Il cervello ha bisogno di zucchero. Lo zucchero ha cervello. Lo zucchero è pieno di vita…
Queste "grandi massime" (per le quali, ovviamente, nessuno si prende nessuna responsabilità) recitava lo slogan pubblicitario in voga negli anni 80 del secolo scorso.
Un grande inno nazionale “senza marca” al consumo di zucchero. Perché “senza marca”? Perché, in pratica, esisteva una posizione dominante sul mercato di lavorazione/approvvigionamento dello zucchero. Un po' come il simbolo della Nike, ormai diventato un "segno grafico senza necessità di nome".
Queste "grandi massime" (per le quali, ovviamente, nessuno si prende nessuna responsabilità) recitava lo slogan pubblicitario in voga negli anni 80 del secolo scorso.
Un grande inno nazionale “senza marca” al consumo di zucchero. Perché “senza marca”? Perché, in pratica, esisteva una posizione dominante sul mercato di lavorazione/approvvigionamento dello zucchero. Un po' come il simbolo della Nike, ormai diventato un "segno grafico senza necessità di nome".
Ecco il titolo illuminante di un articolo comparso su “La Repubblica” nel 1986:
l'Eridania in lotta con le leggi Cee contro il monopolio.
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Esisteva o esiste una posizione dominante? Oggi, gli assetti societari dell’azienda sono cambiati, cambiando di fatto le “carte in tavola”, ma non di certo il "succo del discorso". Tutto va verso un accentramento di potere. Tutto segue il filo conduttore impresso dalla presenza occulta del Nucleo Primo (il grande accentratore di potere non manifesto).
La separazione avviene nello stesso momento in cui avviene l’aggregazione.
Un paradosso? No, se si ha la capacità di scindere l’osservazione su un piano multiplo dell'esistenza di eventi. Riparametrando le diverse realtà in una struttura multi livellare, i diversi tasselli formano un mosaico sensato.
Il paradosso viene registrato quando si scompone il tutto, analizzandolo sezione per sezione o ignorando intere strutture dell’insieme (perché estremamente sfuggevole). Priorità, dipendenza, gerarchia, senso, funzione, piano… infrastruttura. L’infrastruttura è la parte radicata, che molto spesso assume i connotati visibili, assegnati dal valore convenzionale, ad opera dell’adesione indiretta della Massa. Ciò che induce le genti ad utilizzare un “servizio” è sempre opera di:
- una estrema pubblicizzazione dello stesso
- la mancanza di alternativa
- il vuoto interiore che spinge a “fidarsi”
Per cui, più è autorevole la fonte che dirama il messaggio promozionale e più la Massa aderisce per inerzia, default, gravità, fiducia, etc.
Nel 1986 l’attività nell’ambito della produzione e commercializzazione dello zucchero ad opera del Gruppo Ferruzzi, guidato da Raul Gardini, era grandemente attiva. Gioco forza anche lo strumento pubblicitario istituzionale era volto ad onorare impegni sottili “mai sottoscritti ufficialmente”. Il risultato?
Una grande campagna promozionale nazionale capace di convincere a tamburo battente la platea, in ascolto senza nessun altro indice di riferimento, avendo completamente smarrito da Tempo il proprio.
Negli anni 80 la consapevolezza media della popolazione, in merito ai danni prodotti dallo zucchero, era complessivamente inesistente. Oggi, la base è molto più informata… tuttavia, il risultato in termini di vendite di zucchero non è strutturalmente cambiato.
Com’è possibile? Perché lo stesso modo illusorio di proporre messaggi promozionali a livello nazionale non è cambiato. Lo zucchero si è “fuso” con il concetto stesso di prodotto pubblicizzato. Esso è divenuto come un ingrediente naturale per ogni tipo di prodotto venduto. Lo zucchero si è "aggiornato" e trasformato ulteriormente (le tante "novità" non cambiano di una virgola il senso della sua presenza zavorrante. L'inclusione della Stevia nell'ambito della "legalità", è stato di fatto un processo illusorio pubblico, avendo creato una linea di prodotti "ispirati" alla Stevia, piuttosto che centralizzati sulla Stevia), aggiungendosi per metamorfosi nelle sue varie rinnovate forme, caratterizzando praticamente quasi la totalità del venduto.
Il "senza zucchero" non fa moda, nè tendenza (e questo basta per convincerti).
Lo zucchero è dappertutto e non occorre che tu lo sappia. O, meglio, l’etichetta alimentare lo ritrae impietosamente, ma tu non te ne accorgi. O, meglio ancora, tu te ne accorgi ma non riesci ugualmente a farne a meno. Perché? Perché sei sotto ipnosi e sei come un tossicodipendente, che non può fare a meno della razione giornaliera di zucchero richiesta, ormai, dal tuo complesso psicofisico.
L’esempio? I messaggi mortiferi applicati ai pacchetti di sigarette, che non hanno il potere di allontanare le persone dal prodotto evidenziato.
Non c’è nulla da fare? La politica applicata dal sistema di potere alla Massa, è unica. Non c’è fine di continuità. I vari legislatori non fanno il tuo interesse e anche quando sembrano farlo… trattasi solo di “finzione scenica”.
La società è stata fondata dal “cattivo di turno” (sul modello di ogni cittadina nascente degli Usaall’epoca del Far West), per cui la sua Anima è “cattiva”. Un "dato di fatto" che spiega molto bene questo Mondo al contrario e spiega molto bene anche perché le varie strutture sociali rispondano sempre al vertice non apparente, che regola e veicola i ritmi del processo sociale verso un destino prestabilito.
Come puoi avvalerti di strumenti di tutela e protezione, se l’intera struttura in cui ti muovi è coesa nel trattenerti, illuderti ed ingannarti?
Il discorso è multi prospettico, ricordalo sempre. Come si fa a perpetrare un modello di potere in maniera sottile e non apparente? Utilizzando la “leva” disponibile, ossia, gli individui stessi. È il meccanismo, sviluppato in altri ambiti più visibili, dell’affiliazione.
La promessa di un privilegio in cambio del proprio servizio, della propria adesione. Il tutto proveniente da una fonte frammentata e non direttamente raggiungibile, camaleontica e che illuda di avere un referente certo. Il resto dell’attività viene svolta dalle persone, ovviamente. Le persone incarnano gli estremi del “contratto” firmato con una fantomatica presenza spiegabile e dettagliabile (datore di lavoro) ma mai concretamente raggiungibile.
Le persone, ad ogni livello, concorrono a formare gli ingranaggi attivi della macchina sociale. Ognuno esegue la propria mansione e nell'insieme smarrisce la direzione, nel momento in cui deve alzare lo sguardo al cielo nel tentativo di pensare a quello che sta, in realtà, facendo.
Semplicemente, la mente di superficie “porta via” nel giro di qualche secondo.
Come se scattasse qualche programma di protezione o di velatura di quello che accade nel "backstage", oltre le quinte, al di là di quello che appare nelle vesti di reale 3d, senza alternativa.
Il disincanto del singolo parte da se stesso. A questa regola non c’è alternativa biodiversa sufficientemente valida. Il frattale è la percentuale di trader perdenti che alimenta la Borsa (98%). Quel 2% non costituisce nulla di più che la percentuale numerica occorrente al sistema di potere per garantire il funzionamento della macchina infrastrutturale progettata per Tempo nel Tempo.
Un esempio che motiva la Massa dall’alto della propria inarrivabile posizione. Perché “inarrivabile”?
Perché è dato per certo che tu non ci possa arrivare. Ovviamente, è un incanto ed uno stimolo allo stesso Tempo. Come puoi amministrare un reame senza essere totale? Senza mai smettere di sentirti il “Signore delle Masse”?
Il potere non dorme mai. Non se lo può permettere.
La cortina di protezione, stesa a più livelli, garantisce che ogni individuo non possa risalire la corrente. Ciò mette in evidenza l’esistenza di una struttura di controllo, oppure di una struttura di auto educazione? Una galera o una scuola?
Dipende da te. Tu hai il potere di liberarti ad ogni istante o di rimanere in eterno in qualità di “ospite di eccezione” mascherato d‘apatia.
Tu sei il Creatore e, quindi, anche il Direttore dell’infrastruttura in cui ti muovi.
Questa verità ti è stata sfilata da sotto ai piedi, mentre qualcosa attirava opportunamente la tua attenzione.
Tutto quello che ora sembra caratterizzarti è l’equivalente del riempire un cuscino con paglia secca, dopo avere tolto il contenuto originale.
Questa “paglia secca” è un materiale che interagisce con la tua struttura; non è inerte e per assonanza crea nelle 3d un’equivalenza di risultati, per cui il problema dell’immondizia, dei rifiuti, della produzione di scarti e del relativo accumulo e smaltimento è la firma di un qualcosa in te di equivalente (il colon parla chiaro, ad esempio).
Le città sprofondano nell’immondizia. La società produce rifiuti per obsolescenza programmata, per abitudini distorte e per replica frattale del Mondo interiore, ammorbato da scorie radioattive lasciate a caratterizzare l’ambiente.
Il problema del “rifiuto” è centrale rispetto al vivere anche senza consapevolezza. Prima o poi te ne devi rendere conto. Sotto al tappeto c’è spazio sino ad un certo punto. Il “puzzo” e le conseguenze non le puoi mai del tutto celare oltremodo dietro al tuo orizzonte limitato degli eventi.
Il Mondo è grande e lo puoi imbrattare interamente nel Tempo, tuttavia, la stessa “pestilenza” è dentro di te. Che aspetti a rendertene conto? La Massa si trascina, ormai. Non corre o non cammina… ma diventa lenta, pesante, zavorrata, pigra, grassa, senza memoria né alternativa apparente.
Ci sono alcuni programmi, in tv, che vanno avanti a suon di repliche, da decenni, registrando sempre e comunque buoni ascolti...
Lo zucchero… se non utilizzato (bruciato) dal nostro organismo in pochissimo tempo dalla sua assunzione, si trasforma inesorabilmente in rifiuto grasso e acido, che l’organismo deposita principalmente nelle zone di accumulo che ben conosciamo …
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Pubblicità del 1986:
il cervello ha bisogno di zucchero. Lo zucchero ha cervello. Lo zucchero è pieno di vita…
Quanti dei consumatori di zucchero bianco sono a conoscenza che stanno mangiando una miscela contenente calce, resine, ammoniaca, acidi vari e "tracce" di barbabietola da zucchero ?
Così prodotto, lo zucchero industriale è un prodotto "morto", nocivo al nostro organismo. Questo è dovuto alla sua laboriosa lavorazione, in gran parte voluta per renderlo presentabile agli occhi del consumatore "raffinato"…
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Verità del 2013:
Così prodotto, lo zucchero industriale è un prodotto "morto", nocivo al nostro organismo.
Google: società, rispettiamo leggi, politica può cambiarle.
"Se ai politici non piacciono queste leggi loro hanno il potere di cambiarle”.
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Questa è una espressione falsa, di parte ed espressa dalla posizione di chi conosce la realtà dei fatti. L’Ego domina questa affermazione. Ma, come risalta molto bene anche dal video della pubblicità dello zucchero, sono le persone che interpretano le parti assegnate.
Se basta pagare un individuo per fargli recitare qualsiasi cosa, a comando, allora significa che il grado di possesso e di dipendenza/necessità è divenuto molto più simile ad un ricatto/incantesimo, piuttosto che ad una scelta libera e diretta presa attivamente dall'interessato.
La dipendenza dal denaro, dalla sua mancanza e scarsità, decreta che ogni individuo in una simile posizione sia di fatto una marionetta nelle mani di chi ha, invece, un grande accumulo di potere/denaro.
La società è stata "formata" in questo modo, su questa base. La sua ossatura ha questo imprinting nelle sue interiorità.
La società è stata formata dalle persone. Le persone l’hanno caratterizzata.
Oggi, non ha nessuna scusante, il fatto che la società sia una forma pensiero a sé, che sfrutta le persone per la propria sopravvivenza.
L’origine riflette il presente. Non è mai casuale il risultato attuale.
La politica può cambiare le regole ma il cambiamento va solo nella direzione inerziale applicata in origine. Il Mondo alla rovescia segue delle perfette direttive.
La battaglia condotta da Ernesto Rossi sul settimanale il Mondo contro la lobby degli industriali dello zucchero può essere considerata un classico dell'economia politica. Naturalmente la lobby saccarifera ha avuto la meglio; perché come dimostra il bel libro di Elisabetta Tonizzi aveva una esperienza ultra decennale in materia di "addolcimento" del potere politico, e la pubblicazione di qualche articolo, di un intellettuale sostanzialmente isolato, su un giornale per di più dell'opposizione, non poteva certo essere un ostacolo…
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È una "somma algebrica" perfetta, quella che "mostra" l’esistenza del potere centrale non apparente. Un livello e grado di conoscenza della platea umana, senza eguali e senza possibilità di sbagliarsi. Frutto di una continuità Temporale e di una relativa “memoria senza tagli” né drenaggi da parte di altre entità in gioco.
Ricerca: smaltire 'rifiuti' fa bene anche a cervello, studio Usa.
Riciclare e smaltire i rifiuti fa bene all'ambiente, ma anche al cervello. Se, infatti, la “spazzatura”, cioè proteine danneggiate, si accumula, mette a rischio la vita delle cellule.
Uno studio condotto negli Usa mostra come sgombrare rapidamente il cervello da queste proteine difettose possa prevenire la perdita di cellule cerebrali. La ricerca, pubblicata su Nature Chemical Biology, è stata finanziata dal National Institute of Neurological Disorder and Stroke, del circuito Nih (National Institutes of Health)…
Per misurare la velocità di smaltimento delle proteine dalle celule i ricercatori hanno sviluppato una nuova tecnica che ha consentito loro di seguire specifiche proteine all'interno di singole cellule viventi. Per testarla hanno fatto crescere delle cellule cerebrali in una capsula e hanno acceso “Dendra2”, una proteina che si illumina da verde a rosso se colpita da un particolare tipo di luce. Il bagliore può essere seguito fino a quando la proteina viene eliminata…
L'ipotesi che gli esperti hanno dunque formulato è che migliorando l'attività di smaltimento si può migliorare anche la sopravvivenza neuronale: per questo hanno attivato una proteina - Nrf2 - conosciuta per la sua capacità di regolamentare l'elaborazione delle proteine. Quando è stata accesa, la durata media dell'huntingtina è stata accorciata e la vita del neurone allungata...
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Toh… che strano modo di affermare indirettamente:
- una conoscenza inimmaginabile
- una possibilità di interazione inimmaginabile.
Beh… guardati attorno. Serve altro?
Dal fronte trimestrale, McDonald's torna alla crescita nel secondo trimestre ma delude le attese degli analisti in termini di eps e di ricavi. La catena di ristoranti fast-food, dopo un primo trimestre convendite in flessione per la prima volta nell'ultimo decennio, ha infatti messo a segno una crescita delle vendite same-store globali dell'1% annuo, insufficiente però a spingere i principali indicatori di conto economico a battere le attese degli analisti o quantomeno di centrarle...
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La spazzatura passa anche dal “cibo spazzatura”. Infatti, il gradiente d’adesione Massivo alla multinazionale per eccellenza del cibo spazzatura, non conosce mai sosta né intende altro, rispetto al proprio appetito ed alla richiesta automatica di “cibo”, proveniente dall’accensione della capacità di convincimento sensoriale dell’organismo, invaso e conquistato da campagne creative, “a norma di legge”, di convincimento globale.
Contabilità creativa.
Per contabilità creativa si intende ogni rilevazione contabile che non rispetta le regole che ispirano la contabilità aziendale, realizzando fraudolentemente bilanci non rispondenti al vero al fine di nascondere a terzi (azionisti, obbligazionisti, fisco, dipendenti) la reale consistenza economica e patrimoniale dell'impresa.
Questo avviene per esempio attraverso la creazione di utili non realizzati, la diminuzione fraudolenta dell'attivo, la registrazione di costi mai sostenuti, l'ammortamento di beni già ammortizzati.
Casi di contabilità creativa clamorosi si sono registrati con gli scandali Enron e Parmalat. La prima azienda americana, attiva nel commercio dell'energia, trasferiva i debiti ad altre aziende, così da non far risultare la propria reale posizione debitoria. Lo stesso ha fatto Parmalat, dove inoltre si inventavano falsi documenti bancari attestanti l'esistenza di disponibilità finanziarie in realtà inesistenti.
Il termine contabilità creativa viene usato anche con riferimento ai bilanci pubblici. Anche in questo caso lo scopo è di fornire una rappresentazione non vera della situazione dei conti pubblici.
A tal fine si possono compiere operazioni che riducano fittiziamente o temporaneamente il debito pubblico o la spesa statale o ancora che trasferiscano debiti e costi in imprese private, ma controllate dallo Stato.
Lo scopo ultimo è di migliorare lo stato dei conti pubblici per superare l'esame di organismi internazionali pubblici o privati e per aggirare i limiti all'espansione del deficit statale previsti dal trattato di Maastricht...
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Finanza creativa.
L'emittente cede a terzi un credito inesigibile, ovvero realizza un guadagno che serve a coprire perdite precedenti...
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La creatività non manca. Ma, nell’arido deserto del panorama pubblico se ne perde la visione; il frattale della spazzatura si estende anche al contesto economico, per cui il “debito pubblico” diventa un immondezzaio radioattivo dal quale risulta ormai impossibile liberarsi, senza cambiare la logica delle regole in validità d’opera.
Agli Enti 15,7 mld per pagare debiti Pa.
Sono già quasi 16 i miliardi a disposizione degli enti locali e delle amministrazioni pubbliche per pagare i debiti con le imprese. Tra erogazioni finanziarie vere e proprie, rimborsi fiscali e deroghe al patto di stabilità interno, il Tesoro ha di fatto sbloccato 15,7 miliardi di euro (sui 20 totali previsti per quest'anno) che ministeri, regioni, province e comuni stanno già iniziando a dirottare progressivamente verso le aziende assetate di liquidità, dando un contributo capace, secondo il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, di "alterare in positivo" le condizioni in cui versa l'economia italiana…
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Tra erogazioni finanziarie vere e proprie, rimborsi fiscali e deroghe al patto di stabilità interno…
Ecco la famosa “creatività” al limite della decenza (malattia), solo perché delle “leggi” vengono pensate al fine di contenere nuova “spazzatura”.
La malattia è una derivazione di una mancanza di equilibrio, di rinuncia (persistenza di abitudini tossiche) e di mancato smaltimento di “rifiuti interni”.
Otto Heinrich Warburg... è stato un medico e fisiologo tedesco, figlio di Emil Warburg.
Fu direttore (dal 1931 al 1953) del Kaiser Wilhelm Institute (ora Max Planck Institute) per la fisiologia cellulare a Berlino. Studiò a fondo il metabolismo dei tumori, in particolar modo le caratteristiche della loro respirazione cellulare. Per le sue scoperte sulla natura e sul meccanismo di azione del cosiddettoenzima giallo (di Warburg), vinse nel 1931 il Premio Nobel per la medicina.
Pubblicò gran parte dei risultati dei suoi lavori nei testi Il metabolismo dei tumori e Nuovi metodi di fisiologia cellulare.
Scrisse anche La prima causa e la prevenzione del cancro che presentò nel corso di una celebre lezione tenuta ad un congresso di vincitori del Premio Nobel, il 30 giugno 1966 a Lindau, sul Lago di Costanza, in Germania.
Nel suo discorso, egli mostrò diverse prove che dimostravano come causa primaria del cancro la carenza di ossigeno (altrimenti detta anaerobiosi)…
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La causa primaria del Cancro fu scoperta nel 1931 da uno scienziato premio Nobel.
Una notizia che ha dell’incredibile:
la causa principale del cancro è stata ufficialmente scoperta decenni fa da uno scienziato premio Nobel per la medicina nel 1931.
E da allora nulla è stato fatto in base a tale conseguimento, se non continuare a raccogliere in tutto il mondo soldi per la ricerca, attraverso associazioni come ad esempio l’italiana Airc.
Quando la causa primaria del cancro era già conosciuta.
Pochissime persone in tutto il mondo lo sanno, perché questo fatto è nascosto dall’industria farmaceutica e alimentare.
Nel 1931 lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha ricevuto il Premio Nobel per la scoperta sulla causa primaria di cancro. Proprio così. Ha trovato la causa primaria del cancro e ha vinto il Premio Nobel.
Otto ha scoperto che il cancro è il risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico.
Perché? Poiché sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente acido (nel caso di inattività, per una cattiva ossigenazione delle cellule). L’acidosi cellulare causa l’espulsione dell’ossigeno. La mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido.
Egli ha detto: “La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della stessa medaglia: Se una persona ha uno, ha anche l’altro”...
Egli ha anche detto: “Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno”.
Cioè, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno.
Egli ha dichiarato: “Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in un cancro”.
“Tutte le cellule normali hanno il bisogno assoluto di ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza di esso”. (Una regola senza eccezioni).
“I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini”.
Nella sua opera “Il metabolismo dei tumori”, Otto ha mostrato che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali:
acidosi del sangue (acido) e ipossia (mancanza di ossigeno).
Ha scoperto che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno.
Le cellule tumorali possono sopravvivere soltanto con glucosio e in un ambiente privo di ossigeno.
Pertanto, il cancro non è altro che un meccanismo di difesa che hanno alcune cellule del corpo, per sopravvivere in un ambiente acido e privo di ossigeno.
In sintesi:
• Le cellule sane vivono in un ambiente ossigenato e alcalino che consente il normale funzionamento. Le cellule tumorali vivono in un ambiente acido e carente di ossigeno...
Gli alimenti che acidificano il corpo:
- lo zucchero raffinato e tutti i suoi sottoprodotti (è il peggiore di tutti: non ha proteine, senza grassi, senza vitamine o minerali, solo carboidrati raffinati che schiacciano il pancreas). Il suo pH è di 2,1 (molto acido)
- carne (tutti i tipi)
- prodotti di origine animale (latte e formaggio, ricotta, yogurt, ecc)
- il sale raffinato.
- farina raffinata e tutti i suoi derivati (pasta, torte, biscotti, ecc)
- pane (la maggior parte contengono grassi saturi, margarina, sale, zucchero e conservanti)
- margarina
- caffeina (caffè, tè nero, cioccolato)
- alcool.
- tabacco (sigarette)
- antibiotici e medicina in generale
- qualsiasi cibo cotto (la cottura elimina l’ossigeno aumentando l’acidità dei cibi)
- tutti gli alimenti trasformati, in scatola, contenenti conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti, ecc.
Dobbiamo tener conto che con il moderno stile di vita, questi cibi vengono consumati almeno 3 volte al giorno, 365 giorni l’anno e tutti questi alimenti sono anti-fisiologici.
Gli alimenti alcalinizzanti:
- tutte le verdure crude (alcune sono acide al gusto, ma all’interno del corpo avviene una reazione alcalinizzante. Altre sono un po' acide, tuttavia, forniscono le basi necessarie per il corretto equilibrio). Le verdure crude producono ossigeno, quelle cotte no
- i frutti, stessa cosa. Ad esempio, il limone ha un pH di circa 2,2, tuttavia, all’interno del corpo ha un effetto altamente alcalino (probabilmente il più potente di tutti - non fatevi ingannare dal sapore acidulo). I frutti producono abbastanza ossigeno
- alcuni semi, come le mandorle sono fortemente alcalini
- i cereali integrali: l’unico cereale alcalinizzante è il miglio. Tutti gli altri sono leggermente acidi, tuttavia, siccome la dieta ideale ha bisogno di una percentuale di acidità, è bene consumarne qualcuno. Tutti i cereali devono essere consumati cotti
- il miele è altamente alcalinizzante
- la clorofilla; la pianta è fortemente alcalina (da qualsiasi pianta. In particolare aloe vera, noto anche come aloe)
- l’acqua è importante per la produzione di ossigeno. “La disidratazione cronica è la tensione principale del corpo e la radice della maggior parte tutte le malattie degenerative” Lo afferma ilDott. Feydoon Batmanghelidj
- l’esercizio ossigena tutto il corpo. “Uno stile di vita sedentario usura il corpo”
Non abusare del sale o evitarlo il più possibile.
Per coloro che sono malati, l’ideale è che l’alimentazione sia per circa l'80% alcalina, eliminando tutti i prodotti più nocivi.
Se si ha il cancro il consiglio è quello di alcalinizzare il più possibile.
Inutile dire altro, non è vero?
Dr. George W. Crile, di Cleveland, uno dei chirurghi più rispettati al mondo, dichiara apertamente:
“Tutte le morti chiamate naturali non sono altro che il punto terminale di un saturazione di acidità nel corpo”.
Come precedentemente accennato, è del tutto impossibile per il cancro di comparire in una persona che libera il corpo dagli acidi con una dieta alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi che producono acido.
In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita. Questo può produrre il cancro.
Mencken ha scritto: “La lotta della vita è contro la ritenzione di acido”.
“Invecchiamento, mancanza di energia, stress, mal di testa, malattie cardiache, allergie, eczema, orticaria, asma, calcoli renali, arteriosclerosi, tra gli altri, non sono altro che l’accumulo di acidi”.
Dr. Theodore A. Baroody ha detto nel suo libro “Alcalinizzare o morire” (alcaline o Die):
"In realtà, non importa i nomi delle innumerevoli malattie Ciò che conta è che essi provengono tutti dalla stessa causa principale: Molte scorie acide nel corpo".
Dr. Robert O. Young ha detto: “L’eccesso di acidificazione nell’organismo è la causa di tutte le malattie degenerative. Se succede una perturbazione dell’equilibrio e un corpo inizia a produrre e immagazzinare più acidità e rifiuti tossici di quelli che è in grado di eliminare allora le malattie si manifestano”…
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Il cancro non è altro che un meccanismo di difesa che hanno alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente acido e privo di ossigeno…
Ti manca l’ossigeno. Ti pare impossibile?
Sei bombardato ad ogni istante da sostanze nocive, dentro e fuori di te. La "conoscenza" che si muove è diversa da quella che possiedi tu.
È come lottare contro un campione del gioco degli scacchi, che al massimo ti può concedere solo l’illusione di "stare per vincere", paragonabile ad un cielo che si rasserena per un istante in una giornata estremamente grigia.
Fukushima, Tepco ammette contaminazione nucleare in mare.
Tokyo Electric Power Co. l'operatore giapponese che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, danneggiata dal terremoto e maremoto del 2011, ha ammesso oggi, per la prima volta, che l'acqua contaminata sta probabilmente finendo in mare.
Tepco ha dato l'annuncio all'indomani della vittoria del partito Liberaldemocratico del premier giapponese Shinzo Abe, filo-nuclearista, alle elezioni per il rinnovo del Senato.
Il responsabile della nuova Autorità per il controllo nucleare, istituita nel marzo 2011 a seguito del disastro della centrale, ha detto nei giorni scorsi di ritenere che la contaminazione dell'acqua di mare sia iniziata fin dall'incidente.
"Vorremmo porgere le nostre più profonde scuse per aver causato gravi preoccupazioni a molte persone, soprattutto a Fukushima", ha detto Masayuki Ono, general manager di Tepco, durante una conferenza stampa trasmessa in tv...
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È tutto il “negare precedente?”. Che scopo aveva?
Sei nella più grande storia ma non lo puoi più sapere. Il “corpo” che ti separa è un gran cumulo di spazzatura autorizzato per legge e tacita adesione...
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Riparti da te stesso.
Dipende da te.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2013/Prospettivavita@gmail.com
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