LOTTA PERDENTE CONTRO UNA IMPLACABILE FAME
NERVOSA
Buonasera Valdo,
mi chiamo Massimiliano ed è la prima volta che le scrivo. Ho 36 anni e sono
obeso. Lotto da una vita contro la mia fame nervosa senza alcuna vittoria. Ho
scoperto per pura casualità il suo blog.
UN SOVRAPPESO CHE MI STA ANNIENTANDO
Vorrei chiedere
aiuto. Vorrei imparare a mangiare correttamente per eliminare, una volta per
tutte, questo peso che mi annienta ogni giorno, sempre di più.
LE CHIEDO DI PORTARMI FUORI DAL TUNNEL
Dove posso trovare
una dieta Vegana scritta da lei?? Come posso abbattere questa fame, che mi sta
ammazzando giorno dopo giorno? Le chiedo gentilmente una sua dritta, una strada
che possa portarmi fuori da questo tunnel maledetto. Nell'attesa porgo i miei
distinti saluti e tanti auguri di un natale felice e pieno di serenità. Grazie.
Massimiliano
*****
RISPOSTA
COLLABORA IN MODO COERENTE E IL RISULTATO
SARA' RAGGIUNTO
Ciao Massimiliano.
Hai appena scoperto il mio blog e, senza leggervi niente, mi chiedi di tirarti
fuori dal tunnel. Lo faccio ben volentieri con garanzia del 100% sul risultato,
sull'assenza di effetti collaterali, sull'assenza di ricadute, ma alla precisa
condizione che tu ci metti del tuo, che collabori con entusiasmo e convinzione,
e che leggi le tesine regolarmente, oltre ai miei 3 libri in circolazione. Non
per promuovere quanto scrivo, ma perché si tratta di una azione combinata. Il
dimagrimento definitivo, e il ripristino del peso forma, partono dal cervello e
da un cambiamento informativo e concettuale.
NIENTE TRUCCHI E NIENTE IMBROGLI MA REALI
STRUMENTI DI RIPRISTINO DEL
PESO-FORMA
Garantisco a te, e
a chiunque voglia seriamente dimagrire, di esporre con la massima chiarezza
possibile i reali strumenti per rimettere in funzione l'organismo e per
riconquistare il peso forma, agendo non sull'adipe e sulla cellulite, ma sulle
cause reali che hanno portato alla formazione di tali brutture estetiche. Se
vuoi prenderla come una sfida e una scommessa non ho difficoltà a starci. Il
tuo caso è soltanto uno dei tanti. Tu appartieni a quel fenomeno che possiamo
chiamare "la catastrofe
dell'obesità".
TESINE DA LEGGERE
- I terroristi
delle diete astruse, del 16/11/09
- Bulimia vegana e
abbuffate ricorrenti, del 20/2/12
- Bulimia,
sovrappeso e ginecomastia, del 21/9/10
- Formidabile
benessere e 38 chili in meno, del 17/4/12
- Fame
apocalittica, mescole e gonfiori, del 15/3/12
- Dieci chili in
meno ed espulsione di calcolo renale, del 4/11/10
- Il disturbo
della fame incontrollata, del 18/1/12
- La fame,
l'alimento e il sovrappeso, del 5/4/10
- Venti chili in
meno e una ricarica di vitalità, del 21/(4/12
- Uscire dal
tunnel del disagio alimentare, del 13/2/10
- Peso, fame,
sazietà e istinto del grasso, del 16/8u/10
- Quando è il
medico a chiedere aiuto, del 21/8/10
- Persi 12 chili,
sparite due ernie e svaniti i dolori a spalla e ginocchio, del 24/10/11
- Venti chili di
meno, energie decuplicate e pressione da ridurre, del 20/2/11
- Venti chili in
meno e allucinanti menu ospedalieri, del 18/9/12
- Ventisei chili
in meno e tanto benessere in più, del 17/12/11
- Dieta
mediterranea rovina d'Italia, del 3/3/10
-
Dukan-dimagrimento fallimentare ed alluce valgo, del 2/5/12
- Ennesimo caso
Atkins-Dukan con 55 chili persi e poi ripresi, del 28/9/12
- Vegana udinese alle
prese con l'istinto del grasso, del 6/11/12
- Dieta Gift,
Gruppi Sanguigni. cancro e diseducaziuone alimentare, del 26/5/11
- La dieta
Tisanoreica e il bandolo della matassa, del 23/12/11
- La dieta comica,
la dieta del Kan, le estetiste e il dimagrimento, del 16/4/11
- Schema
nutrizionale vegano del 16/4/11
- Vivere secondo
natura, del 19/9/12
- Quando etica e
salute coincidono, del 10/11/12
BULIMIA, OVVERO FAME DA BUE
Il termine bulimia
deriva dal greco bòus (bue) e limòs (fame), e sta dunque per fame da bue. E' un
segnale non solo di semplice squilibrio tra calorie introdotte e calorie
consumate, e quindi di cellule affamate che bussano alla porta dell'ipotalamo
per ricevere più cibo. Trattasi piuttosto di un sintomo di origine nervosa ed
ormonale.
IL PROBLEMA NON E' IL GRASSO
Ho detto sintomo e
come tale non va combattuto. Paradossalmente il problema da risolvere non è il
grasso in sé ma qualcosa di molto diverso che si chiama "fattori
ingrassanti". Pertanto il grasso va sì mandato via, ma sempre nell'ambito
di un ragionamento implicante il riequilibrio dell'organismo. Inoltre, il
grasso non va pericolosamente ed irresponsabilmente mandato fuori da solo come
succede nelle diete low-carb, ma solo assieme agli immancabili inquinanti che
contiene. Ecco perché solo il digiuno igienista, che stoppa ogni alimento e usa
la forza solvente-ripulente dell'acqua distillata o superleggera, fa un ottimo
lavoro dimagrante e ripulente, privo di effetti collaterali, e privo di
ritorno-obesità.
GLI SBALZI GLICEMICI NON AVVENGONO NEI VEGANI
CRUDISTI
Nel corpo di un
vegano-crudista equilibrato non si creano sbalzi di alcun tipo. Lo so per
esperienza personale, avendo fatto molti viaggi all'estero intruppato con gente
onnivora, col vezzo della carne, del pesce, dei formaggi, dei dolci, del vino e
del caffè, oltre che delle micidiali cole. Questa gente si sazia e pare gioire
di quanto mangia e beve ma, non appena cala l'effetto stimolo, gli prende una
fame improvvisa e violenta che li costringe e li inchioda al primo fast-food
che trovano. Cosa che a me non succede mai, grazie alla abbondanza di frutta e
verdure crude, grazie all'apporto importante di acqua biologica e di
micronutrienti. Se mi viene fame e sete, le sopporto con disinvoltura sino a
quando non ritrovo i miei frutti preferiti, o magari un bel panino vegano.
LE CADUTE GLICEMICHE E L'IPOTALAMO INCEPPATO
Tecnicamente
parlando, si verifica nel corpo dei carnivori una caduta improvvisa della
glicemia. Glicemia che cade a livello dei neuroni glico-sensibili
dell'ipotalamo innescando una induzione a mangiare, Glicemia dunque come
fattore di induzione al pasto. Alla base dell'obesità, dei disturbi alimentari
e della fame nervosa, c'è un malfunzionamento dei meccanismi dell'ipotalamo,
che porta non solo a spiluccare salatini e dolcetti a tutte le ore, ma
soprattutto nelle ore tarde. Un meccanismo che scatta soprattutto nelle ore
notturne, quando il cibo è doppiamente ingrassante a causa del metabolismo
rallentato.
DOMINARE I SENSI E NON ESSERNE SCHIAVI
Fame nervosa
significa non soddisfare una fame normale o dominare il proprio appetito
gestendolo al meglio, ma essere letteralmente dominati dalla fame stessa. Si
subiscono degli attacchi di fame che richiedono soddisfazione immediata per un
impulso irrefrenabile che porta ad ingozzarsi con voracità. Si apre il
frigorifero come presi da un raptus, pronti ad ingozzarsi di qualsiasi cosa,
soprattutto se grasso-proteica-salata-zuccherata e dunque poco sana, per poi
sentirsi in colpa subito dopo averla assunta.
LA FAME NERVOSA DIVENTA MICIDIALE NELLE ORE
NOTTURNE
La fame nervosa è
uno dei più gravi e diffusi problemi di chi vuole dimagrire. Piccoli attacchi
di fame possono riguardare tutti prima di pranzo (se nulla si è assunto per
l'intera mattinata) o dopo pranzo se non abbiamo mangiato abbastanza. Ma gli
attacchi più micidiali sono quelli notturni, dove l'ingrassamento viene
moltiplicato dal lento metabolismo notturno, quando è in atto il ciclo
circadiano assimilativo.
CONTRASTARE L'ISTINTO DEL GRASSO CON UN
FRUTTO, O CON UN BICCHIERE D'ACQUA E SOPRATTUTTO COL PIATTONE INIZIALE DI
VERDURE CRUDE A PRANZO E CENA
Istinto del
grasso? Esiste, ma si tratta di fame definibile come istintuale e compensativa,
derivante da effettiva fame cellulare cumulativa, e quindi da una urgente
richiesta compensativa da parte delle cellule, sempre pronte a cannibalizzare
quanto trovano di utile all'interno dell'organismo. Come risolverlo e contrastarlo?
Con un frutto, con un bicchiere d'acqua, con un panino ipocalorico carico di
verdure , più avocado, pomodoro secco, carciofino e crema di olive, e
soprattutto con il famoso primo piatto di abbondante verdura cruda, da
assumersi come esordio a pranzo e cena, in quanto tira via la fame vorace e
permette di passare al resto del pasto con meno accanimento alimentare.
CAUSE DELLA FAME NERVOSA
Parliamo di fame
psicologica e non motivata necessariamente dal fabbisogno reale di cibo. Fame
nervosa che avviene per noia (non sappiamo cosa fare), per ansia o angoscia (ed
è un po' il caso presente), per tristezza, per scarsa autostima, per solitudine
e carenze affettive, per "eating emozionale" (sicurezza e gioia che
non possediamo e che cerchiamo di compensare col cibo).
LA SEROTONINA MIGLIORA L'UMORE E CONTROLLA IL
SENSO DI SAZIETA'
Esiste, negli
affamati-nervosi, un calo della serotonina, l'ormone che rilassa, l'ormone che
migliora l'umore e controlla il senso di sazietà. Uno degli aminoacidi
principali usati dal corpo per sintetizzare in proprio le proteine è il
triptofano. E sarà bene fare in discorso sul triptofano sia come sostanza
farmacologica che come sostanza alimentare, essendo esso precursore non solo
della serotonina ma di altre sostanze basilari.
IL TRIPTOFANO E' UN PRECURSORE FONDAMENTALE
Il triptofano è
uno degli aminoacidi più usati dal corpo per sintetizzare in proprio niacina B3
(con l'aiuto del fegato), la cui assenza produce pellagra, e piridossina B6 (la
cui assenza sballa l'intero gruppo B e la somatotropina). Triptofano dunque
aminoacido speciale e diverso dagli altri essendo precursore di serotonina e
melatonina (ormone solare-retinico prodotto dalla pineale e in grado di
regolare il ciclo sonno-veglia e di alimentare il corpo assieme alla
somatotropina prodotta dalla ipofisi). Triptofano regolatore anche della
biosintesi della glutammina, aminoacido che svolge ruolo critico nel
mantenimento della massa muscolare e nella funzione immunitaria, essendo
precursore di glucosio e glicogeno epatico per le fasi di recupero negli atleti
esausti e debilitati, oltre che nei processi di convalescenza.
TRIPTOFANO SINTETICO E TRIPTOFANO
ALTO-PROTEICO BOCCIATI IN MODO DEFINITIVO
Ma l'uso del
triptofano come farmaco sintetico è stato da anni accantonato perchè inutile.
Non serve infatti moltiplicare serotonina in eccesso ma serve piuttosto che sia
il cervello a poterla catalizzare con calma e metterla in contatto coi
recettori neuronali. Anche le diete alto-proteiche a base di proteine animali e
pesce sono state accantonate per lo stesso motivo, avendo finalmente capito che
il triptofano gradisce assai di più un ambiente ad alto carboidrato, La
presenza di frutta e amidi naturali porta infatti a stimolare e richiamare
l'ormone insulina, alleato intimo del triptofano. L'insulina elimina infatti
gli aminoacidi contrastanti e concorrenti del triptofano.
TRIPTOFANO AMICO DEI CARBOIDRATI E DELL'INSULINA
NATURALE DEL CORPO
In altre parole
l'insulina del pancreas riduce tutte le proteine ma non il triptofano,
collegato a sostanze rilassanti come serotonina e melatonina. L'adozione di
diete proteiche non incrementa il triptofano bensì i suoi nemici che sono tutti
gli aminoacidi cosiddetti essenziali, collegati a sostanze stimolanti tipo il
cortisolo, l'adrenalina e, durante i picchi di stress e di depressione, la
norepinefrina. Le diete alto-proteiche producono infatti tirosina, istinina e leucina,
metionina, aminoacidi in conflitto col triptofano. Questo discorso suona, tra
l'altro, come ulteriore bocciatura delle cure farmacologiche attuali contro il
diabete, tese all'interferenza chimica con la glicemia del sangue.
UMORE E SONNO DIPENDONO DAL TRIPTOFANO
In altre parole il
triptofano agisce direttamente sul nostro umore, e persino sul nostro sonno.
Più triptofano significa umore eccellente e benessere, triptofano basso
significa il contrario umore nero e sotto i tacchi e depressione, oltre che
aumento di peso, difficoltà di concentrazione, e più bulimia. La fame nervosa
richiede poi cibi ad alto tasso consolatorio e compensatorio, per cui chi cade
nella trappola non fa il tuffo notturno nel succo d'arancia o nel radicchio, ma
nella nutella, o nel salame, o nel formaggio, procurandosi triplo guaio
obesizzante. Meglio contrastare l'insonnia assumendo prima di andare a letto un
piatto di ciliegie, una banana, o delle mele.
GLI AMICI DEL TRIPTOFANO STANNO NEL CIBO
VITALE E VEGAN-CRUDISTA
Pertanto,
eliminata la soluzione farmacologica e la soluzione proteica, dove trovare il
triptofano nei cibi naturali? Lo troviamo, guarda un po', proprio in quei cibi
che ci consentono di stare bene e di non sfondare il tetto proteico di 24
grammi/giorno, a dimostrazione di quanto coerente sia il corpo umano e di come
esso rispetti le leggi dell'igiene naturale, e non certo quelle approssimative,
stravaganti ed allucinanti della medicina convenzionale, del nutrizionismo
televisivo e della dietologia da strapazzo.
DALLE BANANE, AL POP-CORN, ALLE VERDURE, AL
PANE, ALLA PASTA E ALLA PIZZA
Quali i cibi
naturali e vegani ricchi di triptofano al punto giusto? Banane, manghi,
datteri, ananas, avocado, mandorle, fichi, durian, zucche, patate con la
buccia, patate dolci, bietole, topinambur, rape, ravanelli, pomodori, carote,
carciofi, finocchi, avena, riso integrale, pop-corn, germe di grano, semi di
zucca, girasole, semini vari, cacao, legumi, lupini, fagioli di soia verde non
OGM, olio di oliva extravergine, farine di castagna e di tapioca, farine di
carruba e di pasta, pizza, pane integrale. Il cacao in particolare contiene non
solo teobromina, stimolante naturale non dannoso quanto la caffeina, ma anche
la feniletilamina.
FENILETILAMINA, DOPAMINA, NORADRENALINA
La feniletilamina
è un neurotrasmettitore dagli effetti stimolanti che riduce l'appetito e rende
iperattivi, apportando benessere dalla testa ai piedi. Provoca infatti
attivazione delle aree neuronali che rispondono anche alla dopamina. Mentre la
feniletilamina è importante per la neurochimica dell'infatuazione e dell'amore
romantico, la dopamina è legata al desiderio sessuale puro e semplice, alla
sensazione del piacere fisiologico e a un sistema di reazioni compensative
dell'area cerebrale. La noradrenalina poi causa accresciuta attrazione e
aumento della frequenza cardiaca, vertigini, euforia. Troppa feniletilamina
porta però a manifestazioni schizofreniche. Siamo nel campo delle sostanze
psicoattive, delle anfetamine e delle metanfetamine, conosciute anche come MDMA
o ectasy.
I NEMICI DEL TRIPTOFANO SONO I CIBI SPAZZATURA
Quali i cibi che
al contrario inibiscono il triptofano? Il caffè e le cole, i dolci, i succhi
devitalizzati, i farmaci, i vaccini, le vitamine sintetiche e gli integratori,
i salatini, le patatine fritte, tutti i menu dei fast-food e tutti i menu
promossi dalle reti televisive. Nessuna meraviglia che le diete Atkins, le
diete South Beach (Arthur Agatson), le diete antiglicemiche (Montignac), le
diete a zona (Barry Sears), le diete basate sugli Omega-3 ittici (David
Serban-Schreiber), le diete carneo-mediterranee (tipo professor Carlo
Cannella), le diete a Gruppi Sanguigni (Peter D'Adamo e Mozzi), le diete Dukan,
le Tisanoreiche, le Lemme e simili, tutte più o meno basate sullo schema
low-carb e alta proteina, più stampelle integratrici, portino all'emoviscosità
e all'obesità cronica ed irreversibile.
MANTENERE SEMPRE ATTIVO IL MECCANISMO DELLA
NUTRIZIONE COMPENSATIVA AEREA
E non
dimentichiamoci per favore il ruolo mortale della ritenzione idrica, figlia
dell'acidosi e delle putrefazioni intestinali. Servirà muoversi e sudare.
Servirà abbondare di frutta lontano dai pasti. Servirà usare i centrifugati di
tuberi e sedani. Servirà implementare le spremute di agrumi al risveglio. Servirà
praticare respirazione ritmata e diaframmatica, catturando aria fresca,
ossigeno (20%) e azoto (80%) che, con la melatonina e il sole convogliato
tramite la retina sulla pineale, produrrà il super-ormone proteico della
crescita extra-alimentare chiamato somatotropina.
Valdo Vaccaro
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