"THE END"

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venerdì 28 settembre 2012

Dei delitti e delle penne


Tutti i giornalisti sono con Sallusti. Magari.
Sallusti condannato a rimanere Sallusti. E non potrà neppure abortirsi.
Sebbene negli ultimi vent’anni non è che se la sia passata poi così bene il direttore del Giornale, domani, potrebbe non essere più un uomo libero.
Sallusti in carcere, Sallusti martire?
L’opinione pubblica, come sempre, si divide in pro, contro e non sa/non risponde.
“Sallusti in galera, i delinquenti fuori. Siamo a metà dell’opera.” (Paolo, 51 anni, infermiere)
“Quello che mi fa davvero ridere di tutta la vicenda Sallusti-Farina è che questi neocon reazionari violentati da piccoli in un confessionale prima scrivono lirici articoli antiabortisti scagliandosi anche contro l’educazione sessuale nelle scuole e poi, in campagna elettorale, lanciano animose battaglie sull’insostenibile tasso di criminalità”. (Matteo, 32 anni, disoccupato)
“Chi?” (Laura, 17 anni, studentessa)
“Avrebbe potuto salvarsi facilmente dicendo che era un articolo di satira con inversione del soggetto, e invece niente”. (Federico, 44 anni, autista)
“Il carcere è una porcata: supermulta, via dall’albo, inibizione anche alle Bic. Al massimo lo condannerei alla penna elettrica”. (Adele, 35 anni, segretaria)
“La stampa italiana si è compattata nel difendere Sallusti. E questo sarebbe molto indicativo, se non fossimo in Italia”. (Gabriele, 28 anni, single)
“Se magari evitassero di sfracassare i coglioni quando una tredicenne che investe la propria adolescenza in sbronze ed ecstasy decide che forse non è il momento adatto per diventare una madre di merda, regalando al proprio figlio una vita di stenti e disagi consegnandolo con buone probabilità alla microcriminalità*, vivremmo in un mondo migliore. E nessun discorso sulla sacralità della vita umana sarà mai più importante di uno stronzo che, fra una ventina d’anni, romperà il vetro dell’auto per rubarmi gli spicci del parcheggio, cazzo”. (Matteo, 32 anni, disoccupato)
“Non so”. (Giacomo, 82 anni, ex nano da circo)
“Andiamo, non è neanche una sua opinione! Cosa molto comune, nei suoi articoli”. (Massimiliano, 37 anni, stripper)
“La condanna di Sallusti a 14 mesi di carcere per aver pubblicato un articolo in cui si diffamava un magistrato conferma una grande verità: la penna può fare più male di un’auto condotta da un ubriaco”. (Roberto, 69 anni, studente universitario)
“Deve andare affanculo!” (Beppe, 64 anni, blogger)
“In Italia molte cose non funzionano, ma non esiste alcun problema legato all’informazione. Inoltre, se Sallusti non voleva che la ragazzina abortisse, aveva solo da non scoparsela”. (Marco, 61 anni, agente del Sismi)
“Non rispondo”. (Gennaro, 58 anni, ergastolano)
“Certo, se magari quelle dannate puttanelle senza autostima incapaci di sostenere una gravidanza si prodigassero in un accogliente sesso protetto vivremmo comunque in un mondo migliore, dato che non sarei costretto a sorbirmi le stronzate delle succitate teste di cazzo.
Capisco benissimo che c’è chi nasce poiché progettato a mente fredda e chi perché una donna non sa succhiarlo come si deve e dunque è meglio passare ad altro ma, perdio, applicatevi in avveniristici pompini elicoidali se proprio non volete sporcare il divano di casa.
Io stesso non sarei nato se mia madre fosse stata più attenta a non stringere troppo i denti, ma non è questo il punto.
Conclusione: portatemi una 13enne incinta fatta di MDMA e l’aborto lo pratico io.
Con una grattugia elettrica.
Chissà che non ne esca fuori un discreto ragù.
Posso mettermi nuovamente in fila?” (Matteo, 32 anni, disoccupato)
“Solidarietà a Sallusti. Una botta si può dare”. (Nicole, 29 anni, indossatrice)
“Non sa/non risponde”. (Fabrizio, 24 anni, molisano)

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