"THE END"

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giovedì 21 febbraio 2013

SPECIALE GRILLO

Pubblico tre articoli su Grillo, il nuovo che avanza e che se davvero tutti quelli che lo dicono lo voteranno ... accadrà quello che l'élite vuole, quel che desidera quel 1% della popolazione; Io non voto, non voglio partecipare a giochi truccati dove si sa chi vince, comunque non voglio dissuadervi dal farlo, votate, fate pure, se andrà diversamente vorrà dire che ci sbagliavamo, me lo auguro. 
Buona Lettura 
Su Italia Sociale del 19 febbraio (http://www.italiasociale.net/), Federico Dal Cortivo ha pubblicato una interessante intervista al dott. Nicola Bizzi, editore, saggista e scrittore, che può riassumersi nel suo stesso titolo: “Elezioni italiane: il fenomeno Grillo, patriota oppure mistificatore?”.

In questa intervista vengono avanzati sullo stesso Grillo e il suo Movimento 5Stelle molti dubbi e sospetti che l’autore anticipa subito premettendo:“Beppe Grillo non mi è mai piaciuto, neanche come comico. Nelle vesti di arringatore di folle, egli non è in realtà né un campione dell’antipolitica, né tantomeno un “patriota” votato alla causa nazionale e popolare. Il “fenomeno Grillo” è indubbiamente molto complesso e articolato e, come vi spiegherò, fa parte di un preciso disegno da tempo pianificato”.
L’argomento merita alcune nostre osservazioni, del tutto disincantate visto che ci consideriamo fuori dalla contesa elettorale.
A nostro parere le osservazioni espresse nell’intervista di Nicola Bizzi sul movimento di Grillo potrebbero essere sostanzialmente giuste, ma sono in qualche modo inopportune se si considera il momento storico che stiamo vivendo.
Per spiegarci dobbiamo fare una premessa indispensabile.

Nelle società occidentali a consumismo avanzato come la nostra, può ritenersi praticamente impossibile, ad eventuali movimenti antagonisti, conquistare il potere.
Queste società infatti, oltre ad essere molto complesse come modi, sistema e consuetudini di vita, spesso indotte e “virtuali”, sono sotto il controllo onnipervadente dei mass-media, tutti di proprietà di potenti gruppi finanziari, i quali hanno la possibilità di raggiungere, giorno e notte, ogni famiglia incollata al televisore, stravolgendo la realtà dei fatti, nascondendo le informazioni e, all’occorrenza, possono creare “mostri” da rendere ripugnanti per la popolazione e quindi facilmente neutralizzabili.

A questo si aggiunga l’enorme potere dei mezzi moderni di prevenzione e Polizia e di Intelligence. Se consideriamo infine che il nostro paese è privo di qualsiasi sovranità nazionale, ci accorgiamo che il controllo dei Servizi ha estensione internazionale, atlantica, moltiplicandone la portata e l’incidenza.
Questo per dire che nulla sfugge e nulla viene sottovalutato dal Sistema il quale è in grado di intervenire immediatamente per vanificare ogni impulso di vero cambiamento o di ribaltamento verso questo stato di cose.
I “Centri di controllo occidentali”, dopo il Watergate, hanno inaugurato un sistema ben sperimentato e consolidato per procurare “cambiamenti” ad uso e consumo dei poteri forti. Trattasi del sistema degli “scandali” per i quali tre “forze” o “poteri”, evidentemente sotto controllo, vengono impiegati e fatti agire all’unisono: i servizi segreti che procurano prove di corruzione che nei sistemi democratici non possono mai mancare; una certa “magistratura d’assalto” che interviene ad orologeria con effetti devastanti; i mass media che montano e amplificano il caso, inscenando “processi del secolo”.



Ne abbiamo avuto un esempio con “mani pulite” che lungi dall’aver debellato la corruzione, ha determinato in Italia la nascita della Seconda Repubblica per la quale, di fatto, si è finito per perdere ogni pur minimo residuo di sovranità nazionale. Non è un caso che con la Seconda Repubblica si sono moltiplicati e sono diventati una norma, l’inserimento nei governi, con ampi poteri, dei cosiddetti “tecnici” ovvero consulenti di grandi banche o Istituti finanziari, mai eletti da nessuno e si è subito proceduto alla svendita (liberalizzazioni) del patrimonio pubblico.
Dobbiamo quindi mettere in conto, e l’esperienza storica ce lo conferma, che qualsiasi gruppo, movimento o altro, venga in qualche modo “inquinato” e comunque controllato da “chi di dovere”.
Anzi, siccome stiamo parlando di “poteri forti”, possiamo star certi che spesso, vengono anche creati di proposito, a tavolino, movimenti apparentemente antagonisti, dotati di sufficienti mezzi e finanziamenti, che invece hanno tutt’altra funzione. Il caso dei “No Global”, che un eccellente libro di Maurizio Blondet ci ha indicato come fossero, di fatto, “controllati” da multinazionali (quelle stesse che venivano attaccate nelle piazze!) e Intelligence occidentali, è a questo proposito molto istruttivo.
E ‘ per queste considerazioni che noi non crediamo, a prescindere, nella “genuinità”, ma più che altro nelle possibilità di “rottura”, che eventuali gruppi antagonisti possano rappresentare.

Come detto, in un paese privo di sovranità nazionale e sotto spietato controllo delle Intelligence occidentali, è insensato sperare che si lasci crescere un movimento politico che finisca per abbracciare milioni di persone e conquisti il potere.
Mass media, controllo dei Servizi, inquinamenti, corruzione ed altro, stanno lì a vigilare che ciò non accada.
Detto questo però, vengo a spiegare perchè è sbagliato porsi sempre e comunque di traverso verso queste forme di antagonismo che pur vengono a proporsi.
Il fatto è che questi gruppi, in qualche modo, producono “informazione” verso la gente, sensibilizzano le persone, soprattutto quelle esasperate dall’impoverimento generale, su certi temi e questo, in mancanza di altro e pur spesso in presenza di dati e informazioni non corrette o esaustive, è comunque un fatto positivo.
Non dimentichiamo che alla base di ogni rivoluzione c’è sempre stata “l’informazione” verso il popolo.
Avverte pero Bizzi: “appare evidente che questa pseudo-rivoluzione mediatica che ha visto Grillo scatenarsi giacobinescamente come paladino del “popolo sovrano” è stata creata e pianificata a tavolino dalla Casaleggio Associati...”.
Ora questa Casaleggio Associati si occupa di strategie di rete e rapporti sull’economia digitale, e afferma Bizzi: “...Gianroberto Casaleggio ha scritto un libro, “Web Ergo Sum“, in cui la rete viene assimilata ad uno strumento di liberazione dai consumi. Nel proprio sito la Casaleggio Associati, di cui Gianroberto è fondatore, promuove strumenti di webmarketing e social network come ottimi canalizzatori di dati personali. Per Casaleggio Internet è la nuova via salvifica, una sorta di nuova
religione globale (...).
Gianroberto Casaleggio è stato fino al 2003 Amministratore Delegato della Webegg, una società della galassia del gruppo Telecom, allora nelle mani di Tronchetti Provera e della Pirelli.
Il 22 Gennaio 2004, insieme ad altri quattro esponenti di questa azienda (Enrico Sassoon, Luca Eleuteri, il fratello Davide Casaleggio e Mario Buccich) ha dato vita alla Casaleggio Associati, una società che, come ha sottolineato Mauro Miccolis in un articolo apparso tempo fa sul suo blog, opera nei settori della comunicazione propugnando di fatto “un nuovo ordine mondiale basato su Internet e sulla vita nel Cyberspazio”, destinato a sostituire i governi del mondo facendo uso dei cosiddetti “influencer”, operatori addestrati a condizionare le masse dei fruitori di Internet nelle loro scelte quotidiane, come ad esempio cosa mangiare, quali film andare a vedere nel weekend, fino alla lista da votare alle elezioni.
L’obiettivo della Casaleggio Associati è formalmente quello di “sviluppare in Italia una cultura della Rete attraverso studi originali, consulenza strategica, articoli, libri, newsletter, seminari e con la creazione di gruppi di pensiero e di orientamento” (...)
...i Casaleggio sono apparentati con società e con multinazionali a dir poco discutibili, come ad esempio Philip Morris, BP, Amoco e JP Morgan. Ed è sui legami conla JP Morgan che ricadono le ombre maggiori. Grillo non parla di signoraggio da circa tre anni (che coincidono più o meno dall’entrata sulla scena della Casaleggio Associati). Dice che “è troppo”, che tanto la gente non comprenderebbe. La JP Morgan è notoriamente una delle banche che maggiormente lucra sul signoraggio mondiale. Poi ci sono legami con le più grandi lobby americane”.
Insomma ne esce fuori un quadro di stampo mondialista, una prospettiva di società futura che da tempo consorterie di alta massoneria vanno auspicando.
Che Grillo sia stato agganciato e quindi “aiutato”, se non addirittura “creato”, da queste lobby per utilizzarlo ai fini di un loro lungimirante progetto potrebbe essere possibile ed in ogni caso, ancora di più, si confermerebbe quanto abbiamo prima esposto circa la complessità delle società occidentali.
Però qui, in un certo senso e ragionando in termini di “rottura” dello stato di cose esistenti, alla peggio potremmo essere di fronte allo stesso problema, seppur di diversa natura, che si verificò alle origini della rivoluzione bolscevica.
Nei gruppi clandestini terroristici del bolscevismo vi era, infatti, uno dei più abili dirigenti che, in realtà, era un infiltrato della polizia zarista. Osservò Lenin che l’opera nefasta di costui, in definitiva, nel conto totale del dare - avere rivoluzionario, era stata compensata dalla sua capacità di progettare attentati e azioni rivoluzionarie. Insomma, mentre costui doveva lavorare per le forze repressive, al contempo doveva lavorare anche per quelle rivoluzionarie.
Ergo, pur ammettendo che Grillo faccia parte di un progetto mondialista con dubbie finalità, quel che ora conta è il fatto che costui, per assicurarsi consensi deve produrre agitazioni, elevare contestazioni, veicolare informazioni, contro il Sistema, e questo, in mancanza di altro, non può che essere positivo.

Bizzi presuppone l’entrata in parlamento di 100 grillini: “che si insedieranno nella nuova Camera e nel nuovo Senato nella prossima legislatura. Tutti posti che verranno sottratti ai partiti tradizionali e che saranno occupati da personaggi in buona parte “nuovi” al mondo della politica, difficilmente manovrabili e pronti ad eseguire, come docili burattini, gli ordini del loro Guru”.
Ci sembra una previsione un pochino esagerata, ma in ogni caso a nostro avviso questa nuova infornata di parlamentari apparentemente “atipici”, in definitiva potrebbe risultare positiva.
Noi siamo e siamo sempre stati per l’astensione, ma dobbiamo anche considerare che “comunque”, qualcuno in parlamento ci dovrà pur andare, e come sempre ci saranno dei vinti e dei vincitori.
A mio parere tra i vincitori ci sarà Bersani e non Berlusconi, come ipotizza Bizzi, ma questo conta poco, quello che è certo è che il nuovo governo sarà sempre sotto il controllo dei “poteri forti”, ovvero dei banksters. Non a caso è stata data a Monti, la possibilità di assumere una veste politica facendolo eleggere (probabilmente dietro accordo con il Vaticano) nel centro di Casini. E’ quindi probabile che, chiunque sia il vincitore, dovrà poi appoggiarsi per forza al centro Monti.
Ma, in ogni caso, è un dato di fatto che in questi ultimi anni gli organismi Mondialisti, gli indirizzi europei e la stessa recente opera nefasta di Monti, hanno fatto emanare direttive e Leggi per le quali ai governi futuri sarà praticamente impossibile aggirare le imposizioni europee, sarà impossibile cioè evitare il cappio usurocratico del debito pubblico. Berlusconi, per fare un esempio, promette demagogicamente l’abolizione dell’Imu, ma sa anche che poi dovrà in altri modi reperire risorse per pagare, anno dopo anno, gli strozzini internazionali.
A questo proposito il governo Monti (Bersani e Berlusconi consenzienti) ha persino cambiato la Costituzione per imporre ai futuri governi l’obbligo di osservare gli impegni di bilancio. Cosicché anche un futuro governo Berlusconi dovrà drenare soldi dalle tasche dei cittadini, ridurre all’osso lo Stato sociale e procedere alla svendita di quel che rimane del patrimonio pubblico.
Bizzi sostiene che anche il programma di Grillo presenta proposte di pura demagogia.
Come nel caso esposto di Berlusconi, concordiamo con lui, ma dobbiamo anche fare un altro ragionamento.

Di fronte ad un risultato elettorale che, comunque vada, porterà al varo di nuove coalizioni governative, che volenti o nolenti dovranno attenersi ai dettami mondialisti, noi possiamo solo sperare che non escano maggioranze salde, governi forti, attraverso i quali i banksters farebbero della popolazione carne da porco. Dobbiamo invece augurarci che ci sia una instabilità politica congenita.
Il danno che una instabilità negli equilibri governativi può causare al paese, aggravando le condizioni economiche generali, è compensato dalle ridotte possibilità che i “poteri forti” ne possano procurare uno ancora più devastante.
Che questa instabilità possa venire anche da un successo dei grillini, o da altri gruppi, ben venga ed oltretutto questo apporterà pur sempre nuova informazione verso le persone.
Del resto lo stesso ragionamento vale per il Movimento di Responsabilità Nazionale di Scilopiti, del quale Nicola Bizzi è Coordinatore regionale della Toscana. Anche Scilopiti, a nostro avviso, svolge una funzione positiva di contestazione e di informazione, ma perchè dovremmo invece fidarci di Scilopiti che comunque sia è pur sempre uomo “del sistema”?
Bizzi potrebbe anche avere ragioni di “concorrenza elettorale“ nel voler criticare, a torto o ragione, il movimento di Grillo, ma noi che non abbiamo di questi “interessi” dobbiamo vedere le cose sotto un altro aspetto.
Ma, dice Bizzi, il movimento 5Stelle: “per stessa ammissione di Beppe Grillo, ha impedito che in Italia prendessero piede organizzazioni ben strutturate fortemente anti-europee, anti-mondialiste e di risveglio nazionale come Jobbik in Ungheria, Ataka in Bulgaria e Alba Dorata in Grecia, favorendo così lo status-quo”.
Quindi secondo Bizzi: “La funzione di Grillo e del suo movimento, almeno in questa fase, è quella di destabilizzare per preparare la strada a qualcos’altro”.
Certo, questo è possibile ed infatti abbiamo premesso varie perplessità circa le forme di antagonismo nelle società occidentali, ma tutto questo lo vedremo poi in un secondo momento, ora può interessarci fino ad un certo punto.
Un ultima osservazione. Il problema del dissenso interno al Movimento 5Stelle. Lasciamo stare le sciocchezze sulla falsa democrazia. Pensiamo invece che questo sia un aspetto di “costume”. Mi spiego, oggi come oggi, la politica è intesa come un “mezzo” per progredire socialmente, per mettersi in mostra, per arraffare qualcosa. Tutti i partiti sono oramai ridotti a “negozi” dove si comprano raccomandazioni, e possibilità di infilarsi nel potere per arricchirsi in vari modi. Era quindi ovvio che anche il movimento di Grillo, crescendo e facendo intravedere la possibilità di conquistare posti nel parlamento o negli Enti locali, abbia attirato gli immancabili profittatori. Questa gente, in pratica, si fa eleggere sulla base di sacrosante contestazioni e rivendicazioni, ma poi, una volta entrata nei consigli comunali, ecc., di fronte ad un certo “andazzo”, a consuetudini ladronesche, consolidate da decenni, inciuci di ogni genere, lascia perdere tutto e mette le mani nella “marmellata”, scopo primario per cui, tra l’altro, erano entrati in politica.
Abbiamo visto intrufolarsi nel “potere” e dissolversi ideologicamente partiti dal portato storico di un certo rilievo, come Rifondazione Comunista, figuriamoci con movimenti di minor tradizione e spessore storico.

Fa quindi bene Grillo a emanare scomuniche ed epurazioni che poi però, gli avversari sfruttano accusandolo di “mancanza di democrazia”.
Nelle nostre considerazioni questo aspetto, che gli avversari di Grillo, usano per attaccarlo non deve interessarci per nulla.
Insomma, per concludere: in mancanza di altro, è preferibile seguire ogni iniziativa di “rottura” dell’andazzo generale, con un certo interesse e un pò di disincanto, senza mettersi per forza di traverso. C’è sempre tempo per farlo.

Maurizio Barozzi

Stimo Maurizio e le sue analisi sono sempre molto chiare ed estremamente interessanti.
Stavolta mi dissocio con quanto egli sostiene nell'ultimo paragrafo e le motivazioni risiedono in argomentazioni esposte in un video che verrà pubblicato tra oggi e domani.


Elia Menta, http://perchiunquehacompreso.blogspot.it/2013/02/a-proposito-di-grillo.html


Marco Cedolin

Personalmente domenica non andrò a votare, a prescindere dal fatto che nevichi o ci sia il solleone, non ci andrò per molte ragioni, su tutte il fatto che non avrebbe alcun senso partecipare ad una “competizione” truccata in partenza, il cui risultato è già stato deciso nelle stanze del potere, a prescindere da quale sarà il responso delle urne. Sarebbe come accendere la TV e guardare per 90 minuti Milan – Juventus, dopo che Abete ha già reso noto il fatto che il Milan vincerà 3 a 1. Un esercizio semplicemente privo di costrutto, di quelli che oltretutto non divertono neanche un po’.
Di “divertimento” in verità non se ne trova traccia anche in questa infinita campagna elettorale, condotta con toni stucchevoli da un bestiario politico sempre più avvilito ed autoreferenziale, che alligna quasi unicamente nei palinsesti TV, ossessionato dal terrore di confrontarsi nelle piazze con i cittadini.
L’unica nota di colore, se si vogliono comunque fare quattro risate, arriva dall’accanimento con il quale gli ex grandi partiti attaccano Beppe Grillo, che da alcune settimane sta riempiendo le piazze nelle quali loro non osano più presentarsi.
Al di là dell’accanimento, verso un fenomeno come quello del “grillismo” per lungo tempo ignorato con supponenza, a divertire sono proprio i toni e gli argomenti usati dagli ex grandi partiti per screditare Grillo ed i suoi seguaci a 5 stelle. Argomenti talmente pretestuosi e privi di fondamento da far dubitare riguardo alla sanità mentale di chi li esperisce e di chi per amore di partito li ripete a pappagallo.
Nell’immaginario dei politici, giornalisti e militanti dell’area del centrodestra berlusconiano, Beppe Grillo sarebbe un pericoloso rivoluzionario comunista ed il movimento 5 stelle un conglomerato di esaltati facenti capo all’estrema sinistra, ai NO TAV, ai centri sociali ed ai black block. In parole povere gli mancherebbero solo le corna e la coda per incarnare il demonio che compare nottetempo nell’esperienza onirica di ogni elettore devoto al cavaliere.
Nell’immaginario dei politici, giornalisti e militanti del centrosinistra di Bersani e della sinistra Vendola/Ingroiana, Beppe Grillo sarebbe invece un pericoloso fassista, amico di Casapound e nemico degli zingari e degli immigrati. Un satana che si rifiuta di perpetrare la dicotomia destra vs sinistra e il dogma dell’antifascismo nei secoli a venire. I grillini del movimento 5 stelle un manipolo di esaltati manipolati “dall’uomo forte”, che ricordano da vicino il popolo che riempiva le piazze di Mussolini. In questo caso ci sono già anche le corna e la coda del satanasso che ammorba i sogni di ogni buon elettore di sinistra.
Nel frattempo Beppe Grillo continua a riempire le piazze sempre più, mentre profeti ed elettori del centrodestrasinistra si vedono costretti a dormire ogni notte più male e tutti noi che siamo affranti per il baratro in cui il paese sta precipitando e ci ritroviamo sfiniti da questa farsa elettorale possiamo almeno concederci una franca risata, il cui suono onomatopeico esprime un solo concetto: “andate pure a votare coloro che ci hanno portato fin qui, ma almeno per amore di dignità imparate a tacere, soprattutto quando vi apprestate a compiere un delitto”.

Il Corrosivo

Tratto da: http://www.informarexresistere.fr/2013/02/21/tiro-a-segno-con-grillo/#ixzz2LYiMB9b2
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!


GRULLINI: I RINCRETINITI VOTATELI. COME NO?di Gianni Lannes


Il capo di m5s parla sempre di democrazia diretta, dal basso. Bene. Allora, domanda fuori dal coro. Grillo in quale contesto democratico è stato eletto garante del movimento 5 stelle?

Avete letto il delirante programma economico del predicatore ligure? Esatto proprio quello che spaccava i computer in nome del luddismo antimodernista e ora vive solo grazie alle Rete e che detesta quella stessa tv che fino a qualche anno fa lo vedeva assoluto protagonista, con coté di spot ben pagati.
E’ giunto il momento di coniare un nuovo termine: irincRETEniti, ovvero coloro resi cretini da Internet. Per costoro tutto quello che c'è sulla rete è ORO, tutto quello che è fuori dalla rete è merda, per definizione. Se devono cercare qualcosa vanno su Wikipedia, dove magari poche ore prima qualche altro rincRETEnito ha scritto una marea di fregnacce che però loro si bevono come se fosse oro colato. Guai a prendere in mano un giornale, tantomeno un libro, puzzano! Oddio, qualche eccezione si fa: se l'amico pirla su facebook dice che quel libro lì si può leggere allora va bene, ma con moderazione, perchè leggere allontana dalla RETE e quindi dalla fonte del proprio stato comatoso: il rincRETEnimento. La Televisione poi è l'orco, il Girolimoni del terzo millennio. La televisione è in mano ai cattivi, tutti coloro che fanno la televisione sono dei servi e i poveretti che si ostinano a guardarla sono dei decerebrati che ancora non hanno scoperto la luce. Se per caso un rincRETEnito entra in un bar dove c'è il televisore acceso, deve rientrare immediatamente a casa e prendere l'antidoto: 2 ore su facebook ininterrottamente. Se poi, per pura sfiga, in quel momento lì c'era proprio Berlusconi che parlava, allora non basta l'antidoto ma ci vuole anche la redenzione: oltre alle due ore su facebook è necessaria una ricerca in rete per sapere come nel lontano Stato del Pincopallino alcuni ricercatori dell'Università di Sfigolandia hanno scoperto come convertire la cacca in oro, e quindi proporre l'idea in un meetup per poi introdurla anche in Italia dove c'è solamente gente che porta ancora l'anello al naso. Perchè un altro mito dei rincRETEniti è l'estero e gli stranieri. All'estero sono tutti furbi e bravi. Se all'estero pisciano controvento i rincRETEniti si mettono anche loro a pisciare controvento. Soprattutto i "Paesi del Nord Europa"!!! Lì sono veramente dei maghi. I rincRETEniti si collegano con i siti danesi o norvegesi per scoprire un sistema che permetta di produrre energia elettrica col pensiero, poi vanno sul forum, non ci capiscono una mazza ma possono comunque tornare poi su facebook a linkare centinaia di indirizzi dove c'è appunto gente "furba" che ha scoperto l'eldorado. E' un universo così. Ed in questo universo s'inzuppano Grillo & Casaleggio che, appunto, hanno adocchiato l'esistenza dei rincRETEniti.

Si chiama neuromarketing: base di persuasione, manipolazione e programmazione mentale.


http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/02/grullini-i-rincretiniti-votateli-come-no.html

2 commenti:

Nicola Bizzi ha detto...

Mi complimento con il curatore di questo blog, che reputo molto interessante e con contenuti di alto livello, e ringrazio per l'attenzione prestata all'intervista che ho rilasciato a Federico Del Cortivo in merito ai retroscena di Grillo e del Movimento 5 Stelle.

Un cordiale saluto,
Nicola Bizzi
nicola.bizzi@email.it

*Dioniso*777* ha detto...

Grazie per l'apprezzamento del blog, in fondo era il mio obiettivo, grazie per il passaggio e per l'articolo in questione
Cordiali saluti

LKWTHIN

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