Il terremoto del 12 gennaio 2010 a Haiti è li per ricordarci che i terremoti possono essere terribilmente devastanti. Quello annunciato in California intorno alla faglia di San Andreas (che corre con direzione nord-sud attraversando quasi tutta la California occidentale), sarà forse ancora più spaventoso di tutti quelli già vissuti.
Ma da qui a ipotizzare che unterremoto possa provocare la fine del mondo vi è un enorme passo.
I terremoti hanno luogo a causa dello scontro delle placche tettoniche che si spostano a causa dei movimenti del magma nel mantello terrestre. Anche se possono colpire diverse migliaia di chilometri quadrati, essi restano “locali”, non certamente continentali o mondiali. Un terremoto può distruggere l’economia di un paese, o anche di due o tre nazioni, non quella di tutti i paesi. Un terremoto può uccidere decine di migliaia, non milioni, e ancora meno dei miliardi.
I terremoti provocano catastrofi terribili, ma non possono causare la distruzione dell’umanità.
Coloro che sostengono questa tesi per la fine del mondo nel 2012, sembrano quindi non considerare alcuni aspetti di questi fenomeni. Pensate alla tremenda energia che serve per spostare migliaia di chilometri quadrati di superficie. La superficie della terra è di 511 milioni di chilometri quadrati. Per “muovere” tutti i continenti di qualche centimetro, ci vorrebbe 500.000 volte più energia che per il terremoto di Haiti. I movimenti di magma non possono generare tutta quest’energia.
A proposito, sapete da dove proviene il calore dalle viscere della terra? Proviene dalla bassa radioattività naturale delle rocce che lo compongono, e che si accumula nel corso di milioni di anni. Vulcani e terremoti dissipano parte di quest’energia e per accumulare abbastanza energia per provocare una catastrofe globale, bisognerebbe che terremoti e vulcani cessino la loro attività per milioni di anni.
In realtà, i vulcani e i terremoti si possono considerare come valvole di sicurezza che impediscono una catastrofe generale.
fonte
Ma da qui a ipotizzare che unterremoto possa provocare la fine del mondo vi è un enorme passo.
I terremoti hanno luogo a causa dello scontro delle placche tettoniche che si spostano a causa dei movimenti del magma nel mantello terrestre. Anche se possono colpire diverse migliaia di chilometri quadrati, essi restano “locali”, non certamente continentali o mondiali. Un terremoto può distruggere l’economia di un paese, o anche di due o tre nazioni, non quella di tutti i paesi. Un terremoto può uccidere decine di migliaia, non milioni, e ancora meno dei miliardi.
I terremoti provocano catastrofi terribili, ma non possono causare la distruzione dell’umanità.
Coloro che sostengono questa tesi per la fine del mondo nel 2012, sembrano quindi non considerare alcuni aspetti di questi fenomeni. Pensate alla tremenda energia che serve per spostare migliaia di chilometri quadrati di superficie. La superficie della terra è di 511 milioni di chilometri quadrati. Per “muovere” tutti i continenti di qualche centimetro, ci vorrebbe 500.000 volte più energia che per il terremoto di Haiti. I movimenti di magma non possono generare tutta quest’energia.
A proposito, sapete da dove proviene il calore dalle viscere della terra? Proviene dalla bassa radioattività naturale delle rocce che lo compongono, e che si accumula nel corso di milioni di anni. Vulcani e terremoti dissipano parte di quest’energia e per accumulare abbastanza energia per provocare una catastrofe globale, bisognerebbe che terremoti e vulcani cessino la loro attività per milioni di anni.
In realtà, i vulcani e i terremoti si possono considerare come valvole di sicurezza che impediscono una catastrofe generale.
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