La notizia non è nuova, risale a circa 3 anni fa, ma in questi ultimi giorni, come spesso succede, sta di nuovo rimbalzando nel web.
Ricordiamo che un autore, Thomas Greanias, nel 2005 scrisse un romanzo "La piramide di Atlantide" (Raising Atlantis) nel quale un archeologo scopriva una piramide in Antartide, copia esatta di quella di Cheope.
Ma molto prima ancora, nel 1968, René Barjavel scrisse "La nuit des temps" (La notte dei tempi), un romanzo di fantascienza nel quale narra della scoperta, sempre in Antartide, di indecifrabili ruderi, testimoni dell'esistenza di un'antichissima civiltà.
Nel 2000 il romanziere e saggista Colin Wilson scrisse, in collaborazione con Rand Flem Ath, antropologo e studioso della mitica Atlantide, un saggio: "Gli eredi di Atlantide" (The Atlantis Blueprint), nel quale viene sviluppata, in modo magistrale, l'idea che Atlantide sia situata proprio in Antartide, prima che uno slittamento della crosta terrestre ne cancelli le tracce.
La lista ovviamente non è esaustiva; il tema desta non poca curiosità.
E intanto le ipotetiche piramidi dell'Antartide, che nel frattempo sono diventate 3, fanno parlare di nuovo.
Che ci sia del vero?
Catherine ..
Lo scioglimento del ghiaccio in Antartide sta rivelando delle Piramidi
In Antartide sono state scoperte, da un team di scienziati statunitensi ed europei, tre antiche piramidi. Due sono state scoperte a circa 16 chilometri verso l’interno, mentre la terza si trova molto vicino alla costa.
Le prime relazioni, riguardo queste piramidi, sono apparse sui media occidentali lo scorso anno. Alcune immagini sono state pubblicate su alcuni siti web, descrivendo queste strane strutture come prova che, il continente coperto di ghiaccio, una volta era abbastanza caldo da aver ospitato una vecchia civiltà antica.
Sopra: Immagine aerea scattata attraverso il ghiaccio del Polo Sud che mostra due, o forse tre, piramidi in riga in una formazione simile alle piramidi di Giza.
Finora si sa molto poco circa le piramidi e la squadra di ricercatori continua a mantenere il silenzio sulla scoperta. Le uniche informazioni affidabili, fornite dagli scienziati, sono che stavano progettando una spedizione per approfondire e determinare con certezza se le strutture sono di origine artificiale o naturale. Non sono stati offerti dettagli sulla tempistica della spedizione.
Se i ricercatori saranno in grado di dimostrare che le piramidi sono strutture artificiali, la scoperta potrebbe eseguire la revisione della storia dell’umanità come non è mai stato fatto.
Nel frattempo, di recente, sono state fatte una serie di scoperte strane ma interessanti, in Antartide. Nel 2009 gli scienziati del clima hanno trovato particelle di polline al polo sud e questo dato rivela l’esistenza di palme che una volta crescevano in Antartide e temperature estive che raggiungono i 21C.
Tre anni dopo, nel 2012, gli scienziati del Desert Research Institute, in Nevada, hanno identificato 32 specie di batteri in campioni di acqua del Lago di Vida situato nell’est dell’Antartide.
Una possibile civiltà di cui la storia ufficiale non tiene conto
E’ possibile che l’Antartide, un tempo nel recente passato, fosse stata abbastanza calda da poter ospitare un’avanzata civiltà antica che vi abitava?
Ancora più sorprendente è la questione se tale cultura avanzata abbia costruito queste strutture e altre che sono ancora sepolte sotto il ghiaccio?
Gli studiosi hanno a lungo sospettato che la Sfinge sia molto più vecchia del previsto, forse ha più di 10.000 anni.
Gli scienziati hanno scoperto che le prove di erosione dell’acqua sull’antica statua, la più grande del mondo, mettono in evidenza una storia di cambiamenti climatici che vanno da quello tropicale a quello desertico, avvenuti in poche migliaia di anni.
Se il clima in Egitto è cambiato così rapidamente, è anche possibile che il clima antartico sia cambiato così radicalmente nello stesso tempo?
Secondo la teoria di correlazione di Robert Bauval e Adrian Gilbert, la costruzione delle piramidi di Giza ha avuto luogo in un periodo precedente al 12,500 anni aC, motivando tale retroattività attraverso la correlazione tra la posizione delle tre principali piramidi della necropoli di Giza con le tre stelle della costellazione di Orione e che tale correlazione è stata intenzionalmente seguita dalle persone per costruire le piramidi.
Sopra: Le Piramidi di Giza e le tre stelle della costellazione di Orione.
Il riferimento alla data di 12.500 anni fa, è significativa per Hancock, dal momento che la posizione delle piramidi mostra il momento preciso in cui, una precedente civiltà avanzata, ha visto il suo declino a causa di un cataclisma globale.
Nel suo libro intitolato “Impronte degli Dei” (che troverete in versione digitale e completa alla fine di questo articolo), Graham Hancock ha trovato delle tracce che conducono tutti ad un punto preciso.
Secondo Hancock, le piramidi sono state costruite in tutte le culture del mondo e questi monumenti contengono, più o meno, simili ed evidenti configurazioni astronomiche.
Attraverso il confronto tra gli antichi documenti di grandi popolazioni – la Grande Sfinge d’Egitto, i misteriosi templi di Tiahuanaco, le gigantesche linee di Nazca in Perù, le enormi piramidi del Sole e della Luna in Messico – con i miti e le leggende universali, con lo studio di mappe risalenti a tempi antichi, lo studioso suggerisce l’esistenza di una civiltà con intelligenza superiore, tecnologie sofisticate, conoscenza scientifica dettagliata, la cui “impronta”, è stata spazzata via completamente da un disastro globale di enormi proporzioni.
Ogni cultura ha adorato i loro re come divinità. Le loro religioni erano tutte rivolte alla ricerca dell’immortalità dell’anima e i suoi sacerdoti erano gli astronomi, con una conoscenza preventiva dei movimenti celesti. Il serpente-rettile è una figura simbolica presente in tutte le culture ed è considerato sacro.
Questa grande unità culturale suggerisce che la civiltà umana non nasce improvvisamente dal nulla, ma è stata “aiutata” da qualcuno con conoscenze tecnologiche e culturali avanzate.
Ricordiamo che un autore, Thomas Greanias, nel 2005 scrisse un romanzo "La piramide di Atlantide" (Raising Atlantis) nel quale un archeologo scopriva una piramide in Antartide, copia esatta di quella di Cheope.
Ma molto prima ancora, nel 1968, René Barjavel scrisse "La nuit des temps" (La notte dei tempi), un romanzo di fantascienza nel quale narra della scoperta, sempre in Antartide, di indecifrabili ruderi, testimoni dell'esistenza di un'antichissima civiltà.
Nel 2000 il romanziere e saggista Colin Wilson scrisse, in collaborazione con Rand Flem Ath, antropologo e studioso della mitica Atlantide, un saggio: "Gli eredi di Atlantide" (The Atlantis Blueprint), nel quale viene sviluppata, in modo magistrale, l'idea che Atlantide sia situata proprio in Antartide, prima che uno slittamento della crosta terrestre ne cancelli le tracce.
La lista ovviamente non è esaustiva; il tema desta non poca curiosità.
E intanto le ipotetiche piramidi dell'Antartide, che nel frattempo sono diventate 3, fanno parlare di nuovo.
Che ci sia del vero?
Catherine ..
Lo scioglimento del ghiaccio in Antartide sta rivelando delle Piramidi
In Antartide sono state scoperte, da un team di scienziati statunitensi ed europei, tre antiche piramidi. Due sono state scoperte a circa 16 chilometri verso l’interno, mentre la terza si trova molto vicino alla costa.
Le prime relazioni, riguardo queste piramidi, sono apparse sui media occidentali lo scorso anno. Alcune immagini sono state pubblicate su alcuni siti web, descrivendo queste strane strutture come prova che, il continente coperto di ghiaccio, una volta era abbastanza caldo da aver ospitato una vecchia civiltà antica.
Sopra: Immagine aerea scattata attraverso il ghiaccio del Polo Sud che mostra due, o forse tre, piramidi in riga in una formazione simile alle piramidi di Giza.
Finora si sa molto poco circa le piramidi e la squadra di ricercatori continua a mantenere il silenzio sulla scoperta. Le uniche informazioni affidabili, fornite dagli scienziati, sono che stavano progettando una spedizione per approfondire e determinare con certezza se le strutture sono di origine artificiale o naturale. Non sono stati offerti dettagli sulla tempistica della spedizione.
Se i ricercatori saranno in grado di dimostrare che le piramidi sono strutture artificiali, la scoperta potrebbe eseguire la revisione della storia dell’umanità come non è mai stato fatto.
Sopra: I membri della spedizione cercano di avvicinarsi alla piramide.
Sopra: L’immagine mostra una struttura piramidale circondata dal ghiaccio ma molto vicina alla costa.Nel frattempo, di recente, sono state fatte una serie di scoperte strane ma interessanti, in Antartide. Nel 2009 gli scienziati del clima hanno trovato particelle di polline al polo sud e questo dato rivela l’esistenza di palme che una volta crescevano in Antartide e temperature estive che raggiungono i 21C.
Tre anni dopo, nel 2012, gli scienziati del Desert Research Institute, in Nevada, hanno identificato 32 specie di batteri in campioni di acqua del Lago di Vida situato nell’est dell’Antartide.
Una possibile civiltà di cui la storia ufficiale non tiene conto
E’ possibile che l’Antartide, un tempo nel recente passato, fosse stata abbastanza calda da poter ospitare un’avanzata civiltà antica che vi abitava?
Ancora più sorprendente è la questione se tale cultura avanzata abbia costruito queste strutture e altre che sono ancora sepolte sotto il ghiaccio?
Gli studiosi hanno a lungo sospettato che la Sfinge sia molto più vecchia del previsto, forse ha più di 10.000 anni.
Gli scienziati hanno scoperto che le prove di erosione dell’acqua sull’antica statua, la più grande del mondo, mettono in evidenza una storia di cambiamenti climatici che vanno da quello tropicale a quello desertico, avvenuti in poche migliaia di anni.
Se il clima in Egitto è cambiato così rapidamente, è anche possibile che il clima antartico sia cambiato così radicalmente nello stesso tempo?
Secondo la teoria di correlazione di Robert Bauval e Adrian Gilbert, la costruzione delle piramidi di Giza ha avuto luogo in un periodo precedente al 12,500 anni aC, motivando tale retroattività attraverso la correlazione tra la posizione delle tre principali piramidi della necropoli di Giza con le tre stelle della costellazione di Orione e che tale correlazione è stata intenzionalmente seguita dalle persone per costruire le piramidi.
Sopra: Le Piramidi di Giza e le tre stelle della costellazione di Orione.
Il riferimento alla data di 12.500 anni fa, è significativa per Hancock, dal momento che la posizione delle piramidi mostra il momento preciso in cui, una precedente civiltà avanzata, ha visto il suo declino a causa di un cataclisma globale.
Nel suo libro intitolato “Impronte degli Dei” (che troverete in versione digitale e completa alla fine di questo articolo), Graham Hancock ha trovato delle tracce che conducono tutti ad un punto preciso.
Secondo Hancock, le piramidi sono state costruite in tutte le culture del mondo e questi monumenti contengono, più o meno, simili ed evidenti configurazioni astronomiche.
Attraverso il confronto tra gli antichi documenti di grandi popolazioni – la Grande Sfinge d’Egitto, i misteriosi templi di Tiahuanaco, le gigantesche linee di Nazca in Perù, le enormi piramidi del Sole e della Luna in Messico – con i miti e le leggende universali, con lo studio di mappe risalenti a tempi antichi, lo studioso suggerisce l’esistenza di una civiltà con intelligenza superiore, tecnologie sofisticate, conoscenza scientifica dettagliata, la cui “impronta”, è stata spazzata via completamente da un disastro globale di enormi proporzioni.
Ogni cultura ha adorato i loro re come divinità. Le loro religioni erano tutte rivolte alla ricerca dell’immortalità dell’anima e i suoi sacerdoti erano gli astronomi, con una conoscenza preventiva dei movimenti celesti. Il serpente-rettile è una figura simbolica presente in tutte le culture ed è considerato sacro.
Questa grande unità culturale suggerisce che la civiltà umana non nasce improvvisamente dal nulla, ma è stata “aiutata” da qualcuno con conoscenze tecnologiche e culturali avanzate.
La prova principale a sostegno di questa teoria, è l’espansione dell’agricoltura.
Si è scoperto che l’agricoltura è nata contemporaneamente in almeno sei aree del mondo senza alcuna relazione apparente tra di loro: Centro e Sud America, la Mezzaluna Fertile, Africa centrale, Cina orientale e Sud Est Asiatico.
Ad oggi non siamo ancora riusciti a ricreare le grandi piramidi. Semplicemente, non abbiamo la tecnologia. Quindi la domanda è chi, o che cosa, ha edificato le piramidi in Antartide?
luniversovibra.altervista.org
Invito alla lettura:
In questo blog:
Egitto: scoperte le misteriose piramidi perdute?Piramidi in tutto il mondo ...
Ciò che resta di Atlantide
Pubblicato da Catherine a 01:49
Si è scoperto che l’agricoltura è nata contemporaneamente in almeno sei aree del mondo senza alcuna relazione apparente tra di loro: Centro e Sud America, la Mezzaluna Fertile, Africa centrale, Cina orientale e Sud Est Asiatico.
Ad oggi non siamo ancora riusciti a ricreare le grandi piramidi. Semplicemente, non abbiamo la tecnologia. Quindi la domanda è chi, o che cosa, ha edificato le piramidi in Antartide?
luniversovibra.altervista.org
Invito alla lettura:
In questo blog:
Egitto: scoperte le misteriose piramidi perdute?Piramidi in tutto il mondo ...
Ciò che resta di Atlantide
Pubblicato da Catherine a 01:49
Nessun commento:
Posta un commento