"THE END"

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sabato 3 agosto 2013

I tre gradini della consapevolezza - io il genere umano


Terzo gradino, lo Spirito della Vita Eterna;

Secondo gradino, lo Spirito del Genere Umano;

Primo gradino, lo Spirito dell'Essere Umano come Individuo;


Non esiste un gradino più importante dell'altro, tutti fanno parte dello Spirito umano nella sua integrità e completezza.

Il più alto gradino della consapevolezza di noi stessi è la Vita Eterna che fluisce eternamente aggregandosi e disgregandosi nella materia impermanente. Arrivati fino alla cima, consapevoli di ogni parte del nostro spirito, si discende nuovamente facendo sparire alle nostre spalle ogni gradino e generando un unico Spirito integro e Consapevole.

Il secondo gradino è la consapevolezza del proprio Spirito Umano, con tutte le sue vite passate e presenti, memorie ataviche del Genere Umano, esperienze di ogni persona esistita in milioni di anni costituisce la mente del secondo grande spirito. Non conta nulla poter avere veramente tali memorie, quello che serve è la consapevolezze che ci siano.
Il secondo Grande Spirito è difficile da riconoscere in noi poiché implica una responsabilità collettiva oltre che individuale, e riconoscere in noi tutte le qualità degli altri nostri simili, anche le peggiori.

Vedere il male solo negli altri porta a negarlo in sé, e negare in sé il male non cercandolo e non trovandolo, per averne consapevolezza porta a non riconoscerlo quando si manifesta.

Tutti siamo assassini, pedofili, stupratori, perfidi, manipolatori, ladri, bugiardi, invidiosi, tutto quello che puoi immaginare. Negare questo e cercarlo negli altri per questione di immagine porta all'infelicità e alla potenziale manifestazione di tali qualità, poiché il soggetto è diverso dall'oggetto e queste peculiarità quando si manifesteranno nell'oggetto non saranno riconosciute.

Il primo gradino, quello più basso è il nostro essere individui, e molti spiriti umani non sono neanche in questo primo livello, essendo molto spesso individui annullati, mescolati ad una massa e per questo con la convinzione di essere al secondo gradino per il fatto di essere cancellati ed al servizio di un gruppo, ma in realtà non hanno raggiunto neanche il primo. Essere sciolti nella massa non porta ad essere individui pensanti ma porta verso l'individualismo.

La nostra coscienza ci mostra questi tre gradini di incarnazioni continue, lo Spirito dell'Eterna Materia che s'incarna di continuo in ogni forma, lo Spirito del Genere Umano che rappresenta ogni uomo e si trova nell'animo di ognuno, e lo Spirito Individuale. L'unico reale è la Vita Eterna che s'incarna eternamente in ogni forma, le altre sono identificazioni di consapevolezza, ma destinate a scomparire nell'eterno fluire della vita.

Questo è ciò che ci è mostrato, forse esiste anche la consapevolezza di una reincarnazione individule, ma se fosse una consapevolezza potrebbe essere trasmessa a tutti così come i tre gradini, essendo derivata dall'unione di ragione e spirito, ma in realtà è solo una credenza.
Possiamo scegliere di credere o possiamo scegliere di spingerci fin dove ci mostra la nostra coscienza delle cose, la verità ci è tuttavia portata dalla coscienza e dalla consapevolezza, dall'unione dei sensi e del pensiero astratto che uniti insieme afferrano la vita come una pianta o come un serpente. La verità non è portata dalle credenze che eliminano uno dei due fattori.

Lo Spirito Umano è una goccia lontana dalla Fonte Eterna, e come una goccia d'acqua alla sua morte torna alla fonte liberandosi dal fango.
Tale fango molti sperano attraverso le religioni che vada alla fonte insieme alla goccia o che si reincarni o che finisca in un paradiso.
Non è detto che tuttavia una goccia possa riempirsi di fango durante la sua vita, potrebbe anche raggiungere l'Eterna Saggezza del grande spirito della materia, diventando come un cristallo di quarzo.

L'Essere Umano che sa salire questi gradini, trova la pace nel suo cuore e resta tra questo mondo e quell'altro mondo in una via di mezzo tra morte e non morte.

Far parte di uno dei due estremi, che sia la vita o che sia la morte, in entrambi i casi porta ad una vita incompleta e inconsapevole.

"Che pensate, o discepoli, che siano più grandi le acque del vasto oceano o i pianti che voi avete versato mentre in un lungo peregrinaggio erravate, passando da nuove nascite a nuove morti, uniti a ciò che odiavate, separati da ciò che amavate?. . . La morte di una madre, la morte di una sorella, la morte di un fratello, la morte di un figlio, la morte di una figlia, la perdita dei parenti, la perdita dei beni, tutto ciò, attraverso lunghe età, voi lo avete provato. Senza inizio e senza fine è il Samsara. Impossibile a conoscere è l'origine degli esseri immersi nell'ignoranza, che, incatenati dal desiderio dell'esistenza, sono condotti a nascite sempre rinnovate e perpetuano il ciclo delle trasformazioni.
Così, durante gli anni, voi avete sofferto le pene, la sventura, il dolore e riempito la terra dei cimiteri, un tempo lungo abbastanza, in verità, per esservi stancati dell'esistenza, abbastanza lungo per sfuggire a tutto ciò.
Samyutta Nikaya "

Io Spirito del Genere Umano, per milioni di anni, miliardi di volte sono nato, miliardi di volte ho pianto durante la nascita, ed ancora nelle mie innumerevoli manifestazioni senza memoria che ci saranno, nascerò e ci sarà quello stesso pianto perché, come goccia lontana dall'Eterna Fonte, mi dimenticherò di esser nato e di aver pianto già miliardi di volte e sarò condannato a ripercorrere ancora la stessa strada, dalla nascita alla morte, senza memoria e senza consapevolezza. Lo Spirito Umano che ritrova queste memorie della fonte avrà un cuore affrancato immerso nella pace e senza sofferenza.

Io Genere Umano, per milioni di anni ho temuto ed avuto paura di ogni banalissima cosa inesistente. Paura dei pensieri altrui, paura del domani, del dopo, paura di quello che potrebbe succedere, paura degli altri, paura della morte. Negli Spiriti Umani immemori che non portano con sé il mio spirito superiore, tutto questo si ripete ancora, sono condannati a rivivere tutto nella ruota eterna del Samsara.

Io Genere Umano, per miliardi e miliardi di volte sono morto, in ogni maniera possibile ed immaginabile. La morte è per chi porta il mio spirito, un passaggio naturale e normale.
Gli Spiriti immemori, portano sempre timore, si preoccupano costantemente della propria morte cercando o illudendosi di sfuggirle, facendosi invece sfuggire la vita stessa poiché morte e vita sono la stessa unica essenza.

La memoria atavica superiore del secondo gradino porta gli Spiriti Umani ad un risveglio che dona loro coscienza ad un certo distacco dal mondo del Samsara, consapevoli che in questo istante sono vivi ed il prossimo istante potrebbe essere ultimo, essendo ospiti in questo mondo e dunque essendo la morte la semplice fine di un viaggio.

Questa consapevolezza di essere degli ospiti in questo mondo può essere il più grande dono per uno Spirito Umano Individuale che aiuta a vivere la vita nella più grande armonia, vitalità e compassione con visione saggia, mente lucida e lungimirante. Per gli Spiriti meno maturi può anche essere la più grande delle paure non comprese che porta loro ad affidarsi ad un qualche credenza salvifica.

Se la morte viene accettata e compresa, l'Uomo sviluppa il distacco dal mondo del Samsara, portando un assoluto rispetto della materia, manifestazione di dio, nel quale siamo stati invitati per una semplice visita e non per desiderare di possederla e restarci in eterno. Nel caso in cui lo Spirito fosse debole, la consapevolezza di poter andar via in ogni istante può diventare porta un attaccamento profondo al mondo, senza momeria, con il desiderio di dominio e di possesso verso ogni cosa con disprezzo verso il proprio corpo e il desiderio di rinascita in qualcosa di immateriale e quindi definito come puro poiché senza il principio materiale che porta la morte e la sofferenza.

Io Genere Umano, per miliardi e miliardi di anni sono stato uomo, sono stato donna, sono stato bambino, sono stato infinite volte sia un padre che un figlio, innumerevoli e immemorabili volte sono stato giovane e vecchio, miliardi di volte adolescente e adulto, miliardi di volte ho avuto moglie e miliardi di volte ho avuto marito.

In miliardi e miliardi d'incarnazioni, ho provato le più sublimi gioie e i più atroci dolori, tra fame, torture, ingiustizie, violenze, passioni in questi milioni di anni, innumerevoli volte.

Quando l'uomo è dimentico del suo Spirito Umano non consapevole ed integrato alle sue memorie ataviche, rivive ancora nel suo individualismo tali gioie mondane con passione senza misura e con avidità e rivive ancora nella ruota del Samsara tali atroci pene e atroci dolori nella stessa maniera in cui li ha già vissuti infinite ed infinite volte per milioni di anni, gioie e pianti, per miliardi di vite e innumerevoli volte ugualmente sempre nella stessa maniera come una spirale infinita in cui si ripetono sempre le stesse cose e le stesse memorie.

Quando uno Spirito Umano porta memoria consapevolezza e integrazione con tutte le sue vite, si ritrova tra questo mondo e quell'altro mondo, distante, distaccato, preso e non preso, memore di tali sofferenze e gioie mondane provate per milioni di anni e miliardi di volte, secoli e secoli nella stessa spirale. Consapevole di questo, l'Uomo né rifiuta né si lascia trascinare, mantenendo costante presenza e consapevolezza, restando nella via di mezzo senza rifiutare e senza farsi trascinare né nel mondo e né nel non-mondo, nel centro tra la vita e la morte.

Io Genere Umano, ho pianto le morti di miliardi e miliardi di mie padri, di miei madri, di miei fratelli e piango ancora miliardi di padri, miliardi di madri, di fratelli, di sorelle, tutti sempre, innumerevoli volte sono pianti allo stesso modo dagli Spiriti Umani senza memoria.
Quando l'Essere Umano sale i gradini, fuori dalla dimenticanza, ritrova sé stesso e salito nel gradino superiore, alla perdita dei suoi cari porta saluti ossequiosi in maniera sincera e profonda, al di là della falsa sofferenza portata dalla circostanza e della paura.

Io Genere Umano, innumerevoli volte ho amato ed odiato, due energie estreme ed equivalenti che non possono esistere l'una senza l'altra. Tanto cresce l'amore quanto cresce anche il potenziale odio che si cova latente con la stessa ed uguale energia con cui si ama.
Stanco di portare avanti questa passione dopo secoli di patriarcato attraverso gli Spiriti Umani che ritrovano queste antiche memorie, porto luce e consapevolezza in questa passione senza esserne posseduto, ricercando l'armonia e l'unione tra i contrari.

La via di mezzo, il senso della misura, la consapevolezza delle esperienze di migliaia di anni, il puro sentimento sono ciò che porta pace all'animo umano.

"Sali più in alto di ogni altezza, scendi più in basso di ogni profondità. Riunisci in te stesso le sensazioni di tutti gli elementi creati, del fuoco, dell'acqua, dell'aridità e dell'umidità, immaginando di essere ugualmente in ogni luogo, nella terra, nel mare, nel cielo, immaginando di non essere ancora nato, di essere nel ventre della madre, di essere giovane, di essere vecchio, di essere morto, di essere quello che sarai dopo la morte. Se tu comprendi tutte queste cose insieme: tempi, luoghi, sostanze, qualità, quantità, tu puoi comprendere Dio. Se tu invece trattieni la tua anima prigioniera del corpo, la diminuisci e affermi: "io non comprendo niente, io non posso niente..." che cosa hai a che fare allora con Dio?"

(Ermete Trismegisto)

http://ornitori8.blogspot.it

2 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Post estremamente complesso , Dioniso caro, soprattutto in questo oscuro peridodo della mia vita.
Tutto ciò che viene elencato è giusto e la cosa più eficace sarebbe , e dico sarebbe , applicarlo..cosa che io non riesco per nulla.
Il dolore è attaccato così tanto alla vita, come se questa fosse l'unica ragione, ma la vita mi ha strappato ciò che mi era più caro e non vedo fasi , non vedo gradini, solo un'immensa lacerazione...
Grazie amico mio!

*Dioniso*777* ha detto...

Ciao Nella, che profonda disperazione nel tuo commento!
La vita ti ha strappato la sola cosa che teneva in equilibrio insomma, capisco che possono essere momenti orribili, io ho perso in vita mia ma non con la morte, in ogni modo perdere è perdere e ti posso solo dire che devi aspettare, frase fatta, però il tempo sistemerà ogni cosa. Devi solo attendere e avere pazienza, tanta pazienza e vedrai che tutto si sistemerà
Ciao e stammi bene e tirati più su che puoi ...

LKWTHIN

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