"THE END"

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sabato 29 ottobre 2011

” Tra bufalo e locomotiva la differenza salta agli occhi: la locomotiva ha la strada segnata, il bufalo può scartare di lato e cadere.”

Leggendo ieri questo articolo, subito ho pensato: anch'io mi sento così, e quanti come me l’avranno fatto! Sento di aver poco in comune con la moltitudine che insegue qualcosa di sconosciuto anche a loro stessi, corrono e spingono tutto al limite come se dovessero scalare una montagna, ma la metafora più esatta è "Come se dovessero andare sempre più a fondo".
Non mi rispecchio per nulla nei criteri, nei comandamenti per usare un termine alquanto logoro e brutto, sa di fascismo, che regolano la vita quotidiana. Anch’Io non ho paura della morte, e come averla dopo essere stato testimone di un esperienza simile. Sono certo che questo è solo un piccolo sogno, relativamente lungo e breve nello stesso tempo, come sono certo dell’esistenza di qualcosa dentro di me che è immortale e che Io chiamo la sostanza della vita. La violenza? Mi fa semplicemente arrabbiare, e se la vedo, mi giro dall’altra parte o vado lontano da essa, che sia fisica o verbale. Non riesco a capacitarmi di come milioni di Italiani, e quindi miliardi di esseri umani passino il loro tempo libero non sapendo cosa fare, e di conseguenza si mettano davanti a un monitor che gli racconta favolette da minorati mentali o litigi da T.S.O., un monitor che gli dice cosa fare, come vestirsi, come allevare i figli e cosa dare loro da mangiare, uno stramaledetto monitor che è diventato la realtà e l’uomo l’illusione. Un monitor che ha sostituito la Bibbia, tutto quello che sanno, per la maggior parte lo sanno” perché l’hanno detto in televisione”, quante volte abbiamo sentito i nostri nonni, oppure i nostri genitori affermare questo? Ora noi, i nati dopo il 1975\80 grazie alla lettura credo, almeno per quello che mi riguarda, abbiamo ben inteso che la Tv non è altro che finzione e menzogna, racconta quello che la gente vuole sentirsi dire, cioè balle, la verità è scomoda spesso se non sempre. Come è ridotto un essere umano, o meglio come è arrivato a non saper mettere a frutto l’unica cosa che possiede, il tempo? Cosa è veramente nostro a parte questo? Difficile capirlo per me, che avrei bisogno di giornate da 48 ore l’una, e badate bene, non lavoro. Il lavoro. Un buon modo per occupare il tempo, almeno sanno cosa fare questi poveretti, il lavoro e poi a casa un bel film oppure la finale di qualche stupida partita dove 23 uomini rincorrono un pallone, e tutto come in Tv è già programmato, ecco che il lato umano e artistico del nostro essere è spento una volta per tutte, e questo è un esempio di cosa accade quando diventiamo macchine disumane, sono forte di stomaco e guardo tutto, anche solo per curiosità, ma pochi video mi hanno sdegnato in questo modo, ecco cosa siamo diventati nel 21° secolo, qui l'orribile video che dimostra cosa siamo quando ci facciamo ingabbiare da questo sistema in metastasi. Quando vedo queste cose mi vergogno di essere uomo, preferirei esser nato cane, è più dignitoso un cane!
Non posso comprendere come un essere umano, con tutte le meraviglie che lo circondano, passi ore della sua vita quotidiana a fare la coda rinchiuso in uno spazio più piccolo di una cella, la macchina. Ecco allora che nasce la macchina con tutti i comfort, chiaro ci devi passare buona parte della tua vita dentro! Io non ho una macchina da molti anni oramai, a cosa serve in fondo una macchina a darti libertà? No, la toglie, è una gabbia che uccide migliaia di persone ogni anno solo in Italia, e inoltre sparge veleni per avere in fondo le prestazioni di un mulo, carico che sopporta, un essere umano solo di solito, e la velocità media, è un mulo, niente di più. Poi di conseguenza arriva la casa, con un mutuo che è un salasso, poi per chi avesse fatto un variabile sa bene che sono più gli interessi che paga che non il valore della casa stessa, e per passare quante ore al giorno in quella casa? Poche, molto poche, perché nei giorni feriali si deve andar a vedere tutto quello che si è perso durante la settimana, alla fine l'abitazione viene acquistata solo per far un favore alla BANCA e pagarle gli interessi, sempre che si finisca di pagarla con i tempi che corrono. Anch’Io come il personaggio dell’articolo amo viaggiare, ma non amo i programmi e non amo sapere dove dormirò, mi piace l'improvvisazione, è uguale, ho dormito in ogni luogo negli ultimi anni e vi assicuro che il mattino è sempre bello vedere sorgere il sole e sentirsi vivi. Non riuscirei più a fare la vita che fanno le moltitudini di esseri frenetici che vedo ogni giorno attorno a me, e con cui sento di avere poco, se non niente in comune. Ho notato poi una cosa che avrete notato tutti; quando senti parlare le persone spesso, sembrano dischi incantati che ripetono sempre gli stessi argomenti, quando dialogano tra loro parlano sempre e poi sempre delle stesse cose, il tempo, per primo, giusto per iniziare il cosiddetto dialogo e poi partono i soliti eterni giudizi su quello che gli altri fanno, questo ha fatto quello, quello ha fatto l’altro, insomma si parla sostanzialmente di meteo e pettegolezzi, il resto è tabù totale. Per carità, anche il mio ora può essere inteso come un giudizio, ma io dico che è solo una visione critica nei confronti di una civiltà che sta esalando gli ultimi respiri. Si può dire chiaramente che ogni conversazione che viene sostenuta in pubblico è basata sulla menzogna, proprio come la televisione ha insegnato; mi dispiace e allora parlo poco, preferisco la verità, non sarà mai assoluta, ma pur sempre reale a confronto dell'ipocrisia dilagante che mi irrita. E poi un'altra cosa curiosa, li vedi in molti che parlano al cellulare per strada, altro oggetto che utilizzo ben poco, le uniche chiamate che ricevo o faccio sono ai miei genitori o alla mia compagna se non siamo assieme, non squilla mai e nessuno quasi ha il mio numero, questi sempre attaccati al cellulare hanno sempre un atteggiamento come stessero parlando di chissà cosa e con chissà chi, mentre nel frattempo ignorano le persone a loro vicine, sono all'oscuro del fatto che il dialogo è bello solo quando si può vedere l’espressione dei 74 muscoli facciali della persona che ho di fronte, non si rendono conto che parla di più il nostro corpo che non la lingua. Non lo so per quale motivo sono nato così storto rispetto a loro, lo sono sempre stato sin da piccolo un personaggio “particolare”, mi sento realizzato però secondo il mio punto di vista, sono umano e come tale mi voglio comportare, la disumanizzazione in atto è cosa che procede da molti anni, basta guardare il film “Il quinto potere”, (che ho visto recentemente dato che la televisione negli ultimi quattordici anni è stata fuori dalla mia vita e ora ogni tanto mi vedo qualche film, ma sono tutte pellicole di propaganda, di questo mi rendo conto), grande film che rappresenta cosa sono i media e come si stava riducendo l’America, peccato che il film sia stato girato nel 1976, ve bene che l’America era avanti anni luce, ma oggi, dopo 35 anni il fenomeno si è diffuso a livello mondiale, hanno portato la loro disumanizzazione in ogni angolo del pianeta, o meglio è quello che vorrebbero, ma falliranno, perché? Perché lo sappiamo tutti, loro vogliono uomini che siano come un pezzo meccanico di un auto, rotto uno si sostituisce con un altro e la macchina va avanti. Ora è chiaro a molti che la nostra esistenza è solo un breve passaggio su questo pianeta, una volta splendido e puro, oggi cementificatoe avvelenato, ma sempre bello, vi sono luoghi dove il panorama dimostra in maniera lampante l'esistenza di Dio, citando una frase della canzone Bufalo Bill di De Gregori, certo dio, un essere superiore che non viene rappresentato in nessuna religione perché DIO siamo noi, è la natura, il fiore, gli animali, gli alberi e dio alla fine è anche la morte, di questo corpo, il vestito necessario per compiere questo viaggio che se vissuto in maniera umana è semplicemente unico e indimenticabile; se vissuto da robot non è altro che una frenesia, una follia di massa, pura schizofrenia. E sempre citando una frase del della canzone Bufalo Bill, c’è il ritornello che la dice lunga:” Tra bufalo e locomotiva la differenza salta agli occhi: la locomotiva ha la strada segnata, il bufalo può scartare di lato e cadere.”  Io voglio scartare di lato e cadere, perché non cade solo chi striscia, chi può volare cade, ma solo dopo una caduta ci si può rialzare, chi striscia non si rialzerà mai, e da ogni caduta si impara qualcosa di utile, per non parlare dell'emozione di riprendere a volare e sentirsi vivi!.  Ciao a tutti, e siate più che potete “Bufali”. Un abbraccio umano a tutti quelli che si sentono come me.

Dioniso777

4 commenti:

kromikrom ha detto...

Ciao Dioniso, è così bello camminare nella natura incontaminata, col passare del tempo è sempre più difficile trovarla, e te lo dice uno che ha la fortuna di vivere lontano dalla città, in un paese immerso nel verde, ma sempre meno purtroppo...
Nessun dubbio, bufali sempre!

Zak ha detto...

Bufali bufali non c'è neanche da pensarci, se si cade ci si rialza, sono caduto a piedi, in bicicletta, in moto e anche con un elicottero.
bufali perpetuum.

Francesco Zaffuto ha detto...

Hai fatto un bel pezzo sulla libertà, una parola che oggi sono riusciti a traviare, leggerti mi ha fatto riprendere il respiro.
ciao

*Dioniso*777* ha detto...

Ciao a tutti, bufali in eterno. Le cadute più sono rovinose e più ti rendono nella vita. Sono contento per te Krommino che vivi nel verde, beato te, anche se il cemento come un cancro, o come la nostra civiltà, civiltà è una parola grossa..., avanza, anaza come un cancro. Anch'io sono caduto in ogni modo, ma l'elicottero mi manca :-)
Sono contento Francesco di averti dato un respiro di quella libertà che tutti vorremo e che ogni giorno ce la vediamo rubata.

LKWTHIN

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