"THE END"

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venerdì 6 luglio 2012

La brillante carriera della figlia di Elsa Fornero

Due posti fissi nell'università di famiglia
Insegna nell'ateneo dei genitori e guida una fondazione finanziata dalla Sanpaolo, di cui la madre era vicepresidente


E voi, sfigati e mammoni che non siete altro, che nemmeno volete uscire di casa con contratti semestrali, bene che vada, da seicento euro al mese, se davvero aveste voglia di arrangiarvi l'occasione ve la offre la svizzera:LAUREATO LUCANO LAVORA IN SVIZZERA COME CAVIA UMANA 
Io conoscevo anche persone che andavano in una ditta farmaceutica nella città di Verona e prendevano trenta euro al giorno per provare  farmaci, dopotutto li assumiamo tutti i giorni senza saperlo, trovano farmaci nell'acqua, negli omogeneizzati, nella carne, ovunque insomma, vedete che non mancano le occasioni? Il lavoro c'è, ma nessuno lo vuole più fare ... gli extracomunitari fanno i lavori che gli italiani rifiutano ... perché hanno la puzza sotto il naso aggiungo. Rifiutate mille euro al mese? Quando un mutuo o affitto costa sei, settecento? Siete folli! Avete il posto fisso? Tenetevelo e subite, pericoloso lasciarlo oggi, il lavoro è un merito, sacrificio, sudore, ma ci credete ancora?
Nessuno s'è accorto che i sacrifici non valgono per tutti? E che gli stipendi italiani sono i più bassi tra i paesi industrializzati, nemmeno? Abbiamo il costo della vita a livelli stratosferici ... ma per chi stanno lavorando questi? Ok, va, mi fermo, altrimenti potrei scrivere pagine e pagine,
 buona lettura 
dal corriere.it



Silvia Deaglio, figlia del ministro ForneroROMA - Tra i bersagli delle proteste e delle ironie della Rete c'è anche Silvia Deaglio, figlia del ministro Elsa Fornero e di Mario Deaglio, economista e giornalista. Perché, di posti fissi, denuncia il web, ne avrebbe due, a 37 anni: professore associato di Genetica medica alla facoltà di Medicina dell'Università di Torino (dove insegnano sia il padre che la madre) e responsabile della ricerca alla Hugef, una fondazione che si occupa di genetica, genomica e proteomica umana. Alcune sue ricerche sono state finanziate dalla Compagnia di Sanpaolo, fondazione che è la prima azionista della banca Intesa Sanpaolo, di cui sua madre era vicepresidente. Il profilo professionale di Silvia Deaglio è di rilievo, ha alle spalle esperienze in alcune tra le più prestigiose strutture sanitarie del mondo, le sue pubblicazioni sono di alto impatto. Eppure dai commenti raccolti sulla rete - blog, twitter, facebook - si palpa con la mano lo stupore della carriera della figlia del ministro in relazione ad alcune recenti dichiarazioni di vari autorevoli membri del governo a proposito della monotonia del tempo indeterminato, i giovani mammoni e sfigati e l'illusione del posto fisso vicino casa.



LA REPLICA - Il ministero del Welfare ha precisato che Silvia Deaglio non ha due lavori, ma è docente universitario, pagata solo dall'ateneo. E che la ricerca, alla quale si è dedicata dopo avere lavorato per due anni ad Harvard, è sostenuta da un finanziamento internazionale.

LA PROFESSORESSA DEAGLIO - Nata nel 1974, a soli 24 anni si è brillantemente laureata in Medicina, per poi specializzarsi in Oncologia nel 2002, con il dottorato in genetica umana conseguito nel 2006. Appena conseguito il Master, e mentre ancora svolgeva un dottorato in Italia, ottiene un incarico presso il prestigioso Beth Israel Deaconess Medical Center di Harvard, il celebre college di Boston. Alcuni blog sulla rete segnalano che in quel periodo Silvia Deaglio era contemporaneamente ricercatore non confermato a Torino, dottoranda nella stessa Università e collaboratore (per la precisione instructor) dell'università del Massachussets.

IL CURRICULUM - Anche in passato, la Deaglio, ha capitalizzato più di un incarico contemporaneamente. Come si diceva è diventata associata a 37 anni, sei anni in anticipo rispetto alla media di ingresso dei professori di prima fascia. E il concorso è andato a vincerlo nella facoltà di Psicologia di Chieti, nel 2010, prima di essere chiamata nell'ottobre del 2011 a Torino, l'università di famiglia. Nonostante vanti un curriculum di 21 pagine e oltre cento pubblicazioni, e sia riconosciuta come una brillante ricercatrice, alla professoressa Deaglio ha probabilmente giovato nella valutazione comparativa il ruolo di capo unità di ricerca all'Hugef. L'incarico risale al settembre 2010, quando la ricercatrice era ancora al gradino più basso della carriera accademica. Nello stesso periodo la commissione d'esame che l'ha nominata docente di seconda fascia si riuniva per l'ultima volta. Come detto, l'Hugef è finanziato dalla Compagnia di San Paolo, all'epoca vicepresieduta da mamma Elsa Fornero. I due fatti non sono collegati. Nei verbali del concorso, oltre ai molti titoli, corsi e premi vinti, si legge testualmente: «La candidata dimostra inoltre un'ottima capacità di attrarre fondi di finanziamento per la ricerca: infatti è responsabile di rilevanti progetti di ricerca».

Redazione Online

http://www.corriere.it

5 commenti:

Anonimo ha detto...

La loro prole e' d'oro merita il paradiso per diritto divino...gli altri e feccia...
Cristo Santo, ma L'uomo e' un ritardato mentale? Ogni epoca e' simile non cambia mai un bel niente? Perche'??? Rispondete SCHIAVI!!!!|

*Dioniso*777* ha detto...

me lo sono chiesto diverse volte: ma L'uomo e' un ritardato mentale?

SI, SI, SI e ancora SI, una progenie di ritardati che s'è moltiplicata senza ritegno ...

Anonimo ha detto...

Soldi soldi sempre e solo soldi. Amen.

*Dioniso*777* ha detto...

... e che ti pare ... sono l'impianto di raffreddamento del sistema che ci contiene, tutto ruota attorno a meno che tu non viva in una caverna, una fattoria, su di una collina dove vige il baratto ...

Giulio Tosca ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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