"THE END"

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domenica 24 marzo 2013

Povero Grillo Beppe, finirà come un ciarlatano sgamato: impiumato (se non scappa subito in Costa Rica…)!

Paolo D'Arpini 24 marzo 2013

Care, cari,

purtroppo quando si nasce guitti, guitti si rimane… Questa la conclusione alla quale son giunto dopo aver osservato i comportamenti del comico Grillo all’indomani della sua “affermazione” elettorale.

Lui ben inteso si è tenuto fuori non si è candidato né alla camera né al senato, però all’ultimo minuto è venuto fuori che aveva depositato davanti al notaio lo statuto del M5S, di cui è fondatore presidente detentore del nome.. Insomma si è “garantito”, facendosi anche affiancare dal nipote (il vecchio vizio nepotista che mai recede in Italia). E quei poveri deputati e senatori con la targhetta addosso del M5S stanno lì nelle camere a mordersi le mani, per il dubbio se cagarsi addosso o cagare fuori dalla tazza (purtroppo l’immagine è reale).

Il Grillo è stato bravo ad intercettare i malumori degli italiani, ha sottolineato i danni della politica partitica asservita al sistema esibendosi in due piroette ed un po’ di gridolini, ha ben recitato nelle piazze stracolme, ha fischiato e scureggiato, ha maledetto il potere e si è infine aggiudicato una fetta dello stesso. Purtroppo però da come è stato bravo a scalare la vetta adesso non sa nemmeno lui cosa fare.

Sta lì che fa finta continuando a motteggiare. Non è un bravo condottiero con le idee chiare sul da farsi.. sa solo fare il pifferaio per tenere a bada i suoi topolini. Quanto durerà questo giochetto? Appena i suoi elettori si renderanno conto che Grillo è solo un bravo commediante ma oltre la scena non sa andare lo abbandoneranno al suo destino ed allora sì che dovrà rifugiarsi Costa Rica, per evitare la furia del volgo tarlupinato…

La vendita dei finti elisir di lunga vita costava prima o poi una bella impiumatura ai ciarlatani.

Peccato, che sia andata così, ma con la forza che ancora si ritrova potrebbe compiere quel gesto eroico che da lui ci aspettavamo: la denuncia della truffa mastodontica del signoraggio bancario, causa prima della rovina a cui lo stato è condannato.

Paolo D’Arpini

Ed ora leggete il parere di Giorgio Di Genova sul “fenomeno” Grillo:

Caro Saul Arpino (alias Paolo D’Arpini), davvero c’è che ancora si esalta sul Grillo parlante, anzi urlante? Io sono d’accordo su tutti i punti programmatici dei grillini, che rischiano di diventare grilletti, se seguono ancora un ducetto come il Grullo negante appoggi a fare almeno alcune delle cose del loro programma. Ha forse paura che poi Bersani possa avere un po’ di riconoscimento dai suoi scontenti votanti? E davvero crede che facendo lo sfascista, se andrà alle prossime elezioni farà il pieno del 100%. Io conosco tanti che l’hanno votato, credendo che volesse davvero contribuire a cambiare le cose, ma che ora non lo voterebbero più, anzi lo detestano e lo considerano un clone di Adolf. E hanno paura che si finisca sotto una dittatura in cui non ci sia più libertà di parola e di pensiero ed anzi che chi osa dire la sua finisca in campo di concentramento. Io non la penso così. La situazione non è quella della Germania post-Grande Guerra. Ma certo non mi piace che parla di democrazia e poi ordina il dire ed il fare ai suoi reclutati. Continuando così si rischia di far vincere ancora Silvio Bugiardoni: ed infatti il Grullo gli sta dando una grande mano (l’hai sentito il discorso di oggi a Piazza del Popolo? Il Bugiardoni è un grande imbonitore e si dice pure moderato, cosa che il Grullo non lo è nel linguaggio e nelle sue sfuriate e poi non ha i soldi del boss di Arcore, serviti quest’oggi per la claque).
Certo che siamo uno strano popolo: dalla padella del barzellettiere, che fa le corna e cucù, siamo passati al comico del vaffa!
Che dire degli italiani che votano ‘sti due? Quello che Petrolini una volta disse, rivolgendosi a quello che dal loggione l’aveva insultato durante lo spettacolo: “Vedi, io non ce l’ho con te, ma con quello vicino a te che non te butta de sotto!”. Già, i 2 capetti fanno il loro lavoro, quindi non sono colpevoli, perché i veri colpevoli sono quelli che glielo fanno fare come lo fanno votandoli e prendendo da un lato i soldi per acclamarlo e dall’altro ordini, zitti zitti.
Negli anni passati concludevo sempre le mie mail con “Molto male che Silvio c’è”. Oggi avrei voglia di avere tra le mani il martello di Pinocchio e usarlo.

Giorgio Di Genova

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2013/03/24/lassu-qualcuno-ci-ama-nucleare-francese-governo-bersani-stato-spa-riscaldamento-globale-attenti-alle-curve/

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