La cannabis può rallentare l’invecchiamento del cervello, almeno secondo uno studio riportato dal settimanale americano Time.
Il merito? Tutto del THC presente nella cannabis che sarebbe efficace contro alcuni fenomeni degenerativi, senza intaccare la memoria.
Stando ai dati del Philosophical Transactions della Royal Society, degli antiossidanti sarebbero in grado di eliminare le cellule ormai danneggiate e fare lavorare meglio i mitocondri.
Secondo quanto spiega Andras Bilkei-Gorzo dell’Istituto di Psichiatria dell’Università di Bonn in Germania, l’attività del sistema cannabinoide fa come da cuscinetto per i neuroni, proteggendoli dall’invecchiamento.
Bilkei-Gorzo loda le proprietà dei cannabinoidi di «alleviare i sintomi di malattie neurodegenerative».
Gary Wenk, professore di neuroscienze, immunologia e genetica medica presso la Ohio State University, è molto cauto sui risultati di questi studi condotti su cavie da laboratorio e vista la delicatezza della ricerca e le posizioni controverse riguardo alla questione della marijuana medica: «Lo sviluppo di farmaci cannabinoidi è molto positivo, ma non bisogna esagerare».
fonte: Un'Italia senza Berlusconi
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