La dimensione occulta che domina il contemporaneo dietro le quinte si è introdotta in occidente attraverso le colte e potenti corti italiane del quattrocento. Le allegorie misteriche di Botticelli, le simbologie metafisiche di Piero della Francesca, le allusioni alchemiche ed ermetiche del Buonarroti od i codici segreti di Dante, sono i frutti di una sorta di religione esoterica e misterica che affonda le sue radici negli albori della civiltà e che i testi nomadi orientali reintroducono in occidente. Nascono le banche, il signoraggio, il credito ed il debito, le eresie e l’inquisizione, le riforme e le controriforme. La lotta sui simboli e le idee diventa feroce come non mai, migliaia di persone periscono, come diremmo oggi, per meri reati d’opinione.
L’era moderna prende l’avvio dai testi dell’irreale Ermete Trismegisto, preferito dai Medici di gran lunga al grande e reale Platone. La porta di altre dimensioni veniva definitivamente aperta e nulla e nessuno avrebbe potuto in seguito chiuderla. L’arte si deforma e deforma le sembianze umane per approdare al visionario manierismo per poi perdere ulteriormente senso nel tuffarsi in orge di propaganda, piaceri e freddi deliri del barocco. Rivoluzione e reazione saranno le fasi cicliche che scandiranno i tempi dal ‘500 ad oggi. Una solida base esoterica contribuirà all’inizio delle grandi rappresentazioni epocali, la rivoluzione francese e le restaurazioni imperiali, in un crescendo vertiginoso, la tecnologia donerà a tutto il potere del vapore necessario. La matrice esoterica del moderno è evidentissima.
Sette e conventicole dominano gli entroterra misterici del presente: non è cospirazione, è la lingua occulta del potere che dal ‘400 punta in una sola direzione, onda dopo onda, evento dopo evento, leader dopo leader.
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