Misantropia, bionegatività, cinismo. Una disgregazione intellettuale spaventosa, una frivolezza senza precedenti, una storia vecchia millenni che torna ad insegnare quello che non serviva sapere. Surrogati che ingrassano inappetenze, e certezze inservibili che foraggiano nuovi invalidi.
Idealizzare il contingente. Posticipare l’ineluttabile. Legittimare violazioni e saccheggi con codicilli dell’ultim’ora.
Posizioni guadagnate con pazienti prebendaggi da schiere di ossequiosi invertebrati.
Fai la questua per il dovuto e paga per il mai fatto.
Malattie decise dalle case farmaceutiche, matrimoni dalle riviste casa, predilezioni e disinteressi da palinsesti lobotomizzanti.
Salire anche in discesa. Di Eliana Petrizzi
Avere Fede a patto di non praticare quanto prescritto all’osservante.
Mortificazione: solo ciò che vedi riflesso nel tuo sangue è vero. Davanti a Dio ricordati sempre di dire “Se Tu mi ami io non c’entro”.
Divinità e santi fatti di tarli, panico, e dei nostri autoritratti.
La rinuncia alla vita, tenuta al ribasso: massimi consumi per prestazioni mediocri.
Perseguire il nulla: resistente, solido, onnisciente.
Santificare opere in cui ruminazione, irresponsabilità ed asfissia sono azioniste di maggioranza. Scavatori di baratri in cui si disimpara a vivere. Legioni quotidiane di morti per silenzio, più di quelli per patologie respiratorie e tumorali.
Amorfismo collettivizzante di nomi persone cose città. Moltitudini chiassose e sciapite che ispirano delitti.
Individualisti provinciali pronti solo alla lamentela, disfattisti per vocazione ed assenteisti di mestiere, pessimi perdenti che annegano nella paura come topi nel loro piscio.
Rigoglio afasico dei piaceri. Depilazioni integrali. Tutto subito e niente a lungo andare.
Certo, anche cure, promesse mantenute, Artisti, indignati coraggiosi, pensiero libero, piante con radici, benefattori solo andata, popoli renitenti alle estinzioni di massa, sudori utili e fatiche fruttuose. Ma il rapporto resta impari.
Troppe volte, da queste parti, il cuore batte al ritmo delle manciate di terra lanciate su una bara calata nel fosso.
http://www.mentecritica.net
Idealizzare il contingente. Posticipare l’ineluttabile. Legittimare violazioni e saccheggi con codicilli dell’ultim’ora.
Posizioni guadagnate con pazienti prebendaggi da schiere di ossequiosi invertebrati.
Fai la questua per il dovuto e paga per il mai fatto.
Malattie decise dalle case farmaceutiche, matrimoni dalle riviste casa, predilezioni e disinteressi da palinsesti lobotomizzanti.
Salire anche in discesa. Di Eliana Petrizzi
Avere Fede a patto di non praticare quanto prescritto all’osservante.
Mortificazione: solo ciò che vedi riflesso nel tuo sangue è vero. Davanti a Dio ricordati sempre di dire “Se Tu mi ami io non c’entro”.
Divinità e santi fatti di tarli, panico, e dei nostri autoritratti.
La rinuncia alla vita, tenuta al ribasso: massimi consumi per prestazioni mediocri.
Perseguire il nulla: resistente, solido, onnisciente.
Santificare opere in cui ruminazione, irresponsabilità ed asfissia sono azioniste di maggioranza. Scavatori di baratri in cui si disimpara a vivere. Legioni quotidiane di morti per silenzio, più di quelli per patologie respiratorie e tumorali.
Amorfismo collettivizzante di nomi persone cose città. Moltitudini chiassose e sciapite che ispirano delitti.
Individualisti provinciali pronti solo alla lamentela, disfattisti per vocazione ed assenteisti di mestiere, pessimi perdenti che annegano nella paura come topi nel loro piscio.
Rigoglio afasico dei piaceri. Depilazioni integrali. Tutto subito e niente a lungo andare.
Certo, anche cure, promesse mantenute, Artisti, indignati coraggiosi, pensiero libero, piante con radici, benefattori solo andata, popoli renitenti alle estinzioni di massa, sudori utili e fatiche fruttuose. Ma il rapporto resta impari.
Troppe volte, da queste parti, il cuore batte al ritmo delle manciate di terra lanciate su una bara calata nel fosso.
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