"THE END"

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venerdì 2 agosto 2013

Le Grandi Illusioni di Generazione in Generazione


Sono convinto del fatto che qualsiasi discorso riguardante il sistema pensionistico sia abbastanza irrilevante. Se ne parla molto, certo, ma anche se si afferma che tale sistema sia diretto verso la bancarotta ancora ci sono commentatori che prevedono una sorta di "redenzione" attraverso una qualche riforma. Affermano che è possibile salvare il sistema se si interviene subito, altrimenti nel lungo andare andrà in bancarotta. E' falso. Il sistema pensionistico è attualmente pingue di passività pantagrueliche che manderanno a gambe all'aria i vari stati mondiali ben prima che si possa riconoscere il fallimento dei vari programmi assistenziali (es. Previdenza Sociale). Tale bancarotta mostrerà l'incompetenza dicoloro che difendono strenuamente l'attuale sistema in cui un tizio con un distintivo ed una pistola puo' presentarsi a casa vostra ed estorcervi denaro in nome di un "bene superiore." Ma ora che questo sistema sta mostrando la sua vera natura (come grande schema di Ponzi) e raggiunge l'inevitabile fase dei rendimenti decrescenti, saranno fatte promesse più grandi in modo da coprire la verità: il Grande Default. Diffidate da quei commentatori che esortano gli stati ad agire ora perché in un futuro lontano potrebbero andare incontro a perdite significative, perché quest'ultime ci sono già ora. Gli stati hanno bisogno di tale propaganda solo per un motivo: poter calciare il barattolo finché possono ancora vendere illusioni.
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di Bill Bonner

Le persone si aggrappano alle illusioni perché la vita può essere estremamente complicata e queste possono essere una fonte di conforto. Sin da quando è stato pubblicato Empire of Debt, ho pensato molto di più al perché le persone fanno quello che fanno. La gente preferisce le illusioni perché la verità stessa è troppo complicata. Questo è vero quando si parla di verità economiche; ad esempio, se si chiede perché il prezzo dell'oro sta salendo o scendendo, la risposta è infinitamente complicata.

Non lo si può ridurre ad una formula o ad una semplice espressione logica. Tutta la vita è così. Quando si è sotto campagna politica, per esempio, le questioni più complesse vengono ridotte ad una sola frase: "Proteggere la libertà." Le persone hanno bisogno di questo tipo di cose in modo da essere in grado di lavorare. In caso contrario, è molto molto complicato cercare di capire come funzionano realmente le cose. E così finiscono per credere quello che vogliono credere, ma quello che credono è così lontano dai fatti che si tratta di una illusione.

Le persone vogliono credere che le loro case aumenteranno sempre di prezzo. Vogliono credere che guadagneranno di più il prossimo anno. Vogliono credere che i loro investimenti saliranno. E vogliono credere che possano farla franca spendendo più denaro di quello che effettivamente guadagnano, e lo fanno perché il credito è facilmente disponibile.

Queste illusioni non accadono tutte nello stesso modo. Sono episodiche e cicliche. In una generazione, per un periodo di tempo, nasce una illusione; si accumula come un debito, infatti, fino a quando non viene schiacciata dagli eventi. Il modo in cui i nostri genitori e nonni hanno esaminato le cose è molto diverso dal modo in cui le esaminiamo noi. Avevano illusioni loro, naturalmente, ma erano molto molto diverse.

I nostri genitori non hanno pensato che potessero vivere a credito e contrarre prestiti per arrivare alla prosperità; credevano che se avessero preso in prestito un po' di soldi, avrebbero dovuto rimborsarli. Ricordo come erano felici i miei genitori quando finirono di pagare il mutuo. L'ipoteca che avevano tolto sulla nostra casa verso la fine degli anni '50 ammontava a circa $5,000, con un tasso di interesse del 5%. E quando finirono di pagare quel mutuo, erano felicissimi. Ma oggi la gente sarebbe felice di avere quel mutuo.

I miei genitori erano figli della Grande Depressione e non cullavano l'illusione che potevano spendere più denaro di quello che guadagnavano. Pensavano che risparmiare un po' di denaro fosse il modo di campare, e davano un grande peso a questo principio. Negli Stati Uniti l'illusione del debito era stata schiacciata durante la Grande Depressione, ma a poco a poco si è affacciata di nuovo. E noi che siamo cresciuti dopo gli anni '50 e '60 non abbiamo vissuto quell'esperienza.

Eccoci quindi nel XXI secolo. Non abbiamo mai sofferto di una vera e propria deflazione del debito e non sappiamo cosa voglia dire. Penso che lo scopriremo, ma non sarà affatto divertente.

C'era una certa espressione in Empire of Debt che recitava che non ci sono molte persone che possono permettersi di vivere come l'americano medio di oggi, e neanche come gli straccioni americani. Il fatto è che gli americani vivono oltre i loro mezzi. Questo è un concetto molto molto vecchio, ma oggi la gente non ci pensa nemmeno perché non sa quali siano i propri mezzi.

Sapete, quando ci si avvia su questa strada dove si introduce così tanto credito ed inflazione monetaria (il che significa solo che ci sono sempre più dollari in giro), allora la gente non sa quanto vale un dollaro. Ad esempio, quando si ottiene una carta di credito per posta con una linea di credito da $2,500, significa che si possono spendere $2,500? Come ha spiegato più volte Warren Buffett, non si può vivere oltre i propri mezzi per sempre.

Quello che sta succedendo oggi in America è che le persone stanno prendendo le proprie carte di credito, spendono soldi che non hanno e credono che non dovranno mai ripagare quei soldi. Ma dovranno farlo, in qualche modo, prima o poi. La matematica li inseguirà e dovranno spendere meno soldi, perché proprio ora stanno spendendo più di quello che possono permettersi.

Tutta la nostra società è in una trappola in cui si sta spendendo più di quello che ci si può permettere e in cui si stanno trasferendo asset. Gli stranieri finiscono con l'avere i nostri soldi e li usano per comprare asset degli Stati Uniti, così gli americani avranno sempre meno probabilità di possedere una proprietà loro. E abbiamo assistito a tutto ciò nel mercato immobiliare.

Le persone solevano possedere il 70% delle proprie case: il 30% era mutuo, il 70% era patrimonio netto del proprietario. Ed ora la percentuale è scesa al 52%, il che significa che l'americano medio possiede a malapena la metà della sua casa. Chi possiede l'altra metà? La banca di quartiere? No. La banca di quartiere ha venduto il mutuo ad una società finanziaria che probabilmente l'ha venduto ad un hedge fund. Ora sta galleggiando da qualche parte nel vasto mondo. Potrebbe essere nelle mani di finanzieri cinesi o speculatori di Londra. Chi lo sa? Ma non è il mondo di una volta, e non mi sembra giusto che questi poveri bambini che vengono al mondo dovrebbero venirci con tanto debito sulle loro spalle.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli

Read more: http://johnnycloaca.blogspot.com/2013/08/le-grandi-illusioni-di-generazione-in.html#ixzz2aisyAzzh

4 commenti:

Unknown ha detto...

L'INPS, è stato diffuso martedì, ha un capitale di 15 miliardi. Ma nel 2012 ha avuto passività per 9 miliardi ed altrettante si prospettano per il 2013. I giovani mantengono gli anziani. Ma lavoro per i giovani non c'è.
Si prospettano tempi interessanti.

Unknown ha detto...

L'INPS, è stato diffuso martedì, ha un capitale di 15 miliardi. Ma nel 2012 ha avuto passività per 9 miliardi ed altrettante si prospettano per il 2013. I giovani mantengono gli anziani. Ma lavoro per i giovani non c'è.
Si prospettano tempi interessanti.

*Dioniso*777* ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
*Dioniso*777* ha detto...

In fondo la Parlamat era anche messa peggio!
hahahahahahah
LORO possono, le multinazionali ... che poi di chi è che sono?

Interessanti è proprio il termine "esatto" ... ne vedremo delle belle?
Beh, io a dire il vero ne ho viste già parecchie , ma sai, di vederne e impararne l'uomo non ha mai finito!
Saremo qua per questo

LKWTHIN

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