"THE END"

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martedì 25 giugno 2013

L’invidia è la vendetta dei servi

Lerner: “Condannato il puttaniere, lui e lo Stato sono incompatibili”.
FonteMilano 24 giugno 2013 – “Condannato il puttaniere” “Condannato il puttaniere, lui e lo Stato sono incompatibili”.
L’anti-Cav per antonomasia, conduttore di quel postribolo televisivo, non stava più nella pelle e dopo la sentenza riversa sul suo blog tutto il veleno di cui è composto il suo organismo contro Berlusconi.
Lerner trova incompatile il Cavaliere con lo Stato, mentre trova compatibili con lo stato di diritto l’uso partigiano della Giustizia che condannano un Cittadino senza prove provate.
Lerner nel suo postribolo televisivo, non ha mai proferito parola sulle ignobili violenze sessuali e gli abusi di pedofilia al Forteto, Il più bello che intelligente, non ha mai proferito parola sul più grande crimine dei Bankster del Monte dei ladri di Siena. Lerner, che si è rivolto ai migliori chirurghi estetici per rifarsi una faccia (sembra che si siano rifiutati), non ha mai affrontato gli scandali della sinistra, a cominciare dalla vergognosa storia di Sircana per finire al caso Marrazzo passando dalle vicende Penati e per finire alle escort “comunali” di Firenzi.
“Condannato il puttaniere” – Il titolo è già emblematico: “Condannato il puttaniere, lui e lo Stato sono incompatibili”. Lerner vomita veleno. Comincia così la sua stoccata a Berlusconi: “I sette anni di condanna inflitti a Berlusconi nel primo grado del processo Ruby -uno in più di quanto richiesto dalla pubblica accusa- sarebbero toccati a chiunque altro avesse tenuto simili comportamenti e avesse cercato di avvolgerli in una nuvola di menzogne prendendo in giro il Parlamento e i Tribunali della Repubblica”.
Lerner prima di dare del “puttaniere” al Cav difende l’operato della Corte. Poi comincia a dare voce alla sua rabbia rossa: “L’interdizione a vita dai pubblici uffici di un uomo che cerca il sesso a pagamento con delle minorenni, appare a sua volta un provvedimento minimale di precauzione della collettività. Di fronte a una mole schiacciante di riscontri e di prove documentali, Berlusconi ha come al solito opposto la sfacciataggine con cui si dichiara perseguitato”.
Un mostro – Infine arriva al punto. Con eleganza e pacatezza. E soprattutto nel rispetto di una una sentenza di primo grado che conferisce al Cav ancora la presunzione d’innocenza. Dettagli per i sinistrati. Così Lerner conclude con l’affondo ancora al veleno: “Il processo Ruby chiarisce, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la sua assoluta incompatibilità con incarichi da uomo di Stato. Un evasore fiscale puttaniere è meglio che giri al largo dalle istituzioni”. Insomma per Lerner, Berlusconi è una sorta di mostro. Un mostro che è stato votato da milioni d’Italiani. Mentre lui, il rosso rugginoso Lerner, non lo guardano nemmeno in tv. L’invidia è la vendetta delgi incapaci!

tratto da http://www.stampalibera.com

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