"THE END"

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venerdì 8 giugno 2012

MONTI E I PIZZINI SUL BILDERBERG 2012


Tutto come da regolamento, o quasi: Chi sta a capo di un governo, non può essere invitato alla riunione del Bilderberg. Neanche se ti chiami Mario Monti, uno dei Membri Permanenti del Gruppo, uno dei più influenti là dentro.
Ergo, niente Bilberberg 2012 per il premier. Da qui la trovata di farsi sostituire da un fidato, uno che potesse portare il verbo montiamo dentro la Riunione e le sacre sentenze fuori dalla Riunione: Il nostro capo di governo non c’è la fa proprio a non intrallazzare con i potenti del Mondo, non riesce proprio a starne fuori…E ciò lascia solo presagire l’importanza delle decisioni prese là dentro.
Il fidato talpone da imbucare nel Bilderberg é Enrico Letta, l’enfant prodige della politica italiana, deputato del PD e nipote di quell’altro Enrico Letta, il berlusconiano.
I due hanno comunicato per tutta la durata del Meeting con deipizzini. In pieno stile mafioso, cercando il modo più discreto possibile per comunicare nell’era delle intercettazioni telematiche, si sono affidati alla scuola Riina e Provenzano, comunicando con dei pezzi di carta scritti a mano, fatti poi recapitare al diretto interessato, in questo caso fin dentro il Parlamento, da persone fidate, in piena segretezza.
Come si sa tutto questo? Semplicemente perché abbiamo il primo pizzino che Letta ha fatto recapitare a Monti: Eh si, il premier, in udienza in Parlamento, si é fatto fotografare con il pizzino in mano, sciaguratamente rivolto verso l’obiettivo di una macchina fotografica.
« Mario, quando vuoi, dimmi forme e modi con cui posso esserti utile dall’esterno. Sia ufficialmente (Bersani mi chiede per es. di interagire sulla questione dei vice) sia riservatamente. Per ora mi sembra tutto un miracolo! E allora i miracoli esistono ! »



Purtroppo il Post Sciptum a fondo pagina é coperto dalla dita di Monti che lo hanno saldamente afferrato.
Quindi il talpone Letta é dentro, eccitato come un bambino in un negozio di caramelle, invoca al miracolo: Trovarsi a decidere le sorti dell’economia mondiale, anche se per conto terzi, deve essere stata la sua massima aspirazione. Subito si mette a disposizione, vuol sapere da Monti in che forme e modi può mettersi al suo servizio. S’intuisce che chiede addirittura consigli a Bersani, un’altro che predica democrazia e uguaglianza, ma che in realtà é completamente connivente ai poteri dei padroni del Mondo, vile schiavo del potere e traditore della fiducia degli Italiani.
Insieme a Monti che monitora a distanza e allo spifferatore Letta, gli altri italiani presenti alla riunione, che si é tenuta a Chantilly, nello stato della Virginia, negli Stati uniti d’America tra il 31 maggio e il 3 giugno 2012, sono:
Franco Bernabé: Direttore Generale di Telecom Italia e di La7
Fulvio Conti: Direttore Generale dell’ENEL s.p.a.
John Elkan: Direttore Generale del Gruppo FIAT
E misteriosamente la nota giornalista di LA7 Lili Gruber

(fonte: sito ufficiale del gruppo Bilberberg)



Fa effetto vedere tra gli uomini più potenti e ricchi d’Italia, a capo delle più importanti aziende nostrane, proprio quellaGruber che solo qualche mese fa aveva pubblicamente dato del massone a Monti, in diretta su LA7.
Chissà che strigliate avrà preso da Bernabé, il suo capo, proprietario dell’emittente televisiva per cui lavora e assiduo membro del Bilberberg dell’amico Monti…poi però, li vedi lì, a braccetto che vanno insieme al Bilberberg, quasi come se si volesse tenere buona la giornalista, allettandola, facendole respirare l’aria delle stanze in cui aleggia il potere. Chissà adesso se la Gruber si permetterà mai più di dare del massone a qualcun’altro, ora che é stato con loro.

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