"THE END"

"THE END"
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lunedì 12 marzo 2012

Una società ipnotizza in un paese che si sfascia


A meno che tu non ne esca, a meno che tu non capisca 
l’intero meccanismo, il condizionamento – lo stato ipnotico
nel quale stai vivendo – a meno che non te ne fai carico, lo
guardi, lo abbandoni, non diventerai mai estatico e non sarai
mai capace di cantare la canzone che eri venuto a cantare.
Allora morirai senza aver cantato la tua canzone. Allora
morirai senza aver danzato la tua danza. Allora morirai senza
aver mai vissuto. La tua vita è solo una speranza, non è una
realtà. Può diventare una realtà. Questa nevrosi che chiami
società, civilizzazione, cultura, educazione, questa nevrosi
ha una struttura sottile. La struttura è questa: ti dà idee
simboliche in modo che la realtà, man mano, diventi
offuscata, che tu non possa vedere ciò che è reale e cominci
ad attaccarti all’irreale. OSHO
Letto sul blog altrarealtà

Apro con questo pensiero del grande Osho, sapete perché? Perché solo una civiltà ipnotizzata può arrivare dove siamo arrivati, pardon, sprofondati, noi. Come scrivevo ieri sera metà delle vostre tasse, o poco meno, finisce a banche straniere, Goldman e sorelle, poi pagate interessi stratosferici su mutui e prestiti perché altrimenti di solo lavoro non vivete, un conto corrente per averlo devi pagare e se ti danno il 2% di interessi va benissimo. Aggiungiamo al 50% del lavoro nostro che finisce in quel modo a tutti gli interessi pagati, le multe, l'inflazione (una tassa aggiunta), e chi più ne ha più ne metta, per arrivare alla fine che se ti rimane il 10% del tuo faticare sei stato fortunato, come osserva un uomo che ammiro e conosco, http://paolofranceschetti.blogspot.com nel suo blog, cercate e troverete un articolo che tratta proprio questo. E allora mi direte? Allora, agli schiavi, i tanto sbandierati schiavi di colore che dovevano essere resi liberi, libertà è una parola che si usa per applicare il suo contrario, come nelle liberalizzazioni ... bene, a loro vitto e alloggio veniva dato e potevano permettersi dei figli, cosa che gli uomini e donne liberi di oggi non possono più, è un lusso se lavori in due e paghi tutto a rate. Loro sanno questo, perciò arrivano gli stranieri a creare nuovi schiavi. Tutto questo sta accadendo oggi, sotto i nostri occhi, che non vedono, e la nostra mente non capisce perché ipnotizzata appunto. Noi come dice Osho, non abbiamo mai osservato il sistema dal suo esterno, ma sempre dall'interno. Buona lettura
by
Dioniso777 


LO SFASCIO DI UN PAESE

Fonte e scritto da
Governo tecnico: come ti preparo il pasto al “Grande Parassita”.
Per consentire il pasto al Grande Parassita, Monti, verosimilmente con l’aiuto di Draghi, deve spingere il Paese nel fosso della recessione. E non è difficile farlo. Tasse e tasse; tagli e tagli Nel post precedente dal titolo “L ‘osceno pasto del Grande Parassita” vi ho mostrato la struttura generale del sistema con cui vengono mangiati gli Stati. Qui invece la vediamo nel caso Italia, che negli anni ’80 era la 5° potenza economica del mondo. Un bel boccone dunque. Un primo morso lo ricevette nel 92 (anche allora c’era Draghi sul panfilo Britannia, aiutato da Prodi Ciampi poi Amato a tenere ferma la vittima Italia per consentire al Parassita di addentarla (di “risanarla” nel loro linguaggio). I due articoli dunque sono complementari.
1.       Con l’aiuto decisivo di Tg 3 (quale telecabul? Questa è telewashington) e di quasi tutta la stampa italiana, “Repubblica della sera” in testa, si convincono gli italiani che per capire se le cose vanno bene o male non devo guardare se ho soldi in tasca o no, se ho un lavoro o no, se mi fanno le rapine in casa o no, bensì devo guardare lo spread non tardan. E’ lì che i veri intenditori di politica, inclusa famiglia cristiana, vanno a guardare per capire come vanno le cose.
2.       Monti carica di tasse imprese e famiglie italiane (pure i pensionati, che se vogliono riscuotere la pensione devono spendere tra 30 e 50 euro anno per aprire un conto corrente)
3.       I risultati non tardano a vedersi. Istat ha fatto sapere che a gennaio 2012 la produzione industriale è calata del 2,5% rispetto a dicembre 2011. Crollo dei consumi annuncia Confindustria: beni durevoli -12,9%; energia -5,9%; legnami -16,3%; prodotti petroliferi -11,4; prodotti chimici -8,3; autoveicoli -36%! Mentre stanno col naso all’insù a guardare il termometro dello spread, sentite che noci di cocco cadono in fronte agli italiani. E intanto quelli che preparano il pasto al Parassita ridono e si sfregano le mani. Catena di suicidi tra imprenditori e disoccupati che non ce la fanno ad andare avanti; centinaia di fabbriche chiudono ogni mese.
4.       A marzo 2012 Bankitalia fa sapere che il tasso di crescita dei prestiti delle banche ai privati è passato dal 2,3 a 1,6; quello alle imprese passa dal 2,6 a 1,3; quello alle famiglie da 3,4 a 3,1. “Le banche hanno chiuso i rubinetti del credito per imprese e famiglie” dice Elio Lannutti della Commissione finanze al Senato (“La Nazione” 9 III 12). Anzi hanno perfino alzato i tassi di interesse. Imprese, da 4,18 a 5,01; famiglie, da 4,27 a 4,55
5.       L’Eba, autorità bancaria europea, dice e pretende dalle banche di “ricapitalizzarsi”, e cioè, in parole semplici, dice loro di non prestare i soldi a nessuno. Piuttosto pensino a sanare le proprie magagne (prestiti inesigibili ai greci, manovre finanziarie finite male).
6.       A questo punto la circolazione monetaria globale si contrae. Non ci sono sufficienti soldi in circolazione per comprare e vendere. L’economia si ferma. E’ come uno che avesse nelle vene due litri di sangue in meno. Non cammina, non lavora, vuole solo dormire.
7.       E infatti le banche prendono montagne di euri da Bce all’1% di interesse e li tengono depositati presso la stessa Bce, che le remunera allo 0,25%. Eseguono l’ordine e consiglio di Eba. Aspettiamo che la vittima agonizzi. L’avvoltoio cunctator.
8.      E infatti l’Italia agonizza, per a) più tasse, b) restrizione del credito, c) aumento tassi interesse per i pochi crediti concessi, d) complessiva rarefazione monetaria, e) disoccupazione giovanile al 20% (famiglie che fanno da ammortizzatori sociali: devono mantenere i figli disoccupati)
9.       A questo punto la tavola è quasi completamente apparecchiata per il Grande Parassita. Goldman e le sorelle sono pronte a sbranarsi. Ci sono migliaia di aziende italiane di eccellenza fallite o quasi fallite, rilevabili per pochi spiccioli. Ci sono migliaia di famiglie in fila davanti ai negozietti “Compro Oro”, dei quali siamo letteralmente circondati (non c’è quartiere che non ne abbia almeno due) a vendere fedi e bracciali per avere quel denaro per vivere, di cui v’è artificiosa penuria. Indovinate chi ha imbastito questa catena di compratori di oro.
10.   Il Parassita non vuole ancora sedersi a tavola. Vuole ancora una cosa dall’uomo grigio e dagli altri suoi servi. Ci vogliono tanti immigrati. Infatti nelle fabbriche che rileva per pochi spiccioli non ci vuole operai che pretendano 1200 euro mese, come gli italiani, bensì gente disposta a lavorare per 800, 600 o addirittura per soli 400 euro mese. Perciò gli arrivi da quando c’è l’uomo grigio sono triplicati (temo decuplicati). Tg atlantici e Corrieri della serva tacciono rigorosamente, così come sulla catena dei suicidi di imprenditori falliti.
11.    A loro va il beneficio di gente disposta a lavorare per 500 euro mese e a vivere in tre famiglie in un solo appartamento. Agli italiani invece toccano gli effetti collaterali. Scippi, spaccio, rapine in villa con violenze sessuali, spaccate, omicidi.
12.     Ora il Grande Parassita inizia il pasto. Migliaia di aziende fallite, famiglie che vendono oro e terreni, aste dove si vendono case, auto, tenute agricole pignorate (il 30% delle aziende agricole italiane boccheggia, non riescono a pagare il mutuo). Lo Stato vende le sue partecipazioni (Enel, Eni, Finmeccanica, ecc.), beni immobili, oro per……fermare lo spread!
13.    In questo modo si è compiuta l’Opera Alchemica del sistema delle banche centrali private (per il possesso delle quali si è avuta la guerra in Libia, Siria e prossimamente in Iran.., così le rivolte arabe); questi enti privati stampano montagne di carta colorata con su scritto “denaro”. E’ chiaro che se voi venite da me con un camioncino pieno di questa carta e mi chiedete di vendervi un vitello di 6 quintali, io vi rispondo che per raggiungere il controvalore del vitello con la carta, (sarà bella, ma che ci faccio?) me ne dovete portare qualche tonnellata. Nessuno è disposto a cedere un grosso anello d’oro per due foglietti di carta con su scritto “500 euro”; neppure se mi proponete due biglietti con su scritto 5000 euro. Scriveteci pure una cifra astronomica, non mi farete credere che vale di più; è sempre carta, in cambio della quale non vi darò né oro né vitelli. Dovrei essere scemo. Eppure i paesi europei accettando come moneta l’euro, sulla quale non c’è più scritto “pagabili a vista del portatore”, ossia “convertibili in oro quando vuoi” hanno accettato la carta in cambio di oro, vitelli, case e industrie. Tu lavori anni per fare case, industrie e vitelli, mentre il Grande Parassita in pochi secondi stampa tutta quella carta che attraverso il sistema delle banche e con la tecnica applicata dall’uomo grigio, si trasforma miracolosamente in beni, che non si producono in pochi secondi. Loro si pappano la Grecia, poi l’Italia e in cambio le inondano di cartaccia, neppur utilizzabile in un wc. Non ti ci puoi neppure asciugare le mani, pulire una macchia sul vestito, lucidare l’auto. Non vale niente! Ci avessero dato dei pezzi di legno, in cambio, saremmo meno poveri; ci manderemmo la stufa, ci ricaveremmo qualche stuzzicadente; accatastandoli avremmo almeno un traballante sgabello. Carta, priva di qualsiasi valore intrinseco. Quando c’era scritto “pagabili a vista del portatore”, andavi a Bankitalia e ti dovevano dare l’oro corrispondente, perché quella era unacambiale. E se tu vieni da me con circa un ettogrammo d’oro, ecco allora  si può ragionare sul vitello (da sei o da quattro quintali? Qualcosa porti a casa). Grazie a una classe dirigente corrotta o collaborazionista siamo passati dalle cambiali alla carta. Così il Parassita ci ingoia (non lo chiamo “predatore”, perché il predatore lavora e soffre quasi quanto la preda per catturarla, ed è forte; il parassita non conta sulla propria forza per mangiare, perché è debole, bensì sulla stupidità e l’incapacità a stare vigili delle sue prede)
14.    E infatti, dopo queste “riforme” (=preparazione del pasto al Parassita) che procurano a Monti tanti elogi, da Time al presidente napoletano (anche lui chiamato “grande uomo” dai camerieri del Parassita), da Obama a Repubblica della sera, da commissione europea a Sarkozy, fino ai c…….i di famiglia scristiana (così “si salva l’Italia e l’Europa” e forse il mondo, aggiungiamo noi), ecco che il famoso spread cala! Infatti Bce e le banche apprezzano molto il fatto che siamo disposti a vendere per pochi spiccioli anche il ……A questo punto siamo “credibili”, banche, Bce e “mercati”  sono disposti ad acquisire i titoli del nostro debito pubblico anche al 4%. Vedi come cala lo spread! Bravo Mario, hai fatto il miracolo, gridano gli italiani col naso all’insù.
15.    Capito perché Berlusca, quando in un sol giorno da di là dell’Atlantico gli hanno fatto crollare i titoli Mediaset del 16%, ha mollato tutto? Ha detto: “chi me lo fa fare? Questi non solo sono ingrati, ma pure stupidi. Perciò assaggino i morsi del Grande Parassita (dal quale io scioccamente ho cercato di difenderli), all’avvento del quale, festeggianti, hanno sempre steso tappeti rossi. Governare gli italiani non è impossibile, bensì inutile”. Quando applaudono supermario a Repubblica della sera, posso capire; loro sanno per chi lavorano; ma quando lo fanno movimenti, sindacati, partiti di ispirazione popolare o cattolici lo spettacolo è indicibilmente penoso. Anche perché si accompagna a una capacità spudorata di menzogna, come solo in guerra può aversi: “abbiamo salvato l’Italia”.

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