Non appartengo a nessun luogo,
Non appartengo a nessun tempo e data,Non appartengo a nessuna idea,
Non appartengo a nessun concetto,
Non appartengo a nessuna immagine,
Non appartengo a nessuna forma,
Non appartengo a nessuna persona,
Non appartengo a nessuna famiglia o società,
Nessuna di queste prigioni mi possiede.
Sono l'eterno incarnato, sono il tutto, ogni luogo e tempo e mi condenso in questo punto materiale. Il mondo davanti a me non mi rapisce, essendo me ciò che vedo, la forma non mi rapisce, in me vi è sempre la luce del tutto e in me vi è il tutto.
La materia la vedo con il sentimento e se si tratta di altri esseri percepisco il loro corpo emotivo, sento la loro parte divina che condividono con me, senza soffermarmi alla forma che non ha importanza e va trascesa. Ogni cosa che vedo è frutto della mia percezione, dunque illusione, quello che conta è il sentire.
La mia manifestazione è nel "presente" così come viene chiamato, nome e luogo temporale che in realtà è finto e inesistente, si può definire, il tutto.
La mia identità è la presenza, piccola manifestazione dell'infinito eterno in cui posso esprimere qualsiasi possibilità, luogo di pace ed assoluta armonia e spensieratezza, in cui si respira il prana, l'energia della vita, quell'immensa energia che fa esplodere di vita i bambini e giocare gli animali.
Qualsiasi possibilità mi è concessa, tuttavia conoscendo il mondo mi limito solo ad esercitare quelle che non nuociono nessuno, senza dimenticarmi di vivere nell'infinitezza di queste possibilità e che ognuna vale quanto l'altra. Sono manifestazione dell'eterno e per questo ho acquisito un corpo individuale separato dal tutto affinché possa fare esperienza, tuttavia in qualsiasi momento posso focalizzare la mia attenzione in qualsiasi punto del tutto ed esercitare le infinite possibilità che possiedo.
Non temo la morte poiché tornerò da dove sono venuto, luogo che non ho mai abbandonato e dimenticato e in cui dimoro ogni istante.
Solo a ciò appartengo, nessun mondo fittizio della conoscenza e della mente mi appartiene. Riconosco solo la verità della mia luce e della vita, mia eterna dimora.
Ciò che è scritto ha sia una formalità che un corpo emotivo.
Ciò che è scritto è stato reso possibile essendo anche io stato assorbito dal samsara diventandone prigioniero.
Ciò che è scritto è stato trasformato in un ideale affinché possa esser trasmesso, quindi arrivati alla fine lo riconosco come fittizio e inesistente, distruggendolo per purificarlo riportartandolo alla fonte. LINK
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