"THE END"

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martedì 27 novembre 2012

Agente Smith


... E' il nostro ego, il nostro “io” psicologico, un consunto dei nostri difetti, dei nostri "aggregati psichici", il Caifa interiore di ognuno di noi, la cattiva volontà, la nostra cattiva volontà, che non necessariamente si deve esprimere attraverso atti chiari, evidenti o eclatanti; a volte e' qualcosa di cosi' sottile da nascondersi nelle nostre piccole ripicche, nei piccoli dispetti: uno sgambetto ad una persona, ad un amico mentre corre, o quando semplicemente diciamo a qualcuno “te lo avevo detto” e nel farlo goderne lasciando intendere una certa soddisfazione.
Smith è la causa dei nostri difetti, è la conseguenza della fornicazione, dell'organo kundanbuffer, del serpente tentatore dell’Eden, è ciò che in noi ci rende maledettamente sgradevoli, è il consunto dei nostri aggregati psichici: il guardiano soglia.
Tre sono i guardiani: il Primo guardiano è il desiderio, poi viene la mente e la menzogna che è il secondo dei tre guardiani. Infine ci sono gli “io” causa della nostra cattiva volontà, gli “io” causa della nostra impossibilità di controvertire la manifestazione delle nostre sgradevoli espressioni.
E mi ripeterò all’infinito nel dire, che capire che cosa è l’ego, non è questione di stabilire se esso sia "buono" o "cattivo", questi sono solo i parametri di una mente ordinaria, di una vita vissuta in modo orizzontale, di una morale soggettiva fatta di concezioni relative. Capire cosa è l’ego significa capire cosa ci impedisce di essere liberi, significa capire cosa non abbiamo compreso nella vita e capire che nella nostra inconsapevolezza risiede la natura dell’ego, egli è la nostra Essenza che non ha capito e ha generato una distorsione, ha generato una alterazione di sé, ha generato un “io” Alterato, un Alter Ego, appunto. L’ego è nostro figlio, è figlio delle nostre azioni, è figlio delle impressioni non digerite, è figlio della nostra stessa ignoranza, per comprenderlo ho bisogno di rendermi conto, di averne coscienza.
Va da sé che condannarlo, equivale a condannare se stessi alla dannazione ed alla lotta eterna, l’ego deve essere compreso al punto da permettere all’Essenza, che in esso è imprigionata, di essere Liberata, solo a quel punto possiamo dirigere il nostro fuoco sessuale su ciò che ne resta. E’ così che la Madre terra trasforma il carbone in uno splendido diamante e nel farlo ci mette moltissime migliaia di anni, proprio come Kate Proserpina fa per dissolvere quell’ego che non abbiamo voluto comprendere e quindi lavorare…
Un diamante, ecco quale è lo scopo dell’alchimia e della morte dell’ego, diventare un diamante vivo e lucente… sara', forse, per questo che “rimpoche'” e' un titolo di santità tra i tibetani? Rimpoche' significa in sanscrito “diamante”.



L’ego è tre cose: energia, materia ed Essenza. La sua materia, le sue nefaste cristallizzazioni dense sono all’interno della nostra colonna vertebrale, ecco perché colui che accende il suo fuoco per effetto dell’unione sessuale, illumina la sua colonna e fonde con quel calore e quella luce i cristalli di carbone della materia egoica. Questo significa che l’ego per esistere non solo ha bisogno di una macchina umana, di un corpo fisico, significa che per vivere deve disperdere la nostra energia sessuale, e per vivere ha bisogno di quella porzione di Essenza che sta tenendo imprigionata, limitandone l’espressione.


Cosa accade se uno non si rende conto di questo? Accade semplicemente che non capisce, e non capendo non ha Coscienza di ciò che fa, di tutto ciò di cui non si ha coscienza si è inconsapevoli, e quando uno è inconsapevole, fa una cosa sola tiene la quella parte inconsapevole della Essenza imbottigliata nelle sue fantasiose idee su se stesso.
Come posso accorgermi? Solo mettendosi in discussione, amandosi, volendosi bene per ciò che siamo, avendo forza ed onore per se stessi e imprescindibilmente bisogna assolutamente mettersi in discussione sempre e a più non posso. Lasciate stare l’umiltà perché quella stessa nasce spontanea come conse-guenza dell’essersi messi in discussione, altrimenti farete la fine di quel filo-sofo (Aristipo) dai quali buchi del saio si vedeva il suo orgoglio.

In generale e per concludere dirò che gli agenti rappresentano il mondo delle regole, essi sono la regola del sistema, sono le leggi, sono i programmi che regolano tutti gli accessi, ne possiedono tutte le chiavi, gli agenti sono i nostri giudici, che ci esaltano o ci frustrano, ci condannano o ci assolvono, sono le regole in noi, sono i nostri demoni interiori. E’ così che ci hanno condizionati, e' così che siamo stati educati.

Nasciamo puri e senza regole, e lentamente attraverso l’educazione errata subiamo la trasformazione, da Essenza che può imparare a svilupparsi in modo armonioso e secondo i canoni dei doveri del nostro Essere; accettiamo gli ordini, accogliamo i programmi in noi e facciamo di noi stessi, senza saperlo, dei nuovi agenti del sistema.

E’ così che ci trasformiamo in agenti, in esseri umani con un bagaglio di regole, con un corollario di obblighi. Siamo pieni di “questo non si fa”, e di “non toccare qui e lascia stare quello”, siamo pieni di “come pensi che mi stai facendo sentire”, “dovresti pensare al dolore che mi dai”, “renditi conto che non puoi fare ciò che vuoi”, “prima il dovere e poi il piacere”, “il lavoro nobilita l’uomo”, etc…


In Matrix, agenti, lo sono tutti e non lo è nessuno. Basta che una persona cerchi una strada diversa da quella che il sistema ci ha impresso attraverso le sue regole, basta che qualcuno cerchi di sottrarsi all’influenza di uno di questi programmi, che vedrà improvvisamente sua madre o suo padre, la propria sorella od il proprio fratello, il vicino di casa, l’amico di sempre, trasformarsi in un mostro, in un agente spietato, in un giudice inquisitore, perché? 
Perché state minando le sue certezze, le regole, che la persona non sa di avere, si attivano per cercare di conformarvi nuovamente a quel programma, a quella regola, che non si vede, ma che state violando.

Sono regole poste a livello psicologico, per questo non ce ne rendiamo conto di averle, esse disciplinano continuamente la nostra vita, ci dicono cosa e' bene e cosa e' male, cosa si deve e non si deve fare, sono la sintesi di migliaia di anni di evoluzione educativa, sono l’educazione sbagliata che purtroppo tutti abbiamo ricevuto; è nel nostro DNA, per cosi' dire, e' impresso nel nostro inconscio e da lì ci comanda, chi si ribella scatena l’ira del prossimo, non e' nuovo sentire un padre o una madre dire al figlio – “metti la testa a posto”, “comportati educatamente”, “ cercati un lavoro serio, cosa e' questa buffonata che adesso vuoi fare”.

Morpheus dice degli agenti che per lui sono tutti uguali ed è la verità, quando una persona vi sta facendo notare che avete violato una regola, ha la stessa espressione di tutti, ed è preda dall’apprensione di normalizzarvi a quelle regole alle quali anche lui ha deciso di sottomettersi. L’obbiezione più comune a tutto questo discorso è: “senza regole una società civile non si può disciplinare, è impossibile”, ed in verità non è così, le regole servono perché non c’è Coscienza, ma se si insegnasse ad avercela, a costruirsela, che non significa il falso rispetto che ci insegnano, ma è Coscienza vera ed oggettiva, allora le cose sarebbero diverse
Ma la verità è che esiste una sorta di ordine mondiale, di idea generale che è meglio tenere l’uomo addormentato e sottoposto alla regola: è più controllabile e meno imprevedibile
Ovviamente niente di più falso, perché un giorno quel genere di uomo controllato esplode, e allora prende un fucile a canne mozze ed entra in una scuola, comincia a sparare all’impazzata finché qualche agente impaurito lo elimina fisicamente. E’ tutto frutto del controllo, è semplice da capire, ma siccome siamo tutti convinti della sua efficacia, della sua necessità per auto disciplinarci, nessuno lo mette in discussione.

Gli agenti sono le credenze, i dogmi, la morale soggettiva, sono tutti i nostri concetti relativi che non abbiamo mai veramente verificato.
Che cos'è che l'uomo non deve scoprire della sua natura e della sua origine?

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