"THE END"

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venerdì 10 febbraio 2012

Le vergogne tutte italiane. Sembravamo ultimi, ma ora il mondo ci copia . . .


Siamo proprio italiani!

Cazzo, se lo siamo. Premetto che Travaglio come Grillo mi hanno deluso, li consideravo più indipendenti, cerca e ricerca, scopri che entrambi sono venduti, uno non parla di signoraggio e alle domande di un giornalista risponde fatti i cazzi tuoi, l'altro lavora per la casaleggio associati, (se non sapete chi è QUI ve ne farete un idea), ma ogni tanto, nonostante tutto ciò, qualcosa di giusto e soprattutto divertente lo dicono. In questo video mi sono sbellicato dalle risate, Travaglio per via di dialettica è imbattibile, comunque si dice ridere per non piangere sia chiaro, hahaha, dalle stravaganze del nostro mondo politico e degli intrallazzi che questo riesce a tenere in piedi nel silenzio ottuso del nostro popolo, italiani...


 poi lascio a voi due articoli su monti, nemmeno la maiuscola merita questa sottospecie di essere umano, due punti di vista, soprattutto è molto bella la lettera, o il video come preferite, entrambi contengono lo stesso testo, scritta da un ragazzo al mister monti. Che branco di pecoroni ignoranti vedo a questo mondo, non solo in Italia, ma in genere, chi legge più di tre libri all’anno, e poi ti chiedi ma possibile che nessuno scenda in piazza? Sono tutti troppo impegnati a lavorare per mantenere i nulla facenti che li governano, pensate che il rimorso più grande in punto di morte è l’aver dedicato troppo tempo al lavoro, da un infermiera australiana che ha assistito alla morte più di qualche volta evidentemente, qui il testo per intero dell'intervista. E poi la gente ha tanto paura di morire? Ma perché se in fondo vivete per gli altri? Cosa perdete davvero se morite? Il tempo . . . già Socrate 2500 anni fa lo diceva, come Seneca, vendiamo e pretendiamo soldi per qualsiasi merce, ma del bene più prezioso che possediamo, il presente, il nostro tempo, questo no, lo cediamo senza darne un valore, quando è l’unica cosa di cui siamo veramente padroni. 
Poi Marco Cedolin, il corrosivo, nel secondo pezzo, ci spiega molto bene il perché nessuno scenda in piazza, perché come le pecore hanno bisogno di un pastore e di un cane che le guidi, il popolo ha bisogno sempre di qualcuno che lo indirizzi, da soli non sanno cosa fare, smarriti nel labirinto della vita e del mondo così funesto. :-)
Buona lettura e buona giornata a tutti.

Dioniso777

Lettera a mario monti, il video


Il testo:

"Io non sono un tipo che si abitua, Mario.
Sarà che sono fatto male, che ho dei problemi... ma non mi abituo.
Sarà che son strano e il calcio non m'interessa. Non mi interessa il gossip e sono refrattario allo stile di vita che pubblicità e talk show cercano velatamente di iniettarmi nelle vene.

Certo, ho altri interessi... molto strani e socialmente poco rilevanti come la musica, la scrittura, la poesia... e l'attivismo. Sì, lo ammetto, sono colpevole: mi informo e faccio informare gli altri. Su che cosa? Su tutto quello che i media tacciono e che distorcono. E devo essere sincero: c'è tanto materiale!

Tornando a noi, Mario... non ti dispiacerà se ti chiamo Mario... E non "presidente" o magari "onorevole". Il fatto è che io non ti ho votato e quindi non sei il mio presidente. Lo sarai di chi ti ha votato, ma non mio... ah, scusa, nessuno ti ha votato, dimenticavo. E per quanto riguarda l'onorevole: io non uso quella parola. Ma, se la dovessi usare, la userei per qualcuno che ha dimostrato onore. E tu non rientri nella lista. Tornando a noi, dicevo, io non sono un tipo che si abitua, ma sono un tipo che nota le cose. Vedi, ci sono degli animali che per attaccare la preda si avvicinano molto lentamente per non essere notati e poi la azzannano. Lo fanno per sopravvivere, per necessità. Gli uomini, alcuni uomini, pur non agendo per necessità, riescono a fare "di meglio" perché sanno parlare e sanno fingere. Quindi ci sono uomini potenti che per ottenere quello che vogliono hanno imparato che non si può piegare un popolo usando la forza. Altrimenti questo, a lungo andare forma delle resistenze. Allora si ricorre a mezzi un po' più subdoli: li si fa abituare. Passo dopo passo: una carezza oggi, un buffetto domani, uno schiaffetto più in là... magari ci si inventa qualcosa che li convinca che è per il loro bene, che è necessario... una guerra, un attentato terroristico, una crisi economica... e magia! Ti ritrovi a spezzargli la schiena senza che loro battano ciglio... anzi magari ti ringraziano pure.

Come ti dicevo io non mi abituo. Non mi abituerò a uno Stato governato da una persona che nessuno ha votato. Non mi abituerò ad accettare come Presidente del Consiglio una persona che lavora per delle oligarchie occulte come il gruppo Bilderberg. Non mi abituerò mai ad accontentarmi con un sorriso a denti stretti della miseria che ci fate piovere dall'alto perché so che la ricchezza e la miseria di cui parlate non esistono: sono le persone a dare valore alle cose, non il contrario. So che ci sono abbastanza risorse per tutti, in Italia e nel mondo, ma che la finanza e l'economia che vi siete inventati ci giocano su perché tutto finisca nelle mani di pochi, mentre tutti gli altri rimangono ad azzannarsi nell'arena sanguinaria ma politicamente corretta chiamata mercato. Non mi abituerò a un'Italia fatta a pezzi con la scusa delle "Privatizzazioni necessarie" perché so che in realtà è una svendita, un ricatto per ripagare il debito colossale e inestinguibile che voi avete contratto con dei banchieri privati. Loro sono furbi non vogliono soldi, vogliono le nostre istituzioni, il controllo totale. Non mi abituerò ad avere paura dei mostri di carta che avete inventato, come il terrorismo di Al Qaeda, tanto da piagnucolare protezione e arrivare a chiedere uno stato di polizia o addirittura farmi impiantare un chip sottopelle per essere sempre rintracciato. E che dire dell'essere controllato ai limiti della follia con la scusa della lotta all'evasione fiscale: so benissimo che è solo una questione di controllo e non economica perché i veri evasori non li toccate mai!

Perciò mi dispiace caro Mario, ma io, e molte altre persone come me, non ci abitueremo mai. Non mi abituerò ad essere precario, a vivere di stenti, ammazzarmi di debiti, neanche se a dirmelo sei tu con la tua faccia tosta da senatore a vita (cazzo dev'essere noioso!) il tuo stipendio da 5 zeri e le compagnie segrete che frequenti e a cui stai svendendo l'Italia. Dovresti tu abituarti ad essere precario... goditela finché puoi, vai ai talk show, sentiti con i tuoi amici al Bohemian Grove, salutami Moloch... non durerà ancora a lungo".

Cambieremo il modo di vivere degli italiani





Non era certo il caso di scomodare la prima pagina del Time, mentre sarebbe bastata una passeggiata all’interno di un mercato rionale, ma forse per la prima volta da quando esercita il ruolo di presidente del Consiglio, il golpista Mario Monti si è prodotto in un’esternazione di adamantina genuinità.
Il modo di vivere degli italiani è senza dubbio già cambiato e cambierà radicalmente nel corso dei mesi a venire, in modo molto più profondo rispetto a quanto l’opinione pubblica oggi possa prevedere.
Si lavorerà saltuariamente, poco e male, con retribuzioni talmente basse che solo qualche anno fa sarebbero sembrate fantascienza. Si continueranno a pagare i contributi Inps, senza  però più avere diritto a maturare una pensione. Si venderanno le case di proprietà (quando non ci penserà Equitalia prima di noi) per far fronte ai debiti e continuare a mangiare un paio di volte al giorno. Si pagherà la benzina a peso d’oro, ma non dovremo preoccuparcene, perché viaggeremo tutti con i taxi low cost guidati da disperati ma con il marchio Fiat, avendo dovuto vendere le nostre auto. L’obesità scomparirà come per incanto, dal momento che il desco sarà sempre più asfittico e saltare i pasti diventerà lo sport più in voga, smetteremo perfino di fumare…..perché un pacchetto di sigarette costerà come una cena al ristorante di qualche anno fa. Saremo sempre più pendolari, perché il lavoro (o quello che ne resta) necessita di flessibilità.  Faremo sempre meno figli e smetteremo di carezzare il sogno di costruire una famiglia, perché tanto i figli quanto la famiglia costano e non avremo in tasca il becco di un quattrino. Cambieremo casa ogni 4/5 mesi per inseguire il contratto a termine del momento, ma non sarà un’operazione complessa, perché dovremo trasportare ben poche cose.
Saremo un popolo ad interim che camminerà come un gambero, vivrà di precarietà e di rimpianti del passato, mentre tenta di escogitare qualche sistema per riscaldarsi durante l’inverno. Un popolo che avrà cambiato il proprio modo di vivere così radicalmente da trasformarlo anche lessicalmente in “sistema per sopravvivere”, con buona pace dell’usuraio che nel frattempo sarà tornato in banca, e pure del Time.

Ma se Berlusconi o Prodi (per citare i due personaggi che nell’ultimo ventennio hanno governato di più) avessero tirato nel corso dei loro mandati la metà delle bastonate dispensate da Monti in solo un paio di mesi cosa sarebbe accaduto?
Ricordiamo che il salapuzio di Arcore, nel 2001 rischiò una vera e propria insurrezione popolare, con gli scioperi generali che fioccavano come la neve in quel di Cesena, per il solo fatto di aver ventilato una possibile soppressione dell’art.18 e il professor mortadella ci andò altrettanto vicino a fine 2006, quando in risposta alla sua finanziaria (che altro non era se non un puffetto sulla guancia) oltre un milione di persone invasero Roma, strepitando contro le nuove tasse che avrebbero ucciso i cittadini.

Per quale ragione oggi Monti ed i suoi ministri possono permettersi di aumentare le tasse, sopprimere i diritti, mandare in rovina e pure sbeffeggiare in TV, milioni d’italiani, senza che esista nessuna seria risposta popolare ad intaccare una “pace sociale” che in Italia non sembra mai essere stata così solida?

La ragione in fondo è di una semplicità disarmante. Avete mai visto dei cittadini andare a protestare, senza essere stati chiamati a farlo da qualcuno? Che si trasse di un partito, di un sindacato, di un’organizzazione, di un movimento o di un comitato, alla base di qualsiasi protesta c’è sempre stato un soggetto che chiamava il popolo a raccolta.

Monti, prima d’iniziare la mietitura si è premurato di essere previdente ed ha comprato i favori di tutti (ma proprio tutti) quei soggetti che in qualche misura avrebbero potuto mettergli i bastoni fra le ruote. Dai parlamentari ai sindacalisti, dai giornalisti agli “intellettuali”, dai sondaggisti agli economisti, dai leader dell’antagonismo alle associazioni dei consumatori. Ogni soggetto potenzialmente pericoloso è stato cooptato, affinché si prodigasse per tenere la gente ermeticamente chiusa in casa, magari davanti alla Tv, di fronte a qualsiasi decisione venisse presa.

Silenziosi ed ordinatamente rassegnati, gli italiani (finché ne saranno in possesso) resteranno in casa, nell’attesa di una chiamata “alle armi” che non arriverà mai, inconsapevoli del fatto che l’unico cambiamento che potrebbe salvare loro la vita, consisterebbe nell’acquisire la capacità di autodeterminarsi ed invadere le piazze, senza generali ma con tanti forconi, consapevoli che si può farlo, anche senza qualcuno che li porti di peso fino là.

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