Il sangue ha costituito da sempre un potente strumento apotropaico e beneaugurante. I sacrifici in cui si faceva scorrere sangue sono sempre stati fatti in onore degli Dei e lo si riscontra nelle canalette scavate nelle pietre delle piramidi centroamericane, che dal luogo elevato del supplizio portavano ai bacini di raccolta dei piani inferiori.
Per ritardare la fine del mondo gli Aztechi scannavano vittime umane, ma non disdegnavano di fare la stessa cosa con i lama.
La stessa frenesia che portava gli attori del film “Baaria” ad accorrere presso la mucca sgozzata per raccogliere il sangue caldo zampillante la si riscontra nei vietnamiti che ogni 28 gennaio, in onore del patrono del villaggio Doan Thuong, accorrono per intingere le loro banconote nel sangue del maiale squartato. Poi se le metteranno nel portafogli e penseranno che quel sangue faccia loro avere un anno fortunato.
Da noi a Capodanno si mangiano le lenticchie per la stessa scaramantica ragione, o tutt’al più le donne indossano qualcosa di rosso sotto i vestiti, colore che forse non casualmente ricorda il sangue. E, sempre in Occidente, l’Ordine della Giarrettiera ormai scomparso, vedeva maturi signori accaparrarsi i pannolini mestruati delle loro dame, onde usarli come talismani alla maniera – malsana - di Don Chisciotte svampito nei confronti di Dulcinea.
Ufficialmente, essendo disdicevole anche solo pronunciare la parola pannolino insanguinato, quel tessuto maleodorante è stato fatto diventare una giarrettiera, ma ancora una volta c’entra il sangue.
Nel libro “Pasque di sangue”, di Ariel Toaff, si afferma che non solo le donne di famiglia si avventavano sul prepuzio appena tagliato all’infante durante la cerimonia della circoncisione, e lo ingurgitavano attribuendogli virtù beneauguranti, ma anche i rabbini utilizzavano nella farmacopea il sangue mestruato essiccato. E ancora una volta al sangue umano veniva attribuito un qualche genere di potere. In questo caso sulla salute dei malati.
Che gli estremo-orientali non abbiano la stessa nostra percezione della pietà e della compassione ce n’eravamo già accorti. Infatti, è entrato nell’uso comune il modo di dire “torture cinesi” per indicare raffinati metodi di far soffrire i prigionieri. Nel caso in oggetto, un maiale fatto a pezzi in onore della locale divinità, entra in gioco anche l’universale specismo che accomuna tutti gli abitanti umani del pianeta, una mancanza di compassione che ci rende la specie più feroce mai apparsa sulla Terra.
In origine, fu probabilmente la fame a spingerci ad uccidere il primo animale, ma dobbiamo chiarire di quale origine stiamo parlando, giacché, se crediamo all’evoluzione, da un’alimentazione prevalentemente frugivora siamo passati, per sopravvivere, ad una onnivora, ma se crediamo di essere il prodotto d’una manipolazione genetica compiuta da alieni giunti sulla Terra, allora ci si deve domandare non solo se l’attuale bramosia per i cibi carnei sia un loro retaggio, ma anche se l’idea che sia sbagliato uccidere sia pur’essa un loro retaggio.
Chiarire questo aspetto è di fondamentale importanza per sapere qualcosa sul nostro conto, come Homo sapiens, ma anche con chi abbiamo a che fare a livello di entità intangibili. Gli antichi testi sacri ci parlano di divinità benevole, ma il più famoso di essi, la Bibbia, ci dice anche che Yawheh amava il profumo della carne arrostita.
Dunque, ripeto la domanda: con che razza di Dei abbiamo (o abbiamo avuto) a che fare?
Non credo che i vietnamiti che commettono l’infamia in questione smetteranno di tagliare un maiale all’anno a scopi propiziatori e di intingere nel suo sangue le banconote, come non credo che a Siena smetteranno di far correre i cavalli due volte l’anno, sempre in onore di divinità inesistenti o – se esistono – di dubbia moralità.
Come in Spagna non smetteranno di buttar giù dal campanile una capra, sempre in onore delle loro pagane divinità, così non penso che i barbari dagli occhi a mandorla cesseranno di smettere la loro tradizionale consuetudine. E se l’OIPA dovesse chiederne la chiusura, la considererebbero come un’indebita ingerenza di un paese straniero nelle loro faccende culturali. Avrebbero facile gioco a tirare in ballo le nostre tradizioni sedicenti culturali, che sono solo di poco meno cruente delle loro.
Poiché dunque della crudeltà insita nell’animo umano non ci libereremo tanto presto, è d’uopo farsene una ragione e accettare che la violenza fra gli uomini esisterà finché l’ultimo umano sarà in vita. Se essa dovesse essere portata alle estreme conseguenze - e la prossima terza guerra mondiale potrebbe concretizzarla - abbiamo buone speranze che la violenza scompaia finalmente dalla faccia della Terra, insieme all’ultima scimmia assassina che si trascinerà nel suo covile a morire ustionata dalle radiazioni nucleari.
Nel frattempo, aspettando che l’ultimo scimmione stordito finisca d’impestare questo gioiello che viaggia nello spazio, io mi limiterò a fustigare usi e costumi di quanti s’azzardano ad impartire insegnamenti morali. Lo sto già facendo dalle pagine silicee di questo blog e non risparmio le mie critiche né agli ingannatori, né agli ingannati. Anzi, questi ultimi meritano ancora più disprezzo perché si lasciano prendere in giro stolidamente.
Il caso odierno: la memoria dell’Olocausto. Dopo 55 anni dall’arrivo dei sovietici ad Auschwitz, tredici anni fa il supino governo italiano promulgò una legge (n. 211 del 20.07.2000) per imporre il ricordo dei morti ebrei dei campi di concentramento. Perché non fare subito una legge che ci ricordi i morti palestinesi in quel campo di concentramento chiamato Gaza?
La sudditanza dell’Italia nei confronti degli USA e dei loro padroni sionisti si è vista in più occasioni, con Alemanno, Fini e Napolitano in visita ai vari musei dell’Olocausto con tanto di papalina nera in testa.
Sono dunque 68 anni che, complici quei burattini che siedono in parlamento, la gente in Occidente si fa prendere in giro, con cifre gonfiate, con martellamenti propagandistici, con falsi storici e con bolsa retorica. Hollywood è in mano sionista. Il Mossad fa il bello e il cattivo tempo. Mettere in dubbio il numero di sei milioni di morti ebraici può costare il carcere e molto probabilmente sarà lo stesso Israele a farci entrare in guerra contro l’Iran, causando quella fine dell’umanità che anch’io sto aspettando.
E, ancora una volta, aspettando Godot, lasciatemi fare una proposta. Anziché ricordare quei sei milioni di morti che non ci sono mai stati, si ricordino invece i miliardi di animali uccisi sistematicamente nel vero Olocausto che sia degno di questo nome: la macellazione. Anziché esporre un carro merci a Monza, per mostrare le condizioni in cui i prigionieri umani furono fatti viaggiare, si esponga un carro bestiame nelle piazze di ogni città, per mostrare le condizioni in cui i prigionieri animali vengono tuttora fatti viaggiare.
E, ancora una volta, aspettando Godot, lasciatemi fare una proposta. Anziché ricordare quei sei milioni di morti che non ci sono mai stati, si ricordino invece i miliardi di animali uccisi sistematicamente nel vero Olocausto che sia degno di questo nome: la macellazione. Anziché esporre un carro merci a Monza, per mostrare le condizioni in cui i prigionieri umani furono fatti viaggiare, si esponga un carro bestiame nelle piazze di ogni città, per mostrare le condizioni in cui i prigionieri animali vengono tuttora fatti viaggiare.
Propongo che il 28 gennaio, giorno in cui in quel lontano paese vietnamita si sacrifica un maiale, sia ricordato come la Giornata della Memoria del massacro delle vittime animali, le vere autentiche e documentate vittime che la vera violenza degli uomini provoca continuamente. Una volta stabilito il 28 gennaio come giornata della memoria, si darà il via all’imposizione coatta del veganismo, in quello che passerà alla storia come la dittatura del proletariato animalista. Noi non saremo indulgenti con gli assassini, non ci limiteremo a mettere in prigione i nostalgici del carnivorismo, ma taglieremo la lingua a chi verrà trovato a mangiare costate di maiale, come oggi i maiali vengono tagliati senza colpa. Senza pietà.
Quando mangiare carne sarà un tabù, ci ringrazierete, voi tutti carnivori assetati di sangue, obnubilati nel pensiero. Vi abbiamo spiegato in tutti i modi che uccidere gli animali è azione propedeutica alla violenza sull’uomo, ma voi avete fatto orecchie da mercante ebreo e ne avete abbondantemente pagato le conseguenze con guerre e campi di concentramento.
Non avete voluto darci ascolto, stoltamente, e avete avuto indietro la vostra stessa violenza come un boomerang.
Dopo, con il Nuovo Ordine Mondiale, non avrete più scampo, voi tutti innamorati della bistecca fiorentina, sanguinari aguzzini orgogliosi di esserlo.
Vi fate ingannare dagli astuti sionisti, vi mettete a novanta gradi e vi lasciate guidare al macello come buoi in una guerra che non vi riguarda, per far arricchire banchieri ebrei.
Siete mentitori, felici di avere qualcuno che vi menta.
A quei pochi araldi di verità che cercano di farvi aprire gli occhi sputate in faccia. E fate pure gli offesi.
Chiedetevi, se ne avete ancora le forze mentali, se sia giusto che debbano essere gli altri a dirvi cosa va ricordato e cosa obliato. Fate un gesto di sana ribellione. Se ne siete capaci.
Altrimenti, dopo avervi riempito la pancia di carne e sangue, vi riempiranno il cervello di panzane sanguinolente. Come stanno già facendo.
E non ci saranno più bit di memoria disponibili.
fonte
http://freeanimals-freeanimals.blogspot.it/
Quando mangiare carne sarà un tabù, ci ringrazierete, voi tutti carnivori assetati di sangue, obnubilati nel pensiero. Vi abbiamo spiegato in tutti i modi che uccidere gli animali è azione propedeutica alla violenza sull’uomo, ma voi avete fatto orecchie da mercante ebreo e ne avete abbondantemente pagato le conseguenze con guerre e campi di concentramento.
Non avete voluto darci ascolto, stoltamente, e avete avuto indietro la vostra stessa violenza come un boomerang.
Dopo, con il Nuovo Ordine Mondiale, non avrete più scampo, voi tutti innamorati della bistecca fiorentina, sanguinari aguzzini orgogliosi di esserlo.
Vi fate ingannare dagli astuti sionisti, vi mettete a novanta gradi e vi lasciate guidare al macello come buoi in una guerra che non vi riguarda, per far arricchire banchieri ebrei.
Siete mentitori, felici di avere qualcuno che vi menta.
A quei pochi araldi di verità che cercano di farvi aprire gli occhi sputate in faccia. E fate pure gli offesi.
Chiedetevi, se ne avete ancora le forze mentali, se sia giusto che debbano essere gli altri a dirvi cosa va ricordato e cosa obliato. Fate un gesto di sana ribellione. Se ne siete capaci.
Altrimenti, dopo avervi riempito la pancia di carne e sangue, vi riempiranno il cervello di panzane sanguinolente. Come stanno già facendo.
E non ci saranno più bit di memoria disponibili.
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http://freeanimals-freeanimals.blogspot.it/
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