"THE END"

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mercoledì 1 maggio 2013

Malattia: visione hameriana e visione tradizionale


Fonte,,,www.ingannati.it/

Riporto questo simpatico racconto che mi ha inviato l’amico Graziano, di Fanzolo, perchè mi sembra utile per introdurre ai diversi approcci alla malattia secondo la medicina tradizionale e quella hameriana.

Un saluto solare alla famiglia Pilhar e a tutti quelli che conoscono la Medicina Germanica!
I 10 giorni appena trascorsi sono stati molto conflittuali ed estremamente istruttivi. Affinchè anche altri possano trarre profitto da queste esperienze scrivo questa testimonianza – che, ammetto, è un po’ lunga. Premessa: mia moglie (25) e io (41) viviamo da quasi 2 anni su una barca a vela, attualmente ai Caraibi, e conosciamo la Medicina Germanica da molti anni sia in teoria che in pratica.
Il 17 di agosto 2012 è nato nostro figlio Marius a Maiorca (cioè al largo di Maiorca, nel nostro caso). Il 1 febbraio di quest’anno, a Santa Lucia, abbiamo preso a bordo come ospite pagante una pediatra 26-enne fresca di laurea (destrimane) che stava facendo una breve vacanza ai Caraibi prima di venir lanciata sui piccoli pazienti in un ospedale tedesco. I suoi ultimi giorni di vacanza quindi, in mare, con noi. Noi eravamo coscienti fin dall’inizio che sarebbe stato difficile (molto conflittuale) se avessimo parlato di MG di fronte a lei, perchè saremmo stati per 10 giorni letteralmente sulla stessa barca, e per questo decidemmo che questo tema sarebbe stato per noi tabù.
Infatti i primi 2 giorni passarono quasi senza problemi, lei ci raccontò molto delle sue esperienze in barca e dei sui viaggi in tutto il mondo. Anche un tonno, impigliatosi all’amo, fu un diversivo. Una volta si lamentò della confusione dei generi (dei sessi) nelle università tedesche e che questa follia purtroppo viene importata dal sistema scolastico americano (sistema scolastico americano??? Da quando abbiamo sta cosa???). Osservai che questo potrebbe dipendere dal fatto che tuttora gli USA sono una potenza occupante in Germania e la Germania dal 9 aprile 1945 non ha più avuto la sovranità(secondo le affermazioni di Schäuble) e inoltre sta scritto perfino nella costituzione che deve sostenere tutti i costi dell’esercito d’occupazione; uno stato sovrano ha naturalmente bisogno urgente di queste cose.

Non appena dissi questo lei starnutì forte più volte. Ok, queste cose non le vuole sentire, ne ha il naso pieno. Chiaro, alla fin fine ha dovuto subire in Germania l’indottrinamento obbligatorio e i programmi istillati funzionano come da copione. Ad una richiesta di opinione sulle vaccinazioni dicemmo che nessuno, nè Marius e neanche noi, e nemmeno il nostro cane è vaccinato e mai verrà vaccinato perché noi non crediamo alla teoria delle vaccinazioni. Lei affermò che in India e in Ecuador ha visto molti bambini che sarebbero sicuramente morti se non fossero stati vaccinati.
Le feci la lista degli ingredienti contenuti nei sieri dei vaccini: mercurio, alluminio, formaldeide, cellule di polli e reni di scimmie geneticamente manipolati, proteine sintetiche nonchè nanoparticelle e finchè qualcuno non mi spiegherà come una mistura così tossica non possa che danneggiare seriamente uomini e animali, sia fisicamente che mentalmente, fino a quel momento non ci faremo vaccinare per niente al mondo. Lei chiuse la discussione dicendo che continuerà a credere comunque agli studi di sua conoscenza!
Questo scambio di opinioni non fu affatto conflittuale, non ci aspettavamo da lei niente di diverso e lei si era sicuramente già confrontata spesso con persone scettiche sui vaccini. Il terzo giorno ci raccontò delle sue esperienze in una clinica tedesca. Io le dissi che una infermiera mia conoscente di Vienna mi raccontò una volta dei problemi con pazienti turchi maschi perché per educazione nessuna donna può dire qualcosa a un maschio e le chiesi la sua esperienza in merito. Lei disse: no, non è così grave, ma questa gente (gli orientali) non si attengono a nessuna terapia o piano dicura e fanno ciò che vogliono, per cui come si può curare un bambino se i genitori non partecipano? Ma –aggiunse – nei casi più gravi e quando i genitori fanno veramente gli gnorri, per fortuna gli si può togliere la patria potestà per poter curare in maniera sensata i bambini! Peng! Aveva toccato un mio tasto delicato e patìi un conflitto-del-mordere che però risolsi subito contrattaccando.
Le spiegai che ci sono 2 motivi principali perchè nostro figlio è nato in barca e non a Vienna. Uno è la dilagante islamizzazione dell’Europa e l’altro per tenerlo lontano dalle grinfie della medicina. È già terribile abbastanza, quando si ha fiducia nella medicina ufficiale, dover assistere alla morte di un figlio. Ma se so che il mio bambino sta passando solo una fase di guarigione e poi vengo costretto a vedere come viene torturato a morte, allora farei il giro di mezzo mondo per portarlo al sicuro lontano dai camici bianchi. Le misi in mano i libri “Olivia, diario di un destino“ e “le bugie d’oro della scienza“ e le raccontai in sintesi i casi Olivia e Seebald. A seguire accettò di sorbirsi, stranamente rilassata, una mezzoretta di introduzione alla Medicina Germanica.
Non appena feci una pausa per prendere fiato mi spiegò che lei ascoltava volentieri anche altre teorie. Teorie? Ma sto parlando di leggi naturali! Definirebbe una teoria anche l’affermazione che per ogni bambino deve esserci sempre, come causa originale, un padre e una madre? Ora, visto dal livello della fisica quantistica si potrebbe dire che anche questa è una teoria! Rimasi senza parole e lasciammo stare per il momento l’argomento. Mi diede subito indietro i libri e se ne procurò uno sulle barche a vela.
Il mattino dopo guardai le mie nuove e-mail e dissi, rivolto a mia moglie, che c’era una nuova testimonianza di Helmut (gastrite e brividi di freddo). Mi disse di salvarla per poterla leggere dopo. Ma la nostra dottoressa domandò perché non la leggessi subito ad alta voce (sicuramente pensava si trattasse di una testimonianza di vela). Seduta, rigida come uno stoccafisso, ascoltò le mie parole, senza fare alcun commento (stava per scoppiare, come minimo, un conflitto del “mi puzza“).
Dopo una breve immersione sotto la barca mi uscì un fiotto d’acqua dal naso e la dottoressa spiegò che l’acqua di mare è il miglior mucolitico in assoluto con il quale si puòliberare ogni naso chiuso. Subito dopo siamo andati al largo sugli scogli a distenderci e una volta risaliti a bordo lei si massaggiò alla radice del naso e alla fronte. Con nostro stupore ci spiegò che durante il pisolino le è probabilmente entrata acqua nel naso e adesso le fosse nasali sono completamente chiuse (ma allora, l’acqua di mare apre o chiude il naso? La testimonianza le deve aver puzzato non poco).
Il mattino seguente il discorso tornò nuovamente sulla testimonianza letta il giorno prima e le spiegai dettagliatamente il meccanismo della gastrite. Le spiegai anche che la mucosa della piccola curvatura è di derivazione ectodermale e che è anche uno dei pochi conflitti che provocano dolore nella fase di attività conflittuale come ben sa anche la saggezza popolare: non arrabbiarti che ti viene l’ulcera allo stomaco.
Lei affermò in modo trionfante e teatrale che nello stomaco ci sarebbe solo tessuto endodermale, di sicuro nessun ectoderma. Prendo dallo scaffale il libro “Il cancro e tutte le cosiddette malattie“, lo apro a pagina 206, e le mostro quali tessuti ci sono nello stomaco e la loro posizione.
“Secondo la mia formazione però, nello stomaco c’è solo tessuto endodermale!“ disse cercando di difendere il suo punto di vista (in quel momento aveva sicuramente un forte rancore nel suo territorio =campo di specializzazione/competenza). Siccome avevo ancora il libro aperto le mostrai anche la certificazione della verifica di Trnava e le spiegai che questo significa che la Medicina Germanica fa parte del sapere scientifico accertato e che la medicina accademica è stata con ciò confutata, anche se si fa ancora finta che questa verifica non sia mai avvenuta (credo che questo sia stata la DHS per la costipazione = rancore indigeribile con un aspetto del morire di fame. Alla soluzione di questo conflitto non abbiamo più dovuto assistere).
Lasciammo cadere il discorso e ci recammo su una spiaggia per nuotare e distenderci. Inseguimmo una tartaruga gigante e una manta sotto alla barca. Appena risaliti a bordo lei iniziò nuovamente a massaggiarsi la fronte, con la stessa motivazione; acqua di mare (si vedeva già che la faccenda della MG le puzzava veramente). Quando mia moglie servì il pranzo mangiò solo alcuni cucchiai di riso. Non riusciva a mandar giù niente e aveva anche mal di pancia (ha studiato medicina e si sente competente, cioè questo è il suo territorio, nel quale qualche ora prima aveva avuto dei forti contrasti). Due giorni dopo lamentò anche una costipazione, aveva quindi capito bene che valore avrebbe ancora la sua formazione se queste conoscenze fossero legalizzate. Inoltre non dormì quasi niente, ma questo, disse, dipendeva dagli ondeggiamenti della barca all’ancora.
Ci rendemmo conto che non aveva senso voler insegnarle qualcosa, chiudemmo commenti e spiegazioni e navigammo in diverse isole e scogli della Tobago Cays. Solo quando ci parlò del suo sovrappeso dovuto a cause genetiche (130 Kg.) accennammo ai tuboli collettori renali (=ritenzione idrica, ndt.). Quando parlò del diabete da cause genetiche le raccontai del conflitto dell’opporsi e che “le cause genetiche è un altro modo per dire: non ho nessuna idea della causa e di come posso aiutarti ma imparo a conviverci!”
Siccome non parlammo più di Medicina Germanica andò in vagotonia e di brutto. Doveva aver avuto anche un conflitto del tronco cerebrale (endoderma) perché per 2 notti sudò abbondantemente. Si alzò raramente dal letto, aveva 38,7° di febbre e mal di testa e teneva un secchio a portata di mano perché vomitò per un giorno ripetutamente e non mangiò quasi niente.
Mi chiese informazioni sul desalinatore e sui filtri di acqua potabile a bordo, evidentemente stava cercando di scoprire una possibile causa. Alla fine ci spiegò che nei Caraibi ci sono zanzare pericolose. Se pungono causano febbre per due tre giorni. Evidentemente era stata punta. Contemporaneamente pregò mia moglie di non avvicinarsi troppo a lei con Marius perché non vorrebbe mai contagiarlo (in che modo poi? Le punture di zanzara sono contagiose?). Il terzo giorno della sua vagotonia veleggiammo sottovento di St. Vincent e si sentì abbastanza in forze per salire in cabina di pilotaggio per godersi distesa il veleggiare.
Mia moglie di sotto preparava la pasta per il pane. Io stavo seduto con Marius in braccio al timone e la nostra dottoressa/paziente stava distesa all’ombra, lì vicino. Improvvisamente si girò il vento e schiacciò la vela sulle sartìe e dovetti reagire. Le misi Marius in braccio e la pregai di tenerlo un attimo. Mentre mi destreggiavo con le vele Marius si aggrappò ai suoi capelli e si tirò sù mentre lei si irrigidì completamente.
Avrebbe preferito trattenere il respiro per non contagiarlo. Dopo qualche minuto la liberai del nostro pargoletto. Poco dopo tornò di nuovo a letto. Non passò nemmeno un’ora e mia moglie – che nel frattempo si era trasformata in infermiera – mi riferì che aveva sulla parte interna di entrambe le braccia una irritazione cutanea. Da dove arriva il conflitto di separazione? Le raccontai che cosa era successo e le chiesi di verificare se lo sfogo ci fosse anche sulla zona dei seni e della pancia, cosa che mi confermò più tardi (voleva separarsi da Marius per non contagiarlo). Per lei era impensabile e anche imprevedibile che io come padre fossi così incosciente da mettere mio figlio in braccio di una malata piena di bacilli. Inoltre questo fu per lei una cosa traumatica e intima.
Il penultimo giorno della nostra crociera andammo da St. Lucia a Martinica. Stava di nuovo così bene che potè sedere con noi al timone e mangiare normalmente anche se era ancora un po’ debole. Ci raccontò diverse teorie sulla sua “malattia” e fummo sorpresi della sua ricchezza inventiva. Per lo meno non tentò di dare la colpa a noi.
Troviamo affascinante e allo stesso tempo preoccupante che si possa programmare (istruire) le persone in modo tale che i corpi delle vittime reagiscano ad ogni verità scomoda per il potere stabilito in modo completamente automatico saltando la ragione conscia con meccanismi di difesa potenti, fino alla distruzione di se stessi.
La mia diagnosi: dissonanza cognitiva multipla (dissonanza cognitiva = ritenere come giuste due affermazioni che sono contemporaneamente contraddittorie)
lei è fermamente contro la dilagante islamizzazione dell’Europa ma vota per i verdi.
L’acqua salata libera il naso, l’acqua di mare è la causa della sua occlusione dei seni frontali.
La sua malattia è una reazione alla puntura delle zanzare ma si preoccupa di non contagiare nostro figlio.
In conclusione vogliamo però sottolineare che la nostra “dottoressa a bordo“-prescindendo dalla sua anacronistica superstizione medica – è una persona molto piacevole e gentile e che abbiamo avuto veramente una fantastica crociera con lei (di vela ne capisce veramente molto). Ci eravamo prefissati sinceramente di escludere il tema medicina, ma da una parola ne è seguita un’altra e così…va beh! Ci dispiace solo per i bambini sui quali lei proverà a breve la sua “arte terapeutica” anche se lo farà sicuramente con le migliori intenzioni e in buona fede.
Saluti tropicali dai Caraibi
Natalie, Hans & Marius

Annotazione di H. Pilhar:
Io avrei provato a spiegare a questa giovane dottoressa i suoi sintomi sulla base dei suoi conflitti ancora freschi. La “colpa” di averle causato questi conflitti me la sarei addossata su di me. La sua costipazione era presumibilmente dell’intestino crasso, quindi un conflitto per contrarietà ripugnante, indigesta (insinuazione ingiustificata). Avrebbe ricordato e riconosciuto tutto, con stupore.
Le cause da lei presunte (acqua di mare, punture di zanzare, desalinizzatore,…) avrebbero dovuto valere anche per gli altri naviganti. Come avrebbe spiegato che il resto dell’equipaggio non si è ammalato? Hans ha ragione quando afferma che si tratta di confusione da indottrinamento. Quando questi giovani medici con gli anni riconosceranno che medicina assurda hanno creato allora ne saranno diventati ormai complici e cercheranno, per il proprio interesse, di proteggere ulteriormente questo non-sistema medico colpevole e cinico. Viene voglia di urlare dalla disperazione!
Questa breve storia dimostra che chi conosce bene la Medicina Germanica può sostenere facilmente il confronto con qualsiasi medico universitario. Cioè questi medicinici (= medici cinici) non sanno proprio niente e in confidenza in genere lo ammettono anche! Se il confronto si fa duro allora tirano in ballo la giustizia! Codardi e miserevoli! Questo non ha più niente a che vedere con la medicina nel senso di Ippocrate. Sottoporre a terapia delle persone contro la loro volontà è sadismo! Una presunta scienza che non ha l’onere della PROVA – quì si spalancano le porte e le finestre all’arbitrio! Una tale pseudo-scienza è pericolosa per il paziente ,ma anche per gli “istruiti”. Un giorno la fortuna girerà e allora sarà posta la domanda fondamentale: che cosa sapevi di questo sterminio in serie della nostra gente in queste strutture oncologiche?
Ahoi e altrettanti cordiali saluti ai soleggiati Caraibi!
Qui da noi sta nevicando e soffia una brezza fredda Ma la primavera è alle porte. Ci affidiamo alla Sacra Natura! A lei non dobbiamo credere! La Natura, che è in tutte le cose, dobbiamo solo viverla!
http://www.germanische-heilkunde.at/


Pubblicato da fiore selvatico
http://unlungosogno.blogspot.it

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