"THE END"

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lunedì 7 gennaio 2013

Paranoid Alcoholic

By umoremaligno | 7 gennaio 2013 - 11:40 | Figa, Lavoro, Mercimonio, Poesia, Racconti, SBORRA


Bevi responsabilmente, eiacula con la bocca chiusa.

Essere un bravo barman ti dà un senso di onnipotenza: tu da solo contro una massa informe di persone che si snerva a fare dieci minuti di fila ordinata alle Poste, ma per un cocktail di ghiaccio non lesina ad aspettare un’ora in gregge con una banconota da venti in mano. Prima di capire di aver sbagliato fila.

God Father
7/10 Scotch Whisky
3/10 Disaronno

Avverto i profumi griffati che si mixano in un tanfo orripilante, osservo le labbra secche, le camicie sbottonate, il sudore, i seni spropositati in esposizione (quanto vi amo), il velinaggio al botox, coppie improvvisate nate in pista e che finiranno sulla cronaca nera di domani.

Frozen Daiquiri
6/10 Rum Bianco
3/10 Succo di Lime
1/10 Sciroppo di Zucchero

Guardo solo le sue tette.
“Ditemi”
“Un Long Island, grazie”
“Mi ricorda tanto un amico di Milano”
2/10 Vodka
2/10 Gin
2/10 Rum
2/10 Tequila
1/10 Succo Di Limone
1/10 Coca Cola
“Here we go”. Non stacco gli occhi dalle sue tette. Perfette. Che voglia di…
“Ci vediamo a casa, ciao Massi!”.
Alzo gli occhi e vedo mia sorella sculettare via.

Coffee-break
Quali sono i segreti per preparare un buon caffè?
1) Qualità dell’acqua: assicurarsi che l’acqua del proprio rubinetto non sia troppo calcarea o ricca di cloro. In caso affermativo, consigliata visita specialistica dal nefrologo.
2) Livello dell’acqua nella moka: se c’è la tacca, orientarsi con quella. Se non è presente, riempire con acqua a temperatura ambiente sino alla valvola ma senza superarla. Se la si supera, la moka imploderà, una fuoriuscita ustionante ti segnerà per sempre il volto ma tua moglie sarà molto più preoccupata per gli schizzi sul muro. Non chiedetemi come faccia a saperlo.
3) Quantità di macinato: sistemare la polvere di caffè 100% arabica nel filtro e livellarla. Ma senza pressarla troppo, piallatori del cazzo.
4) Fiamma del fornello: tenere un fuoco basso e costante. Nell’attesa, astenersi dal grattarsi lo scroto.
5) Caffè pronto: il fuoco va spento prima che la moka cominci a gorgogliare e che la puzza di bruciato vi faccia sorgere un dubbio sulle partite a burraco del vostro amore.
6) Prima di servire il caffè, ricordarsi di mescolarlo con un cucchiaino quando è ancora dentro la moka in modo tale da equilibrare le diverse porzioni. Quindi pensate se è il caso di inaugurare il pregiatissimo servizio di tazzine in porcellana della nonna oppure di rivenderlo per un paio di culotte ouverte.
7) Sorseggiare il caffè.
8) Recarsi al bar più vicino.




“Uno Spritz, grazie”

“Cosa prendete?”
“Un negroni sbagliato”
1/3 di spumante brut
1/3 di Martini Rosso
1/3 di Bitter Campari
“Perché sorridete?”
“Così! Sei un bel tipo!”
“Invece scommetto che vi fa ridere la parola NEGRONI. O è semplicemente il vostro auspicio per la serata?”
“Era quello di ieri!”, gorgheggia il nigeriano appoggiato al bancone.

Stasera ho pestato anche una merda di cane. Ho appeso un cartello: “Solo per questa notte, dalle 02:00 alle 03:00, shottini zeppeliani di Black Dog a due euro. Approfittatene!”. Questa creazione ha avuto un tale successo che nella ciotola del mio Bau ho dovuto mettere la confezione intera di Falqui.


Sperm
1/8 azoto
1/8 vitamina B12
1/8 acido ascorbico
3/8 acido citrico
4/8 acido urico

Ascoltare i problemi degli altri, versare da bere per favorire l’ebbrezza e far dimenticare i problemi della vita: essere un barman è un po’ come essere un prete. Solo che si rimorchia molto meno.


Squirt
1/6 urea
1/6 creatinina
2/6 ione ammonio
2/6 acido ippurico

Postumi da sbornia.
Il risveglio per lei: mal di testa, acidità di stomaco, lacrime di rimmel, alito mefitico. Ed una strana sensazione di bruciore al culo.
Per lui: lingua felpata, scariche intestinali, giramenti di testa, segni lividi e di rossetto ovunque, apparizione di Fabio Fazio sullo schermo, voglia di caffè, analgesico e biscotti secchi. Poi ti rimetti a letto, devi riposare per il nuovo devasto del sabato sera. Quando arriva una telefonata.
“Hai usato il preservativo, vero?”
“Merda”.






Qualcosa non è andato per il verso giusto. E comunque Obama alla batteria non mi ha mai convinto.

Pensate che questo post sia un incentivo all’alcolismo? Suvvia, non vi vogliamo così bene.

Vi ricordate quella pubblicità “Bevo, e sono felice”? Sapevate che quel ragazzo è morto pochi giorni fa di tumore al fegato dopo una lunghissima agonia? Scherzo, ma vi ho appena anticipato il nuovo spot del Ministro per le Politiche Giovanili.
Come dite? Beveva aranciata? Infatti. Perché bere alcol, invece, fa bene.
Non date retta a vostra madre, che con la scusa di tenervi lontano dai pericoli vuole scolarsi la vostra riserva di Jack Daniel’s, o di vostro padre, che merita comunque più comprensione perché deve scoparsi vostra madre.

“Figliolo, hai di nuovo bevuto. Farai una brutta fine”
“Tipo sposare una cozza e mettere al mondo un adolescente disadattato?”
“Tieni, bevi un altro goccio”.

L’alcolismo è una condotta socialmente responsabile e dovrebbe essere incentivato con il massimo vigore. Cosa sono poche decine di morti in incidenti stradali o per coma etilico rispetto ai vantaggi? Pensateci:
• L’alcolismo migliora i conti pubblici. Naturalmente è importante acquistare le bevande in punti vendita autorizzati nel rispetto delle norme fiscali.
• L’alcolismo incentiva la natalità: quante cesse sono state ingravidate grazie a un bicchiere di troppo?
• L’alcolismo sostiene lo stato sociale. Un forte bevitore riduce sensibilmente la propria aspettativa di vita, gravando per un minor numero di anni sulle casse dell’INPS.
• L’alcolismo incentiva la produzione artistica. Pensate quanta musica di merda in meno se Albano bevesse molto di più.

“Amore, hai bevuto di nuovo”
“Ti sbagli, cara”
“Sono qui, amore”
“Qui dove?”
“Sotto il tuo vomito, amore”
“Cara scusa, devo aver preso un colpo di freddo”
“Troppo ghiaccio nel Martini, amore”
“Ma che dici cara? Ho appena sorseggiato un aperitivo”
“Quando sorseggi un aperitivo non torni a casa con i pantaloni pieni di merda cantando a squarciagola ‘tutti in colonna porca Madonna andiamo a inchiodare Gesù’, amore”
“Devo avere un po’ di febbre, cara”
“Quindi quella stecca da biliardo che hai infilata nel culo sarebbe un termometro, amore?”
“Al bar da Mario non c’è alcun biliardo, cara”
“Infatti sul cazzo che ti penzola dalla patta spalancata c’è il timbro della discoteca Sukasutra, amore”
“Cara, ho l’impressione che tu stia insinuando qualcosa”
“Tipo che sei un merdoso alcolizzato testa di cazzo completamente succube di qualsiasi liquame che superi la gradazione alcolica dello sciroppo per la tosse del quale ci si può solo vergognare maledicendo il giorno in cui ho deciso di sposarti, amore?”
“Tipo quello, ignorando peraltro che grazie al mio stipendio puoi permetterti una vita da benestante che ha come unica preoccupazione il colore dello smalto per le unghie che pianti nella schiena dei quattro ballerini negri che ti scopi tutte le mattine dispari e che ti riempiono di sborra fino al velopendulo come posso osservare in diretta grazie alla webcam nascosta nel merdoso orologio a pendolo che ci ha regalato quella orrida troia di tua madre che trasmette direttamente sul mio smartphone, cara?”
“Ti amo”
“Anch’iooOORGH!”.



Syd Barrett prima della scoperta degli acidi

Pow R. Toc H. Le ho provate tutte. Ero diventato una larva da laboratorio chimico. Mi facevo anche di acidi, mi piaceva terribilmente. Scrivevo liriche devastanti, rimanevo sveglio per giorni e giorni, scopavo ogni tipo di cavità, puzzavo di colla, mi sballavo con musica delirante, parlavo di Nietzsche con tipe inverosimili ed animali colorati, urlavo brocardi su una gamba e la gente sveniva. Poi una notte mi risvegliai intubato in un letto d’ospedale, non riuscivo a muovermi. Masticavo del vomito dal sapore conosciuto. E decisi di svoltare. Sposai la ragazza con la chitarra del coro che mi corteggiava fin da piccolo. Smisi di bucarmi, di fumare, di bere. Adesso ho due splendide bimbe, una gioia infinita. Godo semplicemente respirando ossigeno. Scuola e ufficio orari regolari. Con mia moglie faccio l’amore due volte a settimana. A volte anche tre. Raggiungiamo l’orgasmo con reciproco rispetto. Il sabato bimbe dai nonni, uscita con pochi amici fidati e cenetta al solito ristorantino. Programmiamo le ferie una stagione prima e poi via, col comodo monovolume. Domenica Dio, passeggiata al parco, ragù, paste fresche, pallone, letture sul divano. Insomma, finalmente una vita normale e tranquilla. E questo cianuro ha anche un buon sapore.

P.S.: per la redazione di questo post nessun cane è stato costretto a defecare.

Spleen (MvS) feat. Fed-ex
UM

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