[Alcune considerazioni su...]
Saviano è molto peggio della Camorra.
Potrei fare a pezzi l’ultima uscita di Roberto Saviano sul New York Times con una pesante e uggiosissima sfilza di critiche tecniche a molte delle sue parti. Ma non è necessario. Che questo sciagurato falsario morale – un servile apologista dei colossali crimini d’Israele mai mosso da un grammo di pietà per il genocidio dei palestinesi, ma ostentatamente dilaniato dal ‘genocidio’ dei campani per mano della Camorra (che ha ammazzato in 30 anni quello che Israele ha ucciso in un singolo bombardamento sui contadini del Libano in pochi mesi, solo uno dei tanti crimini contro l’umanità di Tel Aviv) – sia una vergogna nazionale l’avevo già scritto, un pupazzo editoriale autore di un libro sulla Camorra che ha rivelato di quell'organizzazione cose che hanno fatto sbadigliare mezza Campania. Oggi Saviano piazza sul massimo quotidiano USA uno scritto dove, fra immense svirgolate di finanza bancaria da bar, ci dice questo: in Grecia, ma anche in Spagna e Italia, la povera gente è ridotta alla schiavitù degli usurai per colpa delle commistioni fra criminalità organizzata e politici locali marci. Ah, davvero?
Ma dove si informa Saviano? No, Saviano non s’informa, balbetta ciò che gli dettano, ed è così da troppo tempo, troppo. Era scarsamente tollerabile che costui, col pretesto di denunciare la Camorra, facesse il burattino nel ruolo del Vate disceso dal cielo di De Benedetti-Editoriale La Repubblica a predicare la brodaglia diSilvioèilmalechepiùmalenoncen’èneppurecolcandeggio. E ci turavamo il naso, noi italiani ancora liberi di pensare.
Ma ora, a fronte delle evidenze più autorevoli sul compimento del Più Grande Crimine sociale in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale: leggi Colpo di Stato Finanziario nell’Eurozona; di fronte alle cifre immani in termini di perdite di economia reale causate dalla catastrofe delle Spirali di Deflazione Economica Imposte a interi popoli, fra cui i greci per primi: leggi le rapine delle Austerità della Troika Neoliberista e Neomercatile, che fanno impallidire nel ridicolo le cifre della criminalità organizzata; a fronte di uno tsunami di disperazione sociale di milioni di famiglie del sud Europa causato precisamente da quanto appena scritto, con un collasso degli standard di vita che le scaraventa all’abbruttimento ottocentesco del proletariato con la perdita della stessa dignità umana… Roberto Saviano si prostituisce ai suoi padroni per ruttare l’ennesima insabbiatura delle loro colpe. Qual è la tragedia Greca? E’ per caso il sadismo prezzolato di Angela Merkel o di Mario Draghi che stanno riducendo quel popolo fiero allo stato animale? Nooo! Ma sono gli usurali e la politica in loco, il cortiletto del potere, il raket del petrolio! Ma certo, e non una parola su chi ha saputo sottrarre a un intero continente la sua sovranità politica e monetaria per la prima volta in 3000 anni; su chi ha creato in due mesi un trilione di euro per salvare le banche mentre sottrae centinaia di miliardi di euro a sanità, pensioni e redditi di famiglie degne, spedendo al macero decine di migliaia di aziende. Non una parola su chi veramente ha costretto i greci all'usura, mentre sto servo buffone li offende pure falsificando i dati sul loro stato patrimoniale (si legga i lavori di Dimitri Papadimitriou e Yeva Nersisyan).
Purtroppo milioni di cittadini ci cascano.
Ma questa volta è troppo grossa. Gli intellettuali (non che Saviano lo sia, ma facciamo di sì) che si prestarono a mascherare i crimini del nazi-fascismo, cioè gli apologisti del nuovo ordine sociale nero che ignorarono gli orrori che esso stava commettendo, furono tanto colpevoli quanto i tiranni che servivano. Saviano è precisamente oggi corresponsabile dei crimini epocali delle tecnocrazie che guidano l’Economicidio europeo sulla pelle e sul destino di milioni di noi. Crimini immensamente più odiosi e pianificati di quelli della Camorra. Saviano è molto peggio della Camorra. L’Italia, oggi sul baratro come mai in 50 anni, ha urgente bisogno della scorta per difendersi dai Saviano. E non è una battuta.
Pubblicato da caneliberonline
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