"THE END"

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domenica 6 ottobre 2013

GLI STATI UNITI SONO LA PIU' GRANDE PIAGA DEL MONDO


Lasciateci stare per un momento almeno!

Gli Stati Uniti sono la più grande piaga del mondo. Non importa dove vivi o cosa fai, gli Stati Uniti troveranno sempre qualche scusa per ficcare il naso negli affari tuoi e per renderti la vita infelice.
Ecco perché gli Stati Uniti hanno tanti nemici, perché si mettono sempre in mezzo, in qualsiasi impiccio che capiti, in qualsiasi parte del mondo. Quelli di Washington proprio non riescono a sopportare ... l'idea che ci sia qualcuno, non importa dove, che potrebbe vivere una vita normale e felice senza doversi aspettare di essere bombardato per un attacco di “drone” o di essere sbattuto dentro qualche buco nero, dove la CIA può strapparti le unghie o farti diventare nero e blu. Questo è tutto quello che ha prodotto questa guerra globale al terrorismo - SOLO QUESTO.

Il fatto è che mettono sempre il loro grasso e grosso naso negli affari degli altri per 24 ore al giorno, tutti i santi giorni anche se qualche volta si sono presi un bel calcio in culo. Perché ? Perché sono persone odiose , ecco perché. Sono come un invitato che si presenta a cena ubriaco e ti butta tutto il vino rosso sulla tovaglia . Ecco gli USA, in poche parole, sono una vera rottura di palle.
Lo sanno proprio tutti, anche quelli che parlano a vanvera, che non dovremmo essere né in Afghanistan, né in Iraq, né in Somalia, né in Yemen, né dovunque. Noi andiamo solo per dare fastidio, perché questo è quello che sappiamo fare.

Siamo gli Stati Irritanti d'America.

Mi sono stancato di sentire il ronzio di quegli scrittori di sinistra che parlano di Impero e di Superpotenza . Sono tutte sciocchezze e non colgono il punto vero. In realtà, in questo modo conferiscono una dignità al comportamento degli Stati Uniti e fanno credere che tutto sia parte di un grande progetto.
Non lo è. Non esiste nessun progetto.

Il piano è quello di opprimere la gente fino a quando non ce la fa più. E questo, lasciatemelo dire, non è proprio un programma. E' solo voglia di dare fastidio.
E' come quel ragazzino che continua a prendere a calci il retro del sedile dell'aereo, quando devi ancora restare seduto lì, per tante ore, o come le vespe che arrivano sempre quando si fa un picnic. Volete dirmi che le vespe fanno parte di un piano ? No. Le vespe non hanno nessun piano, ma nemmeno gli Stati Uniti . Gli Stati Uniti stanno semplicemente facendo quello che sanno fare meglio , far vedere a tutti che sono sempre i primi della classe, in tutto.

Così .... allora il governo sta per chiudere tutto, vero ? E tutti gli "espertoni liberali" si stanno mangiando le unghie, mentre frignano che il mondo ormai sta per finire, perché questo ingombrante e fastidioso gigante se ne va in vacanza.
Tutto qui?

Lasciate che vi dica una cosa : il mondo ha proprio bisogno di un po’ di vacanza da questi Stati Uniti, diciamo che non dovrà essere niente di definitivo, solo cinque-dieci anni sabbatici, in modo che tutti si possano riposare e riprendere fiato.
Suona tanto male ?
Voglio dire, sarebbe bello prendersi una pausa da tutti i delitti, gli spionaggi e le ingerenze con cui ci affliggono ogni giorno.
Proviamo a immaginarlo ? Dovremmo immaginare come sarebbe la vita su questo pianeta, se si potesse semplicemente schioccare le dita e "puf" gli Stati Uniti svaniscono per un paio di anni.

Chi sa, forse si potrebbe anche arrivare a lavorare insieme per risolvere i grandi problemi, come il riscaldamento globale, la distruzione dell’ambiente o le pandemie globali.
Poi forse non cambierebbe niente. Forse i rapporti tra i paesi continuerebbero a restare tanto chiusi, come lo sono oggi. Comunque, le cose dovrebbero andare sicuramente meglio, perché ci sarebbero tanti dannatissimi delitti in meno, tante dannatissime mutilazioni in meno e sicuramente un dannatissimo paese che combina meno guai. Perché la grande piaga del mondo sarebbe, per qualche tempo, fuori gioco.

Chiamatemi pazzo , ma non riesco a trovare un lato negativo in questa storia.

MIKE WHITNEY
counterpunch.org

MIKE WHITNEY vive nello stato di Washington . Ha collaborato a Hopeless: Barack Obama and the Politics of Illusion (AK Press). Hopeless è disponibile anche in edizione Kindle . La Storia di Whitney sulla diminuzione dei salari della classe media americana è stata pubblicata sul June issue of CounterPunch. 
Per contattarlo : fergiewhitney@msn.com

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