PROPRIO LI DOVE ERA SCOPPIATO IL PRIMO SCANDALO ALIMENTARE DELL’ANNO, quello della carne di cavallo venduta come bovina, oggi arriva la notizia di un nuovo problema legato sempre alla carne. La catena di supermercati Asda ha infatti annunciato che ritirerà l’intera gamma di carne in scatola della sua stessa marca perché trovata contaminata da un farmaco anti-infiammatorio che viene dato ai cavalli da corsa, il fenilbutazone.Questo farmaco è utilizzato a volte anche per curare malattie umane come l’artrite reumatoide e la gotta, ma più che altro, come in questo caso, è utilizzato sugli animali. Non solo. Pare che tracce di questo farmaco siano state rilevate anche nel latte venduto nel cartone della stessa azienda. La scoperta è avvenuta per caso, in seguito ai controlli sulle tracce di carne di cavallo nelle confezioni di carne bovina, come quelle che stanno avvenendo in tutta Europa negli ultimi mesi. E così è accaduto ciò che in molti tenevano: non solo la carne di cavallo è stata trovata, ma anche i farmaci che vengono dati ai cavalli da corsa.
(non sappiamo se lo è anche in Italia), e quindi proprio come il precedente scandalo, potrebbe già avere raggiunto altri Paesi. Ingerire grossi quantitativi di questa sostanza può portare ad anoressia, depressione, ulcerazioni, diarrea e coliche, ma solitamente per avere questi effetti indesiderati bisogna raggiungere quantitativi molto elevati, mentre le tracce trovate nella carne sono state molto basse (4 parti per miliardo). Resta comunque la preoccupazione per quello che mangiamo. Nonostante tutte questa rassicurazioni, e quelle provenienti dal rivenditore che ha ammesso di stare agendo per togliere dal mercato tutte le scatole contaminate ed ha invitato i clienti che le hanno acquistate a portarle al negozio, la gente ormai non si fida più e negli ultimi sondaggi risultano in migliaia quelli che, in seguito a tutti questi scandali alimentari, hanno deciso di cambiare la loro dieta e fare completamente a meno della carne.
* Marco Mancini
>Fonte<
Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org
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