"THE END"

"THE END"
http://www.romafaschifo.com

sabato 17 marzo 2012

non sensi . . .


Mi ha colpito la frase di chiusura di quest'articolo:

Ma noi, siamo persone … almeno, serie? No, eh! Solo matti in libera uscita! 

Io lo dico da molto che la popolazione è ad un livello di schizofrenia che non andrebbe sottovalutato in un paziente in cura. Vittorino Andreoli, con il suo bellissimo libro "Il Denaro in Testa", l'ha fatto, ha messo sul lettino dello psicanalista il denaro e i nostri comportamenti ad esso legati, e non poche volte paragona il rapporto che l'uomo dei nostri tempi ha con il denaro a quello che il tossicodipendente ha con la droga. Molto interessante il testo e lo studio, io lo metterei come testo scolastico, qui e qui due articoli scritti sul libro.
Buona lettura,

Dioniso777


Paese di contraddizioni e non sensi 


Marinella Andrizzi Sinibaldi
Anziché stamparci i soldi da soli, ce li facciamo stampare da altri che poi ce li prestano con gli interessi!  Furbi, vero?
Ci dicono che le sovranità popolari non servono. Meglio liberarsene. Come a dire, meglio essere servi che padroni. Meglio vivere in affitto che non in casa propria. Meglio andare a mangiare al ristorante, che non mangiare i frutti del proprio orto.
Ci dicono che i nostri diritti, non è bene averli e che ci dobbiamo abituare all’idea di non averne. Mentre i politici e i banchieri hanno tutti i diritti che vogliono. Così avremo meno da pensare.
Abbiamo gli stipendi e le pensioni più basse d’Europa, ma le tasse più alte del mondo. Come a dire: il povero è quello che deve spendere più di tutti. Altrimenti, rischierebbe di non essere più povero.
Ormai la maggior parte degli italiani è alla soglia della povertà, e gli stipendi continuano a scendere. Ma gli stipendi dei dirigenti e dei politici, aumentano sempre. La legge del contrappasso?
Tolgono 150 euro al mese dagli stipendi, e scioperano per riaverne 15.
Il nostro è un Paese ormai in totale crisi e recessione, ma abbiamo i politici più pagati del mondo. Modestamente!.....

Abbiamo un Presidente della Repubblica che dovrebbe essere il garante della Costituzione e, invece, ci dice che la Costituzione, almeno alcune parti, devono essere cambiate.
In favore del popolo?
No, delle banche!  Ma per un Presidente che ci viene a dire che il diritto al lavoro è qualcosa di anacronistico, tutto sommato, è normale anche che pretenda di far cambiare la Costituzione dalle banche. E senza sentire noi. Altrimenti sarebbe “populista”. Ovvero: merdaccia!
Ma siamo una nazione … o un manicomio?
La metà di quello che ho scritto, tra persone serie, raziocinanti e ben messe con il proprio cervello, sarebbe più che sufficiente a far saltare tutto in aria.
Invece, se proprio vogliamo fare qualcosa di terribile, andiamo, come cretini, con i sindacati più venduti e corrotti del mondo, dopo quelli americani, a sbandierare qualche pezzo di stoffa colorato, facendo finta di alzare la voce, per non più di quattro ore “una tantum”.
Ma noi, siamo persone … almeno, serie? No, eh! Solo matti in libera uscita!



E poi per aggiungere un po' di follia, visto che ne siamo forniti, leggiamoci questa barzelletta e ridiamo un po', la somiglianza con la realtà non è cosa da poco conto, siamo una barzelletta . . . in fondo.



La mosca e il professore

Michele Brunati

In questi giorni tutte le reti d'informazione, nessuna esclusa, ci hanno comunicato il risultato dell'ultima statistica sui consumi delle famiglie italiane, mettendo in evidenza il fatto che si è verificata una riduzione tale da portarci al livello degli anni Ottanta del secolo scorso.
Ad una persona come me, favorevole alla "decrescita felice e ragionata", la notizia non poteva che far piacere, pur tenendo conto del fatto che il calo non è da attribuirsi ad una consapevole presa di coscienza della gente, resasi conto che così non si può più continuare, ma ad una inaudita mazzolata sul nostro potere d'acquisto perpetrata da questo governo di luminari col preciso intento di... rilanciare l'economia!
Questa evidente contraddizione, percepibile anche dal contabile di una bocciofila, mi ha fatto ricordare la vecchia barzellettadello scienziato e la mosca ammaestrata”.
Per i più giovani e per gli smemorati la storiella è questa.
Un esimio professore di stampo bocconiano, entomologo di chiara fama e di oscuri principi, pensò di eseguire un delicato esperimento nel suo laboratorio di ricerca. Prese una mosca ammaestrata dai suoi predecessori a spiccare un piccolo balzo ogni qual volta veniva pronunciata la parola "salta!", e cominciò col rimuoverle una prima zampetta. Le ordinò poi di saltare e, nonostante la menomazione, la mosca saltò. Il perverso studio comportamentale si protrasse con le stesse modalità finché, privata anche dell'ultima zampetta, la poverina non riuscì più a saltare e malconcia se ne stette immobile. A questo punto l'enciclopedico scienziato appuntò imperterrito sul suo taccuino l'annotazione conclusiva: "una mosca, privata delle sue zampe, diventa sorda!".....

Senza tirare in ballo cavillosi arzigogoli costruiti sulle più alte teorie economiche, ogni persona di buon senso riesce a capire che, se togli una dopo l'altra tutte le fonti di sostentamento che il cittadino si è guadagnato col suo onesto lavoro, dopo non puoi pretendere che faccia salti di gioia mentre depone i due pacchetti nel carrello del supermercato.
Ebbene, questi eminenti studiosi dalla mente acuta come il fondo di un paiolo, dopo averci tagliato le gambe con una tassazione capestro (purtroppo non ancora portata alla sua massima intensità benché sia ormai la più alta in Europa), ci vengono a dire che il mercato langue perché siamo sordi alle loro ripetute esortazioni a lavorare di più, e più a lungo.

La barzelletta della mosca ammaestrata finisce così, con una risata, senza rivelarci che fine abbia fatto il nostro sperimentatore dopo aver divulgato alla comunità scientifica la sua arguta conclusione. Però l'ilarità che scaturisce dal controsenso ci porta a pensare che in un paese normale sarebbe stato sicuramente radiato dall'albo non con una promozione a senatore a vita, ma con un "posto fisso" per la pulizia del seminterrato e con adeguamento automatico dello stipendio alla sua nuova mansione.

Questo sarebbe il naturale epilogo della barzelletta..., purtroppo non della nostra realtà!



Nessun commento:

LKWTHIN

altri da leggere

LINK NEOEPI

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...