
Per basare la discussione su argomenti scientifici più solidi, scienziati francesi, tedeschi, norvegesi e britannici hanno usato sofisticati modelli climatici e hanno osservato, ad esempio, che in un clima modificato mediante geoingegneria sono probabili significative riduzioni dei cicli delle piogge globali e regionali. "L'ingegneria del clima non può essere vista come un sostituto a un percorso politico di riduzione dei cambiamenti climatici attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra," scrivono gli autori nello studio. Ciò suggerisce che questa soluzione di geoingegneria per il cambiamento climatico potrebbe portare a una significativa riduzione delle piogge sia in Europa che nel Nord America. Guidati dall'Istituto Max Planck per la meteorologia in Germania, i ricercatori hanno esaminato minuziosamente come i modelli della Terra in un mondo caldo e ricco di biossido di carbonio (CO2) rispondono a una riduzione artificiale della quantità di luce solare che raggiunge la superficie del pianeta.
Le tecniche di geoingegneria potrebbero essere usate per ridurre la quantità di radiazione solare che raggiunge la superficie della Terra imitando gli effetti delle grandi eruzioni vulcaniche che hanno un effetto di raffreddamento globale del clima. I ricercatori suggeriscono che lo stesso risultato potrebbe essere ottenuto rilasciando biossido di zolfo nell'atmosfera o posizionando degli specchi giganteschi nello spazio. Anche se esistono delle idee per combattere il cambiamento climatico, gli scienziati hanno concentrato i propri sforzi sullo studio degli effetti previsti della loro implementazione. Per ottenere questo, essi hanno studiato in che modo quattro modelli della Terra rispondevano all'ingegneria del clima nell'ambito di uno scenario specifico. Il loro scenario ipotetico prevedeva un mondo con una concentrazione di CO2 quattro volte più alta rispetto ai livelli preindustriali, ma in cui il calore aggiuntivo causato da un simile aumento era bilanciato da una riduzione della radiazione che riceviamo dal Sole.
"Un valore quadruplo della CO2 rappresenta il limite superiore, ma si trova ancora nella gamma dei valori considerati possibili per la fine del 21° secolo," ha detto Hauke Schmidt dell'Istituto Max Planck per la meteorologia e autore principale della ricerca. Essi hanno osservato una riduzione delle piogge di 100 millimetri all'anno, approssimativamente un calo del 15% dei valori delle precipitazioni preindustriali in vaste aree del Nord America e dell'Eurasia settentrionale. Contemporaneamente, nel Sud America centrale, tutti i modelli mostrano una diminuzione delle piogge che supera il 20% in zone della regione amazzonica. Nel complesso, le piogge globali si riducono circa del 5% in media in tutti e quattro i modelli studiati. "Gli impatti di questi cambiamenti devono ancora essere affrontati, ma il messaggio principale è che il clima prodotto dalla geoingegneria è diverso da qualsiasi clima precedente, anche se si potesse riprodurre la temperatura media globale di un clima del passato" ha detto il dott. Schmidt.
I ricercatori, tuttavia, fanno subito notare che lo scenario studiato non è progettato per essere realistico anche in possibili applicazioni future dell'ingegneria del clima. Ma l'esperimento ha permesso al team di identificare chiaramente e confrontare le risposte di base del clima della Terra alla geoingegneria, ponendo così le fondamenta per futuri studi più dettagliati. Il dott. Schmidt ha detto: "Questo studio è il primo chiaro confronto di diversi modelli che seguono un rigido protocollo di simulazione e che ci permettono di valutare la solidità scientifica dei risultati. Inoltre, noi stiamo usando l'ultima generazione di modelli climatici, quelli che ci forniranno i risultati per il Quinto rapporto IPCC [Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici]." Gli scienziati hanno usato modelli climatici sviluppati dal Met Office Hadley Centre britannico, dall'Istituto Pierre Simon Laplace in Francia e dall'Istituto Max Planck in Germania. Il quarto modello della Terra usato è stato sviluppato da scienziati norvegesi.
Per maggiori informazioni, visitare:
FonteE per informazioni maggiori ancora leggiamo questo blog:SCIE CHIMICHE - DOSSIER COMPLETO INEDITO - 1/4 - 5° Velo: Tecnologie Soppresse e di Controllo
Nessun commento:
Posta un commento