Il fisico americano Eric W. Davis durante un convegno ha parlato di "oggetti artificiali controllati da un'intelligenza".
Qualcosa sta cambiando. All'interno della scienza, tra gli stessi accademici. Qualcosa sta radicalmente cambiando, se un fisico ha accettato di partecipare ad un convegno ufologico ed ha avuto l'ardire di definire gli Ufo "un fenomeno reale". Non solo, ha dichiarato di ritenerli "oggetti artificiali controllati da un'intelligenza". E per la cronaca, lo scienziato in questione non era sotto l'effetto dell'alcol neppure quando ha detto: "Sono senza dubbio astronavi prodotte da una tecnologia straordinariamente avanzata."
Il temerario è Eric W. Davis e la platea alla quale si è rivolto è quella del 44esimo Simposio Internazionale promosso dal Mufon (la più grande organizzazione ufologica del mondo fondata negli Stati Uniti) che si è appena concluso a Las Vegas. Nella due giorni di convegno, si sono alternati al microfono non solo ricercatori alternativi e giornalisti d'inchiesta, come Steven Greer e Paola Harris, ma anche psicologi, storici, ingegneri- tutta gente che, di solito, si guarda bene dal parlare in pubblico di alieni.
Ma come dicevamo, qualcosa sta davvero cambiando: forse i tempi sono maturi per un cambio di rotta. Il caso più sorprendente, in questa chiave, è stato appunto quello di Davis, un fisico dell'Istituto per gli Studi Avanzati di Austin (in Texas) da anni impegnato nel tentativo di rendere reale quello che finora sembra un'utopia: ovvero i viaggi interstellari ad una velocità maggiore di quella luce, curvando lo spazio-tempo. In sostanza, progetta di costruire una vera Enterprise e di fare del warp-drive un normale sistema di propulsione.
Di recente, Eric W. Davis è stato insignito di un riconoscimento dall' Istituto Americano di Aeronautica ed Astronautica, per la sua ricerca dal titolo "Propulsione più veloce della luce, stato attuale e nuovi sviluppi". Questo, insomma, il background culturale e l'ambito di studi dello scienziato texano. Un luminare, nel suo campo. Eppure non ha avuto paura di affrontare il tema Ufo, ben conscio di distinguersi, così, da tanti suoi colleghi che lo evitano con cura.
"Sbagliano"- ha detto, parlando a margine del simposio. "Sono ingenui, cocciuti, di vedute ristrette, paurosi. Per loro il termine Ufo è una parolaccia, un argomento proibito. Ma la scienza è un'indagine per gente dalla mente aperta. Non si può ridere degli altri, bisogna avere rispetto. Gli accademici devono tornare alle origini ed applicare il metodo scientifico per studiare ciò che è sconosciuto ed insolito. Proprio come gli Ufo".
Affermazioni inattese. Anche perchè Davis ha aggiunto di conoscere molti colleghi che in privato si interessano, eccome, di quei fenomeni pubblicamente smentiti. "Ci sono scienziati a conoscenza di elementi e di dati non confutabili. Prove assolutamente confermate, secondo tecniche e metodologie forensi. Ma non vogliono farsi avanti e rendere pubblici i loro studi per paura. Temono la derisione dei loro pari grado. Avrebbe un impatto negativo sulla loro carriera e ne ricaverebbero una pessima pubblicità".
Navicella clariana - foto di Maurizio Cavallo
Ecco perchè non ci sono stanziamenti o fondi di ricerca per un argomento che non viene ritenuto degno di uno studio scientifico. Ma il ricercatore è andato anche oltre ed ha ammesso che tutto ciò che riguarda una potenziale civiltà aliena è sotto il controllo di altre lobby di potere.
"La presenza di astronavi che volano attorno alla Terra è materia da Intelligence, che raccoglie ed analizza tutte le informazioni. E ciò avviene proprio perchè gli Ufo non sono un fenomeno naturale."
fonte
http://noiegliextraterrestri.blogspot.it
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