"THE END"

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domenica 22 aprile 2012

PERCHE' CAMBIARE?

... ITALIA ... NI, qualche perché ... 
mi domando fino a che livello di sopportazione arriveranno, 
di dignità non si può parlare ... 
Fanno bene a spremere sempre i “soliti noti”. 
D'altronde il popolo dei “soliti noti” - l’esercito senza armi delle buste paga a mille e duecento, mille e trecento euro al mese - più lo spremi e più ti dà, più lo tartassi e più paga, senza battere ciglio! Si mettono in fila alle poste, allo sportello della banca e pagano. Pagano … zitti e mosca! A volte viene il sospetto che i “soliti noti” ci godano persino a farsi salassare fino all’ultima goccia! E allora perché cambiare? Del resto i ”soliti noti” sono o non sono una fonte inesauribile di denaro, un dindarolo sempre a portata di mano per sanare debiti più o meno pubblici, più o meno sovrani e per garantire le solite ‘furberie’ e i ‘privilegi’ di sempre? Per contro, se solo per un attimo si pensasse di sfiorare appena le tasche di 'certe categorie' più protette e garantite del tapiro della gualdrappa, sarebbe la rivolta, il terremoto, la fine del mondo. Ma i “soliti noti”, quelli no. Pagano e basta! Pagano fino all’ultimo centesimo, pagano finchè ce n’è, finchè ne hanno. E qualora non dovessero averne più, vanno ad indebitarsi proprio con chi invece di quattrini ne ha tanti, ma proprio tanti! E’ così che va il Belpaese e finchè la barca va … lasciala andare! E la spremitura continua. La mungitura pure. I limoni sono sempre gli stessi. Le vacche sempre quelle.
Perché cambiare?
In fondo i suicidi, parola di Monti, sono pochi!
PS: Se di tutto questo siete stanchi, primo chiudete il conto in banca e poi vedete lo staff di nocensura che dice a proposito di mobilitazione. 

VOGLIAMO CAMBIARE LE COSE? OK, INIZIAMO. MA DIAMOCI DA FARE!

                                                       Qui fonte e testo dell'intervista.

Anche i primi della classe, qualche volta, perdono la pazienza. Troppi i soldi buttati in quel pozzo senza fondo che rischia di diventare la Grecia. L’Olanda non ci sta più. È pronta a dire addio alla moneta unica e ai suoi guai. Proporrà un referendum per tornare all’età del fiorino. E dopo l’autunno caldo delle politiche 2013 anche la Germania potrebbe seguirla, dicono gli esperti di mercato interpellati da Panorama.it. D’altra parte dalle sue colonne il Der Spiegel sbandiera un terzo piano di aiuti per Atene. Meglio quindi prendere contromisure.
È stato il leader di estrema destra olandese, Geert Wilders, che tiene sotto scacco il governo di Mark Rutte, a rompere gli indugi: proporrà un referendum. Obiettivo: reintrodurre il fiorino. Secondo uno studio commissionato alla società britannica Lombard Street Research, la moneta unica avrebbe significato un guadagno di circa 800 euro annui in più per gli olandesi, se l’economia europea fosse stata solida.
Con la crisi quel guadagno si è trasformato in una perdita di 2.700 euro. Così dire addio al sogno dorato dell’euro non è più un tabù. E non lo sarà neanche per Berlino dopo le elezioni 2013, anticipano gli analisti. Difficile trovare rimpianti d’altra parte anche perché il salvataggio di Grecia, Irlanda e Portogallo è costato solo ad Amsterdam 127 miliardi. E potrebbe non essere finita qui.
Atene potrebbe avere bisogno di un terzo piano di aiuti da 50 miliardi di euro nel 2015, ha scritto il settimanale Der Spiegel. È stato l’ultimo rapporto compilato dalla troika Ue-Bce-Fmi, riportato dal giornale, a tracciare un quadro netto. Non c’è nessuna certezza che la Grecia torni a rifinanziarsi sui mercati fra qualche anno. Anzi, tra il 2015 e il 2020 potrebbe avere bisogno di un nuovo assegno. Si tratta di una analisi amara volutamente rimossa dal rapporto finale consegnato ai ministri delle Finanze dell’Eurozona, per volontà del governo tedesco.
Evidentemente visto da Amsterdam il tempo dei ricatti però è finito. Meglio chiamarsi fuori, prima che sia troppo tardi.

Beppe Grillo da la sua soluzione per liberarsi dalla morsa sempre più stringente e soffocante del debito pubblico: ''Sono per valutare una seria proposta di rimanere in Europa e, con il minor danno possibile, uscire dall'euro, non pagare il debito pubblico o pagarne solo una parte''. Poi, durante un comizio a San Donato fa l'esempio dell'Ecuador e dell'Islanda che hanno deciso di non pagare. ''Non possiamo passare la nostra vita a pagare gli interessi di un debito non fatto da noi ma da loro. Vogliono saldare il debito pubblico con il patrimonio personale, con la casa''. E' un fiume in piena il comico genovese. ''Il paese è morto con 150 mila aziende chiuse in tre mesi'', e poi giù a criticare ''Rigor Montis'', Mario Monti per la cronaca, e i partiti che ormai sono finiti e lo sanno!!! E il nuovo partito(!?) della Nazione del Terzo Polo? ''Gente fuori dalla storia con Casini che si fa un colpo di sole'' ai capelli. E poi ce ne ha per tutti. Per Rosy Mauro che apre al Movimento 5 stelle e lui che si chiede se sia una minaccia. D'Alema che lo ha ''offeso e continua ad offendere'', Formigoni che non dovrebbe più fare il presidente di Regione perchè è al quarto mandato. E poi Nichi Vendola: ''L'ho aiutato e mi sparerei nei coglioni''. ''Loro hanno percentuali bassissime. Sono morti, cercheranno di fare brogli, sondaggi finti, di spostare le elezioni, ma con un Paese così non so... Non posso proteggere nessuno''. Secondo Beppe Grillo quello che ci vorrebbe è una ''norimberghina. Non devono andarsene. Se ne andranno quando saranno processati da un tribunale pubblico e avranno restituito con gli interessi quello che hanno rubato. Non è vero che l'Italia è nei guai perchè la maggior parte della gente non paga le tasse, a suo dire. Pagare le tasse è ''giustissimo'' ma ''se pagassimo il doppio - ha concluso - ruberebbero il doppio!!!''.


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