Nel 2000 mi imbattei per caso nelle prime notizie sul sogno della Grande Onda. La cosa mi incuriosì, perché anch’io da anni facevo sempre lo stesso sogno, terrificante, apocalittico, che al risveglio mi lasciava senza fiato. Con la variazione di qualche dettaglio, generalmente in esso si vede il cielo cambiare colore, ogni suono tace di colpo, tutto sembra fermarsi. Poi all’orizzonte inizia a stagliarsi la sagoma imponente di una terrificante onda di tsunami. Il fronte d’onda apparentemente non ha fine, si allarga da un capo all’altro della visuale e sembra ricoprire tutto il pianeta.
Non solo, man mano che si avvicina, ci rendiamo conto della sua altezza: è immensa, come dieci montagne una sopra l’altra. La muraglia liquida si erge come la mano di Dio sopra i miseri costrutti umani, tanto grande da sembrare sospesa in un non tempo, come non dovesse mai abbattersi, scatenando la sua furia distruttiva. Ma lo fa, e palazzi e città crollano come castelli di carta. È il caos generale, persone fuggono ovunque e nell’animo del sognatore sorgono i pensieri più strani.“Non sopravviverò”, “Nulla sopravviverà”, “È inutile fuggire”.
Eppure chi fa questo sogno quasi sempre fugge o cerca riparo, e in qualche modo sopravvive alla catastrofe. Scoprendo diverse cose interessanti. La prima è che l’onda non sembra fatta solo d’acqua, perché si comporta come si trattasse di un’onda di frequenza, o di energia. E non solo colpisce cose e persone, ma le cambia. In determinati casi, in meglio: talvolta l’onda sembra quasi “purificare” il pianeta da plastica e cemento, risparmiando invece gli elementi naturali. Allo stesso modo, chi sogna sa o “sente” che alcune persone sopravviveranno, quasi fossero state “scelte” dall’onda o dalla natura, mentre altre non ce la faranno.
Spesso, dopo l’Onda nel sogno viene mostrato il mondo del “dopo”. Palazzi distrutti o crollati come per un terremoto, città semivuote o sfollate, gruppi di persone che con abiti logori si radunano nelle piazze piene di detriti e rottami per capire cosa sia successo e per fare il punto della situazione. In queste scene c’è sempre molta paura, sgomento, senso di abbandono, dato che non funziona nulla, né elettricità né automobili né comunicazioni e che non c’è traccia di polizia, medici o vigili del fuoco.
Quello che inizialmente mi lasciò interdetto fu l’incredibile quantità di persone che faceva questo sogno, e la sua ricorrenza. Notai anche che esisteva un denominatore comune tra chi lo faceva: si trattava di persone che da anni praticavano meditazione, arti marziali o training spirituali di qualche tipo, oppure che avevano avuto esperienze di contatto con entità aliene. Com’è noto, da anni ci occupiamo di ricerche su casi di avvistamento UFO e di presunti rapimenti da parte di alieni e abbiamo scoperto che perlomeno il 70% delle persone che dichiara di essere vittima di rapimenti da parte degli extraterrestri ha sogni inerenti all’Onda. Anzi, per molti rapiti tale esperienza è fortemente collegata agli alieni.
Cambiamenti climatici e tempeste solari
Se il sogno dell’Onda è davvero un avvertimento, a cosa può riferirsi? A uno tsunami, o a qualcosa di più globale, un colossale sconvolgimento planetario? Secondo alcuni, il clima del nostro pianeta sta cambiando, dando luogo sempre più frequentemente ad alluvioni, uragani e terremoti.
Possibile che la Terra si stia avvicinando a una metamorfosi climatica totale, il cui apogeo sarà caratterizzato da un terrificante sconvolgimento planetario? Nell’estate 2008, per la prima volta nella storia documentata, il Polo Nord si è ritrovato completamente libero dai ghiacci, che si sono ritirati dai cocenti raggi solari sulle lontane coste del Canada. I giornali dell’epoca titolavano così: “L’Artico può essere circumnavigato: è la prima volta in 125mila anni”.
Il maremoto del 26 dicembre 2004 nell’Oceano Indiano è stato uno dei più eclatanti disastri naturali registrati tra la fine del XX secolo e l’inizio degli anni 2000, avendo provocato circa 230mila morti. Qualcuno all’epoca mi domandò se a mio parere il sogno dell’onda fosse riferito a questo tremendo fenomeno naturale. Risposi: «È solo l’antipasto». Il terremoto avvenuto a Sendai l’11 marzo 2011, ha avuto una magnitudo di 9,0: è stato il più potente sisma mai misurato in Giappone, e il quinto di sempre. In seguito alla scossa si è generato uno tsunami con onde alte oltre 10 metri che hanno raggiunto una velocità di circa 750 km/h. L’onda più alta si è abbattuta presso la penisola di Omoe: era di 39 metri. Ma siamo ancora lontani da quanto hanno visto i sognatori dell’Onda. Se pensate sia un’esagerazione, vi sbagliate: tutti i dati scientifici concordano nello stimare la situazione dei ghiacciai drammatica.
E di sicuro le autorità non rimangono ferme a guardare: non solo il Vietnam o le Filippine avrebbero da temere un innalzamento del livello del mare, ma anche paesi avanzati e industrializzati. Una news del 22 novembre 2010 così titolava: “New York, paura del mare: ecco il piano antiacqua - Barriere di isole artificiali per lottare contro gli effetti del cambiamento climatico - New York comincia a prendere sul serio la minaccia che viene dal mare, ovvero l’innalzamento del livello degli oceani, e corre ai ripari: barriere di isole artificiali, nuovi edifici con basi rialzate, sistemi per difendere metropolitana, condutture idriche, del gas e reti elettriche”, sono alcune delle misure contenute nel rapporto illustrato dalla rivista Scientific American e consegnato all’amministrazione dello Stato di New York. Ma a causare questi sconvolgimenti climatici non è solo l’uomo con l’inquinamento: è in gran parte opera del Sole, che come ben sapevano gli antichi, possiede un ritmo vitale scandito da cicli precisi. Per i Maya, nel dicembre del 2012 finirà la 5° era. Non occorrerà aspettare il 21 dicembre per capire che un processo di sconvolgimento climatico globale è già iniziato da diversi anni. Se pensate che si tratti solo di una fissazione di Maya, altri antichi popoli, vi sbagliate: anche i moderni scienziati si rendono conto che il clima sta cambiando e che il Sole potrebbe provocare danni impensabili. Nel 2009 i giornali intitolarono i loro articoli così: 2012, allarme Nasa: “Black out sulla Terra”. Lo scenario apocalittico della NASA: una tempesta solare bloccherà satelliti e telefonini - Milioni di persone senza elettricità nel 2012, cibo e medicine che vanno a male nei frigoriferi spenti, telefoni e satelliti fuori uso. Uno scenario da “day after” che potrebbe essere derubricato alla voce “catastrofismo”, se non fosse che l’allarme giunge dalla NASA e dalla National Academy of Sciences. E nella parte del cattivo che mette a repentaglio la civiltà, una volta tanto, non ci sono le attività umane, l’inquinamento o il riscaldamento globale. Il nemico a sorpresa è il Sole, artefice della vita sulla Terra, che con un colpo di tosse potrebbe mettere K.O. le infrastrutture sulle quali l’Occidente prospera.
Negli articoli si spiegava quanto affermato di recente dalla NASA, cioè che l’attività del Sole era in aumento, e raggiungerà il picco massimo tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Negli 11 anni seguenti l’attività solare sarà ancora più forte. L‘atmosfera di solito ci protegge dalle tempeste solari, ma un’eruzione particolarmente violenta potrebbe essere disastrosa. La parola degli esperti è tutt’altro che confortante: «L’energia elettrica è la chiave di volta tecnologica della società moderna, dalla quale dipendono tutte le altre infrastrutture e gli altri servizi», si legge in un rapporto di 132 pagine commissionato dalla NASA alla National Academy of Sciences. «Se una tempesta solare simile a quella del 1859 avvenisse oggi, assisteremmo a un’enorme devastazione sociale ed economica». Secondo John Kappenmann, coautore del rapporto, se una tempesta magnetica del genere si ripetesse, a ritrovarsi privi di elettricità stavolta sarebbero 130 milioni di individui, con danni per duemila miliardi di dollari.
Non solo: l’attività solare influenza anche il campo elettromagnetico della Terra, a sua volta collegato misteriosamente con le frequenze elettriche del nostro cervello e del nostro organismo. Il DNA dell’uomo potrebbe di conseguenza mutare in qualche modo. È mai possibile dunque che l’onda sognata dalle persone sia in realtà un’onda di tipo elettromagnetico, generata da una tempesta solare di proporzioni mai viste? Oppure, secondo altri ricercatori, come il fisico belga Paul LaViolette, la Terra nel 2012-2013 potrebbe venire colpita da una Superonda galattica proveniente dal centro della Via Lattea, evento ciclico di cui i Maya erano perfettamente a conoscenza.
Quale che sia la genesi di quest’onda energetica, di sicuro la sua potenza distruttiva sarebbe tale da far rischiare lo stallo o persino il collasso alla nostra società ipertecnologica.
Immaginate un’onda elettromagnetica talmente potente da fondere tutti i trasformatori della Terra in un colpo solo: questo è lo scenario ipotizzato dall’Accademia Nazionale delle Scienze americana, in uno studio commissionatogli dalla NASA. Possibile dunque che con questo scenario futuro alle porte, i governi dei paesi industrializzati non abbiano pensato a un piano d’emergenza? Oppure l’hanno fatto, ma senza avvertirci?
Quello che i governi non dicono
In verità sembra che i governi abbiano delle idee molto precise sui possibili rischi derivanti dalle tempeste solari o, forse, da onde di energia provenienti dallo spazio. Le profezie bibliche e sumere sembrano prendere corpo di fronte agli incredibili progetti di alcune nazioni. Basti citare il Global Seed Vault norvegese, un deposito a prova di atomica destinato a preservare tutte le sementi del mondo da un possibile e imprecisato «futuro cataclisma», o la Lunar Ark della NASA, progettata per mettere al riparo sulla Luna tutta la conoscenza scientifica umana assieme a campioni di DNA con cui ripopolare la terra nel caso di un impatto meteorico. Oppure si può scoprire come USA e Russia non abbiano mai smantellato i rifugi antiatomici dopo la fine della Guerra Fredda, anzi li hanno potenziati e aumentati di numero. Stiamo parlando di rifugi capaci di ospitare oltre 60.000 persone per anni, dotati di tutti i comfort e di scorte di cibo in abbondanza. Ma per difendersi da cosa? E chi sarebbero i pochi eletti destinati a salvarsi al loro interno? Chi li avrebbe selezionati? Anche gli ufologi stanno mettendo a nudo dati impressionanti a riguardo. Gli alieni mostrano spesso agli addotti scene di sconvolgimenti planetari in arrivo, a cui “dovremo essere preparati”. Rapiti e contattati spesso vengono addestrati ad affrontare questo scenario apocalittico futuro. Nei “sogni” degli addotti si ripetono visioni di città con palazzi quasi completamente sommersi, flotte di astronavi nei cieli, o la visita a enormi strutture come stazioni spaziali orbitanti o astronavi madre. Apparentemente, gli extraterrestri starebbero approntando queste astronavi per una missione per salvatare milioni di profughi dalla Terra. Possibile che sia tutta una farsa? Che gli specialisti NASA e quelli dell’Accademia delle Scienze americana si stiano sbagliando, che la cripta dei semi delle isole Svalbard o l’Arca Lunare della NASA siano solo delle astrazioni scientifiche? E perché allora questi progetti sono caratterizzati da tanta fretta? La cripta dei semi venne completata nel 2008, in anticipo, ma il contratto con la ditta costruttrice prevedeva che il bunker dovesse essere terminato entro e non oltre il 2012…
Articolo di Pablo Ayo
tratto da
3 commenti:
Bella l'idea dei bunker in una futura Waterworld, in cui restano intrappolati sul fondo, preferisco cavalcarla quell'onda quando arriverà!
ecco il perkè di tutti questi sogni strani...spero di salvarmi , insieme alla mia famiglia ....
e che sogni faresti? si può sapere ....
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