Uno dei pochi cantautori italiani viventi degno di nota, il quale coerentemente in televisione non si fa vedere. Da molti anni lo seguo, un grande cantante\poeta, molto lucido e graffiante nei testi, oltre che dolce e sentimentale. Questa canzone la vedo dedicata alla nostra follia collettiva, da ascoltare senza dubbio, sotto il testo. Un saluto a tutti voi, buon ascolto.
l'ultimo rifugio dei vigliacchi, la comunicazione
Le notti insonni dei creatori di moda,
l'alba difficile dei gioiellieri e dei creditori
E i venditori di parrucche per corrispondenza,
gli uomini di scienza e i manipolatori
La sanguinaria guerra dei predatori
e la serena guerra degli aviatori
E gli uomini col machete sui fuoristrada,
gli uomini a piedi nudi lungo la strada.
E gli uomini col machete sui fuoristrada,
gli uomini a piedi nudi lungo la strada.
La fuga degli animali, l'inondazione
e la foresta che diventa fumo
Le stelle pakistane che esplodono sulla frontiera
e tutto che ritorna uno
E le radio delle ragazzine dove scoppia il silenzio
ed ogni dedica si confonde
Nell'aria che non ha confine, nell'aggettivo mitico
e nelle sue onde
E gli uomini col machete sui fuoristrada,
gli uomini a piedi nudi lungo la strada
Gli uomini col machete sui fuoristrada,
gli uomini a piedi nudi lungo la strada
Gli uomini col machete sui fuoristrada,
gli uomini a piedi nudi lungo la strada
Guarda come vanno veloci le navi, come vanno lontano
Come salutano i passeggeri, fanno ciao con la mano
E ballano al suono del diavolo e del suo violino
E cantano canzoni d'amore sul mare, color del vino
Oggi non c'è più freddo, non c'è più fame,
oggi tutto sembra sotto controllo
Oggi si versa il vino, si spezza il pane,
duemila volte che canta il gallo
Socrate grida domande per strada
e il Beato Angelico dipinge muri di periferia
La risposta confusa nel vento a tradimento
li prende alle spalle e li spazza via
Insieme agli uomini col machete sui fuori strada,
gli uomini a piedi nudi lungo la strada
Gli uomini col machete sui fuori strada,
gli uomini col machete lungo la strada
Guarda come vanno veloci le navi, come vanno lontano
Come salutano i passeggeri, fanno ciao con la mano
E brindano al suono del diavolo e del suo violino
E buttano benzina sul fuoco del mare, color del vino
Ascolta il nemico ti ascolta, da dietro la porta
gli specchi cominciano a sanguinare, cari e care
Il giorno è finito, si spengono le vetrine
ma i prezzi continuano a scintillare
Batte sotto le stelle un nero biondo con le labbra d'acciaio,
il suo nome è Cassandra
Uomini dentro a una stanza si chiudono a chiave,
in silenzio respirano al suono di Radio Londra
Uomini nella polvere di una cometa,
uomini nella rete senza una meta
Uomini nella polvere di una cometa,
uomini nella rete senza una meta
Uomini nella polvere di una cometa,
uomini nella rete senza una meta
Uomini nella polvere di una cometa,
uomini nella rete senza una meta
Altri testi su: http://www.angolotesti.it/F/testi_canzoni_francesco_de_gregori_125/testo_canzone_laggettivo_mitico_7279.html
Nessun commento:
Posta un commento