"THE END"

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lunedì 20 agosto 2012

UN LUNGO SOGNO: Un libro che narra di un viaggio, di una vita

Inizierò il libro,con la prima pagina della prima parte,moltissimi passaggi significativi  della prima parte li pubblico,mentre la seconda parte sarà tutta intera.

Con il semplice copia incolla,non mi sforzerò proprio,ma soprattutto sperò di essere utile,a coloro che sono sul cammino,della comprensione di se stessi.
Questi scritti,non sono fantasie,ma fatti reali accaduti,possono sembrare incredibili,ma la scoperta del proprio essere,se non fa sorgere la MERAVIGLIA,è solo un giochetto dell"ego.
L"inimmaginabile,l"incalcolabile,non è mai l"ego.


LIBRO

UN LUNGO SOGNO


Autobiografia di due viaggi che hanno cambiato la mia visione esistenziale.


Questo libro non à il prodotto di una mente calcolatrice, bensì un accadimento. Energie a me ignote, si sono impossessate del mio essere e hanno prodotto il libro. Un albero quando si trova in un terreno ricco, ed incontra una stagione favorevole, non può fare a meno di fare moltissimi frutti, egualmente l’uomo quando è sovraccarico di energie non può che straripare, i suoi frutti però sono d’infiniti generi. Questo libro altro non è, che il frutto di pura energia che gioca con se stessa


PRIMA PARTE 


PECCATORE O IGNORANTE. A voi la scelta


Gesù disse:
Il Regno dei Cieli è come un pastore 
che aveva cento pecore
Una delle pecore si smarrì, 
era la più grande di tutte. 
Il pastore lascio tutte le altre
e andò in cerca della pecora smarrita finché non la trovò. 
Quando l'ebbe trovata
stanco le disse:
Amo te più di tutte le altre.


DAL VANGELI APOCRIFO DI TOMMASO




APRILE - MAGGIO 1993
Sono da poco tornato da un lungo viaggio in Thailandia improvvisamente è nata in me l'idea di trascrivere la mia fantastica esperienza.



Dopo il viaggio avevo deciso di diventare scrittore,non avevo mai scritto in vita mia,ma la fantastica ARIA DI LIBERTA',mi aveva totalmente cambiato.
Scrissi questa roba,mentre lavoravo,dovevo solo accumulare nuovo denaro per ripartire ad ottobre 93.Durante il successivo viaggio, mi successero delle cose che mi obbligarono a trascrivere nel libro anche il secondo viaggio.

Roma stazione Termini una giornata tetra di ottobre cade un po’ di pioggia, mi appresto a cercare una pensione dove alloggiare la notte. Sistemo lo zaino al deposito bagagli ed esco dalla stazione, la prima impressione è quella di essere in Africa ,infatti è pieno di gente di colore per lo più povera gente, ma vi sono anche poveracci sia italiani che europei. Faccio un rapido giro nei dintorni ed in mezz’ora riesco a trovare una discreta camera ad un prezzo non molto elevato. Con una certa tranquillità mi avvio a ritirare il mio biglietto aereo per la Thailandia, per arrivare all'agenzia turistica devo usufruire della metropolitana. Ritornando alla stazione Termini, i miei occhi di montanaro sono colpiti dall'intenso brulicare di corpi umani, a volte fantastici ed eleganti, a volte miseri e senza dignità . Lentamente mi avvio alla metropolitana, dopo un po’ sono facilmente in possesso del mio magico biglietto aereo. Per passare il tempo vado a telefonare a un mio compagno d’avventure incontrato in Patagonia.“Pronto Giorgio come va, sono Almo ti ricordi di me”. “Come potrei dimenticarti, quale buon vento ti porta da queste parti”. “Come ben tu sai sono molto appassionato di viaggi, e domani è pronto per me un bell'aereo a Fiumicino, destinazione Bangkok Thailandia”. “Vai in Thailan­dia, sono veramente contento per te io lo visitata due anni fa’, è veramente fantastica”. “Senti questa sera cosa fai”. “Caro Giorgio ti ho telefonato proprio per questo, avevo intenzione di passare la serata insieme a te sempre che tu non abbia impegni.”. “Ma certo non c’è problema, io dopo le cinque sono libero, dove ci possiamo incontrare”. “Facciamo come l'anno scorso a piazza del popolo alle sei ti va bene”. “Si Almo mi va bene a dopo allora, ciao”. Terminata la telefonata ripresi lo zaino e mi sistemai in pensione. Dopo una magnifica doccia accontento anche lo stomaco e mi faccio una bella mangiata all'italiana con un po’ di vino rosso. Finito di mangiare visto che fuori diluviava, ripasso un po’ d'inglese alla vicina stazione con il mio dizionario. Alle sei incontro Giorgio, ed in un bel bar scambiamo quattro chiacchiere. “Che prendi Almo offro io”. “Visto che devo andare in Thailandia è giusto che incominci ad abituarmi ad una sua bevanda tipica, cioè il tè”. “Com’è questo tuo passaggio dal Sudamerica all’Asia”. “Sinceramente i motivi sono molti ecco comunque i principali. 1° Dopo tre viaggi in Sudamerica sentivo dentro di me come una assuefazione, quel continente ha ancora molto da dirmi ma io ora ho bisogno di qualcosa di totalmente diverso dalla cultura occidentale. 2° In passato ho sempre avuto paura a viaggiare, in posti dove il mio essere straniero fosse stato riconoscibile rapidamente, oggi penso di aver superato questa paura. Insomma questo viaggio è più che altro una sfida alle mie paure. 3° Questo è il motivo fondamentale, viaggiare in Thailandia è facilissimo, le sue donne sono fantastiche, ma soprattutto il costo della vita per noi occidentali e bassissimo, almeno così mi ha detto un carissimo amico”.

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