"THE END"

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mercoledì 25 aprile 2012

BLOGGER CHE CON POCHI MEZZI SFIDANO UN SISTEMA INUMANO CHE IMPOVERISCE E SCHIAVIZZA TUTTI NOI

Perché si apre un blog? Questa e altre domande sul tema.
       by Elia perchiunquehacompreso.blogspot 

Dioniso777 uno dei più informati e autorevoli blogger della rete che attraverso il suo blog fintatolleranza.blogspot.it ha dichiarato guerra alla disinformazione che punta a renderci tutti schiavi ignoranti.
Una guerra fatta di impegno quotidiano e di corretta informazione nel nome della libertà di pensiero e di divulgazione.


D. Ciao Dioniso, è un po' che ci conosciamo e che ci scambiamo notizie e opinioni, ma non ti ho mai chiesto cosa ti ha spinto ad aprire un blog.
R. Mi ha spinto la necessità di poter diffondere quello che conoscevo. Erano anni oramai che leggevo molto, libri e poi blog e varie fonti; saltavo da una fonte di informazione all’altra, ma in ogni giornale e Tg che mi capitava di leggere o di guardare mi ero reso conto che le cose più importanti non venivano trattate, anzi, fanno proprio tutto il possibile perché nessuno nemmeno le sfiori le notizie vere. E quando dico tutti intendo proprio tutti, non salvo nessuno se non i blog in rete. Oggi per esempio Cedolin scriveva sulla presunta violenza avvenuta ieri allo stadio di Genova. Ma quale violenza se agli italiani sputate in faccia ogni giorno e addirittura si ammazzano? Dov’è la violenza sbandierata oggi da tutti i giornali? Ecco cosa leggono e ascoltano le masse. Io sono sicuro che pochissimi sanno che delle tasse che paghiamo per il 44% va a finire nelle tasche della BCE, organo privato e non pubblico, per pagare un debito che è rappresentato esclusivamente da interessi, come scrivevo oggi. Questa è disinformazione: noi come cittadini non siamo informati e di questo possiamo ringraziare giornali e televisione, entrambi finanziati dal popolo, cioè da tutti noi.

D. Cosa ti eri prefissato quando sei partito con fintatolleranza.blogspot.it e perché questo nome?
R. Sul nome dato al blog ho scritto proprio pochi giorni fa, credo meno di un mese. Finta tolleranza è diplomazia, ovvero dire al cagnolino, accarezzandolo, “vieni qui”, e avere già pronto dietro la schiena un bastone col quale bastonarlo. Non sopporto il far finta che dilaga nei modi perbenisti delle masse e anche per questo dobbiamo ringraziare molto i media che promuovono sorrisi a 32 denti nel mentre ti stanno segando le gambe: ipocrisia allo stato puro. E infatti falsità, menzogna e ipocrisia sono i pilastri su cui si fondano le nostre “cattive” azioni quotidiane; ad esempio anche i trader di Wall Street fanno lavori disonesti e banditeschi e lo sanno molto bene, fregano chi è meno arguto di loro ma diplomaticamente fanno finta di essere onesti. Vorrei onestà e sincerità dalle persone e invece vedo sempre questa finzione, questa gigantesca opera cinematografica chiamata società industriale. Voglio far notare che il nome me l’ha suggerito una persona a me vicino, m’è piaciuto subito e l’ho usato. Qui l’articolo completo che ho scritto http://fintatolleranza.blogspot.it/2012/04/finta-tolleranza-perche.html
Quello che io sogno è solo “essere onesti”. Sbagliate pure, fatene di tutti i colori, ma siate onesti sempre. Dobbiamo scacciare quell’idea diffusa che la persona onesta è buona e viene perciò sempre e solo fregata; essere onesti significa non mentire agli altri ma nemmeno a se stessi, perchè in cuor nostro lo sappiamo tutti cosa è giusto e cosa no. E allora perché vogliamo far finta di niente? Facciamo solo il gioco coloro che ci dominano perchè in questo modo creiamo distanza e diffidenza tra noi, e di questo loro godono e anche tanto!



D. Quali messaggi di informazione corretta pensi siano arrivati ai tuoi visitatori attraverso fintatolleranza?
R. Spero ne siano arrivati tanti di messaggi. Uno per esempio mi è rimasto ben impresso. Ricordo che navigavo ancora sul blog di un quotidiano e vennero fuori, non ricordo a proposito di quale argomento, le scie chimiche; beh, in diversi sbeffeggiavano coloro che erano – giustamente - convinti che non fossero normali voli di linea, e allora mi venne spontaneo incollare questo link: http://fintatolleranza.blogspot.it/2011/04/le-scie-chimiche-non-esistono-allora.html (Se le scie chimiche non esistono, allora gli aerei usano carburanti differenti).
Il giorno seguente ricevetti diverse mail, in particolare mi veniva detto che “accidenti” qualcosa che non andava c’era davvero probabilmente! Infatti, nell’articolo, si vedono due brevi filmati: nel primo la vera scia di condensa che dura pochi secondi e nel secondo leperenni scie bianche che perdurano nel cielo. Altro argomento che in molti non conoscevano è il fatto che delle loro tasse il 44% finisce, attraverso il falso del debito pubblico, nelle tasche delle Banche private, e nemmeno italiane tra l'altro. Per favore non venite poi a dirmi che gli extracomunitari esportano il denaro italiano, perché loro vivono con mille euro al mese mentre le banche succhiano più di cento “miliardi” di euro. Alla volta .

D: Qual'è il risultato di cui sei più fiero?
R. Di sicuro una delle cose che mi rende più fiero perchè mi fa sentire utile agli altri è quella di essere letto da molte persone. Sono partito con il blog nel Dicembre 2010 e, lo ricordo ancora, il primo utente che mi seguì fu canelibero.blogspot. Poi pian piano, soprattutto negli ultimi mesi, sono arrivato a toccare punte di oltre undicimila visitatori al mese e settantadue utenti che mi seguono quotidianamente. Solo quindici anni fa, prima dell'avvento massiccio della rete, era impensabile che tutte queste persone potessero leggere le tue opinioni ed il tuo sapere. Per me, che ho sempre desiderato diffondere le mie modeste opinioni, è come aver scritto un libro che in pochi mesi ha raggiunto una tiratura di 80 mila visite (il contatore l’ho aggiunsi dopo circa sei mesi). E in più posso far conoscere alla gente quello di cui “dovrebbero” essere informati da parte dei giornali e delle televisioni; insomma supplisco ad un servizio pubblico che non c'è e questo è un modo molto speciale di essere utile. Di questo sono molto fiero.

D. Curare un blog porta ad avere una visione più completa e profonda della realtà?
R. Si, senza dubbio. Primo perché inizi a fare ricerche sui temi che vuoi trattare e di conseguenza finisci per imbatterti in notizie completamente nuove anche per te e secondo devo dire che non c'è stato solo un argomento che non ho approfondito da quando gestisco il blog. Vedi, è un po’ come quando racconti a qualcuno quello che hai letto: è vero che informi chi ti ascolta ma alla fine serve più a te che rivedi, memorizzi, rielabori. Se a questo aggiungiamo gli oltre settanta blog e siti selezionati che trattano notizie interessanti e soprattutto senza censura che seguo ogni giorno, potrai farti un'idea più precisa del grande lavoro e della grande cura che un blogger mette nella sua “attività” di informazione. E poi non dimentichiamolo: se non fosse per la rete Grillo non lo conoscerebbe nessuno, come nessuno saprebbe i reati a grave danno dei cittadini perpetrati dalle Banche. Questi sono solo due esempi …

Cosa pensi di un paese che spinge semplici cittadini come te ad inventarsi “giornalisti” per colmare il vuoto di informazione autentica dalla quale siamo circondati?
R. Penso che la posizione vergognosa che l'Italia occupa a livello mondiale per libertà di stampa e parola è davvero meritata! Molto meritata. Siamo un paese “africano”, nel senso che nella classifica mondiale vicino a noi, paese “democratico occidentale”, si collocano paesi molto arretrati per quanto riguarda la qualità di vita e lo sviluppo. Non dimentichiamo che la conoscenza ci serve per prendere decisioni che riguardano la nostra vita e non solamente come sapere fine a se stesso: “Se vuoi costruire un grande paese devi prima dare una buona educazione al popolo”, e questo i poteri forti del nostro paese, Vaticano in pole position, lo sanno da secoli, sanno che se vuoi avere in pugno un popolo devi manipolare l'informazione in modo da orientarne le decisioni. E' un giochino facile avendo in mano tutti i mezzi di informazione. Possibile che nonostante la disinformazione che ci propinano dobbiamo pagare il canone? (io non l’ho mai pagato in vita mia e non inizierò di certo ora). “Evadere” è un atto di responsabilità al punto in cui siamo arrivati oggi, visto che ci viene chiesto di pagare per finanziare testate giornalistiche e Tv che ci bombardano in continuazione con le solite cazzate. Accendere la Tv di stato e sapere che i primi due canali sono nelle grinfie di un partito razzista e xenofobo è proprio da paese del terzo mondo! Sappiate questo: quello che succede in Italia a livello di informazione non succede in nessun altro posto al mondo, a meno che non  parliamo di regimi palesemente totalitari. Capite come siamo messi?
Ormai non leggo più nessun giornale, mi sono “scaduti” tutti; qualche tempo ne salvavo due, ma poi quando li conosci bene scopri che dicono tutti delle mezze verità mescolate ad arte con menzogne o con propaganda, e allora li molli senza rimpianti. Per esempio, proprio loro, i media, che aggettivi usano per infangare internet? Quelle volte che ne parlano presentano la rete come fonte di sole cavolate e stupidaggini. Questa è propaganda di regime. Forse se si smettesse di finanziarli sarebbero costretti ad essere più “onesti”. Ma oggi buttiamo via milioni di euro e siamo pure disinformati. Peggio di così!

La consapevolezza degli italiani circa la situazione che stiamo vivendo cresce giorno per giorno. Cosa impedisce che questa consapevolezza si traduca in azioni che conducano alla liberazione da una schiavitù oramai conclamata?
R. La consapevolezza delle persone sta crescendo, e non poco, la velocità degli avvenimenti e del conoscere è tanta. Ed è proprio qui che viene il bello. Tutti vorrebbero (giustamente) un paese diverso, però nessuno batte il “la” perché non si è ancora compreso la cosa più importante. La società è mantenuta in piedi dalla somma delle nostre azioni quotidiane, non è costruita da chi comanda, loro si limtano a blaterare e predicare, ma non fanno niente! Ognuno di noi aspetta che partano gli altri … come racconta molto bene quel video che ho visto sul blog eccocosavedo.blogspot : “Ho sentito dire da una persona che questa cosa è giusta ma comincerò a farla quando la faranno tutti gli altri. Se la faccio io da solo a che cosa serve?”.Questa cosa l’ho sentita dire anche da un'altra persona e poi da un'altra e da un'altra...e da decine... e da centinaia...e da migliaia di persone diverse; e mi domando: se ognuno avesse detto ok, comincio io?. Si attende sempre il salvatore e magari qualcuno arriva, ma questo qualcuno anziché salvarti ti sbranerà per primo. Ogni azione che ciascuno di noi compie crea la nostra realtà. Ricordiamo che se oggi siamo a questi livelli, siamo messi così male, è perché ognuno di noi per molti anni si è comportato come se fosse un essere a se stante, la sola persona sul pianeta! Il pianeta terra non può generare belle cose se non consideriamo i nostri simili e se le nostre azioni nascono solo ed esclusivamente come se fossimo i soli ... poi il coraggio … diventare padroni della propria vita è una responsabilità. Per ironia la libertà ha un prezzo e in molti per paura decidono che è meglio pagare la (presunta) sicurezza, la stabilità (che rende la vita una monotonia e che goffamente si tenta di compensare acquistando sempre più aggeggi inutili!), e si paga così un prezzo salatissimo per una avere prigione ben recintata per tutta la vita.
Coraggio, conoscenza e un sano giramento di palle, questo credo che serva!
C'è da dire che il sistema i limiti li ha passati, e pure abbondantemente. Vedremo il popolo quanta pazienza tiene. Informare senza dubbio è una forma di resistenza; capire, diffondere e poi agire di conseguenza è il passo successivo.
E' così che l'uomo si libera dalle catene.


Intervista a cura di Elia Menta

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