La Nasa ha fornito una foto scattata che mostra la pianura padana vista dall’alto e sotto una cappa di nanoparticelle. La foto è stata scattata da un satellite.
Ma cosa sono le nanoparticelle? Progetto Upupa monitora questo tipo di inquinante nell’area di Piacenza. Come mostra una sua elaborazione, si tratta di particelle ultrafini di particolato che fanno male alla salute, e che sono più piccole di un capello. Ancora più piccole delle famigerate polveri sottili.
Scrive il Corriere:
Le polveri ultrafini peggiorano ulteriormente la salute della pianura padana. A rivelarlo i risultati del progetto Upupa (Ultrafine Particles in Urban Piacenza Area) del Laboratorio Energia e ambiente Piacenza (Leap) – centro di ricerche del Politecnico di Milano – presentati il 22 gennaio e incentrati sul particolato delle polveri sottili. Tre anni di ricerca, sostenuti dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, per dimostrare la minaccia rappresentata da quelle componenti ultrafini (migliaia di nanoparticelle come, per esempio, solfato e nitrato di ammonio e tracce di metalli presenti nella massa delle polveri) che non solo attualmente non trovano posto in nessuna normativa, ma che proprio per la loro ridottissima dimensione (inferiore di cento volte a una particella di Pm10) sono estremamente pericolose per la salute umana. Peggiorando un quadro già di suo non certo piacevole.
Fonte: lafucina.it, visto su http://www.nocensura.com/
Ma cosa sono le nanoparticelle? Progetto Upupa monitora questo tipo di inquinante nell’area di Piacenza. Come mostra una sua elaborazione, si tratta di particelle ultrafini di particolato che fanno male alla salute, e che sono più piccole di un capello. Ancora più piccole delle famigerate polveri sottili.
Scrive il Corriere:
Le polveri ultrafini peggiorano ulteriormente la salute della pianura padana. A rivelarlo i risultati del progetto Upupa (Ultrafine Particles in Urban Piacenza Area) del Laboratorio Energia e ambiente Piacenza (Leap) – centro di ricerche del Politecnico di Milano – presentati il 22 gennaio e incentrati sul particolato delle polveri sottili. Tre anni di ricerca, sostenuti dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, per dimostrare la minaccia rappresentata da quelle componenti ultrafini (migliaia di nanoparticelle come, per esempio, solfato e nitrato di ammonio e tracce di metalli presenti nella massa delle polveri) che non solo attualmente non trovano posto in nessuna normativa, ma che proprio per la loro ridottissima dimensione (inferiore di cento volte a una particella di Pm10) sono estremamente pericolose per la salute umana. Peggiorando un quadro già di suo non certo piacevole.
Fonte: lafucina.it, visto su http://www.nocensura.com/
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