li hanno sostenuti nelle loro carriere.




E ora naturalmente i capi dei nostri governi occidentali, cresciuti dalle stesse logge… fanno finta di indignarsi. Svolgono il loro compito di ipocrite “foglie di fico” per coprire le nefandezze dei loro padroni.
Per completare il quadro, i pochissimi che conoscono a fondo i Paesi islamici
sanno che anche i Fratelli Musulmani, i cui sostenitori ora vengono colpiti, sono ai loro vertici parte delle fratellanze oscure mondiali. E mandano la loro gente al massacro per gli stessi
fini di destabilizzazione dei padroni che hanno in comune con i generali...
Un quadro devastante di complicità di alto livello alle nostre spalle.
Ma non dobbiamo abbatterci: tutto questo ha solo il senso di farci svegliare.
Lo stiamo già
facendo in numeri crescenti. Ma occorre che il grande e libero movimento
del risveglio
acquisti maggiore forza operativa e capacità di incidere nelle situazioni.
Occorre che le
coscienze in crescita sempre di più formino le proprie classi dirigenti, dotandole
di competenze,
di un forte senso di libertà, di etica e di amore incondizionato per la società
umana, per
la Terra e tutte le sue creature..
Altrimenti avremo sempre a dirigerci gruppi di schiavi dei poteri oscuri. Pronti
a tradirci non
appena i loro padroni alzano un sopracciglio (o un corno…). Da migliaia di
anni il potere è
nelle loro mani... Dobbiamo cominciare a pensare seriamente che non può
continuare così.
Ma ce la faremo... anche in questa difficile opera di sostegno degli spiriti
liberi e forti.
Dobbiamo farcela.

Ps:
Purtroppo le nostre analisi politico-spirituali trovano puntuali conferme negli avvenimenti, con una straordinaria
coerenza, fin dall’inizio della crisi egiziana.

Vedi i precedenti articoli:
http://coscienzeinrete.net/politica/item/1492-bagno-di-sangue-in-egitto-centinaia-di-morti-come-hanno-costruito
-un-vortice-oscuro

http://coscienzeinrete.net/politica/item/1429-golpe-militare-in-egitto-si-aprono-foschi-scenari

http://coscienzeinrete.net/politica/item/1421-egitto-ve-l-avevamo-detto

http://coscienzeinrete.net/politica/item/1424-egitto-qualcuno-soffia-sul-fuoco-di-una-situazione-veramente-
esplosiva-gravi-rischi-nelle-prossime-ore

http://coscienzeinrete.net/politica/item/1422-egitto-ultimatum-al-presidente%E2%80%A6-che-succeder%C3%A0

http://coscienzeinrete.net/politica/item/979-il-ruolo-ambiguo-dei-militari-in-egitto

http://coscienzeinrete.net/politica/item/970-morsi-alla-costituzione-egiziana

http://coscienzeinrete.net/politica/item/791-golpe-islamico-in-egitto-la-strana-simpatia-di-repubblica-e-le-
nostre-anticipazioni

http://coscienzeinrete.net/politica/item/783-egitto-i-fratelli-musulmani-fanno-subito-uso-della-strategia-
della-tensione

http://coscienzeinrete.net/politica/item/665-si-presenta-il-nuovo-egitto-antioccidentale-e-radicale-successo-
dei-poteri-oscuri

http://coscienzeinrete.net/politica/item/506-egitto-la-situazione-si-complica-e-prelude-ad-una-drammatizzazone
-degli-eventi

e precedenti.

Pubblicato da Massimo Bernardi


[...] Sul blog di Sherif el-Sebaie, leggo oggi un post in cui invita a una dura repressione delle proteste condotte dai Fratelli Musulmani.
E’ un testo che fa riflettere, per diversi motivi.
La prima e più facile obiezione sarebbe di tipo moralistico: non SI devono fare massacri, SI deve dialogare. [...]
 link



Una visione diversa sulla situazione egiziana

Le false notizie diffuse da al-Jazeera, secondo cui polizia e militari egiziani hanno sparato ai manifestanti, si diffondono a macchia d’olio sui principali media internazionali. Nel frattempo, violenza settaria e massacri di manifestanti, commessi dai Fratelli musulmani, vengono omessi. Allo stesso modo vengono omessi gli assalti con granate contro stazioni di polizia e la morte di 43 poliziotti e soldati. Media occidentali e del Golfo Persico capovolgono la verità. Coprifuoco e stato d’emergenza sono imposti mentre gli islamisti minacciano ulteriori violenze armate. Il comandante militare egiziano al-Sisi sfida gli Stati Uniti, affermando che il popolo egiziano è consapevole che gli Stati Uniti hanno pugnalato alle spalle l’Egitto grazie a Morsi e i Fratelli musulmani. L’Egitto assiste alla nascita di un nuovo Nasser?
Al-Jazeera in un’altra guerra di propaganda. Dopo la Libia e la Siria, il suo nuovo obiettivo è l’Egitto. Giovedì sera il ministero della Sanità egiziano ha riferito di 578 morti e 4201 feriti nelle violenze, finora. Gli scontri sono scoppiati quando la polizia egiziana, sostenuta dai militari, ha sgomberato i campi dei manifestanti pro-Mursi di Rabia al-Adawiya e al-Nahda. Contrariamente alle false notizie di al-Jazeera e altri media del Golfo e filo-occidentali, la polizia non ha usato proiettili veri contro i manifestanti. Il governo egiziano confuta con veemenza tali affermazioni, che si sono diffuse a macchia d’olio presso i media internazionali dopo le prime falsità di al-Jazeera. La notte scorsa, Nsnbc International ha parlato con innumerevoli testimoni oculari che confermano le dichiarazioni del governo, e il fatto che membri armati della Fratellanza musulmana hanno deliberatamente preso di mira manifestanti disarmati e provocato un bagno di sangue con l’intento esplicito di suscitare violenze e la guerra civile. I testimoni oculari che hanno parlato con Nsnbc direttamente dall’Egitto, nel corso della scorsa notte, hanno corroborato i precedenti rapporti di Nsnbc Internazional.
Assalti alle stazioni di polizia, 43 morti e 211 feriti tra le forze di sicurezza. I media mainstream occidentali e del Golfo, in genere omettono o distorcono il fatto che 43 morti e 211 feriti siano poliziotti e militari. Secondo le dichiarazioni del ministro degli Interni egiziano, Ibrahim, le proteste hanno finora provocato la morte di 43 membri delle forze di sicurezza del Paese. 18 poliziotti e 25 soldati sono stati uccisi, mentre 2011 sono stati feriti. Molti di loro gravemente. Granate sparate contro la stazione della polizia di Kerdasa. La stazione di polizia di Kerdaza a Giza è stata attaccata con lanciagranate. Due agenti della polizia sono stati uccisi durante l’attacco. Il ministro degli Interni ha detto: “Molti manifestanti hanno sparato sulle forze di sicurezza dai tetti di al-Rabaa, a Nasr City. Le forze di sicurezza hanno utilizzato esclusivamente gas lacrimogeni per disperdere le proteste“. Anche questaaffermazione è stata confermata dai testimoni oculari che hanno chiamato Nsnbc International. Molti testimoni oculari hanno dichiarato che inizialmente sembrava che la polizia sparasse ai manifestanti proiettili veri dai tetti, ma una più attenta analisi ha rivelato che si trattava di gas lacrimogeni lanciati dalla polizia, anche dall’interno del ministero. Un testimone oculare ha detto che l’unica ragione che poteva avere la polizia nell’usare proiettili veri, sarebbe stato rispondere ai cecchini che sparavano contro i manifestanti che volevano andarsene.
La verità capovolta dell’informazione occidentale, del Golfo arabo e dei Fratelli musulmani. La violenza settaria e il comportamento violento e provocatorio degli islamisti aumentavano nelle ultime due settimane. Numerosi cristiani del Sinai sono stati uccisi quando le loro case sono state assaltate e date alle fiamme, e le chiese sono state vandalizzate. Testimoni oculari confermano ampiamente che i media degli emirati ed occidentali capovolgono la verità, come se la violenza sia causata dalla dispersione dei manifestanti. A quanto pare, è accaduto l’opposto, si era reso necessario por fine alle proteste di un mese, a causa dell’incremento quotidiano delle violenze. Il ministro degli Interni ha descritto i manifestanti pro-Mursi come “una banda armata” dicendo che decine di armi sono state confiscate durante la dispersione, tra cui granate, pistole, munizioni e giubbotti antiproiettile. Ibrahim ha aggiunto che almeno sette chiese sono state date alle fiamme dagli islamisti.
Coprifuoco in 12 governatorati. Nuovi sit-in e proteste saranno dispersi in conformità con la legge egiziana. Alla domanda sui nuovi sit-in dei Fratelli Musulmani, il ministro dell’Interno ha detto che altri assembramenti saranno dispersi in conformità con la legge. Il Primo ministro ad interim dell’Egitto, al-Beblawy, ha ribadito che il coprifuoco è stato imposto e che durerà per il prossimo mese, o fino a nuovo avviso, nei governatorati di Cairo, Giza, Alessandria, Banif Suef, Minya, Assiut, Sohag, Behira, Sud Sinai, Nord Sinai, Suez e Ismailia. Al-Beblawy ha sottolineato che chiunque violi il coprifuoco, imposto dalle 19:00 alle 06:00, sarà arrestato. Al-Beblawy difende la decisione di disperdere i manifestanti. Una decisione difficile ma necessaria. Il Primo ministro ad Interim egiziano, Hazim al-Beblawy, ha difeso l’intervento dello Stato nel por termine ai sit-in pro-Mursi, dicendo che era necessario per ripristinare la sicurezza. Mercoledì sera, al-Beblawy si era rivolto alla nazione dalla TV, in quelle che ha definito “parole dettate dal cuore” ammetteva che la decisione di disperdere i manifestanti era stata difficile. Al-Beblawy ha detto: “Come governo, rispettiamo il diritto alla protesta pacifica. Ma in tutti i Paesi del mondo, i diritti sono rispettati finché vi è il rispetto per i diritti altrui, e questo si ottiene attraverso lo Stato di diritto. Come Stato, siamo in una situazione in cui non possiamo accettare tale metodo di protesta. Inoltre, abbiamo dato la possibilità di una riconciliazione, anche con una mediazione internazionale, al fine di avere la democrazia in futuro. Ma non c’è stato alcun rispetto per il diritto di protesta pacifica. Abbiamo rispettato i sentimenti degli egiziani per il Ramadan e l’Eid, ma poi lo Stato è dovuto intervenire per ripristinare la sicurezza degli egiziani. La dispersione del sit-in doveva applicarsi”.
Al-Beblawy ha sottolineato che l’autorizzazione a disperdere le proteste era stata data molto tempo prima, ma che si era cercato di dare una chance ai negoziati. Ha anche sottolineato il crescente livello di violenza nel Paese. Infine, al-Beblawy ha elogiato il ministero degli Interni, dicendo: “Abbiamo chiesto alla polizia di trattenersi il più possibile. La prima fase è adempiuta, ma con il caos attuale lo Stato deve intervenire con procedure eccezionali“. Ritorno alla democrazia, uno Stato egiziano né religioso né militare. Per quanto riguarda il ritorno a un governo democraticamente eletto, al-Beblawy ha detto che il governo ad interim porta avanti la tabella di marcia e desidera stilare una nuoca costituzione che porti ad uno Stato che non sia né religioso né militare.
Al-Baradai si dimette e al-Sisi paragonato a Nasser. Il Vicepresidente per gli Affari Internazionali, al-Baradai, che secondo molti analisti era stato nominato per placare l’amministrazione degli Stati Uniti, si è dimesso dicendo che si sarebbe potuto ancora trovare una soluzione politica, invece di disperdere i manifestanti. Molti analisti ed esperti in affari egiziani ritengono che l’addio di al-Baradai sia dovuto al suo licenziamento da parte di al-Sisi, piuttosto che dalle sue dimissioni. Il comandante delle Forze Armate dell’Egitto, Abdel Fatah al-Sisi, è sempre più percepito come un nuovo Nasser. Al-Sisi è un nazionalista e sostiene un Egitto che supporta l’indipendenza e la giustizia sociale. Inoltre, al-Sisi è ben consapevole del fatto che il “problema dei Fratelli musulmani” in Egitto e il loro tentativo di stabilire una dittatura di fatto in Egitto, abbiano avuto piena benedizione e sostegno dagli Stati Uniti. In un’intervista con Larry Wayman, al-Sisi ha sottolineato che il popolo egiziano è consapevole del fatto che gli Stati Uniti hanno pugnalato alla schiena l’Egitto tramite i Fratelli Musulmani e Mursi. Secondo molti analisti, al-Sisi potrebbe essere, se giocasse le sue carte con saggezza, l’uomo che passando dalla carriera militare a una politica unirebbe la nazione e la ri-orientarebbe verso una più stretta alleanza con la Russia e la Cina. In tal caso, l’Egitto potrebbe diventare il sesto membro dei BRICS e potrebbe anche evitare di divenire una pedina geopolitica dei globalisti occidentali e del FMI, che verrebbe utilizzata in avventure militari contro l’Etiopia. link

Grillo: Cercando un'altro Egitto
DI FRANCESCO SANTOIANNI
francescosantoianni.it/

Avevo già scritto qualcosa sulla “indeterminatezza” della politica estera dei Parlamentari Cinque Stelle a proposito della Siria, del Libano e di Israele. Ora è Beppe Grillo in persona a pronunciarsi, in un suo post, sull’Egitto, denunciano un “colpo di stato dell’esercito”, che sarebbe avvenuto, con la defenestrazione del presidente Mohamed Morsi, nel silenzio dell’ONU (che dovrebbe, invece, “processare chi ha ordinato la strage, come è avvenuto per la Serbia”).

Lasciamo perdere le illusioni di Grillo sul ruolo dell’ONU e/o del suo famigerato Tribunale Internazionale contro i Crimini di Guerra in Iugoslavia e cerchiamo – brevemente – di capirci qualcosa su quello che sta succedendo in Egitto; una nazione (e questo pochi lo ricordano) strangolata dal Fondo Monetario Internazionale e, quindi, da una mostruosa crisi economica.

E proprio a seguito di questa crisi economica, il 2 luglio 2013, sono scesi in piazza 14 milioni di egiziani (sulla dinamica di questo movimento consiglio di leggere questo breve articolo). Ma, in assenza di una guida rivoluzionaria, il Movimento Tamarod (Ribellione) ha avuto facile gioco a indirizzare la protesta, esclusivamente, contro Morsi, (contro il quale aveva già raccolto 22 milioni di firme in tre mesi) contestandone, oltre l’incapacità, anche la legittimità. E a buon dire, considerata l’inettitudine e la protervia sua e dei suoi ministri, la sudditanza ai padroni americani e a Israele, il continuo ricorso alle privatizzazioni e i brogli che hanno caratterizzato la sua elezione.

Questa oceanica mobilitazione non già contro un sistema economico, ma, sostanzialmente contro quella che veniva identificata una “ "casta” di inetti farabutti, ha finito per trovare la gattopardesca adesione di ampi settori dell’oligarchia egiziana, delle Petromonarchie (che aizzavano le folle promettendo favolosi “investimenti” in Egitto dopo la caduta di Morsi), e dello stesso esercito, che, pure, aveva sempre sostenuto il governo. Sono stati loro, con le stragi di questi giorni (e gli anonimi cecchini per fare degenerale le manifestazioni, che ricordano gli esordi della guerra alla Siria) a fare abortire quella che rischiava di essere una rivoluzione, trasformandola in una “guerra di religione”.

Ed è sbagliato, come fa Grillo, credere che tutto si risolva con “…nuove elezioni da indirsi al più presto” se prima non si identificano i perchè di questa tragedia e, sopratutto, i referenti egiziani con i quali il Movimento Cinque Stelle dovrebbe rapportarsi.

Chi?Ad esempio, questi.

Francesco Santoianni
Fonte: www.francescosantoianni.it
Link: http://www.francescosantoianni.it/wordpress/?p=934
17.08.2013

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