Questi composti derivanti dalla pianta possono essere indicati come phytocannabinoidi. Anche se il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) è il principale ingrediente psicoattivo, vi sono altri composti noti che hanno attività biologica tipo: il cannabinolo, il cannabidiolo, il cannabicromene, il cannabigerol, il tetrahydrocannabivirin, e il delta-8-THC. Il cannabidiolo, ha la caratteristica di avere una significativa attività analgesica e anti-infiammatoria senza l’effetto psicoattivo (alto) del delta-9-THC.
GLI EFFETTI ANTI TUMORALI
Uno studio su topi e ratti indica che i cannabinoidi hanno un effetto protettivo contro lo sviluppo di alcuni tipi di tumori. [3] Nel corso di questo studio di 2 anni, i gruppi di topi e di ratti hanno ricevuto varie dosi di THC attraverso una sonda gastrica. Nei topi, venne osservata, una riduzione sull’incidenza dei tumori epatici e sui carcinomi epatocellulari. Una minore incidenza dei tumori benigni (polipi o adenomi) negli altri organi (mammelle, utero, ghiandola pituitaria, testicoli e pancreas) vennero anche osservati nei ratti. In un altro studio, il delta-9-THC, il delta-8-THC, e il cannabinolo si sono dimostrati utili nell’inibire la crescita del carcinoma del polmone di Lewis in vitro ed in vivo. [4] Inoltre, altri tumori sono risultati sensibili agli effetti inibenti di questa pianta. [5-8]I cannabinoidi possono causare effetti antitumorali attraverso vari meccanismi: inducendo la morte cellulare, interropendo la crescita cellulare, e attraverso l’inibizione dell’angiogenesi tumorale e della metastasi. [9-11] I cannabinoidi sembrano uccidere le cellule tumorali lasciando intatte quelle sane proteggendole, addirittura, da quelle cancerogene. Questi composti hanno dimostrato di indurre l’apoptosi nei glioblastomi sotto coltura e indurre la regressione degli stessi nei topi e nei ratti. I cannabinoidi proteggono le normali cellule gliali astrogliale e oligodendrogliali dall’ apoptosi mediata dal recettore CB1. [10,11]In un modello in vivo utilizzando topi con una grave immunodeficienza, vennero generati dei tumori sotto cutanei inoculando gli animali con cellule tumorali (del polmone) umane [12]. La crescita del tumore è stata ridotta del 60% nei topi trattati con il THC rispetto ai topi che componevano il gruppo di controllo. I campioni di tumore hanno rivelato che il THC ha avuto effetti antiangiogenici e antiproliferativi.Inoltre, sia i cannabinoidi di origine vegetale che quelli endogeni sono stati studiati per i loro effetti anti-infiammatori. Uno studio sui topi ha dimostrato che sistema cannabinoide endogeno fornisce una protezione intrinseca contro l’infiammazione del colon. [13] Come risultato, è stata promulgata l’ipotesi che i phytocannabinoidi e gli endocannabinoidi potrebbero essere utili nella lotta al cancro colon/rettale [14].Un altro studio ha dimostrato che il delta-9-THC è un potente agente antivirale selettivo contro il sarcoma di Kaposi (KSHV). [15] I ricercatori hanno concluso, garantendo un maggior approfondimento sugli studi dei cannabinoidi e degli herpesvirus, poiché essi porteranno allo sviluppo di farmaci che inibiscono la riattivazione di questi virus oncogeni. Successivamente, un altro gruppo di ricercatori ha riportato un aumento nell’efficienza dell’infezione umana KSHV nelle cellule dermiche microvascolari epiteliali in presenza di basse dosi di delta-9-THC [16].
STIMOLAZIONE DELL’APPETITO
Molti studi sugli animali hanno già dimostrato che il delta-9-THC e gli altri cannabinoidi hanno un effetto stimolante sull’appetito e sull’assunzione di cibo. Si ritiene che il sistema dei cannabinoidi endogeni possa servire come regolatore del comportamento alimentare. Il cannabinoide endogeno anandamide, potenzia notevolmente l’appetito nei topi. [17] Inoltre, i recettori CB1 nell’ipotalamo potrebbero essere coinvolti negli aspetti motivazionali e appaganti del mangiare [18].
ANTI DOLORIFICO
La comprensione del meccanismo attraverso cui i cannabinoidi inducono l’analgesia (assenza di dolore) è aumentata grazie allo studio dei recettori dei cannabinoidi, gli endocannabinoidi, e degli agonisti e antagonisti sintetici. Il recettore CB1 è presente sia nel sistema nervoso centrale (SNC) che nelle sue terminazioni nervose periferiche. Simile ai recettori degli oppioidi, livelli molto alti del recettore CB1 sono stati trovati nelle sezioni del cervello che regolano il processo nocicettivo [19]. Il recettore CB2, che si trova principalmente nei tessuti periferici, esiste a livelli molto bassi nel sistema nervoso centrale. Con lo sviluppo degli antagonisti dei recettori specifici, sono state ottenute ulteriori informazioni sul ruolo dei recettori cannabinoidi endogeni e sulla gestione del dolore. [20,21]
Fonte originale: cancer.gov
Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org
La cannabis terapeutica in Italia esiste: marijuana con THC 18% in farmacia
Cari amici, Questo post è dedicato a tutti i pazienti resistenti ai protocolli di cura, non sono un medico quindi quello che penso e scrivo è solo frutto della mia esperienza di ammalato.
In Israele che è lo 0,1% della popolazione mondiale, utilizzano la canapa-medica da oltre venti anni su pazienti dai due anni in su, negli ospizi israeliani è fatta fumare alle persone affette da Parkinson e Alzheimer. In diversi paesi del mondo è utilizzata negli ospedali come adiuvante per la cura del cancro, SM, Sla, epilessia,glaucoma, sclerodermia e molto altro.., comunque tutte le patologie che creano dolore neuropatico, per saperne di più consultate il sito www.medicalcannabis.it . Mi arrivano decine di e-mail da parte di pazienti e famigliari che mi chiedono almeno di provare il farmaco, purtroppo l’ignoranza in materia da parte di chi ci governa ha creato un muro di gomma e questa possibilità fino ad ora era remota.
La Solmag Galenica di Milano fornisce la canapa alle farmacie galeniche in ambito nazionale, bisogna solamente farsi prescrivere il farmaco secondo le procedure riportate nella foto in allegato.
Alcune ASL nazionali forniscono ai pazienti il farmaco “gratuitamente” e senza tempi di attesa, altre ASL non pagano il farmaco ma tutte le farmacie galeniche lo forniscono, max in 3 giorni! Potrebbe essere l’occasione che molti pazienti stanno aspettando, provare il farmaco. Il Bedrocan dovrà essere prescritto con THC 18% e CBD1%, mentre il Bediol dovrà essere prescritto come canapa al 6% di THC e 8% di CBD.
La Solmag Galenica di Milano fornisce la canapa alle farmacie galeniche in ambito nazionale, bisogna solamente farsi prescrivere il farmaco secondo le procedure riportate nella foto in allegato.
Alcune ASL nazionali forniscono ai pazienti il farmaco “gratuitamente” e senza tempi di attesa, altre ASL non pagano il farmaco ma tutte le farmacie galeniche lo forniscono, max in 3 giorni! Potrebbe essere l’occasione che molti pazienti stanno aspettando, provare il farmaco. Il Bedrocan dovrà essere prescritto con THC 18% e CBD1%, mentre il Bediol dovrà essere prescritto come canapa al 6% di THC e 8% di CBD.
Non serve a questo punto aspettare lunghi tempi di attesa per avere l’ok dell’UCS e i tempi per importare il farmaco perché già presente sul suolo nazionale. I modi di assunzione sono consultabili nel sito www.medicalcannabis.it .
Vi mando un elenco delle farmacie milanesi che hanno già il farmaco in casa:
farmacia Testi via Boifava 31B Milano tel 02.8464908
farmacia Legnani via Rasori 2 20145 Milano tel 02.48013888
farmacia Ambreck via Stradivari, 1 20131 Milano tel 02.95526966
farmacia Affori via Zanoli, 3 20161 Milano tel 02.66202088
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Per quanto riguarda il Sativex verrà presto commercializzato in tutte le farmacie italiane entro la primavera del 2012 dalla Almirall.
Salute a tutti
fonte http://www.overgrow-italy.nl/?p=7916
Salute a tutti
fonte http://www.overgrow-italy.nl/?p=7916
http://www.legalizzameno-stresspiucultura.com/2013/07/finalmente-ho-la-mia-terapia-bedrocan.html#.UlJ3UVA9I7Y
Di Achille Saletti
tratto dal www.ilfattoquotidiano.it
Il calcolo sommava, alle entrate dirette in termini di tasse, il venire meno di spese legate alla repressione e alla carcerazione. Giusto l’altro giorno un pover’uomo di Foggia si è visto appioppare 6 anni di galera (sei, dicesi sei ) per avere coltivato 4 piante di marjuana (quattro dicesi quattro). Denaro pubblico mal speso, verrebbe da aggiungere.
Per citare il mio amatissimo Wodehouse vorrei ipotizzare che “sulla base di un calcolo modesto“ in Italia, con moltissime probabilità, le entrate dovute alla tassazione sarebbero superiori a quelle francesi. Per una questione di consumi maggiori rispetto ai cuginastri.
Il problema della Cannabis, con buona pace di Giovanardi, è ancora aperto: i famosi buchi nel cervello per i consumatori sono ancora tutti da dimostrare anche se si può convenire che su alcuni soggetti adolescenti un aumento dei rischi legato all’abuso e a condizioni psico-socio-ambientali difficili, pone un problema psicologico prima ancora che educativo. La dipendenza è ampiamente dimostrata non esistere, come il passaggio automatico da questa sostanza ad altre sostanze maggiormente pericolose. Insomma, il rischio di una nazione di drogati non appartiene alla realtà.
Il problema etico per gli stati europei non dovrebbe porsi , dato che tassazioni e lucro sulle bevande alcoliche sono cosa antica e, da qualche anno a questa parte, anche sul gioco di azzardo non ci si fa mancare nulla. Se aggiungiamo che entrambe queste voci di bilancio incidono su fenomeni ben più gravi rispetto al fumare uno spinello, con conseguenze e costi sociali enormi, si dovrebbe convenire che la morale è una sola: ciò che va regolamentato in uno stato moderno riguarda la diffusione di un consumo, non la sua presunta conformità alle convenzioni sociali.
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Di Achille Saletti
tratto dal www.ilfattoquotidiano.it
Il calcolo sommava, alle entrate dirette in termini di tasse, il venire meno di spese legate alla repressione e alla carcerazione. Giusto l’altro giorno un pover’uomo di Foggia si è visto appioppare 6 anni di galera (sei, dicesi sei ) per avere coltivato 4 piante di marjuana (quattro dicesi quattro). Denaro pubblico mal speso, verrebbe da aggiungere.
Per citare il mio amatissimo Wodehouse vorrei ipotizzare che “sulla base di un calcolo modesto“ in Italia, con moltissime probabilità, le entrate dovute alla tassazione sarebbero superiori a quelle francesi. Per una questione di consumi maggiori rispetto ai cuginastri.
Il problema della Cannabis, con buona pace di Giovanardi, è ancora aperto: i famosi buchi nel cervello per i consumatori sono ancora tutti da dimostrare anche se si può convenire che su alcuni soggetti adolescenti un aumento dei rischi legato all’abuso e a condizioni psico-socio-ambientali difficili, pone un problema psicologico prima ancora che educativo. La dipendenza è ampiamente dimostrata non esistere, come il passaggio automatico da questa sostanza ad altre sostanze maggiormente pericolose. Insomma, il rischio di una nazione di drogati non appartiene alla realtà.
Il problema etico per gli stati europei non dovrebbe porsi , dato che tassazioni e lucro sulle bevande alcoliche sono cosa antica e, da qualche anno a questa parte, anche sul gioco di azzardo non ci si fa mancare nulla. Se aggiungiamo che entrambe queste voci di bilancio incidono su fenomeni ben più gravi rispetto al fumare uno spinello, con conseguenze e costi sociali enormi, si dovrebbe convenire che la morale è una sola: ciò che va regolamentato in uno stato moderno riguarda la diffusione di un consumo, non la sua presunta conformità alle convenzioni sociali.
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