"THE END"

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giovedì 10 gennaio 2013

.... SARANNO GLI ANALFABETI DEL FUTURO


COLORO CHE RIFIUTANO DI “DISIMPARARE” SARANNO GLI ANALFABETI DEL FUTURO
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Le definizioni e la terminologia generale di analfabetismo variano a seconda del loro orientamento a materie specifiche. La maggior parte delle persone credono che l’analfabetismo riguardi esclusivamente l’incapacità di leggere o scrivere frasi semplici.

Tuttavia, coloro che soffrono di analfabetismo culturale e scientifico rappresentano un gruppo ben diverso e nutrito. La prossima generazione di adulti analfabeti saranno coloro incapaci di deprogrammarsi e in generale di distaccarsi dal pensiero di massa, dalle opinioni tradizionali non riuscendo a pensarla in maniera alternativa (ma seguono la massa).
I pensatori convenzionali hanno molti problemi nello sbarazzarsi della realtà che si sono costruiti per capire il mondo. Non possiamo più attribuire la colpa ai meccanismi di controllo delle istituzioni o alla cultura mainstream che decidono il nostro comportamento su base giornaliera. Ad un certo punto, dobbiamo renderci conto che ogni persona è responsabile della propria consapevolezza indipendentemente da quello che le è stato insegnato da altre persone.

L’IQ, le università e tutte le forme di educazione tradizionale in realtà rappresentano solo il 20% circa del successo di una persona e tale percentuale diminuisce di anno in anno. La maggior parte del successo personale è attribuibile all’intelligenza sociale, emotiva e alla capacità di promuovere la speranza.
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I soggetti con maggior intelligenza emotiva hanno dei “filtri” migliori che impediscono il quotidiano lavaggio del cervello, progettato per indottrinare le menti deboli. Non sono così sensibili alla programmazione neurolinguistica nelle scuole, nella cultura mainstream, nei media, o nelle influenze sociali. Hanno maggiori capacità di sviluppare idee proprie, perché pensano di più con il cuore che con le menti.

IL VERO SIGNIFICATO DI ANALFABETISMO

L’istruzione non è solo un modo per ottenere un pezzo di carta che attesta i tuoi risultati, è anche il mezzo con cui si impara l’arte del vivere. Si può essere culturalmente e socialmente analfabeti del mondo, incapaci di pensare a se stessi, ma avere comunque una laurea. La vera educazione consente di pensare, di scoprire i principi della vita e di valutare correttamente le nostre esperienze. L’educazione ci dà la possibilità di conoscere la differenza tra ciò che è realizzabile per il bene dell’umanità contrapponendolo al degenerato desiderio dei padroni che vogliono solamente ricchezza e potere. L’istruzione migliora i tuoi punti di forza e ti permette di eccellere in tutti i settori giusti che permettono lo sviluppo della tua unicità.

  • L’analfabetismo nei prossimi decenni sarà limitato a coloro che hanno delle menti limitate e robotiche, ovvero:
  • Coloro che basano la propria fiducia sul pensiero medico, che insiste sulla necessità di vaccinare i neonati, prescrivendo farmaci per ogni piccolo problema.
  • Coloro che sentono di dover obbedire ad ogni legge emanata dal governo, non importa quanto ridicola o contraria alla logica umana sia.
  • Coloro che trovano naturale l’intrusione del governo nella nostra vita privata.
  • Coloro i quali credono ancora che i governanti abbiano il nostro interesse a cuore.
  • Coloro che si illudono votando.
  • Coloro che trovano positivo limitare le armi da fuoco, quando, allo stesso tempo, bombardano paesi stranieri.
  • Coloro che accettano di buon grado i cibi geneticamente modificati
  • Coloro che vedono limiti ovunque, nelle risorse, come nel potenziale umano.
Queste sono le menti ristrette che non riescono a pensare fuori dagli schemi. Sono bloccati e ci vorrebbe un evento veramente importante per far concepir loro di essere ingabbiati.
Saranno gli analfabeti che dovremmo aiutare se sopravviveranno ai futuri eventi.

DEPROGRAMMAZIONE E DESCOLARIZZAZIONE DEI BAMBINI

Perchè le generazioni future imparino ciò che la società è diventata, capiscano i veri problemi del mondo, e li risolvano, sarà necessario uscire dal paradigma educativo e crearne uno nuovo. Ciò comporterà una deprogrammazione e una descolarizzazione sistematica di tutti i bambini nelle nazioni sviluppate.
In un certo senso i bambini sono psicologicamente condizionati a fallire e a perdere la speranza. La paura del fallimento genera inerzia e mancanza di speranza. E’ un circolo vizioso. Quando i bambini non hanno speranza, temono per il proprio fallimento. Quando temono per il fallimento, non agiscono. Assumono questa formula e la utilizzano in tutti gli ambiti della vita. Il risultato è che non saranno mai in grado di sviluppare una mentalità positiva. Solo i bambini più forti, supportati da genitori intelligenti potranno uscire da questo sistema educativo corrotto e antiquato.
La descolarizzazione prevede che l’apprendimento di un bambino dovrebbe essere “spinto” dalla curiosità piuttosto che imposto da insegnanti e libri di testo.
I bambini descolarizzati potranno organizzare le loro conoscenze in modi decisamente migliori. Ogni nuova scoperta sarà utile ad un fine ben preciso. Se forniremo loro sempre nuove possibilità di vedere, sentire, odorare, gustare, toccare, muoversi, discutere, supereranno in ampiezza e profondità qualsiasi programma scolastico.
I bambini descolarizzati avranno meno possibilità di essere i futuri analfabeti. Hanno una mente estesa e abbracciano concetti così complessi e ampi da non essere comprensibili dalle menti limitate. Sono i nostri futuri leader e visionari, che apriranno la strada ad una nuova umanità e ad una nuova Terra.

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