(Si consiglia di guardare il video dopo aver letto l'articolo)
"La coppia di navicelle spaziali viaggerà fino alle fasce di Van Allen, quegli anelli a forma di ciambella fatti di particelle radioattive che circondano la terra. Le particelle vengono espulse dal sole, e vengono catturate dalle fasce grazie ai campi magnetici terrestri. 'Stiamo cercando di andare in un posto che tutti gli altri cercano di evitare' - ha detto Rick Fitzgerald della Johns Hopkins University".
"Queste fasce radioattive possono espandersi, contrarsi e persino moltiplicarsi. ...
... La fascia esterna più raggiungere 25.000 miglia di distanza dalla terra, mentre quella interna può avvicinarsi fino a 125 miglia dalla superficie terrestre, dove gli astronauti della stazione spaziale internazionale sarebbero esposti alle radiazioni."
"Le Fasce di Van Allen sono una delle prime scoperte americane dell'era spaziale, scoperte nel 1958 dal nostro primo satellite Explorer 1. Eppure queste fasce restano in gran parte un mistero, poiché l'ambiente è troppo ostile per riuscire ad ospitare satelliti per un tempo prolungato".
A questo punto, viene da porsi una domanda: perché mai queste Fasce di Van Allen dovrebbero rappresentare un problema, oggi, quando quasi cinquant'anni fa gli astronauti delle missioni Apollo le attraversavano come se fosse la strada dell'orto? D'accordo che loro ci restavano per qualche ora soltanto, ma quando le abbandonavano era solo per uscire nello spazio aperto, dove le radiazioni cosmiche erano 1.000 volte più micidiali. Quindi, dov'è il problema? Non abbiamo più gli astronauti di una volta?
Ora guardate il video, ed avrete la risposta che cercate.
Massimo Mazzucco
Nessun commento:
Posta un commento